Nella seduta odierna del Consiglio d’Amministrazione dell’UNIVPM, sono state deliberate alcune modifiche al regolamento tasse che entreranno in vigore nell’anno accademico 2019/2020.
In particolar modo, dopo le richieste fatte attraverso il Consiglio Studentesco negli scorsi anni, è stato abbassato l’importo delle more previste per il pagamento tardivo delle rate universitarie: in particolar modo verrà introdotta una mora di 25 euro per ritardi entro 30 giorni che sale a 50 per ritardi superiori a 30 giorni. Ci possiamo ritenere parzialmente soddisfatti, in quanto la nostra proposta era di estendere tale limite temporale a 60 giorni, per dare la possibilità a tutti di non dover affrontare il pagamento della mora massima, che ricordiamo, in alcuni casi rappresenta circa 1/3 della rata universitaria da pagare.
L’altra fondamentale novità è rappresentata dalla nuova modalità di presentazione dell’ISEE per l’accesso agli esoneri/riduzioni di merito: dal prossimo anno infatti non sarà più necessario compilare l’autocertificazione online su esse3web per dare il consenso all’università di accedere alla banca dati INPS per l’acquisizione dell’ISEE ma per chi ha già dato tale consenso nel 2018/2019, questo varrà per l’intero percorso universitario salvo revoca.
Coloro che si immatricoleranno nel 2019/2020, hanno tempo fino al 5 novembre per compilare la procedura online con la quale rilasciano il consenso.
Precisiamo che è comunque necessario, da parte dello studente, recarsi in un CAF o all’INPS per richiedere il calcolo dell’ISEE e quindi per poter accedere agli esoneri/riduzioni.
Gli studenti che invece vorranno revocare il consenso precedentemente dato all’Università, dovranno recarsi nella propria area riservata e compilare la procedura di revoca dell’autorizzazione.
Infine, gli studenti beneficiari di borsa di studio immatricolati al primo anno che decadono dalla concessione di tale borsa, sono tenuti al pagamento della tassa regionale e del 50% del contributo omnicomprensivo (calcolato in base all’ISEE).
Purtroppo la nostra proposta di aumentare la soglia minima per l’accesso alla no tax area a 21mila euro non è stata accettata, tuttavia siamo già al lavoro attraverso una commissione ad hoc interna al CdA per poter analizzare i dati attuali della contribuzione studentesca e trovare una soluzione che ci possa portare a raggiungere questo importante obbiettivo!