Alla cortese attenzione
dei membri del Consiglio Studentesco
dell’Università Politecnica delle Marche
Oggetto: bando tasse 2017
Con questo documento la Lista Gulliver intende dare un parere complessivo sul Bando Tasse 2017.
Si esprime un parere favorevole alla proposta di regolamentazione della tassazione studentesca, seppur con alcune considerazioni in merito al contenuto e alle modalità che hanno portato alla formulazione della nuova elaborazione.
La legge di Bilancio 2017, all’interno dell’articolo 1, commi dal 252 al 267, emana un nuovo tipo di regolamentazione sulla contribuzione studentesca: si introduce il contributo omnicomprensivo annuale che sostituisce ogni tipo di contribuzione, eccezion fatta per l’imposta di bollo e la tassa regionale per il diritto allo studio, e si crea una no tax area collegata al reddito e ai requisiti di merito. Il Parlamento introduce una differenziazione della tassa in base a criteri di merito: chi è iscritto da un numero di anni accademici inferiore o uguale alla durata normale del corso di studio aumentata di uno e che abbia acquisito almeno 25 crediti formativi nei 12 mesi antecedenti la data del 10 agosto dell’anno di iscrizione o 10 crediti per l’iscrizione al secondo anno, è esonerato del contributo omnicomprensivo per ISEE uguale o inferiore a 13000 euro, mentre è tutelato dall’aliquota massima del 7% da applicare alla quota di ISEE eccedente i 13000, fino a 30000. Per gli studenti oltre il primo anno fuori corso, ma che abbiano comunque sostenuto 25 crediti nei mesi precedenti è prevista come tutela, a parità di ISEE, il pagamento massimo della tassa onnicomprensiva applicata agli studenti di cui sopra aumentata del 50%. Inoltre, si stabilisce per questa categoria di studenti una tassazione minima di 200 euro.
Rispetto a queste novità ci troviamo a rilevare come prima criticità la necessità di stabilire un nuovo Regolamento Tasse da parte del singolo Ateneo prima che venga erogato dallo Stato il fondo integrativo utile a coprire il mancato gettito dovuto all’introduzione delle nuove misure. Infatti i 55 milioni aggiuntivi all’FFO previsti dalla legge per l’anno accademico 2017/2018, che verranno ripartiti tra gli atenei tenendo conto del numero di idonei alla borsa di studio e del costo standard per studente senza considerare gli esonerati per la no-tax area, saranno erogati insieme al resto del Fondo di Finanziamento ordinario e quindi, come accade di solito, nel corso del prossimo anno solare. A causa di questo la proposta stabilita dal nostro Ateneo ha previsto un mancato gettito di 417’000 euro facendo una stima senza predisporre di dati certi, visto che il decreto ministeriale che definisce i criteri di calcolo del costo standard deve ancora essere emanato.
Inoltre, inevitabilmente l’università ha dovuto recuperare parte del gettito mancante proveniente dalla no tax area scegliendo di andare ad alzare le tasse, rispetto allo storico, agli studenti con i redditi più alti che, attualmente, se consideriamo anche i non presentanti ISEE, ammontano a circa ⅓ della popolazione studentesca. Non siamo favorevoli ad un aumento delle tasse e riteniamo imprudente la scelta di obbligare gli atenei ad esentare dalle tasse un gran numero di studenti senza finanziamenti certi ed una programmazione economica precisa.
La proposta di regolamento sulla contribuzione dell’Ateneo introduce le nuove misure previste dalla legge limitandone l’impatto sugli importi delle tasse. Le tasse sono più basse rispetto agli scorsi anni, per ISEE tra 0 e 30 mila euro, non solo per gli studenti considerati “meritevoli”, ma per tutti gli studenti. In particolare anche nella cosiddetta fascia calmierata non si fa alcuna distinzione di importo basata sul merito. Inoltre in un’ottica di progressività e grazie ad un sistema di contribuzione finalmente continuo gli importi scenderanno anche per chi ha ISEE tra i 30 e i 65 mila euro circa senza differenze di trattamento basate sulla carriera accademica. Queste agevolazioni vengono compensate in parte da un aumento delle tasse per chi ha indicatori isee superiori a 65 mila euro e in parte dall’Ateneo, che rinuncia a circa 400 mila euro di gettito in previsione del finanziamento statale previsto dalla legge. Dai grafici a disposizione emerge come per alcuni intervalli di ISEE si passi da una diminuzione a un aumento dell’importo della tassa, ciò è dovuto al passaggio da fasce ad una funzione continua.
Siamo soddisfatti della scelta di non prevedere una tassazione diversificata in base ai crediti ottenuti o l’anno di iscrizione e crediamo che questa debba essere estesa agli studenti con isee inferiore a 13000, quindi per coloro che attualmente si trovano nell’intervallo della “no tax area”, per avere un sistema coerente con se stesso nei limiti che la legge impone.
Si è giustificato il limite della no tax area a 13000 euro con motivazioni di prudenza, in quanto quest’anno l’incremento dell’FFO non terrà conto del numero di studenti presenti in questo range. Se da una parte si sceglie di limitare la no tax area ai limiti di legge, dall’altra il finanziamento aggiuntivo dello stato per il prossimo anno accademico non solo sarà raddoppiato, passando da 55 a 105 milioni di euro, ma saranno ampliati anche i criteri di distribuzione, basando il contributo economico anche sul numero degli studenti esonerati.
Chiediamo quindi che nel caso in cui il finanziamento aggiuntivo dello stato sia eccedente rispetto alle necessità, per i prossimi anni accademici questo sia destinato all’allargamento della no tax area, con un conseguente aumento del contributo dello stato.
Evidenziamo come, al netto delle esenzioni dovute al terremoto, il gettito generato dalla contribuzione studentesca sia superiore al limite di legge del 20% includendo i fuori corso, nonostante il DPR 25 luglio 1997, n. 306 richieda che non sia superato il limite considerando la totalità degli iscritti e che i decreti attuativi della Legge 7 agosto 2012 n. 13 non siano ancora stati emanati dal MIUR; per quest’anno l’ammontare della contribuzione studentesca è notevolmente diminuito a causa delle esenzioni degli studenti colpiti dal sisma e residenti nel cratere. Questo è, tuttavia, un evento straordinario. La contribuzione studentesca dovrebbe essere riportata ai limiti richiesti dalla legge, con un notevole abbassamento del gettito che potrebbe permettere ancora un ulteriore allargamento della no tax area. L’obiettivo finale dell’Ateneo dovrebbe essere portare la no tax area al valore isee richiesto per l’accesso alla borsa di studio.
Chiediamo inoltre che qualsiasi aumento del gettito che sia limitato al solo anno accademico, sia investito in attività e servizi a favore degli studenti.
Inoltre si vogliono far presenti delle criticità legate al metodo con cui si è arrivati alla formulazione del regolamento in discussione. La commissione tasse istruttoria, richiesta dal Consiglio Studentesco già in fase di approvazione del Budget d’Ateneo, ha inizialmente perso il ruolo in funzione del quale era stata istituita in seno al Consiglio di Amministrazione, per poi riuscire a elaborare una proposta condivisa solamente in un secondo momento.
La commissione infatti è stata convocata per discutere un nuovo modello di tassazione solamente a ridosso della scadenza per l’approvazione negli organi maggiori. Alle tempistiche strette, che non hanno permesso alle parti interessate di portare il giusto contributo propositivo si è aggiunta l’assenza dei dati riguardanti la contribuzione studentesca, necessari ad una discussione consapevole sul regolamento, in violazione del punto i del comma 2 della legge 240 del 2010, che riconosce agli studenti il diritto a conoscere tutte le informazioni necessarie all’espletamento del proprio ruolo. A causa di questo le prime riunioni della commissione si sono svolte senza la possibilità di lavorare in un clima costruttivo e propositivo, poiché è stato messo in discussione un modello predefinito su cui i rappresentanti degli studenti avrebbero dovuto limitarsi a dare un parere. Solo nelle ultime sedute le proposte degli studenti sono state accolte e le loro richieste di proiezioni assecondate. Crediamo invece che gli studenti, come parte attiva dell’università nonché diretti destinatari del regolamento, e il Consiglio Studentesco, quale organo di rappresentanza, debbano essere coinvolti direttamente in tutti i passaggi con le tempistiche idonee a formulare proposte e debbano essere assecondati nelle loro richieste di dati e di partecipazione in tutte le fasi dei processi decisionali. Chiediamo che per il prossimo anno accademico, vista la necessità di integrare nella contribuzione studentesca i nuovi finanziamenti statali, sia convocata la commissione del Consiglio di amministrazione in tempo utile per un’approfondita analisi dei dati e che ci sia un coinvolgimento attivo del Consiglio Studentesco sulla tematica fin dai primi momenti, fornendo a quest’ultimo i dati e il materiale necessario ad affrontare al proprio interno una discussione propositiva e consapevole.
In merito agli altri punti del regolamento per la contribuzione studentesca.
Vediamo positivamente che sono state accolte alcune nostre istanze: sono stati inseriti, come nuova tipologia d’esonero, gli studenti colpiti da calamità naturali che abbiano un isee inferiore a 30000, che nel caso degli studenti colpiti dal sisma comprende già i danni ai patrimoni; è stata ampliata la possibilità di sconti per coloro che hanno fratelli iscritti presso altre sedi nazionali in seguito a specifici accordi o convenzioni, a condizioni di reciprocità; è stata eliminata la clausola di tempo relativa alla possibilità di attribuzione della contribuzione minima per le studentesse in stato di gravidanza, per gli studenti che prestano servizio civile volontario e per coloro che si trovano in situazione di infermità grave e prolungata; per gli studenti part time si sono dimezzati i cfu necessari per raggiungere i requisiti di merito, oltre a mantenere la riduzione del 50% del contributo onnicomprensivo rispetto agli iscritti al tempo pieno. Per questa categoria di studenti, però, l’università dovrebbe prevedere una riduzione delle tasse che permetta di raggiungere il 50% effettivo della contribuzione, considerando anche la tassa regionale per il diritto allo studio. Inoltre è stata accolta la suddivisione in 3 rate per il pagamento delle tasse, permettendo così a tutti quanti di versare il contributo corrispondente al proprio isee. Vogliamo, però, evidenziare che il contributo onnicomprensivo, suddiviso equamente tra la seconda e la terza rata, porta per la maggior parte degli studenti alla richiesta di un versamento maggiore nei primi mesi dell’anno accademico rispetto allo storico. Chiediamo, perciò, che la percentuale della seconda rata sia calcolata affinché permetta all’Ateneo di incassare la cifra che veniva percepita lo scorso anno con la prima rata. Chiediamo che, vista l’anticipazione delle scadenze per la presentazione dell’ISEE e per i pagamenti delle rate, tutte le more per i ritardi nei pagamenti o nella presentazione delle domande siano eliminate. Riteniamo necessario diminuire il numero di CFU necessari per accedere alle riduzioni di merito per gli studenti che si iscrivono al terzo anno del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico di Medicina e Chirurgia. Infatti, la presenza in questo corso di laurea di insegnamenti estensivi che abbracciano semestri appartenenti ad anni differenti offre agli studenti minori possibilità per il raggiungimento dei crediti richiesti dalla no tax area, se non l’impossibilità ad accedervi.
Infine, crediamo che per i prossimi anni sia necessario superare una tassazione diversificata in base alla Facoltà di iscrizione. La disponibilità economica dello studente non dipende dal corso che ha scelto di frequentare e questo dovrebbe essere egualmente considerato da parte dell’Università indipendentemente dal percorso di studi che ha scelto di intraprendere.