Mese: Luglio 2008 Page 1 of 2

Il Governo Berlusconi penalizza i precari e legalizza il “Caporalato Aziendale”

Verrebbe voglia di chiedersi se quella fetta consistente di italiani che gli ha consegnato il Paese si è resa conto che danno enorme ha fatto all'Italia e ai giovani..adesso che nessun partito di "sinistra" siede in Parlamento non resta che stringersi attorno ai sindacati e chiedergli di fare fino in fondo il loro dovere!

Le imprese, in caso di irregolarità, non saranno più obbligate a trasformare in tempo indeterminato il contratto dei lavoratori precari. Lo prevede un emendamento del governo, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera e recepito dal maxiemendamento, che preclude ai lavoratori precari la possibilità di ottenere dal magistrato la stabilizzazione del rapporto. Se il Senato non modificherà il testo, la condizione di precario potrebbe così diventare permanente.

Fonte di riferimento

Assemblea Nazionale del 22 Luglio a Roma indetta dai Sindacati del Mondo Universitario

Nella giornata di Martedi 22 Luglio si è tenuta a Roma un'assemblea di carattere nazionale indetta dai vari Sindacati del mondo dell'Università.

Il Gulliver ha partecipato attraverso una propria delegazione ed è riuscito ad intervenire nei lavori assembleari attraverso l'intervento della Coordinatrice Nazionale dell'UdU-Sindacato degli Studenti Federica Musetta. 

Precisamente l'intervento dell'unica rappresentante degli Studenti ha evidenziato le possibili conseguenze del Decreto n.112 facendo particolare riferimento ai momenti di protesta e mobilitazione che avverranno da qui a Ottobre in tutte le Università Italiane.

Inoltre, al termine del dibattito è stato prodotto un Documento che diverrà il punto di partenza per i prossimi momenti di discussione che avranno luogo in seguito :

DOCUMENTO DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DELL'UNIVERSITA' indetta da ADI, ADU, ANDU, APU, CISAL-UNIVERSITA', CNRU, CNU, CONFSAL FED. SNALS-CISAPUNI, FEDERAZIONE CISL-UNIVERSITA', FLC-CGIL, RNRP, SUN, UDU e UILPA-URAFAM e tenutasi Roma, 22 luglio 2008, sul tema dei tagli all'università e del DL Tremonti

L'Assemblea nazionale, tenutasi il 22 luglio 2008 nell'Aula Magna dell'Universita' La Sapienza di Roma, indetta dalle Organizzazioni e Associazioni della Docenza e degli Studenti, ha discusso la gravissima situazione venutasi a determinare a seguito dell'emanazione del D.L. 112 e dei provvedimenti governativi in materia finanziaria e di pubblico impiego.

L'Assemblea nazionale assume il documento di denuncia e di protesta delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni del 10 luglio 2008 e condivide i contenuti delle numerosissime prese di posizione degli Organi accademici, che in questi giorni si sono espressi duramente, protestando contro la linea governativa di strangolamento dell'Universita' pubblica.

L'opinione pubblica deve sapere che, attraverso la riduzione dei finanziamenti, il blocco del turn over, gli espliciti intenti di privatizzazione, l'attacco ai diritti degli studenti, dei docenti e dei tecnico-amministrativi (senza contratto da oltre 31 mesi e con retribuzioni insufficienti), produrra' il progressivo svuotamento degli Atenei, l'impossibilita' per un'intera generazione di giovani e di precari di entrare nei ruoli dell'Universita', difficolta' per gli studenti di accedere alla formazione universitaria a causa dell'aumento delle tasse e delle crescenti barriere formali e sostanziali, la possibile alienazione del patrimonio delle Universita' come scelta imposta per far fronte alla mancanza di finanziamenti, la diminuzione dei servizi agli studenti e il
rischio della perdita dell'autonomia, la penalizzazione, in particolare, degli Atenei del Mezzogiorno, gia' oggetto di pesanti tagli.
In una parola, scomparira' l'Università italiana come luogo pubblico di ricerca, di creazione e di trasmissione della conoscenza come bene comune. Sara' cancellato il ruolo dello Stato nell'alta formazione, sancito e garantito dal titolo V della Costituzione.

Gli interventi governativi non sono un fatto casuale e congiunturale: essi disegnano un modello che si dispieghera' nel lungo periodo attraverso ulteriori interventi legislativi destinati a colpire e a ridimensionare lo Stato sociale nel suo complesso. Inoltre, un ulteriore impoverimento del sistema-paese deriverebbe dal fatto che, mancando i concorsi per i giovani, gli aspiranti ricercatori saranno costretti a migrare verso altri Paesi piu' ricettivi, contribuendo cosi' paradossalmente a renderli piu' competitivi rispetto al nostro.
Contro questo disegno l'Assemblea nazionale protesta decisamente, denunciando i guasti che deriverebbero all'intera comunita' nazionale dalla sua attuazione.

La classe politica deve ascoltare la nostra protesta e prendere atto che essa e' fortemente congiunta alla volonta' di cambiamento delle Universita'. Occorre offrire soluzioni credibili per far crescere e migliorare il sistema pubblico della formazione.

Pertanto, l'Assemblea nazionale:

  • chiede al Governo l'immediato stralcio di tutte le norme sull'Universita' contenute nei provvedimenti governativi;

  • chiede al Governo che si inverta la manovra economica,  destinando alle Universita' nuove risorse economiche anche al fine di bandire concorsi per giovani, avviando cosi' la soluzione del grave problema del precariato;

  • invita gli Atenei a sospendere l'avvio del prossimo anno accademico, informando e discutendo con gli studenti e con il personale tutto adeguate forme di mobilitazione;

  • invita le Universita' a non approvare i propri bilanci preventivi in mancanza delle adeguate risorse economiche;

  • chiede alla CRUI, al CUN, al CNAM e al Consiglio nazionale degli studenti una presa di posizione forte ed esplicita per l'apertura di un confronto inteso a promuovere i veri interessi della comunita' universitaria;

  • preannuncia, a partire da settembre, un calendario di iniziative di mobilitazione nazionali e locali, per preparare una seconda manifestazione nazionale e arrivare, se necessario, allo sciopero di tutte le componenti universitarie e alla sospensione di ogni attivita' didattica;

  • invita tutti i lavoratori e gli studenti delle Universita' a mobilitarsi congiuntamente, nella consapevolezza della gravita' della situazione attuale e delle prospettive future.

Risultati Lotteria Avis

ecco a voi tutti i premi 

un sentito grazie a chi ha comprato almeno un biglietto

1° viaggio di una settimana, tutto compreso per 2 persone, in Tunisia,
(agenzia viaggi Incontri Europei di Jesi e dalla UBI><BPA) 12826
2° week-end per 2 persone ad Amsterdam (Federico II viaggi e BdM) 16791
3° lavatrice di marca (Indesit Company di Fabriano) 25802
4° frigorifero 2 porte (MERCATONE UNO di Monsano) 19428
5° televisore LCD (BANCA CREDITO C. di Ostra Vetere) 15592
6° weeck-end per 2 persone a Genga con ingresso grotte (Hotel Frasassi
-Cons. Frasassi – rist./pizzeria Il Parco e La Cantina di Genga) 22665
7° lavabiancheria “Ardo” (Antonio Merloni di Fabriano 20939
8° scaldacqua P 15 Ariston (M.T.S . di Fabriano) 12789
9° week-end per 2 persone (villaggio Hotel-rist. Morobello di S.Marcello) 14227
10° cappa aspirante d’arredo (ditta Elica di Fabriano) 27093
11° forno a microonde (Euronics-gruppo Cerioni) 14968
12° prosciutto stagionato nostrale (salumificio Vito di M.S.Vito) 28576
13° ingresso 1 mese piscina e percorso benessere (Extasy/Busco di Ancona) 14777
14° ingresso 8 gg. piscina e percorso benessere (Extasy/Busco Ancona) 13527
15° autoradio Majestic (Avis Ancona) 15120
16° ferro da stiro più conf. vini da 3 bott. Monteschiavo 27262
17° ferro da stiro più conf. vini da 3 bott. Monteschiavo 23622
18° friggitrice più confezione vini da tre bott. Monteschiavo 20477
19° cena per due persone (La Pianella di Serra San Quirico) 15247
20° cena per due persone (La Pianella di Serra San Quirico) 22968
21° cena per due persone (Morobello di San Marcello) 24847
22° cena per due persone (Piccolo Eden di Monsano) 15576
23° pizza per due persone(Rist-Pizzeria 2000 Monsano) 12301
24-30° confezioni vino da 6 bottiglie (cantine Moncaro, Badiali &
Candelaresi) 16975 – 16571 – 14769 – 16974 – 23774 – 27336 – 12483
.….premi a sorpresa Fileni, G. Fazi, Consorzio Frasassi, Extasy 20929
– 23006 – 23627 – 23647

I PREMI VANNO RITIRATI PRESSO LA SEDE PROVINCIALE DI ANCONA (via
Tiraboschi, 36 f – tel. e fax 071.2867653 – orario: lunedì/venerdì 15.30-19.00)
ENTRO il 29/8

Estrazione Avis

Ecco il link per controllare se avete vinto:

http://www.viveresenigallia.it/upload/2008_07/10692_AVIS.pdf

Campagna di Informazione sul Decreto n.112 – “Tremonti”

Da oggi parte a pieno regime la:

CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SUL DECRETO N.112 – TREMONTI

che rischia di sconvolgere l'intero sistema universitario

 

Riteniamo che tale progetto sia assolutamente folle e rischi di portare l'Università italiana allo sbando distruggendo tutto il sistema poiche i cambiamenti introdotti andrebbero a influenzare tutte le cmponenti del mondo accademico senza distinzioni.

Per questo è fondamentale che tuti gli studenti sappiano cosa sta accadendo e conoscano le possibili conseuenze che avrebbe l'applicazione della Legge sull'intero mondo del Sapere.

Potrete trovare tutte le informazioni del caso nei volantini che sono appesi nelle nostre bacheche nei quali cerchiamo di spiegare nel modo piu semplice i possibili cambiamenti che porterà il folle piano del Nuovo Governo.

Inoltre presso tutte le aulette è disponibile un Fascicolo, da noi prodotto, che include tutti i documenti sul Decreto inclusi gli articoli e una scheda tecnica a riguardo che spiega nel dettaglio ogni singolo passaggio.

A breve, tutto il materiale sarà anche on-line e scaricabile direttamente dal sito, nel frattempo vi invitiamo a leggere il materiale in bacheca o a passare nelle nostre aulette.

Nel frattempo, ecco un estratto del nostro lavoro:

Abbiamo provato ad immaginare l’agghiacciante situazione dell’Università di domani nel caso in cui il Decreto – Tremonti fosse approvato nella sua totalità:
 

 

L’Università di Oggi

L’Università di Domani

Finanziamenti:

I fondi recepiti dal mondo del Sapere sono insufficienti e del tutto inadatti rispetto ai budget su cui possono contare le Università degli altri stati Europei e Occidentali incentivando cosi la fuga dei cervelli e rendendo abissale l’arretratezza della Ricerca Scientifica Italiana.

Quindi invece di programmare ulteriori tagli, sarebbe il caso di pensare ad iniziare un serio programma di investimenti.

Nel giro di 5 anni saranno sottratti 2 miliardi di Euro (1,5 grazie al Decreto-Tremonti + 500 milioni grazie ad un aggiustamento sulla Finanziaria 2008) e difatti le Università si troveranno di fronte alla scelta se diventare enti privati o chiudere

 

Ente di Diritto Pubblico/ Privato:

Il Sapere pubblico garantisce il diritto allo studio a tutti gli studenti e permette uguali possibilità di accedere al sapere per ogni cittadino indipendentemente dal reddito o dal “ruolo che ricopre nella scala sociale”.

La privatizzazione delle Università, attraverso la trasformazione in Fondazioni Private, porterà la creazione di Atenei di Serie A, Serie B e Serie C che varieranno in base ai fondi che percepiranno dalle aziende/privati che avranno deciso di investire nelle Università.

Questo sistema porterà ad un drammatico abbassamento del livello della Didattica e all’istituzione di vari livelli di sapere che saranno accessibili solamente in base al reddito e alla condizione economica della propria famiglia.

Numero Chiuso:

Attualmente l'accesso programmato è previsto per alcuni corsi di Laurea tra cui i nostri Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Edile-Architettura, ai sensi dell'art. 1 della Legge n.264 del 1999.

E' possibile, tuttavia, che il Numero Chiuso venga applicato anche a corsi il cui accesso non è disciplinato dalla L. 264. E', infatti, necessario che i corsi di Laurea rispettino, per mantenere il valore legale del titolo, i "Requisiti necessari", ovvero degli standard minimi tra cui c'è anche il rapporto tra il n. di docenti e il n. di studenti (decreto del 26 ottobre 2007).

A causa della limitazione delle assunzioni del personale docente al 20% dei pensionamenti (ovvero viene assunto un professore ogni 5 che ne vanno in pensione), è probabile che i numeri chiusi vengano istituiti nella maggior parte delle nostre Facoltà per rispettare il rapporto docenti/studenti dei "Requisiti necessari",  e il Diritto allo Studio, cosi come il rispetto dell’Articolo 33 della Costituzione Italiana, diventerà un semplice optional.

Efficienza energetica :Il Governo Berlusconi distrugge quel poco di buono che era stato fatto…

Stavolta il Governo Berlusconi l’ha fatta proprio grossa, o almeno ci sta provando. Il 10 luglio, infatti, ha presentato un emendamento che prevede l’eliminazione dell’obbligo dell’attestato di certificazione energetica negli atti di compravendita o locazione degli edifici esistenti.

Oltre al danno la beffa per tanti imprenditori, operatori, neolaureati e studenti di ingegneria che hanno dedicato gli ultimi 2 anni di studio e lavoro formandosi per lavorare nel settore della certificazione energetica. Un passo indetro assurdo e senza alcuna motovazione, in palese violazione della direttiva comunitaria in materia.

 

Esattamente con questo strumento, in applicazione di una normativa europea, diventava obbligatorio accompagnare la vendita di un edificio con un certficato che ne attestasse il consumo energetico.

Un po’ come avviene da tempo con i frigoriferi e altri elettrodomestici, gli edifici vengono suddivisi in classi – dalla A alla G – in base all’efficienza energetica.

 

Eliminando questo prezioso strumento si rinuncia a uno dei metodi più efficaci per contrastare gli alti prezzi dell’energia e per ridurre i consumi delle nostre energivore abitazioni.

Sentite cosa dice Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club: “Considerando il numero delle compravendite annuali di alloggi la riduzione dei consumi indotta dalla trasformazione del mercato legata alla certificazione si può stimare cautelativamente in 80 ktep/a (migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio). Al 2020 il risparmio cumulativo ammonterebbe a 6 milioni di tep”.

“Cioè, con questa semplice misura che porta evidenti vantaggi economici ai cittadini e al paese si risparmierebbe cumulativamente una quantità di energia pari a 8 anni di produzione di una centrale nucleare da 1.300 MW che, nell’ipotesi più favorevole, entrerebbe in funzione non prima del 2020″.

Qualche esempio? In alcune parti d’Europa, come Bolzano, Lione o in Svizzera, la certificazione energetica ha invertito in pochi anni il trend dei consumi energetici degli edifici.

Il caso di Bolzano è eclatante: in quattro anni le case sono passate mediamente dalla classe D alla classe B con un dimezzamento dei consumi energetici.

Decreto Legge n.112

 

Con la presente la lista di rappresentanza studentesca GULLIVER – SINISTRA UNIVERSITARIA intende esprimere il proprio dissenso nei confronti del Decreto Legge n.112 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 Giugno 2008.

Il panorama universitario che tale Decreto offre è assolutamente allarmante, non solo per la componente studentesca, ma per l’intero mondo accademico. I Governi che si sono succeduti negli ultimi anni, al capitolo “Università e Ricerca”, hanno sempre preferito razionalizzare invece che investire. Ora con questo provvedimento “urgente” si è raggiunto il culmine di questa tendenza. Non possiamo accettare una riduzione così drastica dei finanziamenti al mondo Universitario che tocca, nella previsione dei prossimi cinque anni, il tetto dei 2 miliardi di €, se consideriamo anche il Decreto-Legge n. 93 del 27 Maggio che taglia il 6.78% di alcune voci della scorsa Legge Finanziaria.

I tagli di tali entità al Fondo di Finanziamento Ordinario, la riduzione drastica del personale che porterà oltretutto le Facoltà ad optare per accessi programmati, la “possibilità” per le Università pubbliche di diventare fondazioni private, che possiamo definire anche “costrizione” visti gli ingenti tagli, con il conseguente innalzamento della contribuzione studentesca a percentuali incontrollabili, sono tutti strumenti che rappresentano un vero e proprio scempio dell’Università pubblica e l’inizio del suo affossamento. E’ per questo che come Unione degli Universitari abbiamo aderito alla piattaforma intersindacale definita il 10 Luglio, ed è per questo che vogliamo partecipare attivamente ad alimentare una mobilitazione che comincia ad essere improcrastinabile. Invitiamo pertanto il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche a prendere una posizione di chiara e forte contrarietà verso tali provvedimenti, perchè riteniamo che l’unica strada percorribile per evitare tale disastro dell’Università pubblica sia una opposizione unitaria di tutte le componenti dell’intero mondo accademico.

Per quel che ci riguarda, qualora la legge di conversione non dovesse contenere modifiche sostanziali agli articoli che investono l’Università, intendiamo proclamare, alla riapertura delle aule di lezione, lo stato di agitazione.

Un’altra delle pagine vergognose della piccola italietta è stata scritta!

Non si devono odiare poliziotti e carabinieri perchè rappresentano lo Stato o portano una divisa, ma si devono rispettare e ammirare le persone che rischiano anche la vita per compiere un lavoro come il loro..ma quando succedono cose come Bolzaneto, la Diaz, l'omicidio di Federico Aldrovandi..l'errore più grosso dello Stato è nascondere le responsabilità ed i colpevoli di questi reati..la mancanza di rispetto verso chi porta la divisa in alcuni casi nasce da queste situazioni, come sempre gli errori di pochi vengono pagati da tutti..

Non era la "punizione" degli imputati il cuore del processo per le violenze di Bolzaneto. Quel processo doveva dimostrare (e ha dimostrato in modo inequivocabile, a nostro avviso) che può nascere senza alcuna avvisaglia, anche in un territorio governato dalla democrazia, un luogo al di fuori delle regole del diritto penale e del diritto carcerario, un "campo" dove esseri umani – provvisoriamente custoditi, indipendentemente dalle loro condotte penali – possono essere spogliati della loro dignità; privati, per alcune ore o per alcuni giorni, dei loro diritti e delle loro prerogative.

 Nelle celle di Bolzaneto, tutti sono stati picchiati. Questo ha documentato il dibattimento. Manganellate ai fianchi. Schiaffi alla testa. Tutti sono stati insultati: alle donne è stato gridato "entro stasera vi scoperemo tutte". Agli uomini, "sei un gay o un comunista?". Altri sono stati costretti a latrare come cani o ragliare come asini. C'è chi è stato picchiato con stracci bagnati. Chi sui genitali con un salame: G. ne ha ricavato un "trauma testicolare". C'è chi è stato accecato dallo spruzzo del gas urticante-asfissiante. Chi ha patito lo spappolamento della milza. A. D. arriva nello stanzone della caserma con una frattura al piede. Lo picchiano con manganello. Gli fratturano le costole. Sviene. Quando ritorna in sé e si lamenta, lo minacciano "di rompergli anche l'altro piede".

 

http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/cronaca/g8-genova-3/giudici-ciechi/giudici-ciechi.html

Come distruggere la Scuola: tagli al pubblico e fondi al privato, come ha chiesto il Papa…

Se il mondo universitario aspetta la prossima mossa il mondo della Scuola è già stato messo sottosopra.. 

Classi da 33 alunni e tagli allo stipendio per chi si ammala. La scuola, più che ad un autunno caldo, si prepara ad un autentico tsunami. Per ammodernare la macchina scolastica italiana, il governo Berlusconi agirà essenzialmente su due leve: le riforme di sistema e la razionalizzazione delle risorse.

Ma una cosa è certa: nei prossimi tre anni, spariranno migliaia di posti di lavoro, si potranno fare classi sempre più affollate e gli insegnanti prima di ammalarsi dovranno "pensarci bene". E non solo: verrà rilanciato il ruolo delle scuole private, i precari dovranno pensare ad un'altra sistemazione e i dirigenti scolastici saranno chiamati a rispondere dei mancati obiettivi raggiunti…

www.repubblica.it

Un nuovo pericolo per l’Università

Fin da subito il nuovo governo ha voluto continuare il macabro lavoro di smantellamento del mondo del sapere iniziato dalle precedenti legislature.

Infatti, tra meno di una settimana, sarà discusso in parlamento il catastrofico progetto di Tremonti.

Il Decreto-Legge n.112, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 Giugno, prevede, tra l'altro, la possibilità per gli Atenei di diventare fondazioni universitarie, oltrechè un turnover tra pensionamenti e assunzioni del corpo docenti pari al 25% per i primi tre anni (ogni 5 docenti che vanno in pensione se ne assume uno)  e pari al 50% nell'andare avanti. Sempre in tale decreto-legge è contenuto un progressivo taglio ai Fondi di Finanziamento Ordinario agli Atenei per un ammontare complessivo di 1 miliardo e mezzo di euro dal 2009 al 2013, tale da far pensare che si voglia costringere gli Atenei a rivolgersi ai privati per andare avanti.

Questo significa che se le cose non cambieranno avremo da qui a tre anni Fondazioni private che sostituiscono gli Atenei con aumenti indiscriminati della contribuzione studentesca, numero chiuso nella stragrande maggioranza delle Facoltà, perchè diminuisce il rapporto che lega il numero dei docenti agli studenti; rapporto determinante per la scelta del numero chiuso come strumento di limitazione degli accessi, senza considerare tutto quello che deriva da un passaggio da pubblico a privato in un settore così delicato come quello della formazione e della conoscenza.

Tutto questo si va ad aggiungere alla già precaria situazione in cui versa l'Università italiana. 

Se i lavori parlamentari atti a convertire il DL in Legge riusciranno a cancellare queste parti riguardanti l'Università che sono aberranti, non potremo far finta che non sarà successo nulla ma dovremo discutere tutti sulla necessità del carattere pubblico dell'Università italiana, ma se invece il panorama prospettatoci dovesse rimanere tale all'indomani della discussione parlamentare saremo, come sempre, pronti a rimboccarci le maniche per continuare a credere e a difendere un'Università LIBERA, PUBBLICA E DI QUALITÀ!

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