Mese: Luglio 2020

Proposta di innalzamento della soglia ISEE per accedere ai bandi di borsa di studio


Con la presente lettera si porta all’attenzione della Giunta Regionale una questione molto importante riguardante il Diritto allo Studio Universitario e in particolar modo i bandi per le borse che verranno pubblicati in seguito all’approvazione del Programma Regionale.
All’articolo 12 della bozza del Programma Regionale per il Diritto allo Studio 2020/2021 “Norma di rinvio e disposizioni straordinarie a seguito dell’emergenza da covid-19”, viene presentata una manovra di sostegno attraverso borse di studio e residenze, destinata a studenti con un ISEE compreso tra 21000 e 23000 euro e che hanno subito una contrazione del reddito nel periodo compreso tra marzo e maggio 2020.
Questo intervento a nostro avviso presenta due problematiche fondamentali:
• Rischia di essere ripetitivo dato che il bando della borsa di studio erogata dall’ERDIS prevede la possibilità di presentare l’ISEE corrente e dunque attraverso di esso già vengono prese in considerazione eventuali contrazioni del reddito familiare
• Rappresenta una misura provvisoria non organica in materia di Diritto allo Studio e che non va in maniera decisa verso un aumento della platea dei beneficiari

Per questi motivi si ritiene che la Regione Marche debba rivedere la propria posizione espressa nel Programma Regionale, eliminando i vincoli previsti nell’art. 12 e finanziando, sia con i fondi inizialmente stanziati per quel contributo che con ulteriori fondi, l’innalzamento della soglia ISEE per fare richiesta di borsa di studio da 21000 a 23000 euro garantendo a tutti gli studenti richiedenti e idonei i benefici della stessa.
Questo intervento andrebbe ad incrementare la platea di studenti beneficiari e avrebbe anche due conseguenze molto importanti:
• Eliminerebbe in parte le differenze circa i requisiti reddituali che la nostra Regione ha rispetto alle regioni limitrofe, dato che la soglia di reddito per l’accesso alla borsa di studio nelle Marche è la più bassa rispetto alle regioni ad essa confinanti:

  • in Emilia Romagna la soglia è fissata a 23000 euro di ISEE e 50000 euro di ISPE;
  • in Umbria, Abruzzo e Toscana il limite è 23508,78 euro di ISEE e 51106,05 di ISPE;
  • in Lazio nel bando di borsa di studio 2020/2021 il limite raggiunge 23626,32 euro di ISEE e 51361,58 euro di ISPE;
    Le Marche invece sono bloccate al limite minimo di 21000 euro di ISEE e 38000 euro di ISPE, rischiando dunque di rimanere indietro e risultare poco “competitiva” nei confronti delle regioni limitrofe.
    • Rappresenterebbe un ottimo segnale per la componente studentesca, la quale vedrebbe in questo investimento un interesse concreto della Regione Marche nei confronti degli studenti più in difficoltà.

A nostro avviso il processo di finanziamento del Diritto allo Studio nelle Marche deve essere continuo e avere come obiettivo quello di raggiungere il limite massimo consentito, sia per dare la possibilità agli studenti privi di mezzi di accedere agli studi, sia per risultare competitiva e attrattiva nei confronti degli studenti del proprio territorio, e non, che in un momento di difficoltà economica come questo, potrebbero decidere di investire il loro futuro nella Regione.

Alla luce delle considerazioni sopra fatte si chiede alla Giunta Regionale di accogliere le richieste dei rappresentanti degli studenti e di dare un segnale politico importante verso gli studenti dei propri atenei e degli istituti per l’alta formazione.

Pasquale La Serra – Rappresentante degli Studenti UnivPM
Sofia Vaccari – Rappresentante degli studenti Uniurb
Giada della Flora – Rappresentante degli studenti Unimc
Riccardo Cellocco – Rappresentante degli studenti Unicam
Veronika lytvynova – Rappresentante Accademia di Urbino
Sofia Postini – Rappresentante AFAM Macerata

Contributo affitti e sussidi Covid, “studenti di serie A e B”. Universitari in lotta contro Regione Marche

Nella giornata di Martedì 30 giugno sono state pubblicate, dalla Regione Marche, le modalità di accesso al contributo affitto per gli studenti fuori sede.
Come lista Gulliver – UDU Ancona abbiamo cercato a più riprese di portare all’attenzione le richieste della componente studentesca, ma pur avendo ottenuto, a seguito della manifestazione del 22 giugno, un incontro con il Vice Presidente della Regione Anna Casini e l’Assessore del Diritto allo Studio Loretta Bravi, la Regione ha deciso di non accogliere le nostre proposte e di continuare ad ignorare le necessità degli studenti.

Se è pur vero che, a seguito della nostra richiesta, è stato reso accessibile il contributo anche agli studenti con residenza fuori dalla regione Marche che studiano in un Ateneo marchigiano, contestualmente è stato specificato che quest’ultimi riceveranno il bonus solo nel caso in cui dovessero rimanere fondi disponibili: “una decisione volta ad ‘accontentare’ gli studenti marchigiani, ma che lascia scontenti e a bocca asciutta chi, provenendo da fuori Regione, ha deciso di investire il proprio futuro nelle Marche. Gli ultimi fra gli ultimi: studenti che potrebbero rimanere esclusi da qualsiasi forma di aiuto economico, sia dalla regione ospitante sia dalla regione di residenza, nonostante continuino ad arricchire il tessuto socio culturale ed economico delle stesse.” dice Marco Centanni, il Coordinatore del Gulliver – UDU Ancona.
“Questa scelta politica della Regione Marche” continua “è basata su un favoritismo nei confronti degli studenti residenti nelle Marche, i quali saranno chiamati al voto per le elezioni regionali di settembre. Questa divisione, basata su meri interessi politici, divide la componente studentesca in universitari di serie A e di serie B, andando a svantaggiare tutti coloro che, provenienti da Regioni differenti dalle Marche, spesso sono la colonna portante delle università del territorio.”
Questa scelta è sintomo di una visione miope della realtà universitaria, che non considera gli studenti fuori sede come una categoria da valorizzare e tutelare: gli studenti residenti nelle Marche portano gli stessi benefici degli studenti provenienti da altre regioni, ma vengono trattati in maniera diversa per puro interesse politico.
Oltre a questa problematica ideologica che divide la popolazione studentesca, mancano una serie di garanzie, da noi richieste, per le famiglie degli studenti con una situazione di reddito già difficile prima dell’emergenza dovuta al COVID19.
La misura varata dalla Regione, innanzitutto, non garantisce un fondo dedicato agli studenti universitari, inserendo il sussidio all’interno di una misura di sostegno alle famiglie che rischia di lasciare a mani vuote una buona parte degli studenti universitari. A peggiorare la situazione, nonostante sia stabilita una forbice di ISEE molto ampia entro la quale è possibile presentare la domanda, non si tiene conto delle difficoltà economiche già pre esistenti da prima della pandemia: infatti, i requisiti di accesso economici escludono tutti coloro i quali non hanno subito una contrazione del reddito dovuta al lockdown.
“Una delle cose su cui abbiamo incentrato maggiormente l’attenzione, durante tutte le occasioni che abbiamo avuto per presentare proposte, incluso l’incontro con la Regione Marche, è proprio il reddito familiare: in una situazione di emergenza e di crisi economica è imprescindibile aiutare, senza alcun tipo di esclusione, studenti con un basso reddito familiare. La Regione stessa ritiene uno studente “privo di mezzi” colui che ha un ISEE familiare fino a 21mila euro e dovrebbe essere essa stessa a garantire qualsiasi forma di sussidio per questa categoria. Con questa manovra la Regione Marche ha perso l’occasione di dimostrare interesse nei confronti delle famiglia che necessitano di reale tutela economica.” dichiara Marco Centanni, Coordinatore del Gulliver – UDU Ancona.
Quello che più ci rammarica di tutto questo è il fatto che le proposte e le soluzioni per risolvere le problematiche sono state portate più volte all’attenzione delle istituzioni, ma non sono mai state ascoltate. Per l’ennesima volta la Regione Marche ha dimostrato totale inadeguatezza nel realizzare concretamente misure a favore degli studenti seppur si sia provato numerose volte a creare i presupposti per la risoluzione delle problematiche presentate. “L’apertura all’ascolto continua a non tradursi in un reale tentativo di risoluzione dei problemi evidenziati e in un’effettiva considerazione delle proposte presentate: siamo stanchi di essere messi a tacere con risposte di convenienza, vogliamo i fatti, vogliamo considerazione!” conclude Marco Centanni.

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