Martedì  10 Giugno si è svolta la seduta del Consiglio di Amministrazione dell’Università Politecnica delle Marche, durante la quale si è discusso anche del bando tasse per il prossimo anno accademico.

Avevamo già espresso le nostre criticità e proposte riguardanti il bando tasse dell’anno prossimo sia in Consiglio Studentesco, che dà un parere, che tramite i rappresentanti del Gulliver in Senato Accademico, e le abbiamo riportate anche in sede di discussione in Consiglio d’Amministrazione (trovate il resoconto del Consiglio Studentesco, contenente le nostre posizioni.

Queste criticità riguardavano principalmente le modalità di applicazione del sistema part time e l’importo delle more (con riferimento in maniera particolare all’importo della mora per ritardata iscrizione, che nella bozza di bando era pari a 150 euro).
Purtroppo così come avvenuto in Senato, anche il Consiglio di Amministrazione si è opposto alle nostre proposte: http://www.gulliver.univpm.it/primapagina/resoconto-consiglio-studentesco-5-giugno-2014-discussione-bando-tasse-per-gli-studenti-a-a-20142015/

L’unico aspetto che siamo riusciti a migliorare riguarda la percentuale di sconto applicata agli studenti che si iscriveranno part time, che sarà del 30% invece che del 20%, come inizialmente proposto dal Rettore.

Purtroppo quindi, nel bando del prossimo anno sono rimaste forti criticità, come l’importo eccessivamente elevato della mora per chi presenterà domanda di tassa personalizzata in ritardo e il fatto che potranno iscriversi part time soltanto i nuovi immatricolati, ad eccezione oltretutto di chi si iscriverà a medicina e alle professioni sanitarie.

Una novità importante e positiva riguarda invece la distribuzione delle fasce di contribuzione. Finalmente in CdA è stato possibile disporre delle indicazioni precise su fasce di contribuzione e dei relativi importi. Infatti, attraverso la discussione avvenuta due settimane fa nella commissione tasse interna al CdA, attraverso i nostri rappresentanti siamo riusciti ad estendere la fascia minima fino a 10 mila euro di ISEE (precedentemente il limite superiore era di 7500 euro). Riteniamo che questo rappresenti un aspetto molto positivo, in quanto permette a quella platea di studenti dall’ISEE basso e compreso tra 7500 e 10000 euro di dover affrontare una spesa minore.

Essendo ferma prerogativa del Rettore lasciare inalterato il gettito totale delle tasse, ed essendo per noi fondamentale il mantenimento di undici fasce di contribuzione (al fine di garantire in misura maggiore che ogni studente paghi in base alla propria situazione economica) è avvenuta una leggera redistribuzione delle 11 fasce e degli importi pagati a favore delle prime fasce, per le quali, come abbiamo spesso denunciato, sino ad ora l’incidenza delle tasse rispetto al reddito risultava molto maggiore in confronto alle ultime.

Quello che come lista Gulliver abbiamo tenuto a denunciare negli organi maggiori dell’Università è comunque il metodo con il quale i rappresentanti sono stati coinvolti in un passaggio così fondamentale per gli studenti come il bando tasse. Il fatto che nelle sedute del Consiglio Studentesco e del Senato Accademico non si disponesse dei dati relativi a fasce di contribuzione e rispettivi importi (che costituiscono la parte centrale del bando), e il fatto che la commissione tasse, istituita lo scorso anno, sia stata convocata pochissime volte, di cui l’ultima solo qualche giorno prima della seduta del Senato Accademico, dimostrano come non vi sia un reale interesse da parte dell’Ateneo a mettere in pratica un confronto costruttivo ed articolato sul tema delle tasse studentesche.

Che l’esistenza di un confronto possa portare a mettere in atto delle soluzioni positive è dimostrato anche dai miglioramenti che, nonostante le poche possibilità di dialogo che abbiamo avuto, siamo riusciti ad ottenere rispetto alle proposte iniziali del bando tasse 2014/2015 (aumento dello sconto per gli studenti part time e l’estensione della fascia minima a 10 mila euro), e pertanto abbiamo chiesto con fermezza all’Ateneo che via sia un’inversione di rotta e che il confronto con gli studenti sia reale e continuativo.