Mese: Novembre 2014

PARTONO LE ATTIVITA’ RICREATIVE E CULTURALI PER VALORIZZARE GLI STUDENTATI ANCONETANI!

Da mesi l'ACU Gulliver porta avanti la battaglia sugli studentati di Ancona. Dopo la mostra fotografica, gli appelli al mondo istituzionale e politico, il Gulliver promuove, insieme agli studenti che vivono in queste strutture, una serie di iniziative di carattere culturale e ricreativo, che già da lunedì (partendo dallo studentato di Brecce Bianche) si svolgeranno proprio all’interno degli studentati.

Come ribadiamo da anni, il potenziale delle Case dello Studente è troppo elevato per ridurre queste strutture a dei semplici “dormitori”. Gli studentati dovrebbero essere il perno della vita universitaria e dell’integrazione con la città, mentre ora sono solo dei ghetti in cui gli studenti si trovano costretti a vivere.
Anche se a disposizione ci sono strutture limitate, orari stringenti e mezzi scarsi, con degli sforzi è stato possibile organizzare delle attività all’interno degli studentati, a dimostrazione del fatto che queste strutture possono e devono essere centri di cultura e di aggregazione.

Se fino ad ora queste strutture sono state lasciate in abbandono, è proprio perché le istituzioni competenti non hanno voluto rendersi conto del loro potenziale.

E’ ora che si proceda con una politica seria di investimenti sugli studentati, affinché queste imminenti iniziative non restino dei casi isolati e per ridare dignità e valore a queste strutture così importanti per gli studenti e per tutto il territorio.

I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI CHIEDONO DI INCONTRARE IL PRESIDENTE SPACCA

Il consiglio Studentesco, organo di massima rappresentanza degli Studenti dell’Università Politecnica delle Marche, ha approvato all’unanimità, in data 27 Novembre 2014, un documento in cui si richiede l’incontro tra il Presidente del Consiglio Studentesco e il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca. La volontà di questo incontro, richiesto tramite un documento presentato dalla Lista Gulliver, nasce dalla necessità di porre una soluzione al problema emergenziale degli studentati gestiti dall’ERSU di Ancona.


In questi mesi, tramite i canali della rappresentanza studentesca ma anche con azioni di denuncia come la mostra fotografica “Studentati in Mostra”, l’Associazione Gulliver ha cercato di portare all’attenzione del mondo istituzionale e politico il problema in questione; le poche risposte ottenute però, spesso nascoste dietro lo schermo dei vincoli di bilancio, della scarsità di risorse o dei problemi burocratici, denotano, da un lato, una mancanza di una consapevolezza da parte di istituzioni e mondo politico delle condizioni gravose in cui versano gli studentati, e dall’altra una scarsa sensibilità delle istituzioni regionali, sulle quali grava la responsabilità del tema del diritto allo studio e quindi anche degli studentati, sul valore di queste strutture.

Gli studentati dovrebbero essere uno dei punti cardine della cittadinanza studentesca, dei punti di riferimento di aggregazione sociale e culturale, dei luoghi capaci di valorizzare e fornire servizi adeguati ai tanti universitari che scelgono Ancona per continuare gli studi. Allo stato attuale, avviene tutto il contrario. Gli studentati presentano problemi strutturali e funzionali di ogni tipo: muffe, mobilio inadeguato, scarsa igiene, problemi di riscaldamento, assenza di servizi (es. rete internet), assenza di spazi per lo studio e la socializzazione.

Gli studenti che vivono negli studentati non possono più essere costretti a passare gli anni dell’Università in quelli che di fatto sono dei ghetti ben lontani dal concetto di “alloggi dignitosi”.


La richiesta dell’incontro tra Consiglio Studentesco e il Presidente della Regione, nasce proprio dall’esigenza di avviare un confronto serio su questo tema, nell’ottica di risolvere le situazioni emergenziali che attualmente caratterizzano le case dello Studente e di discutere di come valorizzare il Diritto allo Studio nella Regione Marche.

LE ISTITUZIONI AD OCCHI CHIUSI DI FRONTE AL PROBLEMA DEGLI STUDENTATI

Domenica 16 novembre l’ACU Gulliver ha allestito al centro della città di Ancona, presso la Galleria Dorica,  la mostra fotografica sugli studentati, già presentata all’interno delle Facoltà, con l’obiettivo di far conoscere alla cittadinanza, alle istituzioni e al mondo politico le pessime condizioni in cui gravano le Case dello Studente di Ancona.
Da un lato il riscontro della cittadinanza è stato molto positivo: tanti passanti si sono fermati ad “ammirare” la mostra, e a discutere con i ragazzi che vivono negli studentati e con i ragazzi del Gulliver presenti, indignati per lo stato in cui versano gli studentati, mostrato chiaramente dalle foto esposte.

Dall’altro, nonostante la lista di coloro che hanno ricevuto inviti personali fosse molto lunga (esponenti della regione, del comune e della provincia; partiti politici a livello cittadino e regionale; tutte le istituzioni coinvolte in qualche modo nella tematica del diritto allo studio nel territorio anconetano), la risposta è stata molto deludente.

Gli unici ad aver accolto l’invito sono stati il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Prof. Sauro Longhi, e la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, Loredana Pistelli e il Sig. Carlo Cotichelli per la CGIL Marche.

La scarsa partecipazione del mondo istituizionale e politico conferma la poca attenzione ed importanza data alla componente studentesca nella città di Ancona, e conferma il disinteresse totale che ha portato gli studentati in questi anni a diventare un luogo indegno da rifilare a studenti borsisti.

Da anni infatti, l’ACU Gulliver ha portato alla loro attenzione questa tematica ricevendo, però, soltanto risposte negative, culminate con il disinteresse totale nei confronti dell’invito alla mostra.

Il fatto di non essersi interessati a questa nostra iniziativa in cui, anche se in modo indiretto, c’era la possibilità di vedere con i propri occhi le condizioni terribili degli studentati, riteniamo sia un’ulteriore riprova della mancanza di volontà di risolvere la questione.

Questo ovviamente non fermerà le nostre azioni per cercare di risolvere questa situazione, la cui risoluzione è ormai diventata improcrastinabile. Siamo determinati ad andare avanti, per ridare dignità a dei luoghi che ospitano ogni giorno studenti provenienti da tutta Italia, che scelgono la nostra Regione per studiare e per maturare e crescere come cittadini e che invece si trovano accolti da strutture inospitali, per portare avanti l’idea di uno studentato nuovo, moderno, centro di socializzazione e di incontro tra studenti.

Per questa ragione, saremo pronti a mobilitarci e a mettere in campo altre azioni affinché, chi ne possiede la responsabilità, prima su tutti la Regione, smetta di girarsi dall’altra parte e si faccia finalmente carico della questione.

15,16,17 NOW

15, 16, 17 now15,16,17 NOW:

IL WEEK-END DEGLI STUDENTI NELLE MARCHE

Costruiamo il futuro!

Il 17 novembre sarà la giornata internazionale dello Studente.

In un paese in cui l’istruzione e il diritto allo studio sono considerati delle semplici voci di costo e non degli investimenti, in cui il tasso di abbandono scolastico ed universitario è altissimo, in cui studiare è quasi diventato un lusso, il 17 novembre è la giornata da cui gli studenti vogliono ripartire per rimettere al centro del dibattito politico e sociale la scuola e l’università.

In tutte le città italiane Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari organizzeranno delle iniziative di vario genere per discutere di istruzione e diritto allo studio.

Queste le iniziative nelle Marche

SABATO 15 NOVEMBRE – Rete degli Studenti Medi Marche:

– Ancona, Galleria Dorica ore 17:30

Ci ritroveremo nel capoluogo di regione per un dibattito aperto su come gli studenti pensano dovrebbe essere la scuola italiana, su come l’attuazione del Piano Scuola inciderà sull’istruzione e sulla società.

La Rete degli Studenti Medi sarà presente anche su altri territori marchigiani: Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno.

DOMENICA 16 NOVEMBRE – ACU Gulliver Sinistra Universitaria UDU Ancona:

– Ancona, Galleria dorica, ore 16:00 – “Studentati in Mostra”

Si tratta di una mostra, già esposta all’interno delle facoltà, che ha lo scopo di mostrare alla cittadinanza, al mondo politico e alle istituzioni, le condizioni in cui versano gli studentati dell'ateneo dorico.

LUNEDI' 17 NOVEMBRE – ACU Gulliver Sinistra Universitaria UDU Ancona – Rete degli Studenti Medi Marche:

– Ancona, Sede ACU Gulliver via Saffi 22, ore 21.00

Proiezione del film “Santa Maradona”, un film che parla delle delusione dei giovani verso la società, nella quale non riescono a trovare la loro strada.

La Rete degli Studenti Medi Marche organizza in diverse città della nostra regione dei dibattiti pubblici con lo scopo di discutere non solo con gli studenti, ma con la cittadinanza tutta della situazione a dir poco preoccupante della scuola italiana. Il 3 settembre scorso il governo ha presentato il piano “La Buona Scuola”, nel quale sono spiegate le linee guida per la prossima riforma dell’Istruzione e con il quale, di fatto, si sta nuovamente mettendo in discussione il ruolo della Scuola Pubblica. Se da una parte si parla dell’assunzione di 150mila docenti precari, dell’apertura pomeridiana delle scuole come centri di aggregazione, dell’introduzione dell’organico funzionale, dall’altro il progetto è distante dalle reali esigenze degli studenti e propone un modello aziendalistico e poco democratico. Con l’aumento dei poteri ai dirigenti scolastici, con l’introduzione dei finanziamenti privati e della premialità del sistema di valutazione, gli studenti, cioè coloro che la la scuola la vivono quotidianamente, avranno meno potere decisionale e non vivranno più la scuola come quel luogo di formazione, quel laboratorio di cittadinanza attiva, che cresca gli studenti come persone a tutto tondo e fornisca loro una coscienza critica. Un rinnovamento del sistema scolastico non può non passare attraverso il rinnovamento della didattica, assolutamente arretrata e basata spesso sullo sterile nozionismo, e attraverso una riforma più ampia in materia di diritto allo studio, problema molto sentito nella nostra regione e per il quale la Rete degli Studenti Medi Marche sta portando avanti una campagna, Rights Are Coming (www.rightsarecoming.it), ricca di proposte alternative per abbattere i costi dell’istruzione e per permettere a tutti gli studenti di studiare e seguire un percorso formativo che deve prescindere dalle condizioni economiche in cui ogni famiglia verte.

Per questo sabato 15 novembre, data in cui termineranno le consultazioni del governo rispetto al Piano Scuola, la Rete degli Studenti Medi sarà nelle piazze della nostra regione per discutere di come deve essere la scuola del domani, per porre al centro del dibattito pubblico il tema dell’Istruzione, che deve essere il motore di ripresa del nostro paese.

L’ACU Gulliver UDU Ancona, domenica 16 novembre porterà in città la mostra fotografica “Studentati in Mostra”, che contiene foto che hanno lo scopo di palesare lo stato delle case dello studente che ospitano gli studenti dell'Università Politecnica delle Marche.

Dopo aver esposto la mostra all'interno delle Facoltà dell'UNIVPM, intendiamo, in vista del 17 novembre, mostrare alla cittadinanza, al mondo politico e alle istituzioni, le condizioni in cui versano gli studentati dell'ateneo dorico.

Da anni ne denunciamo lo stato di fatiscenza ed inadeguatezza, che di fatto rendono queste strutture invivibili. Le muffe, gli impianti elettrici obsoleti, il mobilio inadeguato, l’igiene scarsa, i servizi inefficienti, sono problemi sui quali non è più possibile sorvolare. La situazione è inaccettabile, e una seria politica di miglioramento degli studentati è diventata improcrastinabile.

I temi legati all’importante giornata del 17 novembre sono molteplici, e purtroppo tante sono le situazioni critiche che è necessario risolvere affinché gli studenti possano finalmente avere un’istruzione di qualità: è necessario garantire il supporto economico agli studenti privi di mezzi economici; è necessario abbattere i costi, sempre più alti, che famiglie e studenti devono sostenere per gli studi (tasse universitarie ma anche materiale didattico, alloggio…) attraverso la creazione di un vero e proprio welfare studentesco; è necessario sviluppare una reale integrazione tra studenti e territorio; è necessario garantire una didattica di qualità; è necessario garantire un futuro ai tanti (anche se mai abbastanza) giovani che decidono di intraprendere l’ardua strada degli studi per realizzare i propri sogni e dare il proprio contributo alla società.

Tra tutti questi difficili aspetti, abbiamo deciso di partire affrontando la battaglia sulle case dello studente, non soltanto per la loro condizione emergenziale, ma anche perché crediamo che un diritto allo studio realmente garantito passi attraverso un reale miglioramento delle condizioni degli studentati.

Il diritto allo studio, scolastico ed universitario, è elemento fondamentale per garantire un reale diritto all'istruzione, e pertanto chiediamo che le istituzioni ed il mondo politico siano consapevoli di questa situazione affinché se ne possano far carico.

Costruiamo il futuro insieme: partecipa anche tu!

ACU GULLIVER – SINISTRA UNIVERSITARIA

RETE DEGLI STUDENTI MEDI MARCHE

15,16,17 NOW IL WEEK END DEGLI STUDENTI NELLE MARCHE. COSTRUIAMO IL FUTURO!

15, 16, 17 now

Il 17 novembre è la giornata internazionale dello studente. Mai come quest’anno i sindacati studenteschi sentono la necessità di sfruttare questa giornata per ribadire che gli studenti sono la risorsa più grande di una città, di una regione, di un Paese.


A livello nazionale la situazione è tragica: sul piano delle scuole superiori, la “Buona Scuola”, oltre a relegare gli studenti a semplici spettatori dello sfacelo dell’istruzione pubblica, costringe le scuole a ragionare ed agire con logiche aziendali; sul fronte dell’Università, i tagli continuano senza sosta, sia dal lato della quota base del Fondo di Funzionamento Ordinario, che dal lato della ricerca, per non parlare poi dell’impossibilità di fatto delle regioni di stanziare i fondi per il diritto allo studio.

 

Negli ultimi 20 anni il sistema di istruzione pubblico è stato soggetto a continui attacchi: scuola e università non sono state viste come delle risorse sulla quali investire, bensì, in tempi di crisi, le prime voci a cui sottrarre fondi.

Nonostante gli slogan, anche adesso non sembra esserci da parte del governo alcuna intenzione di invertire la rotta. Si dovrebbe investire nell’istruzione, come strumento per far crescere un paese, sia da un punto di vista sociale, culturale, ma anche economico. Non a caso l’Italia è un Paese in recessione economica, non a caso il nostro Paese non è mai tra i primi posti nella tutela dei vari diritti.

 

Chiaramente, declinando la situazione a livello regionale o cittadino, non si può non tener conto di quanto imposto dallo Stato, ma crediamo che, oltre a quelli che spesso sono limiti economici che riducono l’azione di enti regionali, locali e istituzioni coinvolte nel sistema di istruzione, questi ultimi possano fare molto per migliorare la condizione degli studenti.

Visto il periodo storico che stiamo vivendo è fondamentale che ogni ente ed istituzione investano sulla formazione di un capitale umano in grado di pensare a nuovi modelli necessari per uscire da questa difficile situazione e che al tempo stesso sia in grado di inserirsi nel contesto sociale e politico in modo consapevole ed attivo.

Per ottenere ciò è necessario avere un’istruzione di qualità, che non passi solo attraverso quello che si insegna nelle aule di scuole ed università, ma che includa una vasta gamma di occasioni di formazione a tutto tondo. Proprio per questo, è necessario che lo studente sia messo nelle condizioni di avere reali possibilità di formarsi, e questo riguarda ogni livello di istruzione, sia scuola che università.

Per queste ragioni, riteniamo che la regione debba andare nella direzione di un riconoscimento unitario dello status di studente, con lo scopo di garantire agli studenti la possibilità di usufruire di tutti gli strumenti necessari alla loro formazione. Dovrebbero essere formalmente individuati i diritti degli studenti e alcuni principi fondamentali, che fungano da base di partenza per le singole leggi e normative inerenti il diritto allo studio. Al tempo stesso, gli enti locali dovrebbero mettere in pratica questi diritti comuni, ed implementarli in base alle peculiarità del territorio e alle esigenze degli studenti che vi si trovano.

C'è bisogno di un nuovo approccio al mondo dell’istruzione e del diritto allo studio, un approccio organico, sistematico e trasversale, uniforme sul territorio regionale, che si basi su un'istruzione di qualità, un'istruzione che non passa solo attraverso le lezioni svolte nelle aule, ma che deve includere occasioni di formazione a tutto tondo. In questo senso il concetto di “diritto allo studio” non dovrebbe comprendere solo i servizi essenziali per il completamento del percorso formativo, ma dovrebbe anche fornire gli strumenti per la formazione completa dello studente, col fine di trasformarsi in un vero welfare studentesco.

Quindi una reale calibrazione di tutti i servizi in base alle condizioni economiche degli studenti (spese per materiale didattico, per i trasporti, per mense ed alloggi), ma anche una reale possibilità di accedere all’offerta culturale del territorio.

 

Per quel che riguarda la scuola superiore, i provvedimenti messi in atto dal governo vanno esattamente nella direzione opposta alla nostra idea di scuola. Il governo Renzi ha avviato un ciclo di provvedimenti dichiarati rivoluzionari, occupandosi anche dell’istruzione. Viene così presentata “La buona scuola”, il programma di rivalutazione e cambiamento del sistema scolastico, che modifica questa istituzione, ma che tuttavia resta vago e cela in sé una visione della scuola e della società che, ad un’attenta lettura, ci sembra tutt’altro che “buona”.

Crediamo che la scuola sia, come recita lo Statuto delle studentesse e degli studenti “luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica, una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni; in essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio”. Nel modello del governo, invece, si pensa ad una sempre maggiore privatizzazione e nel quale, quindi, la scuola è vista come un’impresa che prepari gli studenti ad entrare nel mondo del lavoro, precario e privo di tutele, e che crei un legame forte tra istituti e privati, vincolando uno studente ad un percorso diretto solo al mondo del lavoro.

Ma, purtroppo, non è tutto qui. Crediamo che la scuola sia una palestra di democrazia e cittadinanza attiva: il Piano Scuola propone di aumentare il potere dei dirigenti scolastici, lasciando al loro buon senso una sana gestione degli istituti, diminuendo, di conseguenza, il potere decisionale degli organi collegiali e svilendo così la rappresentanza studentesca.

Non possiamo di certo negare che alcune proposte del Piano Scuola siano positive, come ad esempio l’assunzione di 150 mila docenti precari o il progetto di apertura pomeridiana delle scuole, ma complessivamente non siamo disposti ad accettare questo modello di istruzione, nel quale, tra le varie cose, non si discute affatto né di didattica né di diritto allo studio.

Come sindacato studentesco, crediamo fermamente che il rinnovamento della scuola passi necessariamente attraverso quello della didattica. La lezione frontale appare ormai agli studenti marchigiani un metodo obsoleto e non adeguato: essi sentono il bisogno bisogno di sperimentare didattiche alternative,  di affrontare temi di attualità, di essere stimolati alla discussione e alla conseguente formazione di una coscienza critica.

Crediamo, altresì, che sia necessaria una riforma dei cicli, che crei una vera continuità tra scuole superiori di primo grado e scuole superiori di secondo grado e che accompagni lo studente nelle sue scelte, ampliandole e abbattendo il divario tra scuole “di serie A”, quali possono essere i licei, e scuole “di serie B”, gli istituti tecnici, nei quali a causa di molti fattori si verifica spesso il fenomeno della dispersione scolastica. Nelle Marche questo fenomeno tocca più del 13 % degli studenti, dato che può sembrare confortante rispetto al 18 % su scala nazionale, ma tuttavia riteniamo assolutamente grave che più di mille studenti della nostra Regione non terminino il percorso di studi.

Crediamo che lo studente debba poter valutare la propria scuola, i propri insegnanti, la didattica. Crediamo che le valutazioni debbano essere fatte tenendo conto, in egual misura, del parere di tutti coloro che la scuola la vivono e la fanno crescere: studenti, insegnanti e personale tutto.

Crediamo che gli studenti debbano poter vivere i loro cinque anni di scuola in edifici sicuri: nelle Marche, seppur fossero stati stanziati dei fondi per l’edilizia scolastica, rileviamo moltissimi problemi, che vanno da edifici non adatti ad essere adibiti come scuole, a bagni inagibili, finestre rotte e mancanza di spazi e laboratori. Come può uno studente sentirsi al sicuro ed apprezzare la scuola, se l’ambiente in cui passa la maggior parte del suo tempo non è a norma?

Crediamo che l'intero sistema di istruzione debba essere accessibile a tutti, fino ai suoi gradi più alti, attraverso un sistema di diritto allo studio efficiente, che possa mettere tutti nelle stesse condizioni, che abbatta l’altissimo costo dell’istruzione e che possa offrire garanzie e servizi agli studenti. Contrariamente a quanto ha fatto e sta facendo la gran parte dei paesi europei, l'Italia non sta investendo energie e risorse per garantire un vero diritto allo studio agli studenti.

Una normativa già debole al livello nazionale e regionale è stata resa ancora più fallace dalla riforma del titolo quinto della Costituzione, che ha lasciato alle regioni la responsabilità e l'autonomia su questo tema, senza che però fossero adeguati i regolamenti regionali.

Così, oggi, la normativa sul diritto allo studio è frammentata e poco precisa, lascia spazio a grandi differenze tra nord e sud, ma anche tra le diverse città della nostra regione, visto che l'attuale legge regionale sul diritto allo studio è del 1992 e dà solamente delle direttive, senza specificare un livello minimo e soprattutto lasciando grande autonomia ai comuni, ed alle province. Inoltre nella pianificazione delle direttive non sono incluse le scuole e di conseguenza gli studenti. La Rete degli Studenti Medi Marche porta avanti una campagna “Rights are coming” che si propone di riformare il diritto allo studio per garantire agli studenti della nostra regione che i costi legati all’istruzione vengano abbattuti. Moltissime famiglie vertono in gravi difficoltà economiche e spesso non possono permettersi di mandare i propri figli a scuola, a causa del costo troppo elevato dei libri di testo e dei trasporti, il servizio dei quali è spesso anche molto scadente. Per questo con la campagna, costruita e appoggiata da tantissimi studenti di tutte le Marche, affrontiamo anche i temi del welfare studentesco e dell’apertura pomeridiana delle scuole come centri di aggregazione in cui offrire servizi da studenti per studenti. E’ chiaro, dunque, che sono necessari da parte della Regione maggiori fondi per il diritto allo studio scolastico.

Crediamo che il vero rilancio del nostro paese passi attraverso un sistema di istruzione volto alla ricerca, che includa un’università di qualità ed arrivi ad un lavoro sicuro e tutelato.

 

Per quanto riguarda il sistema universitario, la situazione è più che preoccupante. L’Italia è l’unico paese al mondo in cui gli studenti che rispondono ai requisiti di merito e reddito richiesti non percepiscono la borsa di studio per carenza di fondi; è uno dei paesi con le tasse universitarie più alte in Europa, a fronte di servizi che sono a dir poco carenti ed obsoleti; è uno dei paesi in cui il tasso di giovani laureati è più basso.

Da un punto di vista regionale, sebbene nelle Marche la situazione del Diritto allo Studio Universitario sia migliore di altre regioni, riteniamo che su questo aspetto debbano essere fatti ancora molti passi avanti.

Riteniamo che il primo aspetto da trattare sia quello della governance degli ERSU, gli enti per il diritto allo studio, perché pensiamo che sia fondamentale per garantire gli stessi servizi a tutti gli studenti universitari iscritti presso gli atenei marchigiani. Questo infatti, al momento non avviene: il tasso di copertura delle borse di studio è diverso tra i quattro atenei; a livello di servizi offerti ci sono enormi differenze. Crediamo che per superare questa situazione l’unica azione da intraprendere da parte della regione sia quella di uniformare i quattro Consigli di Amministrazione degli Ersu in un unico organo regionale. La riorganizzazione della governance permetterebbe di risparmiare importanti risorse, da destinare ad interventi rivolti agli studenti, ma purtroppo questo non basta.

E’ chiaro che a monte di tutti questi ragionamenti, è necessario che la Regione stanzi finanziamenti maggiori.

Inoltre, un discorso particolare merita l’analisi dei servizi erogati.

In particolare, uno degli aspetti più problematici è il servizio alloggio. Ad Ancona la situazione degli studentati è piuttosto grave. Crepe nei muri, infestazioni di scarafaggi, stanze troppo piccole, impianti elettrici inadeguati, problemi di sicurezza, sono purtroppo all’ordine del giorno. L’ersu di Ancona ha stimato che servirebbero oltre 3 milioni di euro per sistemare queste strutture. Quello che chiediamo alla regione sotto questo aspetto, è che metta in campo una politica seria di investimento sulle case dello studente. A nostro avviso, infatti, queste non devono essere viste come dei “ghetti” in cui confinare gli studenti borsisti, ma dei luoghi di crescita personale e sociale. Crediamo che gli studentati debbano essere valorizzati, non solo come “case” ma anche come strutture di rilevanza aggregativa e formativa, affinché tutti gli studenti, quindi anche i non borsisti (che in questo caso apporterebbero maggiori entrate economiche per l’ente) facciano richiesta di vivere nello studentato. In questo senso, è fondamentale, da un lato, che le strutture siano decorose e vivibili, anche attraverso dei servizi connessi che siano efficienti, e dall’altro che vi siano numerosi spazi comuni, dove poter studiare, ma anche dove poter svolgere attività ricreative e culturali.

Un altro aspetto importante dei servizi riguarda il trasporto pubblico. In primo luogo, i collegamenti tra le sedi universitarie ed il territorio (anche comunale) risultano spesso complicati, quando non sono assenti. Le corse sono poche, gli orari non corrispondono alle esigenze degli studenti, spesso occorre effettuare numerosi cambi. In secondo luogo, c’è una forte carenza sul fronte delle agevolazioni, soprattutto per quel che riguarda gli studenti pendolari.

Una considerazione a parte merita l’analisi dell’offerta formativa regionale. La poca coordinazione tra i 4 atenei, sia dal punto di vista dell’offerta formativa che sotto l’aspetto dei servizi ci mettono di fronte a situazioni complicate.

Crediamo che, in una logica di migliore utilizzo delle risorse, debba essere superata la situazione dei numerosi corsi “doppione”, per garantire un’offerta formativa più ampia e diffusa. In questo la regione dovrebbe avere un forte ruolo di coordinazione e farsi da garante in questo processo. Una riorganizzazione dell’offerta formativa sul piano regionale aumenterebbe il numero di studenti fuori sede e pendolari, ed è quindi un presupposto fondamentale che a questi studenti siano garantiti in maniera uniforme i servizi del diritto allo studio.

Altra questione, particolarmente rilevante in questo periodo storico, riguarda i I tirocini curricolari, parte integrante e fondamentale del percorso accademico dello studente. Molto spesso la reale possibilità di svolgere i tirocini non è garantita allo studente. Riteniamo pertanto che debba essere garantito anche a chi svolge il tirocinio curricolare un rimborso delle spese effettuate, e dei controlli sull’effettiva attività che viene fatta svolgere ai tirocinanti.

 

Per tutte queste ragioni, Rete degli Studenti medi e ACU Gulliver – Sinistra Universitaria questo week end saranno nelle piazze della nostra regione per ricordare che, quando ogni modello economico, sociale e politico sembra essere  diventato inadeguato ad affrontare la difficile situazione in cui anche la nostra regione si trova, investire nei giovani è l’unica strada possibile.
Come studenti, vogliamo formarci in una regione che investa negli studenti e che si proponga come modello per tutto il Paese.

 

Saranno organizzate le seguenti iniziative:

 

Sabato 15 novembre

  • Ancona, Galleria Dorica ore 17:30
    ci ritroveremo nel capoluogo di regione per un dibattito aperto su come gli studenti pensano dovrebbe essere la scuola italiana, su come l’attuazione del Piano Scuola inciderà sull’istruzione e sulla società.

  • Macerata, piazza Cesare Battisti ore 15:30
    Gli studenti maceratesi si ritroveranno in piazza e apriranno un dibattito assieme ad altre associazioni e soggetti del territorio, affrontando le problematiche legate al mondo della scuola e analizzando così “la Buona Scuola”; inoltre è prevista una mostra fotografica e alcuni ragazzi si cimenteranno nella pittura e nelle diverse forme di espressione, che spesso tra i banchi di scuola sono poco valorizzate.

  • Fermo, Officina Trenino di Porto San Giorgio ore 19
    Gli studenti del fermano si riuniranno per discutere del progetto del governo sulla scuola e per aprire un confronto tra il modello di istruzione italiano e quelli europei. Sono previsti anche un aperitivo e una cena tra gli studenti, per favorire l’aggregazione giovanile.

  • Ascoli Piceno, area verde di San Benedetto del Tronto ore 17
    Gli studenti del piceno faranno un’assemblea aperta sui temi del Piano Scuola, delle sue possibili conseguenze e delle rivendicazioni territoriali che l’associazione si propone di portare avanti.

 

Domenica 16 novembre:

  • Ancona, Galleria dorica, ore 16:00 – “Studentati in Mostra”
    Si tratta di una mostra, già esposta all’interno delle facoltà, che ha lo scopo di mostrare alla cittadinanza, al mondo politico e alle istituzioni, le condizioni in cui versano gli studentati dell'ateneo dorico. Da anni ne denunciamo lo stato di fatiscenza ed inadeguatezza, che di fatto rendono queste strutture invivibili. La situazione è inaccettabile, e una seria politica di miglioramento degli studentati è diventata improcrastinabile.

 

ACU Gulliver

Rete degli Studenti Medi Marche

ELEZIONE PRESIDENTE CONSIGLIO STUDENTESCO UNIVPM

Nella giornata di ieri, Mercoledì 12 Novembre, si è riunito per la prima volta il Consiglio Studentesco dell'Università Politecnica delle Marche rinnovato dalle elezioni universitarie del 14 e 15 Maggio 2014.

A conclusione dei lavori è risultata eletta a larga maggioranza Presidente del Consiglio Studentesco Domitilla Santori, candidata della Lista "Gulliver-Sinistra Universitaria", che succede al precedente Presidente Ludovica Crescenzi.

L'elezione a Presidente della candidata della Lista Gulliver, rispecchia a pieno il risultato elettorale che pochi mesi fa ha visto la Sinistra Universitaria vincere le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche, con circa il 70% dei voti. Il risultato aveva determinato un’ampia maggioranza della Sinistra Universitaria all’interno del Consiglio Studentesco,  grazie alla fiducia ed il sostegno che gli studenti hanno deciso di accordare nuovamente alla lista.

Nel discorso inaugurale della nuova Presidente Domitilla Santori è emersa la volontà di instaurare un clima di collaborazione tra le 4 liste presenti all’interno dell’organo, continuando i lavori intrapresi dal Consiglio Studentesco nello scorso mandato ed intraprendendo nuovi progetti, nell'ottica di un miglioramento continuo della condizione degli studenti dell’ateneo dorico.

La Lista Gulliver – Sinistra Universitaria, forte del risultato ottenuto con l’elezione del Presidente del Consiglio Studentesco, e dei rappresentanti degli studenti negli organi maggiori, continuerà a lavorare con l’impegno e la passione di sempre per difendere i diritti degli studenti.

“INIZIATIVE DI RETE DEGLI STUDENTI MEDI E GULLIVER VERSO IL 17 NOVEMBRE”

Il 17 novembre sarà la giornata internazionale dello Studente.

In un paese in cui l’istruzione e il diritto allo studio sono considerati delle semplici voci di costo e non degli investimenti, in cui il tasso di abbandono scolastico ed universitario è altissimo, in cui studiare è quasi diventato un lusso, il 17 novembre è la giornata da cui gli studenti vogliono ripartire per rimettere al centro del dibattito politico e sociale la scuola e l’università.

In tutte le città italiane Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari (che è l’oragnizzazione nazionale a cui il Gulliver è confederato) organizzeranno delle iniziative di vario genere per discutere di istruzione e diritto allo studio.

Questo avverrà anche ad Ancona, dove l’Associazione Culturale Universitaria Gulliver e la Rete degli Studenti Medi Marche nel week end organizzeranno delle iniziative in vista della giornata del 17 novembre.

La Rete degli Studenti Medi Marche organizza in diverse città della nostra regione, così come ad Ancona, dei dibattiti pubblici con lo scopo di discutere non solo con gli studenti, ma con la cittadinanza tutta della situazione a dir poco preoccupante della scuola italiana. Il 3 settembre scorso il governo ha presentato il piano “La Buona Scuola”, nel quale sono spiegate le linee guida per la prossima riforma dell’Istruzione e con il quale, di fatto, si sta nuovamente mettendo in discussione il ruolo della Scuola Pubblica. Se da una parte si parla dell’assunzione di 150mila docenti precari, dell’apertura pomeridiana delle scuole come centri di aggregazione, dell’introduzione dell’organico funzionale, dall’altro il progetto è distante dalle reali esigenze degli studenti e propone un modello aziendalistico e poco democratico. Con l’aumento dei poteri ai dirigenti scolastici,  con l’introduzione dei finanziamenti privati e della premialità del sistema di valutazione, gli studenti, cioè coloro che la la scuola la vivono quotidianamente, avranno meno potere decisionale e non vivranno più la scuola come quel luogo di formazione, quel laboratorio di cittadinanza attiva, che cresca gli studenti come persone a tutto tondo e fornisca loro una coscienza critica. Un rinnovamento del sistema scolastico non può non passare attraverso il rinnovamento della didattica, assolutamente arretrata e basata spesso sullo sterile nozionismo, e attraverso una riforma più ampia in materia di diritto allo studio, problema molto sentito nella nostra regione e per il quale la Rete degli Studenti Medi Marche sta portando avanti una campagna, Rights Are Coming (www.rightsarecoming.it), ricca di proposte alternative per abbattere i costi dell’istruzione e per permettere a tutti gli studenti di studiare e seguire un percorso formativo che deve prescindere dalle condizioni economiche in cui ogni famiglia verte.
Per questo sabato 15 novembre, data in cui termineranno le consultazioni del governo rispetto al Piano Scuola, la Rete degli Studenti Medi sarà nelle piazze della nostra regione per discutere di come deve essere la scuola del domani, per porre al centro del dibattito pubblico il tema dell’Istruzione, che deve essere il motore di ripresa del nostro paese.

L’ACU Gulliver domenica 16 novembre porterà in città la mostra fotografica “Studentati in Mostra”, che contiene foto che hanno lo scopo di palesare lo stato delle case dello studente che ospitano gli studenti dell'Università Politecnica delle Marche.

Dopo aver esposto la mostra all'interno delle Facoltà dell'UNIVPM, intendiamo, in vista del 17 novembre, mostrare alla cittadinanza, al mondo politico e alle istituzioni, le condizioni in cui versano gli studentati dell'ateneo dorico.

Da anni ne denunciamo lo stato di fatiscenza ed inadeguatezza, che di fatto rendono queste strutture invivibili. Le muffe, gli impianti elettrici obsoleti, il mobilio inadeguato, l’igiene scarsa, i servizi inefficienti, sono problemi sui quali non è più possibile sorvolare. La situazione è inaccettabile, e una seria politica di miglioramento degli studentati è diventata improcrastinabile.

I temi legati all’importante giornata del 17 novembre sono molteplici, e purtroppo tante sono le situazioni critiche che è necessario risolvere affinché gli studenti possano finalmente avere un’istruzione di qualità: è necessario garantire il supporto economico agli studenti privi di mezzi economici; è necessario abbattere i costi, sempre più alti, che famiglie e studenti devono sostenere per gli studi (tasse universitarie ma anche materiale didattico, alloggio…) attraverso la creazione di un vero e proprio welfare studentesco; è necessario sviluppare una reale integrazione tra studenti e territorio; è necessario garantire una didattica di qualità; è necessario garantire un futuro ai tanti (anche se mai abbastanza) giovani che decidono di intraprendere l’ardua strada degli studi per realizzare i propri sogni e dare il proprio contributo alla società.

Tra tutti questi difficili aspetti, abbiamo deciso di partire affrontando la battaglia sulle case dello studente, non soltanto per la loro condizione emergenziale, ma anche perché crediamo che un diritto allo studio realmente garantito passi attraverso un reale miglioramento delle condizioni degli studentati.

Il diritto allo studio è elemento fondamentale per garantire un reale diritto all'istruzione, e pertanto chiediamo che le istituzioni ed il mondo politico siano consapevoli di questa situazione affinché se ne possano far carico.
Per questo motivo, oltre ad aver esteso l’invito a tutta la cittadinanza e alle organizzazioni ed associazioni con cui ci confrontiamo quotidianamente, abbiamo invitato le istituzioni ed il mondo della sinistra a visitare la nostra mostra.

Sono invitati: la Regione (nelle figure del Presidente Spacca e dei componenti della Giunta); la Provincia (nella figura della Presidente e del Presidente dell’ERAP, ente proprietario di uno degli studentati più problematici); il Comune (nelle persone di Sindaco e Giunta); ERSU Ancona (nelle persone di Presidente, Direttore e consiglieri di amministrazione); Università Politecnica delle Marche (Rettore e Direttore Generale); Deputati e Senatori eletti dalle Marche per PD e SEL; Partito Democratico (Marche, provinciale e comunale, consiglieri comunali e regionali); Sinistra Ecologia e Libertà (Marche, provinciale e comunale, consiglieri regionali e comunali); Verdi (consiglieri comunali e regionali); Partito di Rifondazione Comunista di Ancona; Partito Comunista del lavoratori di Ancona; Partito dei Comunisti Italiani (Ancona e consiglieri regionali).

 

 

ACU Gulliver

Rete degli Studenti Medi Marche

4th ed ultimo appuntamento con il grande cinema di Stanley Kubrick

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Vi aspettiamo nella sede Gulliver in Via Saffi per il quarto
appuntamento del cineforum! Lunedì 24 Novembre alle ore 21.

Proiezione del film "Orizzonti di gloria".

 

Tassa personalizzata UNIVPM compilazione della certificazione ISEE nelle aulette Gulliver

 

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Da Lunedì sarà attivo nelle nostre aulette, in collaborazione con il CAF CGIL, il servizio gratuito di compilazione della certificazione ISEE (è necessaria la prenotazione),necessaria per poter presentare domanda di tassa personalizzata. Inoltre, per chi già fosse in possesso della certificazione ISEE, siamo a disposizione per aiutarvi nella compilazione della procedura online di tassa personalizzata. Questi servizi che offriamo sono completamente gratuiti, e possono permettere a tutti gli studenti di avere una riduzione sulla seconda rata delle tasse universitarie, quindi non esitate a contattarci o a passare nelle nostre aulette!

“STUDENTATI IN MOSTRA”: IL GULLIVER PORTA NELLE FACOLTA’ UNA TESTIMONIANZA DELLE PESSIME CONDIZIONI DELLE CASE DELLO STUDENTE DI ANCONA

L’ACU Gulliver organizza, dal 3 al 7 novembre, una mostra fotografica all’interno dei locali dell’Università Politecnica delle Marche per far conoscere a studenti, professori e a tutte le componenti del mondo universitario, le condizioni in cui versano le case dello studente gestite dall’ente per il diritto allo studio di Ancona.

Abbiamo deciso di mettere in mostra questa situazione perché crediamo che, al contrario di quanto avviene attualmente, gli studentati dovrebbero essere il luogo ideale in cui gli universitari, borsisti e non, possono vivere.

E’ fondamentale che le strutture siano pulite, decorose e vivibili, che siano garantiti dei servizi efficienti (facoltà e mense facilmente raggiungibili con il trasporto pubblico, una rete internet adeguata…), e che vi siano numerosi spazi comuni, per studiare, ma anche per svolgere attività ricreative e culturali.
Diciamo questo perchè crediamo che sia riduttivo considerarle soltanto dei semplici “appartamenti”, ma dovrebbero essere un valore aggiunto per la loro rilevanza sociale: poiché tanti studenti si trovano a vivere insieme, esse assumono un importante ruolo di socializzazione e di crescita personale e collettiv, e dovrebbero essere un punto cardine della cittadinanza studentesca.
Allo stato attuale, la situazione degli studentati è esattamente opposta rispetto a come li vorremmo.

Gli studentati dell’Univpm si trovano in uno stato di fatiscenza ed inadeguatezza. Gli studenti non vogliono viverci. Le muffe, gli impianti elettrici obsoleti, il mobilio inadeguato, l’igiene scarsa, i servizi inefficienti, sono problemi sui quali non è più possibile sorvolare o chiudere un occhio. La situazione è inaccettabile, e una seria politica di miglioramento degli studentati è diventata improcrastinabile.

Abbiamo organizzato questa mostra per portare all’attenzione di tutti gli studenti, di tutto il mondo universitario, ma anche del mondo politico e dell’opinione pubblica le gravi condizioni delle case dello studente, perché è fondamentale che le istituzioni competenti si facciano carico di questa situazione e mettano in pratica delle misure serie per capovolgerla.

Approfittiamo inoltre della visita del ministro Giannini che si terrà il 5 novembre nelle scuole superiori di Ancona, per invitarla a visitare la nostra mostra. Al di là degli slogan, riteniamo fondamentale che il ministro possa vedere con i propri occhi in che luoghi lo Stato Italiano costringe a vivere i suoi studenti.


Per discutere di questa situazione, abbiamo anche organizzato delle assemblee nelle facoltà, e siamo pronti a portare la mostra anche fuori dai locali dell’università, per far prendere coscienza ad una platea più ampia possibile che un diritto allo studio realmente garantito significa anche avere degli studentati decorosi e a misura di studente.

 

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