Mese: Marzo 2017 Page 1 of 2

AGGIORNAMENTO TIROCINI AGRARIA_Marzo2017

A seguito delle nostre richieste in Consiglio di Dipartimento, è stato finalmente aggiornato l’elenco delle aziende convenzionate con verifica della relativa anagrafica. Inoltre è stata ratificata la nostra richiesta, già approvata in Commissione Paritetica, di poter compilare un questionario di valutazione del TFO da parte del tirocinante.

 

Abbiamo anche chiesto che l’elenco delle aziende venga implementato con ulteriori informazioni come la tipologia di tirocinio che si può svolgere (esempio: analisi di laboratorio/lavori d’ufficio/lavori in campo o altre attività pratiche) e con l’inserimento di un feedback di chi ci ha già svolto il tirocinio (estrapolazione sintetica delle schede di valutazione del TFO).

 

BIOMIMESI: La strada verso la rigenerazione

BIOMIMESI: La strada verso la rigenerazione_GulliverL’A.C.U. Gulliver organizza l'evento dal titolo “Biomimesi: la strada verso la rigenerazione”.
Interverrà la professoressa Bruna Corradetti, docente del Dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente in Genetica.
Che cos’è la Biomimesi? E’ la scienza che studia i sistemi biologici naturali imitandone le forme e processi, per trovare le soluzioni più sostenibili ai problemi progettuali e tecnologici dell’uomo.
La Biomimesi nasce proprio dalla consapevolezza che la Natura è una banca dati di innovazioni progettuali a nostra disposizione e dunque è la migliore fonte di ispirazione al fine di trovare soluzioni per le esigenze dell’essere umano.

L’evento è organizzato col patrocinio del Dipartimento e, perciò, verrà riconosciuto come seminario. La partecipazione, infatti, darà diritto all’acquisizione di crediti formativi secondo le disposizioni del Dipartimento (http://www.disva.univpm.it/content/seminariseminars?language=it).

A seguire

APERIGEOGRAPHIC
un aperitivo che si svolgerà nello spazio antistante l’ingresso dell’edificio 1 di Scienze con l’obiettivo di autofinanziare l’abbonamento alla rivista National Geographic che sarà a disposizione di tutti presso l’auletta del Gulliver di Scienze.

Vi aspettiamo numerosi e affamati!!

 

AGGIORNAMENTO BAR MEDICINA E INGEGNERIA

Avvisiamo tutti gli studenti che dopo le numerose segnalazioni ricevute sulle gestioni del Bar delle Facoltà di Medicina e Ingegneria, tramite i Rappresentanti degli studenti della Commissione Bar della Lista Gulliver abbiamo avuto un incontro con i Responsabili dei bandi d'Ateneo.


Questi hanno inviato una nota formale alle due gestioni segnalando che: 
– tutti i prodotti previsti dal bando devono essere presenti e esposti almeno fino alle 15:00;
– i prodotti terminati devono essere immediatamente reintegrati;
– tutti i prezzi dei prodotti previsti da bando devono essere ben visibili;
– il condimento della pasta deve variare tutti i giorni.

Si è inoltre ribadito che il non rispetto di queste e di tutte le altre norme previste saranno d'ora in poi motivo di applicazione delle penali come previsto da contratto.

Continueremo come Rappresentanti a monitorare le situazioni dei due bar, e in questo vi chiediamo di indicarci ogni irregolarità che riscontrate, per poi procedere con ulteriori segnalazioni ai Responsabili d'Ateneo se le norme non verranno rispettate.

APERTURA ISCRIZIONI DEL LABORATORIO TEATRALE GULLIVER

corso teatro Gulliver_2017Stanno per aprire le iscrizioni alla nuova edizione del corso di teatro targato Gulliver
Il laboratorio ha lo scopo di "sviluppare le qualità umane: collaborazione, comunicazione e relazione", ricercando la propria espressione, con la finalità comune e condivisa di realizzare uno spettacolo finale.
Sarà possibile iscriversi al corso 5 aprile alle 10:00 passando nelle aulette Gulliver in Facoltà.
Il corso è completamente gratuito ed è rivolto agli studenti iscritti all’UnivPM.
La prima lezione si terrà Lunedì 10 Aprile alle ore 18.00.

Affrettatevi, i posti sono limitati!

XXVI GULLIVER ROCK FESTIVAL – Giugno 2017

Bando Gruppi Spalla XXVI Gulliver Rock FestivalTorna anche quest'anno il tanto atteso GulliveRock Festival che giunge alla sua 26esima edizione.

Il Festival ha visto nelle scorse edizioni la partecipazione di band di caratura nazionale tra cui i Fast Animals and Slow Kinds, Linea 77, Tre Allegri Ragazzi Morti, NoBraino, lo Stato Sociale, Aucan, Sick Tamburo, Il Teatro degli Orrori, Meganoidi, Max Gazzè, Sud Sound System, Marta sui Tubi, Verdena, Elio e le Storie Tese, ecc..

Prima dell'esibizione principale verrà dato spazio a gruppi spalla scelti attraverso il seguente bando!

MODALITA’ DI SELEZIONE DEI GRUPPI SPALLA

Gli interessati a partecipare all’evento sono invitati a portare, ENTRO MARTEDÌ 11 APRILE alle ORE 17:00 presso le aulette Gulliver di Ingegneria, Medicina, Economia, Scienze o Agraria o via e-mail all’indirizzo acugulliver@gmail.com, il seguente materiale:

– un demo contenente almeno 2 brani propri; se il demo contiene più di 3 pezzi, è obbligatorio indicare i 3 pezzi da far ascoltare alla giuria;

– breve curriculum del gruppo e precedenti esperienze, indicazione del numero di elementi della band, e del loro ruolo;

– indirizzo e-mail del gruppo e numero di telefono del responsabile e del componente iscritto all’Università o Conservatorio

NB: Condizione necessaria alla partecipazione della band alle selezioni è che almeno un suo componente risulti regolarmente iscritto ad una Università o ad un conservatorio delle Marche, ma sarà data priorità ai gruppi con membri iscritti all’Università Politecnica delle Marche.

La selezione avverrà in due momenti:
una fase di selezione Audio e una fase di selezione Live.
Nella prima fase saranno ascoltate le demo, presentate dai gruppi, tra cui verranno individuati coloro che si esibiranno, nella seconda fase, in una performance live dalla quale si selezioneranno i vincitori del bando.

Una giuria interna all’associazione selezionerà i gruppi.
Quelli che hanno già suonato nelle ultime due edizioni del GulliveRock ed i gruppi che hanno suonato nell'ultimo anno a manifestazioni simili subiranno una piccola penalità sul punteggio finale della graduatoria, al fine di consentire, a chi non si è già esibito, di farlo.

Per maggiori informazioni passate nelle nostre aulette di Facoltà o contattateci:

Ingegneria: quota 150, 0712204509
Medicina: ex risonanza magnetica, 0712206137
Scienze: prima palazzina aula ST6, 0712204540
Agraria: quota 140
Economia: aula T29, 0712207026

Acu Gulliver Sinistra Universitaria
www.gulliver.univpm.it

CONFERENZA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO – RIPARTO FONDI REGIONALI

Comunicato stampa del 22/03/2017

 

Al fine di procedere all’esame dei contenuti della proposta di deliberazione di Giunta regionale  in merito ai criteri e modalità di riparto tra gli ERSU delle Marche dei Fondi regionali per borse di studio per l’anno accademico 2016/2017, questa mattina presso il Palazzo Leopardi della Regione Marche si è tenuta la Conferenza Regionale per il Diritto allo Studio Universitario.



Il fondo regionale di 3 milioni, contenuto nel bilancio triennale 2016-2018, sarà ripartito tra i 4 ERSU sulla base delle graduatorie definitive delle borse di studio per l’anno accademico 2016/17, in modo tale da coprire interamente la quota della borsa in servizi per tutti gli aventi diritto e, se possibile, anche un’eguale quota in denaro, tenendo in considerazione anche il numero degli idonei che non risultano coperti dall’ammontare della quota del Fondo Integrativo Statale 2016 e della tassa regionale per l’anno accademico 2016/17.



I rappresentanti degli studenti agli ERSU di Ancona, Macerata e Urbino hanno presentato congiuntamente un documento, all’interno del quale si valutano opportuni ed adeguati i criteri di riparto adottati, ma sottolineando e denunciando l’inadeguatezza dello stanziamento regionale per il Diritto allo Studio. Questo fondo, che non riesce neanche a garantire la totale copertura delle borse di studio (compresa la quota in denaro), dovrebbe essere utilizzato anche per far fronte a tutti gli altri servizi legati al diritto allo studio: manutenzione degli studentati e riattivazione di servizi fondamentali come l’assistenza sanitaria gratuita per gli studenti fuori sede, il trasporto agevolato e l’agevolazione per il materiale didattico.

 

Il documento è stato messo a verbale della Conferenza.

L’Assessore al Diritto allo Studio Loretta Bravi e la Dirigente dott.ssa Gattafoni, hanno garantito l’impegno nel reperimento di ulteriori fondi a tali scopi.

 

Le motivazioni con cui è stata portata avanti la radicale riforma del sistema del Diritto allo Studio sono state l’estensione e il miglioramento dei servizi offerti agli studenti, pertanto ci aspettiamo che il Consiglio Regionale si assuma le proprie responsabilità in merito, dedicando a questo sistema un finanziamento congruo agli obiettivi prefissati.

 

ACU Gulliver Sinistra Universitaria – UDU Ancona

Officina Universitaria – Macerata

Agorà Urbino

Tavolo Tecnico Ancona città universitaria

    

                                  Alla cortese attenzione dei membri del

Consiglio Studentesco dell’Università Politecnica delle Marche

Oggetto: Tavolo Tecnico Ancona città universitaria                                               

Con il presente, la Lista Gulliver intende evidenziare delle problematiche ed esprimere alcune proposte in merito al tavolo Ancona città universitaria, con lo scopo di aumentare l'integrazione tra l'Università e la Città di Ancona.

Vista la disponibilità da parte dei soggetti presenti al tavolo, si ritiene che il primo argomento da affrontare sia il trasporto pubblico, in quanto  interessa la vita quotidiana di ogni studente. Sarebbe quindi utile che l’Assessore ai trasporti Ida Simonella sia invitata alla prossima convocazione del tavolo.
Il problema principale riguarda la parziale inefficienza delle linee che portano alle sedi delle diverse Facoltà. Per quanto riguarda il Polo Monte Dago, il problema è rappresentato dalla linea 46. Gli autobus compresi fra le ore 8.00 e le ore 11 in particolare, sono estremamente e quotidianamente affollati, sin dalla partenza dal capolinea di Piazza Cavour; ciò rende la percorrenza molto disagevole e soprattutto poco sicura per i passeggeri, in quanto non rispetta minimamente i limiti di capienza previsti. Inoltre molti studenti non riescono salire sul mezzo a causa del sovraffollamento. Una soluzione plausibile potrebbe essere quella di aumentare le corse della linea 46, almeno durante la mattina. Sarebbe inoltre utile far si che la navetta solitamente ferma nel parcheggio antistante il cimitero possa ripartire in coincidenza con l’arrivo dell’autobus proveniente dal centro, così da accogliere i numerosi studenti che aspettano alla fermata di tavernelle e che non riescono ad accedere all’autobus. Crediamo inoltre che non sia accettabile che l’autobus che passa dall’Università diretto verso il centro non rispetti mai gli orari, passando costantemente in anticipo, soprattutto nella fascia oraria 18-20:40, costringendo gli studenti ad aspettare diversi minuti, spesso al freddo e dopo un’intera giornata di studio, se non ritornare a piedi o con altri mezzi.

La situazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia è più articolata. I collegamenti tra il centro e il polo di Torrette sono carenti. Gli studenti che abitano in centro devono prendere due autobus urbani per arrivare in Facoltà, aumentando eccessivamente il tempo di percorrenza fin’anche ad un’ora. Un’altra opzione è quella delle linee extraurbane A, B e C fino alle stazione di Torrette; gli orari della navetta 35 che collega la stazione con l’università non coincidono, però, con quelli di arrivo delle linee extraurbane, costringendo gli studenti ad aspettare tempi molto lunghi prima di poter raggiungere la destinazione, inoltre, in giornate piovose o eccessivamente caldo l’inefficienza della navetta rappresenta un vero e proprio disagio. Pensiamo che una soluzione efficace possa essere quella di prevedere un autobus della linea 30 che parta da piazza Cavour ogni 10 minuti. Le problematiche si presentano anche riguardo alla tratta di ritorno. Anche in questo caso gli orari vengono raramente rispettati e, soprattutto all’ora di pranzo, le lettere combinate con la navetta sono impraticabili in quanto già utilizzate dagli studenti delle scuole superiori. Una possibile soluzione potrebbe essere il passaggio a torrette di almeno una delle linee extraurbane di ritorno verso il centro. Ad aggravare una situazione già abbastanza critica, vi è la chiusura dello studentato di Via Lambro (Torrette), che ha portato al trasferimento di tutti gli studenti che vi abitavano negli studentati siti in centro, a Tavernelle e Brecce Bianche.
Altra criticità riguarda gli studenti fuori sede che vivono a Torrette e che il fine settimana tornano da sud di Ancona. Uno dei treni da loro più utilizzati infatti arriva ad Ancona alle 21.20, orario in cui le linee che collegano la stazione a Torrette non sono previsti, costringendo gli studenti a dover ricorrere ad un servizio taxi. Ci dovrebbe essere almeno una linea che coincida con l’arrivo del treno ad Ancona e che colleghi la stazione a Torrette.

Inoltre, un prolungamento delle linee ¼  o ⅓  nelle ore serali, o perlomeno un’estensione degli orari già esistenti anche durante il fine settimana, permetterebbe agli studenti che rimangono ad Ancona e che lo desiderano, di poter trascorrere le serate in centro.

Ulteriori argomenti che il tavolo dovrà affrontare nei prossimi mesi sono:
University card:
Le agevolazioni a cui è possibile accedere grazie all’utilizzo della university card sono sicuramente utili per gli studenti; si dovrebbe però effettuare un maggior controllo per verificare che le convenzioni vengano effettivamente rispettate, migliorarne la pubblicizzazione e ampliare la carta ai servizi di ateneo, come biblioteca o mensa, collegandola al numero di matricola;
Inoltre si ritiene necessaria una maggior pubblicizzazione delle convenzioni, in particolare quelle riservate a eventi di interesse culturale, anche attraverso la creazione di un’applicazione che tenga gli utenti costantemente aggiornati;
Spazi per gli studenti:
Crediamo sia necessario aprire nuovi spazi per studiare soprattutto nei quartieri lontani dal centro, prolungare gli orari degli spazi già esistenti ed estenderne l’apertura anche durante il fine settimana;
Affitti:
Prima di prevedere nuove azioni che vadano a migliorare, estendere e pubblicizzare il contratto riservato agli studenti universitari, si ritiene necessario effettuare un’indagine sulla situazione degli affitti degli studenti fuori sede, coinvolgendo anche le associazioni degli affittuari e promuovere la sottoscrizione di contratti concordati per gli studenti universitari;
Potenziamento rete pubblica wifi e installazione prese nelle isole tecnologiche:
La rete pubblica dovrebbe essere potenziata e suggeriamo di garantire l’accesso agli studenti tramite le credenziali di ateneo andrebbero anche aggiunte delle prese di corrente nelle isole tecnologiche.

Laura Desini

 

Soluzioni problematiche sede decentrata di Fermo_22/03/2017

Alla cortese attenzione dei membri del Consiglio Studentesco

dell’Università Politecnica delle Marche

Oggetto: Soluzioni problematiche sede decentrata di Fermo

Con il seguente documento la lista Gulliver intende proporre una serie di soluzioni riguardanti varie problematiche della sede decentrata di Fermo.

 

Crediamo fermamente che la qualità dei servizi offerti agli studenti debba essere uniforme, indipendente dalla sede in cui si intraprende il proprio percorso di studi. In particolare, nella sede di Fermo, si riscontrano delle problematiche che si protraggono da molto tempo e che ancora non trovano soluzione, nonostante le continue segnalazioni e proposte da parte dei rappresentanti degli studenti. Occorre innanzitutto colmare l’assenza di copertura wifi unificata per le sedi del Corso di Infermieristica e Ingegneria Gestionale. La problematica è stata già segnalata al Centro Servizi Informatici, ma non si sono raggiunti i risultati sperati, ad oggi infatti, la linea wifi consiste in sei diverse reti aperte, ma nessuna di queste a larga copertura.

 

A questo si aggiungono una serie di problematiche riguardanti gli spazi, sia in termini di ristrutturazione e messa in sicurezza (le finestre dell’edificio sono in gran parte rotte e i microfoni non funzionanti), sia in termini di ampliamento. Non solo non è presente un parcheggio, ma nella struttura si evidenzia una mancanza di aule capienti per la didattica frontale e scarsità di aule studio. Da anni, i Rappresentanti al Consiglio di Corso di studi hanno presentato questo tipo di richieste, proponendo la riqualificazione di alcuni spazi attualmente non utilizzati dell’edificio di via Brunforte (sede attuale dei tre Corsi), senza ottenere mai un avvio dei lavori.

 

Inoltre, i laboratori e le attrezzature degli studenti iscritti al Corso di studi di Infermieristica risultano del tutto inadeguati, sia confrontati con gli altri corsi analoghi delle altre sedi, sia per il raggiungimento delle certificazioni necessarie a effettuare il Tirocinio: non è infatti presente un manichino per la pratica di blsd, bls (parte integrante, oltretutto, dell’esame di Stato), mentre i manichini attualmente disponibili per le altre pratiche  sono ormai obsoleti e danneggiati, quindi non compatibili con il corretto svolgimento delle attività di laboratorio.

 

Infine, si ritiene necessaria l’attivazione della University Card anche nella Città di Fermo, così da rendere più accessibili agli studenti universitari servizi e attività culturali, favorendo l’integrazione con il territorio.

 

Tutti questi disservizi non solo determinano  un disagio nella vita quotidiana dello studente, ma provocano un effettivo abbassamento della qualità della didattica. Si richiede pertanto una risoluzione immediata alle problematiche indicate.


 

Isabella Mari

Aperisaffi – Il Tappeto di Iqbal_16/03/2017

Aperisaffi_IQbal_GulliverRitorna a grande richiesta l'amato Aperisaffi del giovedì organizzato da Acu Gulliver Sinistra Universitaria – UNIVPM presso la nostra sede in Via Saffi (accanto allo sportello dell'ERSU).

Questa volta a farci compagnia e ad intrattenerci, troveremo la cooperativa sociale ONLUS "Il tappeto di Iqbal"

Svolgimento della serata di giovedì 16 Marzo : apertura alle 19.0 e chiusura per le 00.00 con pasta fredda fino ad esaurimento e intrattenimento di qualità!

Il tappeto di Iqbal è Teatro civile e Circo Sociale;
nasce nel 1999 su iniziativa di alcuni membri dell’associazione di volontariato “Lele Ramin”, a seguito di un’esperienza decennale di attività a favore dei minori a rischio.
Attualmente la compagine sociale è composta da sette soci lavoratori, di questi 5 sono ex ragazzi di strada che hanno deciso di investire la voglia di cambiare il contesto in cui sono vissuti, ovvero il quartiere malfamato di Barra, con la cooperativa.

La cooperativa sociale ONLUS "Il tappeto di Iqbal" opera nel quartiere di Barra di Napoli ovvero il quartiere con la maggior presenza di giovani di tutta Napoli e allo stesso tempo con livelli di dispersione scolastica tra i più elevati della Campania. Mezzi di trasporto al minimo, assenza di un Cinema, di un Teatro, di centri di aggregazione, spazi pubblici chiusi e i pochi aperti devastati e abbandonati, containers di amianto scaduti dal terremoto del 1980, campo rom in condizioni disumane e mentre tutti si preoccupano del quartiere postmoderno Scampia nato come a tavolino nel classico sistema post terremoto della ricerca della "imperitura gallina dalle uova d'oro" a Barra si sviluppa una forte organizzazione camorristica e criminale con storiche stragi da quella di Piazza Crocelle a quella di Ponticelli.

"Siamo costretti a stare per strada malgrado il riconoscimento nazionale e internazionale nei nostri confronti."

Il Tappeto di Iqbal si occupa di interventi sociali e progettualità educative per minori e famiglie, di politiche e interventi contro la dispersione scolastica, di orientamento ai servizi, di promozione dell’educazione interculturale e ambientale. Teatro civile e Circo Sociale. Dal 1999 ha gestito fino al 2010 il Servizio socio-educativo della scuola della seconda opportunità – Progetto Chance – in collaborazione con l’esperienza storica dei Maestri di Strada, per il recupero dei ragazzi drop out. La cooperativa prende il nome da Iqbal Masih.

Maggiori informazioni: www.iltappetodiiqbal.com

INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2016-2017

INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2016-2017

Oggi durante l'inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università Politecnica delle Marche è intervenuto Leonardo Archini Presidente del Consiglio Studentesco e Rappresentante degli Studenti della lista Gulliver. Riportiamo un estratto del discorso che ha seguito la Relazione del Magnifico Rettore.

"L’obiettivo dell’università sta passando dall'incentivare la formazione dell’individuo, della sua coscienza e delle sue capacità, a rispondere alle necessità immediate del mercato del lavoro, trasformandosi essa stessa in un’azienda che ha come prodotto l’erogazione dei corsi, e la preparazione degli studenti. E così troviamo le scelleratezza del numero chiuso, che limita l’accesso alla conoscenza e la sua diffusione e che minaccia anche altri corsi della nostra università. Il rapporto con il mondo del lavoro si sta rovesciando, le aziende scelgono le competenze che i laureati devono avere e ne determinano il numero, quando l’università dovrebbe indicare la strada verso le nuove tecnologie e i nuovi saperi.
Sembra scomparso dall’immaginario collettivo e dagli studenti l’idea che l’Università, prima di essere uno sforna professionisti e imprenditori, sia il luogo per eccellenza in cui si produce e si condividono i saperi, il luogo in cui avviene la piena maturazione intellettuale di coloro che arrivano ai gradi più alti dell’istruzione."

Nell'intervento, il Presidente del Consiglio Studentesco ha toccato le tematiche riguardanti la condizione studentesca e l'inadeguatezza dei finanziamenti universitari e soprattutto quelli per il diritto allo studio invitando ad una partecipazione attiva per migliorare la condizione dell'Università.

 

Discorso Completo:

" Ringrazio il Rettore per la possiblità di portare la voce degli studenti in questa importante occasione e porgo i miei saluti a tutti i presenti. Voglio anche salutare e pronunciare la mia solidarietà verso le popolazioni terremotate per la tragedia che ha toccato tutti noi e per le difficoltà che ancora si trovano a vivere, nonostante siano passati diversi mesi dalla data del sisma.

Vorrei partire nel mio discorso dalla mia condizione come studente.

Per noi studenti l’università è sempre più il luogo in cui ci si iscrive per trovare un posto di lavoro migliore di quello a cui si avrebbe accesso con un diploma. Siamo spinti a finire il nostro percorso più velocemente possibile, per due motivi principali: da una parte l’università non vuole che impieghiamo più tempo del previsto a laurearci in quanto il ministero non considera chi è fuori corso per ripartire i fondi agli atenei, e dall’altra, per non gravare eccessivamente sulle nostre famiglie, se non per cercare nel più breve tempo possibile l’indipendenza e la serenità economica, messe in discussione da questi anni di crisi. In questo contesto per noi è difficile partecipare, avere il tempo e il modo per capire quello che ci accade intorno, per approfondire i nostri interessi e formare le nostre coscienze. L’attività di studio non lascia spazio a molto altro. Questo a causa della disparità che si è creata tra i crediti degli insegnamenti e il reale carico didattico con il sistema 3+2 e il mito del merito.

Ognuno di noi, infatti, dovrebbe aspirare a diventare un’eccellenza, in un’ottica competitiva della formazione. Addirittura le università tra loro devono gareggiare, per ottenere una parte premiale dei fondi nazionali. Il merito non può essere un pretesto per diminuire i finanziamenti e per restringere i diritti e limitarli solamente a chi, appunto, merita di esercitarli . E le politiche nazionali, negli ultimi decenni sono sempre andate in questa direzione, mai in netta controtendenza, soprattutto per il diritto allo studio.

L’Italia è il penultimo dei paesi dell’Unione Europea per percentuale di cittadini laureati eppure l’accesso all’università continua ad essere limitato, i criteri di accesso alle agevolazioni per il diritto allo studio non rispondono alle nostre necessità, ma a una minor spesa possibile. Se in molti paesi europei i criteri di accesso alle borse di studio e alle agevolazioni legate al diritto allo studio sono legati solo al reddito, in Italia gli studenti devono soddisfare anche il requisito di merito, sempre più stringente e che in alcuni casi può anche trasformarsi in un grave danno economico per chi invece ne dovrebbe usufruire. Infatti uno studente borsista al primo anno, se non consegue il numero di crediti richiesto, deve restituire quanto precedentemente ricevuto, senza possibilità di recuperare e vedendo le proprie possibilità di prosecuzione degli studi quasi sicuramente annullate. Inoltre, il requisito di merito viene calcolato dall'anno di prima immatricolazione: questo significa che chi si rende conto di aver fatto una scelta sbagliata per quanto riguarda il suo percorso di studi e per questo decide di cambiare corso o università, non possa più godere dei benefici legati al diritto allo studio.

Questo tipo di sistema assume più i connotati di un "ricatto" che di una possibilità.

Eppure sappiamo che maggiore è il numero di laureati in una comunità e migliori sono le condizioni materiali, culturali e sociali di quella stessa comunità, e lo sanno, in europa: Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, norvegia, svezia, turchia, scozia, dove non si pagano le tasse universitarie.

Da diversi anni i toni e i contenuti degli interventi dei Presidenti del Consiglio Studentesco sono così cupi, è difficile trovare qualcosa di positivo da dire, questo perché nel tempo le istituzioni non hanno ancora centrato i problemi che colpiscono l’istruzione pubblica, si vuole istruire le nuove generazioni senza comprenderne i bisogni. L’ultima disastrosa conferma l’abbiamo avuta dal governo della regione marche, che ha appena approvato la nuova legge per il diritto allo studio, creata in modo da tutelare interessi diversi da quelli degli studenti. Il diritto allo studio dovrebbe essere uno dei principali impegni di un’amministrazione e, invece, i 9 milioni di euro in tre anni stanziati nelle marche saranno appena sufficienti a garantire le borse di studio, quando, ad esempio, ci sarebbe bisogno di manutenzione per gli studentati, assistenza sanitaria e tutta una serie di servizi che vanno oltre la quota monetaria della borsa e che la regione sceglie di non garantire.

Queste scelte seguono le politiche nazionali: siamo l’ultimo paese in europa per spesa in istruzione rispetto alla spesa pubblica.

I risultati sono evidenti e sotto gli occhi di tutti: gli immatricolati In Italia sono diminuiti del 20% in 10 anni,e non c’è, per ora, all’orizzonte una controtendenza, a fronte di un impoverimento culturale, tecnologico e sociale ormai generalizzati.

Anche per i dottorandi la situazione non è migliore, nonostante si stiano facendo passi avanti con la disoccupazione per gli assegnisti e i dottorandi con borsa in discussione in parlamento. Questi si trovano ancora nel limbo tra l’essere studenti quando si tratta di non riconoscergli l’attività e il lavoro di ricerca e lavoratori quando si tratta di attribuirgli mansioni di didattica, tutoraggio, progettazione e ricerca. Perché è opportuno ricordarlo, la ricerca è lavoro.

Negli anni abbiamo assistito anche a una riduzione dell’offerta dottorale, in 10 anni i posti di dottorato sono calati del 44.5% in maniera non omogenea sul territorio nazionale.

Questa situazione ci porta ad essere agli ultimi posti in europa nel rapporto tra dottorandi e popolazione complessiva.

Inoltre, c’è un’enorme differenza di condizioni tra le diverse posizioni, in particolare tra i dottorandi con borsa e senza. Questi ultimi non godono di alcun sostegno economico e arrivano a pagare fino a oltre duemila euro di tasse, in aperta violazione degli standard minimi sanciti dalla Carta Europea dei Ricercatori.

C’è bisogno allora di un finanziamento del settore della ricerca, verso il reclutamento e per la formazione e non è più rinviabile un adeguamento al rialzo della borsa di dottorato.

Queste linee politiche non riguardano solamente l’università, i governi di questi anni hanno sempre rappresentato un pensiero per cui lo stato è un intralcio per il mercato, e di conseguenza per le persone che dal mercato traggono i propri vantaggi. L’obiettivo dell’università sta passando dall’ incentivare la formazione dell’individuo, della sua coscienza e delle sue capacità, a rispondere alle necessità immediate del mercato del lavoro, trasformandosi essa stessa in un’azienda che ha come prodotto l’erogazione dei corsi, e la preparazione degli studenti. E così troviamo le scelleratezza del numero chiuso, che limita l’accesso alla conoscenza e la sua diffusione e che minaccia anche altri corsi della nostra università. Il rapporto con il mondo del lavoro si sta rovesciando, le aziende scelgono le competenze che i laureati devono avere e ne determinano il numero, quando l’università dovrebbe indicare la strada verso le nuove tecnologie e i nuovi saperi.

Sembra scomparso dall’immaginario collettivo e dagli studenti l’idea che l’Università, prima di essere uno sforna professionisti e imprenditori, sia il luogo per eccellenza in cui si produce e si condividono i saperi, il luogo in cui avviene la piena maturazione intellettuale di coloro che arrivano ai gradi più alti dell’istruzione. Il mondo del lavoro ci tocca poi durante i nostri studi, a causa delle mancanze di servizi e sostegni, sempre più studenti sono costretti a rivolgersi al mondo del lavoro per poter continuare a studiare, spesso in condizioni svantaggiose e senza conoscere i propri diritti e le condizioni a cui dovrebbero lavorare.

È davvero questo il contributo che vogliamo portare all’europa sull’istruzione universitaria? È questo il sistema con cui vogliamo affiancare e sostenere gli importanti risultati nella scienza e nella ricerca degli Italiani?

Vorrei superare questa parte buia del mio discorso per provare a pensare a quali possono essere le soluzioni alle contraddizioni della nostra università. Oltre a finanziamenti nazionali adeguati alle esigenze del sistema di formazione, qui ad Ancona è sempre più evidente la necessità di servizi che rispettino almeno i livelli minimi di qualità. Il servizio di trasporto è inefficiente, incapace di sostenere le necessità di studenti e della cittadinanza, eppure il trasporto pubblico dovrebbe essere tra le priorità di ogni amministrazione locale.

È arrivata l’ora di re-istituire l’assistenza sanitaria per gli studenti fuori sede, non è possibile che chi viene da fuori regione non abbia diritto di accedere alle prestazioni mediche di base gratuitamente.

C’è bisogno di un maggior controllo sulla qualità dei contratti di affitto da parte del Comune per garantire condizioni sempre più eque agli studenti che scelgono di vivere in città.

C’è anche bisogno di spazi nuovi, aperti nel week-end, in cui possiamo ritrovarci a studiare e passare il nostro tempo.

Ma sono gli studentati che hanno maggior bisogno di investimenti, alcuni, in realtà andrebbero chiusi e ri-costruiti, perché non adatti alla destinazione che dovrebbero avere come luogo in cui gli studenti vivono in comunità. La regione, ora che ha riformato la governance, deve prendersi gli impegni che ha promesso di portare avanti.

La carta, che grazie a un tavolo tra consiglio studentesco, comune e ateneo, è stata istituita per accedere a delle agevolazioni per gli studenti, dovrebbe essere estesa, per incentivare fortemente l’accesso alla cultura, anche attraverso una maggior informazione sulle convenzioni, ma anche continuare ad evolversi, fino a diventare una carta unica per gli studenti dell’UNIVPM che dia accesso a tutti i servizi anche interni all’università

Seguiremo, poi, con attenzione l’applicazione della no tax area e le conseguenze che avrà sulla tassazione universitaria, continuando a vigilare sull’equità di trattamento tra studenti in corso e fuori corso

Stare seduti a guardare tutto ciò con passività non ci aiuterà a migliorare la situazione, è necessario agire nel nostro interesse. Siamo noi studenti, ma anche i docenti, gli amministrativi e, infine, la popolazione tutta a detenere il potere, ad avere la possiblità di cambiare le cose, quando queste prendono la direzione sbagliata, organizzandoci.
L’università, come luogo di formazione attraverso il confronto, deve favorire e incoraggiare il più possibile le forme di organizzazione degli studenti, e riconoscerle, perché sono un valore aggiunto da far risaltare e diffondere."

Page 1 of 2

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén