Oggi, 13 settembre, si è svolto il Test d’Ingresso Nazionale per il corso in Medicine and Surgery, presso il Polo Eustachio della Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche.
L’Associazione Studentesca Gulliver è sempre presente di fronte all’entrata del Polo, con uno striscione che recita “+ FONDI + SPAZI + DOCENTI – NUMERO CHIUSO = UNIVERSITÀ ACCESSIBILE”. Come Gulliver eravamo presenti per dare il nostro supporto ai ragazzi e alle ragazze prima della prova e per fornire una guida contenente le indicazioni necessarie allo svolgimento del test.
Il Corso di Laurea, composto dalla Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e da crediti formativi universitari derivanti dal corso triennale in Ingegneria Biomedica, è un ulteriore Corso di Laurea Magistrale a numero chiuso a cui possono accedere un numero ristretto di persone. Va inoltre a condensare due percorsi di laurea che normalmente richiederebbero 6 anni per il Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia e 3 per il Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica, all’interno di un singolo percorso da 6 anni, andando così a svilire la formazione che questi corsi singolarmente sono in grado di offrire. Si cerca di raggiungere l’acquisizione di abilità e conoscenze nel minor tempo al fine di andare incontro alle richieste del mercato del lavoro, e, con la possibilità di convalidare esami in ambito bioingegneristico, si svilisce la figura del bioingegnere e il Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica. Il corso, inoltre, verrà erogato in lingua inglese e ciò comporterà inevitabilmente problemi riguardo la lingua di erogazione, in contrasto con la lingua che verrebbe adottata in reparto (italiana). Per quanto riguarda lo svolgimento delle attività pratiche, nonostante molte ore di laboratorio verranno svolte nella Facoltà di Ingegneria, sarà necessario provvedere alla presenza di laboratori in grado di andare incontro alle esigenze formative di un professionista di quel dato settore.

Nonostante l’Italia continui ad essere un Paese con un numero di laureati inferiore alla media europea, i fondi stanziati per la didattica ed il diritto allo studio continuano ad essere insufficienti, rappresentando di fatto la mancata volontà di investire nell’istruzione, nell’università e nella ricerca. E’ necessario mettere in atto un piano strutturato con finanziamenti congrui alle necessità formative e didattiche, quindi destinare maggiori fondi al miglioramento ed all’ampliamento delle strutture, oltre che sul personale e sulla didattica, permettendo il superamento del numero chiuso.
L’istruzione, in quanto diritto fondamentale, deve essere garantita a tutti gli studenti e le studentesse e l’accesso non può essere condizionato dall’esito di un test selettivo, che si rivela un ostacolo alla libera scelta del percorso universitario e lavorativo di ogni singolo studente. La natura del test rappresenta una vera e propria selezione dei migliori, spesso tra neodiplomati che si vedono costretti ad affrontare un test senza avere le competenze e conoscenze adeguate.
L’iscrizione al test, vincolata dal pagamento di una somma di denaro, congiuntamente al frequente ricorso a corsi e testi specifici di preparazione che spesso comportano ingenti esborsi economici, rendono l’istruzione difficilmente accessibile per molti studenti e per le loro famiglie. Ciò comporta di fatto l’aumento del divario tra chi può permettersi di fronteggiare determinate spese, potendo sostenere anche più di un test, e chi è costretto ad abbandonare il desiderio di poter intraprendere un determinato percorso universitario solo per mancata disponibilità economica. Si va a creare, inevitabilmente, un clima di competizione, che rende il Corso accessibile solo ad una élite di studenti meritevoli e con una certa stabilità finanziaria. Non si può continuare a nascondere le mancanze del sistema universitario dietro il numero chiuso, è necessario un vero piano di rifinanziamento a favore dei mezzi preposti a garantire una didattica di qualità ed un’istruzione realmente accessibile a tutti, senza limiti e discriminazioni.