Mese: Febbraio 2013

Lettera aperta al prossimo governo: ecco le nostre priorità

Già dal 2008 gli studenti italiani hanno dato vita ad una mobilitazione larga e consapevole, che partiva proprio dalla piena comprensione di quanto stava accadendo: un grave e pesante attacco alla scuola, all’università e alla ricerca pubblica. Mentre i Ministri dei Governi che si sono succeduti in questi anni ci dicevano che eravamo facinorosi, che non avevamo capito la bontà delle cosiddette “riforme”, noi avevamo pienamente capito e abbiamo continuato a denunciare la gravità dei tagli e dell’attacco in corso.

Oggi, dopo cinque anni in cui gli studenti sono stati isolati e accusati di inutile allarmismo, tutto il mondo accademico sta cominciando a capire la gravità della situazione in cui è stata portata l’Istruzione italiana, partendo dall’improvviso dietrofront dei Rettori. Se proprio la CRUI e i Rettori avessero mostrato la loro consapevolezza già dal 2008, certamente non saremmo arrivati alla situazione in cui oggi siamo. Mentre il Governo tagliava le risorse alle università, gli atenei si rifacevano in gran parte sugli studenti aumentando drasticamente la tassazione studentesca.

Come studenti, con la credibilità di chi ha difeso la scuola e l’università pubbliche sempre, senza intermittenze, riteniamo che si debba mettere in campo una serie di interventi straordinari per affrontare l’emergenza nazionale con cui ci confrontiamo quotidianamente.

 

1. Istruzione per tutti

La maggioranza assoluta dei corsi di laurea è arrivata per la prima volta ad essere a numero chiuso o programmato. Ogni anno viene negata a migliaia di studenti la possibilità di iscriversi solo perché i Governi continuano a giustificare un investimento nell’università gravemente insufficiente. E’ necessario superare l’attuale sistema abolendo il numero chiuso.

La tassazione universitaria negli ultimi dieci anni è aumentata del 75% ed è sempre più un elemento di discriminazione economica per gli studenti. E’ necessario attuare subito una riforma che inserisca un sistema di tassazione progressiva unica nazionale che tenda sempre più verso gli altri Paesi Europei in cui, in molti casi, non sono previste tasse o sono pari a 1/6 delle nostre.

La dispersione scolastica continua a spingere verso l’emarginazione troppi giovani. In Italia il tasso di abbandono scolastico resta oltre il 18%. E’ necessario portare subito l’obbligo scolastico a 18 anni.

2. Diritto allo studio

In Italia ancora oggi viviamo con la vergogna di avere migliaia di studenti a cui viene riconosciuto il diritto ad avere una borsa, in base a requisiti economici e di merito, ma le borse non vengono erogate per mancanza di fondi. E’ necessario garantire la copertura di tutte le borse di studio, prevedendo un aumento del numero e dell’importo delle borse di studio verso gli standard europei.

3. Investimento pubblico

I tagli degli ultimi anni si sono abbattuti su un finanziamento già insufficiente. E’ necessario portare il finanziamento del sistema universitario ai livelli europei, abolire il blocco del turn over del personale. I tagli di questi anni hanno colpito duramente anche il mondo della ricerca universitaria e in particolare i corsi di dottorato. E’ necessario rifinanziare le borse di dottorato di ricerca e abolire i dottorati senza borsa.

4. Basta baronie

Troppo spesso all’interno delle università assistiamo ad una discriminazione fondata solo sulla fascia di docenza dei professori. Una struttura accademia realmente democratica non può che essere fondata sul ruolo unico della docenza universitaria, aprendo le porte della piena rappresentanza anche ai professori associati e ai ricercatori, che in particolare spesso sostengono elevati carichi di lavoro senza avere alcun riconoscimento. E’ inoltre necessario andare anche a scardinare gli attuali sistemi di accesso alle specialità mediche, una delle più forti attuazioni del potere dei baroni universitari, attivando invece un concorso nazionale per l’accesso alle specialità di medicina.

5. Accesso alla Cultura per tutti

E’ necessario garantire un pieno accesso alla Cultura, in tutte le sue forme, attivando quindi convenzioni e accordi per rendere gratuito a tutti gli studenti l’accesso a musei, mostre, teatri, spettacoli cinematografici, musicali e tutte le altre forme di cultura.  E’ inoltre necessario estendere la copertura della banda larga in tutto il territorio nazionale, rendendone gratuita la fruizione. 

6. Mobilità garantita

I mezzi di trasporto non possono e non devono andare a costituire una ulteriore spesa per gli studenti. E’ necessario prevedere la gratuità dei trasporti per gli spostamenti da e per la sede universitaria in cui studia e per gli spostamenti collegati alla vita universitaria.

E’ inoltre necessario proseguire nel potenziamento dei programmi di mobilità internazionale, come l’Erasmus, garantendo sempre più la partecipazione a questi programmi anche degli studenti in condizioni economiche familiari più svantaggiate.

7. Piena cittadinanza

Gli studenti sono spesso visti come un corpo estraneo alla città in cui vivono, nonostante siano cittadini a tutti gli effetti e garantiscano non solo una rilevante fonte di reddito, ma anche una presenza attiva e qualificante dal punto di vista sociale e culturale. E’ necessario riconoscere la piena cittadinanza degli studenti garantendo il voto amministrativo agli studenti fuori sede. E’ inoltre necessario attivare degli interventi straordinari per favorire la diffusione di affitti agevolati agli studenti, cancellando gli affitti in nero e impedendo la locazione di case o scantinati degradati.

8. Stop a generazione precaria

La nostra generazione vede sempre più l’ingresso nel mondo del lavoro come un problema più che un’opportunità. Spesso lo sfruttamento e la precarietà iniziano già nel percorso formativo di un giovane. Ecco perché è assolutamente necessario riconoscere a livello nazionale la figura dello studente lavoratore.

Assemblea dei Soci Gulliver – Elezioni delle nuove cariche

Si e' svolta nella serata di Mercoledi 13 febbraio 2013 la XXVI assemblea annuale dei soci Gulliver presso la sede legale dell'associazione in via Saffi 22.

L'assemblea ha avuto inizio alle ore 18:00 con le relazioni del Presidente uscente Michele Agostini, che ha effettuato una panoramica sull'anno associativo appena concluso, e del Coordinatore Ludovica Crescenzi, che ha svolto un'analisi sull'attuale situazone politica locale e nazionale. Successivamente hanno preso parola i rappresentanti delle associazioni invitate: Amnesty International – Gruppo Ancona, FLOSS Marche, Associazione Dottori e Dottorandi Italiani, Ingegneria Senza Frontiere, Officina Universitaria Macerata, Don Chisciotte, Rete degli Studenti Medi Macerata, Rete degli Studenti Medi Piceni, Camera del Lavoro Territoriale di Ancona. Tutti gli ospiti hanno espresso soddisfazione per il rapporto di collaborazione e sostegno reciproco che ha caratterizzato l'anno trascorso ed hanno auspicato che tale relazione continui in futuro.

Al termine degli interventi degli invitati, hanno avuto inizio i lavori interni alla presenza di piu' di 100 soci aventi diritto al voto. La discussione, che ha avuto per oggetto molteplici temi, si e' focalizzata in particolare sulla centralita' dell'attivita' culturale dell'associazione nel territorio dorico e sull'importanza della rappresentanza studentesca, sia all'interno dell'Universita' che nel confronto con le istituzioni.

Infine l'assemblea e' terminata con l'elezione del nuovo Consiglio Direttivo, la nomina del nuovo Presidente Gianoberto Giampieri, iscritto alla Facolta' di Ingegneria, e la conferma di Ludovica Crescenzi, iscritta alla Facolta' di Medicina, nel ruolo di Coordinatore della Lista "Gulliver – Sinstra Universitaria".

Novità Assistenza Sanitaria Studenti Fuori Sede

 

Con l’inizio del nuovo anno l’ASUR di Ancona ha ridotto drasticamente il Servizio di Assistenza Sanitaria per gli studenti fuorisede dell’Università Politecnica delle Marche.

 

Infatti, mentre prima gli studenti avevano la possibilità di rivolgersi a tre diversi ambulatori della città, al momento il servizio è rimasto attivo unicamente presso l’ambulatorio di Collemarino (raggiungibile con l’autobus, linea C), in quanto è stata sospesa la convenzione per gli ambulatori di Brecce Bianche e di Corso Garibaldi. In questo modo il servizio diventa di fatto inaccessibile, vista la difficile raggiungibilità dell’ambulatorio di Collemarino (che non si trova nei pressi di nessuna delle Facoltà anconetane), e quindi gli studenti fuorisede si trovano ora costretti a dover usufruire di altre strutture come la Guardia Medica o il Pronto Soccorso, intasando la normale attività di questi servizi.

Per quanto riguarda le cause della questione, dopo il nostro incontro con l’Assessore Regionale Luchetti, abbiamo ricevuto conferma che l’ASUR, nonostante i fondi stanziati dalla Regione fossero sufficienti a garantire l’assistenza nei tre ambulatori sopra citati, ha deciso inspiegabilmente di ridurre il servizio.

 

Riteniamo che questa drastica riduzione del servizio rappresenti una grave violazione dei diritti fondamentali degli studenti, e non è accettabile che ora essi rischino di doversi fare nuovamente carico delle spese della propria salute.

 

Per questo, ci teniamo ad informarvi che, con la stessa fermezza con la quale ci siamo battuti affinché fosse introdotta l’assistenza sanitaria gratuita per i fuorisede, ci stiamo ora battendo per un immediato ripristino del servizio.  

I Sindacati Studenteschi delle Marche si mobilitano per bloccare la Riforma del Diritto allo Studio

 

Il Governo dimissionario di Monti e Profumo vuole lasciare il segno in materia di università e in questi giorni sta lavorando nell’ombra proprio per lasciare una bella sorpresa a tutti gli studenti. Senza alcun confronto pubblico o con gli studenti, cercando di approvare tutta una riforma nel silenzio generale e di tutta fretta. Profumo vuole ora colpire il diritto allo studio e tutti quegli studenti che proprio per la loro condizione economica, nonostante meritevoli, hanno più difficoltà a sostenere il costo degli studi universitari.

 

Il nuovo decreto ministeriale, che il Governo dimissionario vorrebbe approvare a giorni, porterà ad una forte diminuzione del numero di studenti che potranno ricevere la borsa di studio, una diminuzione dell’importo delle borse e la creazione di vere e proprie gabbie geografiche, con una forte discriminazione tra studenti del nord, del centro e del sud.

 

Nel decreto sono previsti numerosi interventi per limitare il più possibile il numero di studenti che potranno avere diritto alla borsa di studio. Si passa dall’inasprimento dei requisiti sul merito e sulla condizione economica, alla indicazione di un nuovo limite veramente assurdo: limiti di età per l’iscrizione all’università.

 

L’importo della quota che effettivamente riceveranno gli studenti borsisti sarà diminuita notevolmente. Da una riduzione tra il 7% e il 12% per gli studenti in sede e pendolari, si passa ad una riduzione del 45% per gli studenti fuori sede che richiederanno la residenza gratuita. Si arriva al paradosso per cui uno studente fuori sede dovrebbe pagarsi il materiale didattico e tutte le spese di mantenimento alla vita universitaria, salvo alloggio e ristorazione, con poco più di 100 euro al mese: in alcuni casi addirittura insufficienti per l’acquisto dei testi universitari.

 

Il Governo dimissionario vuole inoltre andare a creare una discriminazione tra le aree geografiche del Paese. In base alla propria condizione economica infatti uno studente vedrà valutate le proprie condizioni a seconda della Regione in cui si troverà a studiare. Se per gli studenti del nord sarà un po’ più semplice ambire ad una borsa di studio, per gli studenti del Centro Italia sarà più facile essere considerati “ricchi” e nel Sud Italia sarà ancora più complicato poter ambire ad una borsa di studio. Una grave discriminazione geografica che mortifica il diritto allo studio.

Inoltre risulta assolutamente ingiustificato l’innalzamento dei requisiti inerenti il numero minimo di crediti da conseguire annualmente, che spacciato come provvedimento per premiare il merito e disincentivare i “fannulloni”, in realtà è solo l’ennesima manovra per diminuire il numero degli aventi diritto; infatti dai dati risulta che sono pochissimi in Italia i borsisti che vanno fuori corso o che non completano gli studi.

Dopo il crollo delle immatricolazioni e del numero di iscritti riconosciuto ora anche dal CUN, non solo il Governo non vuole riconoscere l’emergenza nazionale dell’università italiana, ma si accanisce contro i più deboli ed attacca un diritto costituzionale. In Francia e in Germania hanno quasi quattro volte il nostro numero di borse di studio, in Spagna il doppio. In Italia negli ultimi anni, più di 30 mila studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi non hanno ricevuto alcun sostegno da parte dello Stato,ogni giorno questi Governi calpestano e disprezzano la nostra Costituzione e il nostro futuro.

 

Per questi motivi i Sindacati Studenteschi della Regione Marche, Gulliver Sinistra Universitaria UdU Ancona, Officina Universitaria Macerata e Agorà UdU Urbino, stanno in questi giorni organizzando una serie di iniziative di protesta che denuncino la nostra contrarietà al decreto.

Le iniziative coincidono con le giornate di Orientamento degli studenti delle scuole superiori nelle nostre Università e l’obiettivo è di informare anche loro, che si stanno per affacciare al mondo universitario, su queste tematiche che a breve li coinvolgeranno direttamente.

Grazie a un lavoro portato avanti anche all’interno della Regione Marche siamo riusciti ad ottenere che l’Assessore Regionale al Diritto allo Studio Marco Luchetti si faccia portavoce delle nostre istanza all’interno del tavolo di confronto fra Stato e Regioni previsto per il giorno 7 Febbraio p.v.

Ci auspichiamo che il decreto sia bloccato proprio in sede alla Conferenza Stato-Regioni e che i diritti degli studenti non siano ulteriormente calpestati.


Per maggiori info contattare:


Ludovica Crescenzi

Coordinatore Lista Gulliver Sinistra Universitaria UdU Ancona

tel. 3296038599

e-mail crescenzi.ludovica@gmail.com


Francesco Rubini

Coordinatore Officina Universitaria Macerata

tel. 3202212127

e-mail. rubo91@hotmail.it


Antonio Astolfi

Coordinatore Agorà UdU Urbino

tel. 340 0534622

e-mail. antonioastolfi@hotmail.it

“Legalità e Lotta alle Mafie” incontro/dibattito con Giovanni Impastato

Acu Gulliver, FuoriTempo, Scuola di Pace – Ancona presentano:



"Legalità e Lotta alle Mafie"

incontro/dibattito con Giovanni Impastato, attività contro la mafia, fratello di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 Maggio 1978.



Mercoledì 13 Febbraio, ore 11.15, Università Politecnica delle Marche – Ancona.

Facoltà di Economia "G.Fuà" – Aula A.



Con il Patrocinio della Provincia di Ancona, Assessorato alla Cultura e al Turismo.

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