Mese: Settembre 2022

NO AL NUMERO CHIUSO – TEST DI INGRESSO MEDICINE AND SURGERY

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Oggi, 13 settembre, si è svolto il Test d’Ingresso Nazionale per il corso in Medicine and Surgery, presso il Polo Eustachio della Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche.

L’Associazione Studentesca Gulliver è sempre presente di fronte all’entrata del Polo, con uno striscione che recita “+ FONDI + SPAZI + DOCENTI – NUMERO CHIUSO = UNIVERSITÀ ACCESSIBILE”. Come Gulliver eravamo presenti per dare il nostro supporto ai ragazzi e alle ragazze prima della prova e per fornire una guida contenente le indicazioni necessarie allo svolgimento del test.

Il Corso di Laurea, composto dalla Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e da crediti formativi universitari derivanti dal corso triennale in Ingegneria Biomedica, è un ulteriore Corso di Laurea Magistrale a numero chiuso a cui possono accedere un numero ristretto di persone. Va inoltre a condensare due percorsi di laurea che normalmente richiederebbero 6 anni per il Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia e 3 per il Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica, all’interno di un singolo percorso da 6 anni, andando così a svilire la formazione che questi corsi singolarmente sono in grado di offrire. Si cerca di raggiungere l’acquisizione di abilità e conoscenze nel minor tempo al fine di andare incontro alle richieste del mercato del lavoro, e, con la possibilità di convalidare esami in ambito bioingegneristico, si svilisce la figura del bioingegnere e il Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica. Il corso, inoltre, verrà erogato in lingua inglese e ciò comporterà inevitabilmente problemi riguardo la lingua di erogazione, in contrasto con la lingua che verrebbe adottata in reparto (italiana). Per quanto riguarda lo svolgimento delle attività pratiche, nonostante molte ore di laboratorio verranno svolte nella Facoltà di Ingegneria, sarà necessario provvedere alla presenza di laboratori in grado di andare incontro alle esigenze formative di un professionista di quel dato settore.

Nonostante l’Italia continui ad essere un Paese con un numero di laureati inferiore alla media europea, i fondi stanziati per la didattica ed il diritto allo studio continuano ad essere insufficienti, rappresentando di fatto la mancata volontà di investire nell’istruzione, nell’università e nella ricerca. E’ necessario mettere in atto un piano strutturato con finanziamenti congrui alle necessità formative e didattiche, quindi destinare maggiori fondi al miglioramento ed all’ampliamento delle strutture, oltre che sul personale e sulla didattica, permettendo il superamento del numero chiuso.

L’istruzione, in quanto diritto fondamentale, deve essere garantita a tutti gli studenti e le studentesse e l’accesso non può essere condizionato dall’esito di un test selettivo, che si rivela un ostacolo alla libera scelta del percorso universitario e lavorativo di ogni singolo studente. La natura del test rappresenta una vera e propria selezione dei migliori, spesso tra neodiplomati che si vedono costretti ad affrontare un test senza avere le competenze e conoscenze adeguate.

L’iscrizione al test, vincolata dal pagamento di una somma di denaro, congiuntamente al frequente ricorso a corsi e testi specifici di preparazione che spesso comportano ingenti esborsi economici, rendono l’istruzione difficilmente accessibile per molti studenti e per le loro famiglie. Ciò comporta di fatto l’aumento del divario tra chi può permettersi di fronteggiare determinate spese, potendo sostenere anche più di un test, e chi è costretto ad abbandonare il desiderio di poter intraprendere un determinato percorso universitario solo per mancata disponibilità economica. Si va a creare, inevitabilmente, un clima di competizione, che rende il Corso accessibile solo ad una élite di studenti meritevoli e con una certa stabilità finanziaria. Non si può continuare a nascondere le mancanze del sistema universitario dietro il numero chiuso, è necessario un vero piano di rifinanziamento a favore dei mezzi preposti a garantire una didattica di qualità ed un’istruzione realmente accessibile a tutti, senza limiti e discriminazioni.

NO AL NUMERO CHIUSO – TEST MEDICINA E ODONTOIATRIA

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Oggi, 6 settembre si è svolto il Test di Ingresso Nazionale per il corso in Medicina e Chirurgia ed in Odontoiatria, presso la struttura del Pala Prometeo, ex Palarossini.

Come ogni anno, il Gulliver è presente e si impegna per far sentire la voce di migliaia di studenti e studentesse desiderosi di intraprendere una determinata carriera universitaria, che, ancora una volta, si trovano davanti ad un vero e proprio impedimento della loro libera scelta.

“+ FONDI + SPAZI + DOCENTI – NUMERO CHIUSO = UNIVERSITÀ ACCESSIBILE” è lo striscione con cui ci battiamo per portare all’attenzione le reali necessità del nostro sistema d’istruzione universitaria che si nascondono dietro la presenza dello sbarramento all’accesso al mondo accademico e riteniamo quindi necessario il superamento del numero chiuso, al fine di avere un’Università aperta, libera e accessibile a tutti e tutte.

L’istruzione dovrebbe essere una priorità per uno Stato che, invece, continua a non considerare la cultura e la formazione come punti cardine su cui fondare la società. Continueremo a ripeterlo: non è con le limitazioni che si migliora il sistema, ma con reali investimenti e finanziamenti in strutture, strumentazioni, corsi di aggiornamento, personale e ogni risorsa che contribuisca ad una didattica di qualità.

Dietro al numero chiuso si nascondono varie problematiche che si ripercuotono all’interno del contesto universitario e che riguardano, in particolare, i corsi in Medicina e Chirurgia ed in Odontoiatria. A partire dagli spazi che risultano insufficienti ed inadeguati, considerando la presenza di una frequenza obbligatoria non sempre associata ad una didattica di qualità, a laboratori inadeguati, con capienze insufficienti e con strumentazioni carenti, fino alla mancata preparazione di molte strutture ospedaliere all’accoglienza di specializzandi. Non è riducendo il numero di studenti che si risolvono queste problematiche, ma investendo nel miglioramento e nell’ampliamento dei servizi, sottolineando anche il basso numero di laureati e laureate nel nostro Paese.

Risultano improrogabili finanziamenti mirati al miglioramento dell’istruzione pubblica universitaria e una reale volontà politica di favorire l’accesso libero all’università tramite l’eliminazione del numero chiuso. È inaccettabile che si assista continuamente ad un taglio dei fondi a due settori cardine come quello dell’istruzione e della sanità pubblica che non si possono assolutamente trascurare all’interno di uno Stato civile.

È necessario un reale e adeguato finanziamento per investire sull’istruzione e sul diritto allo studio, per permettere effettivamente a tutti gli studenti e le studentesse di scegliere liberamente il proprio percorso universitario e il proprio futuro.

NO AL NUMERO CHIUSO – Test Ingegneria Edile – Architettura

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Nella mattinata del 2 settembre si è svolto il test d’ingresso nazionale per il corso di Ingegneria Edile Architettura presso il polo universitario Monte Dago, l’ACU Gulliver – Udu Ancona ha organizzato una manifestazione per sottolineare la contrarietà al numero chiuso e la necessità di interventi per rendere l’università realmente accessibile.

Gli studenti e le studentesse dell’Associazione, all’uscita dell’aula del test, hanno consegnato una guida per facilitare l’eventuale immatricolazione. Gianluca Ferri, Coordinatore della Lista Gulliver, dichiara:

“ll test è un impedimento ad una scelta libera del percorso universitario e lavorativo di ogni singolo studente. Da sempre, come Gulliver ed Unione degli Universitari, ci battiamo per rimuovere lo sbarramento al libero accesso al mondo accademico. Riteniamo necessari degli investimenti adeguati per il superamento di tutte quelle carenze che vengono mascherate dalla presenza del numero chiuso, al fine di avere un’università realmente aperta e accessibile a tutte e tutti.”. “+fondi +spazi +docenti -numero chiuso =università accessibile” è lo striscione con cui l’Associazione sottolinea la necessità di reali cambiamenti.

L’istruzione continua a non essere considerata una priorità da parte dello Stato, infatti, i continui tagli effettuati sui finanziamenti all’istruzione e al settore sanitario sono la piena dimostrazione che non viene riposto interesse e soprattutto non viene attribuita la giusta importanza alla formazione di coloro che, di fatto, si troveranno ad essere protagonisti della società. 

È necessario stanziare maggiori fondi per investire sulle strutture, sulla strumentazione, sul personale e sulla qualità della didattica. Queste devono essere garantite a tutti gli studenti e le studentesse, in tutti i luoghi di istruzione. Non possiamo permetterci che l’istruzione risulti inaccessibile a chi è privo di mezzi. 

Un reale rifinanziamento è lo strumento per abbattere il numero chiuso e l’idea che soltanto selezionando i cosiddetti idonei si possa erogare una didattica di qualità. Dietro al numero chiuso si nascondono le carenze di cui il sistema universitario italiano soffre e continuerà a soffrire, se non si metterà in atto un vero piano di finanziamento.

Andare a limitare l’accesso ai Corsi di Laurea è una soluzione apparente ad un problema creato dagli stessi Governi: molti Atenei soffrono di carenze di spazi e di materiale, offrendo una sempre minore qualità della didattica, il tutto è causato da decenni di sottofinanziamenti all’istruzione.

La limitazione all’accesso limita conseguentemente la possibilità di scelta neodiplomati che si vedono costretti ad affrontare test, spesso senza avere le competenze adeguate per svolgerli. Ciò si declina in un aumento patologico della competizione e nel ricorso a corsi e testi specifici a fronte di esborsi economici importanti, pertanto difficilmente accessibili per le famiglie meno abbienti.

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