Categoria: Diritto allo Studio – Archivio Page 1 of 3

Programma per il Diritto allo Studio Universitario

PREMESSA

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale […] E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (Art. 3)

“La scuola è aperta a tutti [..] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” (Art. 34).

L’accesso all’istruzione, fino ai suoi massimi livelli, deve essere garantito, costituzionalmente, a tuttɜ lɜ cittadinɜ, anche se privɜ di mezzi. Quelle per la gratuità dell’università, una didattica di qualità e un sistema DSU efficace ed efficiente sono battaglie che, come Gulliver – Sinistra Universitaria e Unione degli Universitari, portiamo avanti quotidianamente e capillarmente a livello nazionale e locale.

I sistematici tagli e il sottofinanziamento del diritto allo studio reso strutturale, sottintesi all’introduzione del concetto classista e fittizio del merito, hanno però reso quello “allo studio” un privilegio e un lusso, anziché un diritto. 

Come Lista Gulliver – SInistra Universitaria continueremo a lottare per un sistema di diritto allo studio reale che sostenga l’accesso all’istruzione universitaria e la prosecuzione degli studi, affinché tuttɜ abbiano la possibilità di studiare. Vogliamo un’università pubblica accessibile, gratuita ed inclusiva e un sistema di diritto allo studio reale in grado di rispondere alle esigenze, in continua evoluzione, della popolazione studentesca.

Lǝ studentǝ universitariǝ non è solo utente dei servizi offerti dall’università e dalla città in cui vive, bensì partecipa attivamente all’arricchimento culturale e allo sviluppo di queste ultime. 

Non può esistere Università senza studentɜ.

Pertanto, il compito della Regione e dell’Ente per il Diritto allo studio dell’istituzione universitaria deve essere quello di rimuovere ogni ostacolo economico e/o sociale e mettere chiunque nella condizione di beneficiare appieno del diritto allo studio.

Riteniamo che la Regione, l’ERDIS e l’Ateneo abbiano la responsabilità di riportare al centro del dibattito pubblico il tema del diritto allo studio ascoltando le nostre istanze e affinché nessunǝ venga lasciatǝ indietro.

La crisi abitativa è un’urgenza concreta che ha mobilitato lɜ studentɜ di tutta Italia. 

Anche noi, come Gulliver – Sinistra Universitaria, siamo scesɜ in piazza con le tende, portando alla luce i dati della situazione abitativa di Ancona, per chiedere affitti calmierati, la fine delle speculazioni e un deciso intervento della Regione, dell’Università, dell’ERDIS e del Comune per il diritto allo studio. 

Da un lato c’è stato un incremento della domanda di posti letto privati per studentз universitariз, anche internazionali, con conseguente aumento dei prezzi degli stessi, e, dall’altro, si è riconfermata la carenza strutturale di residenze universitarie pubbliche, sulla quale, negli anni, non si è intervenuto, consolidando una situazione odierna in cui regione, città e università risultano inadatte ad una consona accoglienza. 

Questo le rende ovviamente poco attrattive. 

Le residenze universitarie non devono essere dei vuoti contenitori di appartamenti: dovrebbero essere luogo anche di aggregazione e valore aggiunto per la loro rilevanza sociale, in quanto tantɜ studentз si trovano a vivere insieme all’interno di esse, rappresentando il potenziale cuore pulsante della città. 

Servono affitti a canoni accessibili e contratti che tutelino davvero la componente studentesca, soprattutto nelle città universitarie. Serve, inoltre, investire nella riqualificazione del patrimonio edilizio e nella creazione di spazi cittadini per l’aggregazione e la socialità.

Durante il Consiglio Regionale del 21 e 22 dicembre 2023, in sede di approvazione del Bilancio di Previsione per il triennio 2024-2026, sono stati tagliati 4.5 milioni di euro di finanziamenti per il Diritto allo Studio per l’anno 2024, rispetto a quanto precedentemente stanziato. 

Nella Regione Marche il Diritto allo Studio è sotto attacco e, come Gulliver – Sinistra Universitaria intendiamo lottare per far sì che vengano stanziati fondi in misura adeguata al fabbisogno regionale. Il Diritto allo Studio deve essere una priorità. 

Quattro milioni di tagli significano meno servizi essenziali, calo della qualità dei servizi, peggioramento di mense e alloggi e, di conseguenza, studentɜ a cui viene, di fatto, negato il diritto allo studio.

Nella Regione Marche mancano fondi sufficienti per coprire le Borse di studio: per la prima volta dopo cinque anni torna la figura dell’idoneo non beneficiario. Lɜ studentɜ che avrebbero diritto, secondo requisiti di merito e reddito, al sussidio erogato dall’Ente Regionale per il Diritto (ERDIS), lo scorso anno, hanno rischiato di non poterne beneficiare.

Si tratta di una situazione drammatica ed inaccettabile, che scaturisce da un cronico sottofinanziamento dell’Istruzione Pubblica Italiana, sempre tra gli ultimi posti nella scala di priorità delle istituzioni. La tutela del Diritto allo Studio, garantita dall’articolo 34 della costituzione italiana, è messa in seria discussione dalla mancanza di investimenti e politiche volte a rendere l’istruzione universitaria sempre più inaccessibile, con peraltro gravi conseguenze: sono tantɜ lɜ persone cui la Borsa di Studio rappresenta l’unica possibilità per proseguire gli studi, spesso anche in una regione diversa rispetto a quella di origine. 

Nelle graduatorie definitive, pubblicate in data 31 Ottobre 2023, la figura dellɜ studentɜ idoneɜ non beneficiariɜ non si è presentata a causa di fortuiti disguidi burocratici e grazie alla nostra attenzione e al nostro lavoro.

Nonostante ciò, non ci possiamo ritenere soddisfattɜ e ci muoveremo in ogni sede per garantire che la figura dellɜ idoneɜ non beneficiarɜ non si presenti come accaduto negli anni passati grazie al nostro lavoro di rappresentanza.

Vogliamo un finanziamento strutturale e continuativo delle borse di studio che consenta a tuttɜ lɜ studentɜ di poter intraprendere un percorso universitario, indipendentemente dall’estrazione sociale.

GRADUATORIE

Da troppi anni ormai, sussiste il problema delle tempistiche legate alla pubblicazione delle graduatorie provvisorie e di conseguenza l’accesso alle strutture abitative messe a disposizione dall’ente regionale per il diritto allo studio. Non è accettabile che la componente studentesca risultata idonea alla borsa di studio non possa usufruire del servizio mensa e del servizio alloggio quando l’attività didattica è già iniziata, costringendo lɜ studentɜ a pagare una stanza in attesa della consegna delle chiavi.

In quest’ultimo anno, nonostante il termine ultimo per la presentazione delle domande per le borse di studio sia stato anticipato e non sia stata fatta alcuna proroga per le domande, si è presentata, ancora una volta, la stessa situazione che da sempre caratterizza la pubblicazione delle graduatorie, ovvero la presenza di ritardi nella consegna delle chiavi. Faremo in modo che venga prevista un’ulteriore rateizzazione della borsa di studio anche per la componente studentesca borsista iscritta agli anni successivi al primo e ci assicureremo che sia in grado di rispondere alle esigenze espresse.

Chiediamo che le graduatorie definitive escano almeno due settimane prima dell’inizio delle lezioni e che la componente studentesca possa iniziare le lezioni con mensa e alloggio già garantiti. In particolare, si richiede che sia presa come riferimento la data di inizio delle attività didattiche. Al momento la quota monetaria è garantita a partire da Novembre in una tranche del 20% solo alla componente studentesca al primo anno, riteniamo, invece, che ciò debba essere garantito a tuttɜ lɜ studentɜ iscrittɜ anche agli anni successivi al primo in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche. 

Dal punto di vista della trasparenza, chiediamo che nelle graduatorie pubbliche venga indicata la fonte dei finanziamenti da cui si ricavano le risorse destinate alle borse di studio.

STUDENTATI

L’alloggio gratuito è un servizio fondamentale che, per gran parte della componente studentesca, traccia una linea netta tra la possibilità di intraprendere effettivamente il percorso universitario e la scelta obbligata di abbandonarlo o di farsi carico di enormi sforzi economici conditi da una condizione di stress permanente. 

Poter abitare nella sede universitaria nella quale si studia è un diritto che deve essere garantito.

Nonostante gli sforzi degli ultimi anni, è chiaro che le attuali strutture non riescano a soddisfare la sempre più crescente domanda di posti letto da parte della componente studentesca. Pur apprezzando l’apertura di nuove strutture abitative, risulta comunque insufficiente il numero di posti letto che l’ente mette a disposizione della componente studentesca che fa richiesta del posto alloggio.

Serve considerare che lɜ borsistɜ che frequentano la Facoltà di Medicina e Chirurgia non dispongono di uno studentato nei pressi della Facoltà a cui sono iscrittɜ. Risulta, quindi, fondamentale riaprire uno studentato nel quartiere di Torrette e consentire alla componente studentesca della Facoltà di Medicina di alloggiare nei pressi dell’università senza costringerla a risiedere in studentati distanti dalla propria sede.

Aprire strutture senza che al loro interno vengano garantiti tutti i servizi significa semplicemente aprire dormitori. Come Gulliver – Sinistra Universitaria crediamo che, insieme all’apertura di nuove strutture, debbano essere garantiti servizi che soddisfino le esigenze della componente studentesca. Riteniamo imprescindibile che vengano rispettati tutti gli standard minimi e che l’Ente intervenga proattivamente per sopperire a tutte le eventuali mancanze. La struttura tuttavia, non deve essere intesa come luogo in cui dormire e basta ma occorre che il mobilio sia adeguato al numero di persone che l’appartamento ospita; anche gli utensili basilari della casa come scope, palette, mocio e spazzoloni devono essere garantiti all’interno di ogni struttura abitativa.

Infine, crediamo che non debbano esserci differenze tra i servizi offerti all’interno di ciascuna struttura abitativa. Tuttɜ lɜ studentɜ hanno diritto a godere degli stessi servizi.

Il diritto ad un abitare sicuro e confortevole deve essere garantito dall’Ente in ogni sede, investendo tempo, energie, sforzi e fondi con forte determinazione, andando a garantire sempre di più un servizio adeguato 

La situazione attuale di spazi, dotazione stanze e mobilio è problematica.

Fra i problemi riportati si possono individuare mobili danneggiati, soprattutto sedie e coprilampade, scarsità di fornelli per poter cucinare, malfunzionamenti di elettrodomestici, carenza di cestini per lo smaltimento dei rifiuti e l’assenza parziale di kit di primo soccorso e l’assenza di defibrillatori. Le cucine, di fatto, risultano molto datate e poco sicure, in alcuni casi non funzionanti e causa di guasti elettrici.

Per quanto riguarda i bagni, spesso sono assenti serrature per poter chiudere la porta, bidet e finestre, condizione che favorisce il proliferare di muffa all’interno dei servizi igienici. In aggiunta, lo scarico delle docce è inefficiente e non permette un adeguato deflusso dell’acqua.

Riteniamo questo quadro complessivo non accettabile ed esigiamo che vengano effettuati interventi strutturali tempestivi che risolvano le svariate problematiche riscontrabili nelle differenti strutture.

Crediamo fortemente che l’esperienza universitaria non debba ridursi ad un alienante corsa ad ostacoli in cui a contare davvero è solo il traguardo. Pensiamo che gli spazi universitari e anche quelli garantiti dall’Ente debbano essere luoghi di aggregazione che promuovano la socialità, lo scambio e il divertimento. Tutta la componente studentesca, compresa quella borsista, ha il  diritto di rivendicare gli spazi che abita, riappropriandosene per esprimere sé stessa nelle forme che più trova stimolanti.

Proponiamo che vengano incentivate serate, progetti culturali, feste e che vengano valorizzati il più possibile gli spazi comuni.

Vogliamo una meticolosa sanificazione degli spazi abitati dallɜ studentɜ, date le condizioni indecorose degli stessi, con frequenti casi di muffa o sporcizia diffusa, come nel caso dello spazio destinato al servizio di lavanderia presente in alcuni studentati, che risulta sporco e non sanificato. Inoltre, chiediamo un potenziamento del servizio pulizie, prevedendo sopralluoghi per verificare le condizioni delle strutture abitative ed effettuare accertamenti sulla presenza di muffe, calcare e ruggine.

Attualmente il servizio lavanderia è totalmente assente nel plesso abitativo di Bartolo da Sassoferrato e carente nei plessi abitativi di Brecce Bianche e Buon Pastore. 

Vogliamo che il servizio venga implementato o istituito in quanto crediamo sia un servizio essenziale del quale la componente studentesca residente non può essere privata. Chiediamo, inoltre, un miglioramento del servizio di manutenzione, affinché, in caso di malfunzionamenti, il servizio possa essere tempestivamente ripristinato.

Inoltre, pretendiamo la rimozione del pagamento del servizio, il cui costo ammonta a 1.70€. Il servizio di lavanderia deve essere gratuito.

La mancanza di sicurezza è un problema che necessita di rapide soluzioni. 

Il plesso di Bartolo da Sassoferrato risulta non sicuro: si può entrare liberamente all’interno del plesso con libero accesso agli appartamenti, che presentano porte e/o finestre poco sicure. 


Inoltre, è assente un controllo adatto dell’area attraverso videocamere di sicurezza e cancelli. Proponiamo l’installazione di videocamere e l’introduzione di una chiave o carta di accesso agli spazi riservata unicamente allɜ studentɜ. 

Inoltre, in alcune strutture  risultano presenti citofoni non funzionanti, pertanto richiediamo che si provveda alle necessarie riparazioni.

Dal punto di vista dell’assistenza, riteniamo urgente l’istituzione di una portineria in tutti gli studentati per garantire un’interfaccia attiva, capace di sopperire alle difficoltà nel contattare l’ente e di raccogliere le segnalazioni che richiedono tempestività di intervento. 

Proponiamo, in un’ottica di contrasto alla crisi abitativa, di assegnare gli alloggi non occupati alla componente studentesca idonea per reddito, che non è però risultata vincitrice della borsa di studio per motivi di merito.

ULTERIORI SERVIZI

Il nostro obiettivo è e sarà sempre l’estensione dei servizi e una maggiore fruibilità di essi, pertanto riteniamo che sia necessario integrare altri strumenti con cui venire incontro alle necessità della componente studentesca borsista.

  • SERVIZIO STAMPE

Riteniamo debbano essere predisposti servizi stampe gratuite su carta riciclata all’interno dei locali dell’ente e, dove questo non risulti possibile, crediamo debba essere stipulata una convenzione con cartolerie o copisterie nei pressi di ogni polo universitario e sede decentrata. 

  • COMUNICAZIONE

Pur apprezzando molto il miglioramento a livello comunicativo nell’informare la componente studentesca, auspichiamo una comunicazione più agile e fruibile tra studentɜ borsisti ed Erdis, basata su un approccio più dinamico ed efficiente nell’utilizzo dei canali e account social ufficiali da parte dell’ente. 

  • PIÙ CULTURA  

La cultura è un potentissimo strumento di emancipazione e formazione personale che permette di acquisire libertà e nuove chiavi di lettura per interpretare il mondo circostante. Pertanto, chiediamo che, attraverso convenzioni o biglietti gratuiti erogati dall’ERDIS in convenzione con il Comune di Ancona, venga supportata ed incentivata la possibilità di prendere parte ad iniziative locali come concerti, spettacoli teatrali, musei, mostre ed altri eventi culturali.

  • TAMPON BOX 

Anche alla luce della recente campagna promossa ed attuata dall’ateneo, chiediamo che vengano installate delle tampon box in tutti gli studentati, insieme a distributori che eroghino preservativi, dental dams e contraccettivi barriera in maniera gratuita, nell’ottica di sensibilizzare sulla prevenzione delle MST e di sdoganare il tabù della sessualità.

BANDO

L’attuale concetto di merito è un contenitore creato ad hoc, plasmato in maniera strumentale in ottica classista per colpevolizzare chi non rientra in un aleatorio standard di perfezione tossico e svilente. 

Per questo, come Lista di rappresentanza studentesca che difende il Diritto allo Studio pensiamo che il bando per accedere alle borse di studio debba favorire i criteri di reddito rispetto ai criteri di merito. 

Riteniamo inaccettabile un sistema che, nella sostanza, elimina l’equità e, come abbiamo tristemente visto, uccide.

Quello del “merito” è un criterio che ancora pesa in maniera incisiva nell’assegnazione della borsa di studio, o nella conferma di questa per gli anni successivi al primo. Spesso il mancato conseguimento dei Crediti Formativi Universitari, per vari motivi, implica la restituzione della borsa, o l’esclusione dai benefici, inficiando pesantemente sulla prosecuzione degli studi.

Esigiamo pertanto un abbassamento dei criteri di merito, andando a garantire un ampliamento dell’accesso alla borsa di studio.

Chiediamo una maggiore chiarezza e pubblicizzazione del bando della borsa di studio nella convinzione che questo incentivi lɜ studentɜ ad intraprendere un percorso di studio, seppur partendo da condizioni economiche svantaggiate. Proprio per questo, chiediamo che il bando venga sponsorizzato maggiormente e che venga reso di facile comprensione. 

Con gli adeguamenti ministeriali alla variazione dell’indice generale Istat dei prezzi al consumo per le famiglie sono stati definiti i nuovi limiti ISEE ed ISPE per l’accesso al bando di borsa di studio, aumentandoli rispettivamente a 26.306,25 € e 57.187,53 €.

Chiediamo, in prima istanza, che anche l’Ente Regionale (ERDIS) innalzi le rispettive soglie, adeguandole al massimale definito dal Decreto Direttoriale n. 318 del 14-03-2024, e che, successivamente, si impegni a garantire la progressiva estensione dell’accesso alle borse studio nell’ottica di ampliare in maniera sempre maggiore la platea di coloro che vengono tutelati da questo fondamentale strumento.

In aggiunta, chiederemo che venga eliminato il parametro ISPE come requisito di accesso alla borsa in quanto, anche in in presenza di un ISEE sotto la soglia prevista per l’accesso, porta troppo spesso all’esclusione dal beneficio. 

Chiediamo che il servizio di alloggio sia concesso anche ad Agosto e Settembre, mese in cui sono previste sessioni di esame, attività laboratoriali e di stesura di tesi, per le quali è imprescindibile la presenza nella sede universitaria.

La durata attuale del servizio a 10 mesi causa non pochi problemi all’utenza, che si trova costretta a pagare cifre esorbitanti per poter rimanere nella sede universitaria nei mesi esclusi dal periodo di concessione del servizio alloggio o per sostenere costi inerenti al trasporto per raggiungerla. 

In merito all’erogazione della quota relativa al “contributo alloggio” per la componente studentesca che ne risulta vincitrice, chiediamo che questa venga erogata entro pochi giorni dalla registrazione presso l’Agenzia delle Entrate del contratto di locazione.

Questo permetterebbe di affrontare le prime spese necessarie all’avvio del contratto, quali anticipo della caparra e delle prime due mensilità.

Per la componente studentesca borsista iscritta al primo anno, invece, riteniamo che la quota debba essere erogata in due tranche: una alla presentazione del contratto e un’altra invece al raggiungimento dei 20 CFU necessari per non restituire la borsa di studio percepita.

Al momento il bando di borsa di studio prevede che, in caso di mancanza di posti liberi, i beneficiari di borsa di studio vincitori di posto alloggio, debbano presentare  un contratto di affitto non inferiore a 10 mesi entro il 15 Novembre affinchè venga erogato loro un contributo affitto spettante dalla borsa di studio di cui si è risultato vincitore.  Chiederemo una deroga rivolta al riconoscimento di contratti di affitto inferiori ai 10 mesi e conseguente erogazione di borsa di studio adeguata in proporzione ai mesi di durata del/dei contratti/o.

Riteniamo fondamentale introdurre l’azzeramento di carriera anche per studentɜ che effettuano un passaggio di corso e non solo per chi rinuncia agli studi.

Dato che la platea della componente studentesca internazionale che fa richiesta di borsa è in espansione, riteniamo che il bando debba essere tradotto, oltre che in inglese, anche in francese e cinese, e che debba essere introdotto un front office che, collaborando con l’ente, supporti lɜ studentɜ nella presentazione della domanda dando indicazioni chiare sulla documentazione. 

Proponiamo l’implementazione di un form nella domanda di borsa di studio in cui studentɜ richiedenti l’alloggio possano esprimere le loro esigenze e necessità di collocazione a livello di area della città.

Per quanto riguarda il servizio alloggio, si ritiene che lǝ studentǝ che dovrà alloggiare presso le strutture dell’ente debba essere opportunamente informatǝ sui beni non forniti ma necessari durante la propria permanenza, esplicitandoli nel bando o nella sezione apposita del sito ERDIS (ad esempio stoviglie, lenzuola…).

DIGITALIZZAZIONE 

Chiediamo che tutte le procedure inerenti al diritto allo studio vengano informatizzate, nell’ottica della digitalizzazione delle pratiche. In particolare si pone l’attenzione sulla componente studentesca straniera, la quale riscontra inevitabilmente enormi difficoltà nel dover spedire la documentazione cartacea dal proprio Paese di residenza. Inoltre, si chiede che anche per la modalità di autenticazione debole sia prevista la possibilità di inviare la documentazione richiesta in formato digitale. 

TRASPORTO

Il servizio di trasporto pubblico, che non a caso è garantito all’interno della definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, è un servizio essenziale a cui la componente studentesca ha necessità di accedere senza alcun ostacolo economico.

Per questo riteniamo che il servizio di Trasporto Pubblico Locale debba essere completamente gratuito, prioritariamente per la componente studentesca che rispetta i requisiti di reddito per la Borsa di Studio, fornendo a quest’ultima l’abbonamento annuale al momento dell’iscrizione all’anno di riferimento. 

L’accesso al trasporto pubblico risulta, infatti, fondamentale non solo per raggiungere agevolmente il proprio alloggio, la mensa o la propria sede universitaria, ma anche per potersi spostare all’interno della città e del territorio.

Per quanto riguarda la componente studentesca pendolare, è opportuno garantire la gratuità del servizio per l’intero percorso che collega la propria residenza alla sede universitaria di iscrizione. 

Una problematica che riguarda l’intera componente studentesca che vive gli spazi cittadini è quella relativa alla scarsa presenza o totale assenza di corse notturne. In particolare, facendo riferimento alla città di Ancona, durante la settimana è possibile usufruire del servizio di Trasporto Pubblico Locale limitatamente per le corse 1⁄4 /(Centro-Tavernelle) e 30 (Centro-Torrette) e non oltre l’1:30, escludendo dal servizio chi abita in zone diverse da quelle coperte da suddette linee, in particolare facendo riferimento agli studentati collocati in Via Brecce Bianche e in Via Miglioli, per i quali l’ultimo collegamento è previsto alle 20:30. Pertanto riteniamo fondamentale estendere la fascia oraria in cui è attiva la linea 46 al fine di permettere alla componente studentesca che abita nelle zone coperte dalla suddetta linea di tornare a casa in piena sicurezza anche in orari notturni.

Il servizio attualmente offerto è inoltre garantito solo nei giorni feriali, con una drastica riduzione nei festivi. Riteniamo inaccettabile l’esclusione dalla vita cittadina di parte della componente studentesca che non vive nel centro della città, pertanto continueremo a chiedere l’ampliamento del servizio attualmente offerto anche alle corse che collegano altri punti della città, e l’introduzione di corse notturne anche nei giorni festivi. Inoltre pensiamo che non debba esserci un orario limite per le corse notturne ma che queste debbano essere garantite durante l’intero orario notturno, dando la possibilità di tornare nella propria abitazione anche a chi per diverse ragioni non può farlo prima di un certo orario.

MENSE

Il servizio di ristorazione offerto dall’ERDIS rappresenta un mezzo fondamentale per permettere alla componente studentesca di vivere nella città in cui studia. Tuttavia la possibilità di accedervi non è la stessa per tutta la componente studentesca, in quanto orari e giorni di apertura differiscono per ogni struttura, e in alcune sedi dell’Ateneo la mensa è del tutto assente, con la sola possibilità di usufruire di un locale convenzionato spesso distante dal polo universitario.

Pertanto pensiamo che ogni polo universitario debba prevedere il servizio ristorazione con una mensa aperta tutti i giorni, a pranzo e cena, e che l’orario della cena debba essere prorogato fino alle 21 per dare la possibilità di cenare anche in orario più inoltrato, e che l’orario di apertura per il pranzo almeno per i poli di Medicina sia prorogato fino alle 15, per garantire il servizio anche a coloro che svolgono tirocinio.

Allo stato attuale, il servizio di asporto prevede l’impiego di contenitori usa e getta in materiale biodegradabile. Consapevoli delle ragioni relative alla sicurezza igienico sanitaria di tale scelta, riteniamo opportuno dare la possibilità a chi, anche con dichiarazione di responsabilità, volesse utilizzare il proprio contenitore per portare via il pasto, anche in ottica di un minor spreco di risorse.

In merito alla qualità dei pasti offerti, riteniamo che debba essere riposta sempre maggiore attenzione non solo nel rispetto delle norme igieniche, ma anche nella qualità della materia prima e dei metodi di preparazione, in quanto talvolta i cibi risultano non ben cotti o i frutti non maturi al punto giusto.

Le possibilità di scelta sono molto ridotte o addirittura assenti per la componente studentesca con determinate necessità alimentari (assenza di secondi vegani o privi di lattosio o di glutine). La componente studentesca celiaca risulta totalmente impossibilitata ad usufruire del servizio mensa, in quanto non è attualmente previsto uno spazio dedicato alla preparazione di pasti senza rischio di contaminazione, pertanto riteniamo che tale servizio debba essere garantito qualora richiesto.

Per garantire la massima sicurezza in termini igienici, crediamo che ogni mensa debba essere attrezzata con distributori di bevande touch free, per ogni tipologia di bevanda offerta.

Per quanto riguarda l’APP ERDIS.eat, riteniamo che la sua introduzione fosse necessaria al fine di permettere di accedere al servizio anche con l’utilizzo dello smartphone e non solo del tesserino ERDIS, ma anche per fornire altri servizi attualmente non garantiti. Tra questi pensiamo che debba essere introdotta la possibilità di ricaricare il proprio borsellino elettronico direttamente dall’applicazione, evitando di dover accedere ogni volta al sito dell’ente con autenticazione, e che sia possibile visualizzare costantemente il credito residuo del borsellino. In merito ai pagamenti effettuati, riteniamo che debbano essere completamente abbattuti i costi relativi alle commissioni. 

Considerando la sempre maggiore internazionalizzazione dei corsi di laurea dell’UNIVPM, riteniamo necessario introdurre la possibilità di scegliere la lingua con cui visualizzare l’app, tra cui primariamente italiano, inglese, francese e spagnolo.

La possibilità di ricaricare il proprio borsellino elettronico direttamente all’interno delle mense senza costi relativi a commissioni, è attualmente garantita solo nella struttura collocata in Via Petrarca (Ancona). Pensiamo che questa possibilità debba essere estesa a tutte le strutture che erogano il servizio ristorazione, in quanto permette di ricaricare il borsellino elettronico anche sul momento.

SEDI DECENTRATE

Tutti i servizi garantiti dall’ERDIS devono essere presenti in ciascuna delle sedi decentrate con standard qualitativi uniformi affinché non si creino differenze tra studentɜ. 

Nel caso si presentasse una sospensione temporanea di suddetti servizi, riteniamo opportuno stipulare convenzioni a vantaggio della componente studentesca con tutti gli enti in grado di sopperire ad essa. Riteniamo ugualmente fondamentale che i prezzi delle convenzioni vengano uniformati ai prezzi dell’ERDIS.

Ogni sede presenta necessità diverse di eguale importanza. Pertanto, le nostre proposte specifiche per ogni sede verranno sviluppate in un apposito documento.

DSU NELLE CARCERI

Il nostro Ateneo ha attivato, nel 2023, accordi con gli istituti penitenziari della città di Ancona per permettere l’accesso agli studi terziari anche ai detenuti. 

Riteniamo che lo studio e la cultura siano i mezzi primari per concretizzare lo scopo rieducativo della pena, sancito dall’articolo 27 della costituzione.

Anche all’interno dei Poli Penitenziari Universitari è necessario difendere lo studio come diritto, permettendo a chi ne ha volontà di accedere appieno ad esso, fornendo loro i mezzi e i servizi di cui fruisce la componente studentesca esterna. 

Crediamo sia fondamentale che vengano garantiti gli strumenti didattici che i corsi di laurea richiedono, ossia libri, materiale accessorio, dispositivi informatici e rete wifi stabile. Questo è indubbiamente un tema che necessita un dialogo costante tra il nostro Ateneo e gli Istituti.

Riteniamo fondamentale riportare la componente umana all’interno dei percorsi di studio dei detenuti, in tal senso chiediamo che sia prevista la partecipazione dellɜ studentɜ alle lezioni in aula e l’istituzione di tutor accademici che supportino, in telematica e presenza, i detenuti nell’affrontare la vita universitaria.

ASSISTENZA SANITARIA

Se quello allo studio è un diritto imprescindibile, in egual modo lo è quello alla salute. 

La componente studentesca, in primis quella fuorisede, ha limitato accesso a servizi basilari come il medico di base, e di conseguenza l’accesso gratuito a visite specialistiche, anche urgenti. 

È necessario fornire un servizio sanitario fruibile a tutta la componente studentesca, efficiente e di qualità.

La presenza di un unico medico convenzionato nella città di Ancona per le visite alla componente studentesca fuorisede comporta per essa svariati disagi. Visite affrettate e appuntamenti a lunga scadenza vanificano spesso lo scopo della visita stessa, magari richiesta con una certa urgenza. 

Altrettanto problematico è per la componente studentesca fuorisede raggiungere il Pronto Soccorso in orari notturni, data la scarsità, se non totale assenza, di mezzi di trasporto pubblico per l’Ospedale Riuniti Torrette. Chiediamo, pertanto, che venga esteso il numero di corse notturne del 30, e che questa linea copra non solo le attuali zone, ma anche quelle attualmente scoperte in orario notturno (Tavernelle, Piazza Ugo Bassi, il quartiere del Piano).

Per quanto riguarda la Guardia Medica, questa non risulta ancora gratuita per la componente studentesca fuorisede che proviene da fuori regione. E’, perciò, necessario renderla tale.

Chiediamo l’aumento dei medici di base convenzionati nel territorio cittadino anconetano, locati in diverse zone della città e fruibili dalla componente studentesca tutta. Riteniamo necessario, inoltre, garantire la possibilità sottoporsi a visite mediche senza appuntamento.

Al di fuori del capoluogo, nessuna sede dispone di un medico di base convenzionato. Riteniamo, quindi, doveroso sopperire a questa mancanza in maniera tempestiva. 

Chiediamo che vengano garantiti i servizi essenziali nell’ambito medico a titolo gratuito o ad un prezzo agevolato, per permettere di intraprendere il percorso di studi senza le incombenze delle spese di carattere medico-sanitario, che possono comportare ingenti  prese a carico dell’individuo, le quali potrebbero andare a gravare su un contesto economico precario.

Vogliamo che vengano stipulate convenzioni al fine di garantire, gratuitamente i seguenti esami e screening:

  • PAP test, che attualmente risulta offerto dal Sistema Sanitario Nazionale solo sopra i 25 anni di età. È infatti opportuno che questo venga effettuato già dall’età di 15 anni.
  • mappatura dei nei
  • una visita ginecologica/andrologica all’anno
  • una visita urologica all’anno
  • una visita odontoiatrica all’anno
  • una visita oftalmologica all’anno

Crediamo necessario, inoltre, che vengano stipulate delle convenzioni con professionisti dell’area di dermatologia, psichiatria, ginecologia, andrologia, urologia, fisioterapia, odontoiatria, oftalmologia, diagnostica per immagini (Radiologia, Ecografia, Risonanza Magnetica, TAC), dietistica e nutrizione.

Comunicato stampa – Idoneз non beneficiarз

Nell’ultimo mese sono state pubblicate le prime graduatorie provvisorie per l’assegnazione delle Borse di Studio ERDIS, seguite dall’esposizione delle prime graduatorie assestate risalente a pochi giorni fa. Proprio con la pubblicazione di queste ultime, si sta sempre più inquadrando e confermando un dato preoccupante: il ritorno della figura dello studente idoneo non beneficiario nelle Marche. Questa figura delinea una persona che possiede sia i requisiti di reddito che di merito per accedere alla Borsa di Studio, ma non la riceve per mancanza di fondi. 

Nella Regione Marche mancano fondi sufficienti per coprire le Borse di studio: per la prima volta dopo cinque anni torna la figura dell’idoneo non beneficiario. 1576 delle studentesse e degli studenti che avrebbero diritto, secondo requisiti di merito e reddito, al sussidio erogato dall’Ente Regionale per il Diritto (ERDIS) quest’anno non potranno beneficiarne. Di fatto, viene negato un diritto fondamentale a quasi 1 studente su 5, evidenziando una notevole carenza di fondi stanziati per il Diritto allo Studio.

Una situazione drammatica ed inaccettabile, che scaturisce da un cronico sottofinanziamento dell’Istruzione Pubblica Italiana, sempre tra gli ultimi posti nella scala di priorità delle istituzioni. 

La tutela del Diritto allo Studio, garantita dall’articolo 34 e dall’articolo 3 della costituzione italiana, è messa in seria discussione dalla mancanza di investimenti e politiche volte a rendere l’istruzione universitaria sempre più accessibile, con peraltro gravi conseguenze: sono tante le studentesse e gli studenti per cui la Borsa di Studio rappresenta l’unica possibilità per proseguire gli studi, spesso anche in una regione diversa rispetto a quella di origine. Mentre negli Atenei il numero di iscrizioni è in crescita, la Regione non si impegna nel garantire servizi e tutele a tutta la componente studentesca, non valorizzando studenti e studentesse provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo, scegliendo di fatto di non investire nel proprio futuro. 

Come Gulliver – UDU Ancona, sindacato studentesco e lista di rappresentanza che da 36 anni si batte per i diritti della componente studentesca, vogliamo denunciare con fermezza la gravità di questa situazione, chiedendo alle istituzioni di agire per evitare che moltissimi studentesse e studenti si trovino nella condizione di dover rinunciare alla formazione universitaria. Uno Stato che non garantisce la possibilità di studiare, l’emancipazione e il pieno sviluppo della persona, garantendo il superamento di qualsiasi ostacolo di natura economica e sociale, dimostra di non avere alcun interesse per i suoi più giovani cittadini e per il loro futuro. 

Nella Regione Marche è storico il lavoro svolto dal Gulliver per migliorare i servizi offerti dall’Ente Regionale per il Diritto allo Studio e per tutelare i diritti delle studentesse e degli studenti borsisti. Negli ultimi anni abbiamo conquistato numerose vittorie: l’inaugurazione di un nuovo studentato (il “Buon Pastore”) nel 2019, l’aumento della soglia ISEE e ISPE per la richiesta di Borsa di Studio, l’azzeramento dell’anzianità universitaria per la domanda di Borsa. Ma nonostante questi miglioramenti, ci sono ancora molte sfide da affrontare: sono ancora molte le criticità nei servizi offerti, ancora inadeguati e insufficienti nel rispondere alle necessità della componente studentesca, e obiettivi già considerati raggiunti – come l’assenza di idonei non beneficiari negli ultimi cinque anni – per cui dobbiamo continuare a batterci.

Non rimarremo a guardare: siamo già in contatto con le istituzioni per risolvere la situazione e per tutelare gli studenti idonei non beneficiari, ma per far sentire la nostra voce avremo bisogno del supporto di tutta la componente studentesca. Continueremo a batterci per difendere il Diritto allo Studio e per chiedere fondi per coprire tutte le Borse di Studio, come abbiamo fatto molte volte in passato.

Guida ERDIS 2023/24

Anche per quest’anno torna la Guida ai servizi ERDIS firmata Gulliver!

Da ormai 15 edizioni, decifriamo il Bando di Borsa di Studio ERDIS.

La Guida nasce proprio per aiutare ad orientarsi tra le contorte righe del Bando dei servizi del Diritto allo Studio offerti dall’ERDIS. La guida contiene scadenze, modalità per completare la domanda di Borsa di Studio, importi e servizi offerti. È possibile inoltre scaricare anche la versione in lingua inglese e francese.

Per scaricare i file in formato PDF basta scorrere la pagina verso il basso.

Proposta di innalzamento della soglia ISEE per accedere ai bandi di borsa di studio


Con la presente lettera si porta all’attenzione della Giunta Regionale una questione molto importante riguardante il Diritto allo Studio Universitario e in particolar modo i bandi per le borse che verranno pubblicati in seguito all’approvazione del Programma Regionale.
All’articolo 12 della bozza del Programma Regionale per il Diritto allo Studio 2020/2021 “Norma di rinvio e disposizioni straordinarie a seguito dell’emergenza da covid-19”, viene presentata una manovra di sostegno attraverso borse di studio e residenze, destinata a studenti con un ISEE compreso tra 21000 e 23000 euro e che hanno subito una contrazione del reddito nel periodo compreso tra marzo e maggio 2020.
Questo intervento a nostro avviso presenta due problematiche fondamentali:
• Rischia di essere ripetitivo dato che il bando della borsa di studio erogata dall’ERDIS prevede la possibilità di presentare l’ISEE corrente e dunque attraverso di esso già vengono prese in considerazione eventuali contrazioni del reddito familiare
• Rappresenta una misura provvisoria non organica in materia di Diritto allo Studio e che non va in maniera decisa verso un aumento della platea dei beneficiari

Per questi motivi si ritiene che la Regione Marche debba rivedere la propria posizione espressa nel Programma Regionale, eliminando i vincoli previsti nell’art. 12 e finanziando, sia con i fondi inizialmente stanziati per quel contributo che con ulteriori fondi, l’innalzamento della soglia ISEE per fare richiesta di borsa di studio da 21000 a 23000 euro garantendo a tutti gli studenti richiedenti e idonei i benefici della stessa.
Questo intervento andrebbe ad incrementare la platea di studenti beneficiari e avrebbe anche due conseguenze molto importanti:
• Eliminerebbe in parte le differenze circa i requisiti reddituali che la nostra Regione ha rispetto alle regioni limitrofe, dato che la soglia di reddito per l’accesso alla borsa di studio nelle Marche è la più bassa rispetto alle regioni ad essa confinanti:

  • in Emilia Romagna la soglia è fissata a 23000 euro di ISEE e 50000 euro di ISPE;
  • in Umbria, Abruzzo e Toscana il limite è 23508,78 euro di ISEE e 51106,05 di ISPE;
  • in Lazio nel bando di borsa di studio 2020/2021 il limite raggiunge 23626,32 euro di ISEE e 51361,58 euro di ISPE;
    Le Marche invece sono bloccate al limite minimo di 21000 euro di ISEE e 38000 euro di ISPE, rischiando dunque di rimanere indietro e risultare poco “competitiva” nei confronti delle regioni limitrofe.
    • Rappresenterebbe un ottimo segnale per la componente studentesca, la quale vedrebbe in questo investimento un interesse concreto della Regione Marche nei confronti degli studenti più in difficoltà.

A nostro avviso il processo di finanziamento del Diritto allo Studio nelle Marche deve essere continuo e avere come obiettivo quello di raggiungere il limite massimo consentito, sia per dare la possibilità agli studenti privi di mezzi di accedere agli studi, sia per risultare competitiva e attrattiva nei confronti degli studenti del proprio territorio, e non, che in un momento di difficoltà economica come questo, potrebbero decidere di investire il loro futuro nella Regione.

Alla luce delle considerazioni sopra fatte si chiede alla Giunta Regionale di accogliere le richieste dei rappresentanti degli studenti e di dare un segnale politico importante verso gli studenti dei propri atenei e degli istituti per l’alta formazione.

Pasquale La Serra – Rappresentante degli Studenti UnivPM
Sofia Vaccari – Rappresentante degli studenti Uniurb
Giada della Flora – Rappresentante degli studenti Unimc
Riccardo Cellocco – Rappresentante degli studenti Unicam
Veronika lytvynova – Rappresentante Accademia di Urbino
Sofia Postini – Rappresentante AFAM Macerata

Contributo affitti e sussidi Covid, “studenti di serie A e B”. Universitari in lotta contro Regione Marche

Nella giornata di Martedì 30 giugno sono state pubblicate, dalla Regione Marche, le modalità di accesso al contributo affitto per gli studenti fuori sede.
Come lista Gulliver – UDU Ancona abbiamo cercato a più riprese di portare all’attenzione le richieste della componente studentesca, ma pur avendo ottenuto, a seguito della manifestazione del 22 giugno, un incontro con il Vice Presidente della Regione Anna Casini e l’Assessore del Diritto allo Studio Loretta Bravi, la Regione ha deciso di non accogliere le nostre proposte e di continuare ad ignorare le necessità degli studenti.

Se è pur vero che, a seguito della nostra richiesta, è stato reso accessibile il contributo anche agli studenti con residenza fuori dalla regione Marche che studiano in un Ateneo marchigiano, contestualmente è stato specificato che quest’ultimi riceveranno il bonus solo nel caso in cui dovessero rimanere fondi disponibili: “una decisione volta ad ‘accontentare’ gli studenti marchigiani, ma che lascia scontenti e a bocca asciutta chi, provenendo da fuori Regione, ha deciso di investire il proprio futuro nelle Marche. Gli ultimi fra gli ultimi: studenti che potrebbero rimanere esclusi da qualsiasi forma di aiuto economico, sia dalla regione ospitante sia dalla regione di residenza, nonostante continuino ad arricchire il tessuto socio culturale ed economico delle stesse.” dice Marco Centanni, il Coordinatore del Gulliver – UDU Ancona.
“Questa scelta politica della Regione Marche” continua “è basata su un favoritismo nei confronti degli studenti residenti nelle Marche, i quali saranno chiamati al voto per le elezioni regionali di settembre. Questa divisione, basata su meri interessi politici, divide la componente studentesca in universitari di serie A e di serie B, andando a svantaggiare tutti coloro che, provenienti da Regioni differenti dalle Marche, spesso sono la colonna portante delle università del territorio.”
Questa scelta è sintomo di una visione miope della realtà universitaria, che non considera gli studenti fuori sede come una categoria da valorizzare e tutelare: gli studenti residenti nelle Marche portano gli stessi benefici degli studenti provenienti da altre regioni, ma vengono trattati in maniera diversa per puro interesse politico.
Oltre a questa problematica ideologica che divide la popolazione studentesca, mancano una serie di garanzie, da noi richieste, per le famiglie degli studenti con una situazione di reddito già difficile prima dell’emergenza dovuta al COVID19.
La misura varata dalla Regione, innanzitutto, non garantisce un fondo dedicato agli studenti universitari, inserendo il sussidio all’interno di una misura di sostegno alle famiglie che rischia di lasciare a mani vuote una buona parte degli studenti universitari. A peggiorare la situazione, nonostante sia stabilita una forbice di ISEE molto ampia entro la quale è possibile presentare la domanda, non si tiene conto delle difficoltà economiche già pre esistenti da prima della pandemia: infatti, i requisiti di accesso economici escludono tutti coloro i quali non hanno subito una contrazione del reddito dovuta al lockdown.
“Una delle cose su cui abbiamo incentrato maggiormente l’attenzione, durante tutte le occasioni che abbiamo avuto per presentare proposte, incluso l’incontro con la Regione Marche, è proprio il reddito familiare: in una situazione di emergenza e di crisi economica è imprescindibile aiutare, senza alcun tipo di esclusione, studenti con un basso reddito familiare. La Regione stessa ritiene uno studente “privo di mezzi” colui che ha un ISEE familiare fino a 21mila euro e dovrebbe essere essa stessa a garantire qualsiasi forma di sussidio per questa categoria. Con questa manovra la Regione Marche ha perso l’occasione di dimostrare interesse nei confronti delle famiglia che necessitano di reale tutela economica.” dichiara Marco Centanni, Coordinatore del Gulliver – UDU Ancona.
Quello che più ci rammarica di tutto questo è il fatto che le proposte e le soluzioni per risolvere le problematiche sono state portate più volte all’attenzione delle istituzioni, ma non sono mai state ascoltate. Per l’ennesima volta la Regione Marche ha dimostrato totale inadeguatezza nel realizzare concretamente misure a favore degli studenti seppur si sia provato numerose volte a creare i presupposti per la risoluzione delle problematiche presentate. “L’apertura all’ascolto continua a non tradursi in un reale tentativo di risoluzione dei problemi evidenziati e in un’effettiva considerazione delle proposte presentate: siamo stanchi di essere messi a tacere con risposte di convenienza, vogliamo i fatti, vogliamo considerazione!” conclude Marco Centanni.

PRESIDIO SOTTO LA REGIONE – NELLE MARCHE (R)ESISTIAMO

Dopo 2 mesi dal primo incontro degli studenti con l’Assessore al Diritto Allo Studio Universitario e dopo 4 mesi dall’inizio della pandemia, il Governo della Regione Marche ha pubblicato una timida risposta alle nostre richieste, dimostrando di fatto che gli studenti universitari e le loro difficoltà non sono negli interessi di questa Regione.

La misura di sostegno ai pendolari mediante un bonus per gli abbonamenti del trasporto pubblico locale non specifica se lo studente possa scegliere un rimborso in contanti anziché un voucher. Molti studenti avranno terminato gli studi o non confermeranno l’affitto per il prossimo anno accademico, perciò non avranno necessità dell’abbonamento, ma comunque diritto ad un rimborso.
L’intervento adottato per il contributo affitto per gli studenti universitari fuori sede non dà alcuna garanzia sull’incisività dello stesso e dimostra il totale disinteresse nei confronti delle richieste fatte dagli studenti.
Il contributo è indirizzato solo agli studenti residenti nelle Marche e iscritti ad un ateneo marchigiano, escludendo tutti gli studenti iscritti negli atenei marchigiani provenienti da altre regioni e al dì fuori del territorio nazionale, studenti che investono il loro futuro nella Regione e contribuiscono ad arricchire sia il patrimonio economico che culturale della stessa.
È necessario che vengano garantite maggiori tutele nei confronti degli studenti con un ISEE fino a 21.000 euro, ritenuti dall’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario privi di mezzi.

Per queste ragioni chiediamo di:

  1. Istituire un fondo destinato esclusivamente agli studenti universitari, inclusi coloro che sono iscritti in università marchigiane ma residenti in altre regioni.
  2. Erogare un contributo pari al 100% del canone di locazione nella fascia 0-21.000 € di ISEE senza la clausola di aver avuto subito una contrazione del reddito, mentre per la fascia da 21.000-40.000€ di ISEE mantenere gli attuali vincoli.
    3.Garantire un rimborso monetario pari alla quota corrispondente ai mesi di lockdown per chi aveva sottoscritto un abbonamento di TPL e non intende rinnovarlo per il prossimo anno accademico.

Abbiamo quindi deciso di organizzare un presidio apartitico sotto il Palazzo della Regione lunedì 22 giugno alle ore 9:30 per difendere la condizione della comunità studentesca.

La Regione Marche deve rivedere le sue posizioni in merito a queste manovre e iniziare un percorso di confronto con la rappresentanza studentesca universitaria sulle tematiche che riguardano prettamente questa categoria.
Gli studenti universitari non possono essere invisibili e le nostre esigenze non possono rimanere inascoltate. La Regione deve comprendere le reali problematiche degli studenti: nelle Marche vogliamo esistere e non solo resistere!

Per rendere più rappresentativo il presidio, porta con te un cartello o un foglio e scrivi il tuo nome, da quando sei fuorisede, la città in cui studi e aggiungi #(R)esisto (Simone, 3 anni ad Ancona #io(R)esisto).
Manifestiamo, ma in sicurezza! Raccomandiamo la dotazione di mascherina e il distanziamento fisico durante la manifestazione di un metro.

Link all’evento facebook: https://www.facebook.com/events/280820396613952

Hanno aderito alla manifestazione promossa dall’ACU Gulliver

Rete degli Studenti Medi Marche
Officina Universitaria

Emergenza COVID-19 – L’appello degli studenti universitari

Tra le tante categorie in difficoltà a causa dall’emergenza sanitaria nazionale rientrano anche gli studenti universitari: fino ad oggi il Governo non ha ancora istituito misure di sostegno per i tantissimi studenti, fuorisede e non, iscritti agli Atenei italiani. 

Solo di recente il Ministro dell’Università e della Ricerca, prof. Gaetano Manfredi, ha rilasciato alcune interviste facendo riferimento ad aiuti nazionali per evitare un’impennata degli abbandoni e un crollo delle iscrizioni nel prossimo anno accademico, stimati al 20% del totale degli iscritti.

L’iscrizione all’Università non è un lusso o un privilegio per le famiglie italiane, ma rappresenta un investimento per moltissime di queste che fanno grandi sacrifici per poter consentire ai propri figli di poter studiare con la speranza di un futuro sicuro e migliore. Se per lezioni ed esami è stato implementato un sistema di didattica online, permangono criticità e domande senza risposta in questi mesi di emergenza soprattutto in merito alla questione degli affitti, che moltissimi fuorisede stanno continuando a corrispondere ai proprietari, pur essendo molti di loro tornati dalle proprie famiglie.
Per questo motivo come Associazione Studentesca Gulliver – Sinistra Universitaria abbiamo avanzato delle proposte alla Regione Marche per quanto riguarda, in particolar modo, un contributo affitti per gli studenti delle Università Marchigiane provenienti da tutto il territorio nazionale e internazionale e delle borse di studio, seguiti anche da altre realtà marchigiane. Per quanto le Università possano impegnarsi nell’aiutare gli studenti, cosa che avviene quotidianamente, alcune soluzioni devono venire da parte della Regione Marche che non può ignorare gli studenti iscritti alle università del proprio territorio in un momento come questo.
Oggi 12 Aprile si terrà una seduta del Consiglio Regionale delle Marche e abbiamo notato come alcuni consiglieri hanno presentato nei giorni scorsi delle mozioni per chiedere interventi proprio sugli affitti e sugli abbonamenti per il servizio di trasporto pubblico locale: queste proposte, insieme alla richiesta di modifica dei criteri di merito per le borse di studio, sono state già portate all’attenzione della Regione attraverso il Coordinamento delle Università Marchigiane (a cui hanno partecipato i quattro Rettori degli atenei marchigiani, l’assessore al Diritto allo Studio Loretta Bravi e i rappresentanti degli studenti della regione) con delle lettere indirizzate agli organi regionali dai rappresentanti degli studenti. Non possiamo continuare ad aspettare decisioni dal Governo in merito a queste problematiche; è giunta l’ora che la Regione Marche dimostri interesse per il mondo dell’Università e prenda delle forti e chiare posizioni riguardo queste proposte, come hanno già fatto altre Regioni in maniera indipendente.
Vogliamo dunque lanciare un appello a tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale: la seduta di domani rappresenta un’occasione per dare delle risposte ai migliaia di studenti dislocati nelle varie sedi universitarie e per rassicurarli sul proprio futuro.
Sarebbe disastroso per la Regione Marche disperdere il patrimonio culturale e sociale che rappresentiamo; infatti il numero degli studenti nelle Marche è già tragicamente diminuito negli anni a causa del sisma che ha colpito l’entroterra marchigiano e in questo momento rischiamo un ulteriore tracollo.
Ci aspettiamo risposte chiare che , chiediamo prese di posizioni forti, non ci bastano più i silenzi, anche se a volte il silenzio è più forte di una risposta.

EMERGENZA CORONAVIRUS – LE NOSTRE PROPOSTE PER TUTELARE GLI STUDENTI E LE LORO FAMIGLIE

Questa mattina si è svolta una seduta del Consiglio Studentesco del nostro Ateneo per via telematica in cui abbiamo presentato diverse proposte per tutelare gli studenti e le loro famiglie in seguito alla pandemia di Covid-19.
Se fino ad adesso come rappresentanti abbiamo cercato di raccogliere segnalazioni e controllare che il servizio di didattica online messo in piedi dall’Università non creasse problemi agli studenti, ora è il momento di insistere sugli effetti collaterali che questa pandemia ha e avrà sulla situazione economica delle famiglie e quindi abbiamo fatto proposte su tasse universitarie, sugli affitti, sulle borse di studio e in generale su tutti i servizi agli studenti.

TASSE
Abbiamo chiesto che la scadenza della terza rata (attualmente prevista per il 1 Giugno) venga prorogata al 31 Agosto, con la speranza che le famiglie degli studenti o gli studenti lavoratori stessi, possano tornare alle loro attività nel frattempo e quindi avere un reddito sicuro. Per gli studenti che invece intendono laurearsi nella sessione estiva, abbiamo chiesto che tale scadenza sia contestuale al caricamento della tesi su esse3web.
Per l’esonero “superbravo” abbiamo chiesto che la scadenza per il calcolo dei crediti con la relativa media venga posticipata al 30 Settembre.
Infine, visto che questa situazione di emergenza potrebbe avere un impatto economico importante sulle famiglie e gli studenti, abbiamo chiesto che le more di qualsiasi pratica non vengano considerate e che nel Regolamento tasse del 2020/2021 si introducano delle misure che possano tutelare chi è in difficoltà.

DIRITTO ALLO STUDIO

Pur non essendo il diritto allo studio competenza dell’Università, abbiamo richiesto che attraverso le istituzioni locali e regionali si lavori per un abbassamento dei crediti richiesti per l’accesso alla borsa di studio: la nostra proposta prevede una diminuzione dei crediti da conseguire al termine del I anno (che sia triennale, magistrale o a ciclo unico) pari a 9 CFU e di 12 CFU per gli anni successivi al primo. Infatti, anche se l’Ateneo sta cercando di organizzare esami a distanza, non è per niente irrealistico pensare che gli studenti non possano incontrare difficoltà nello svolgimento e nel superamento delle prove.
Inoltre per quanto riguarda le domande di borsa di studio per l’a.a. 2020/2021, i parametri di reddito che vengono considerati sono quelli del 2019 e dato che questa pandemia può anche modificare sensibilmente la condizione economica delle famiglie degli studenti, abbiamo chiesto che venga trovata una formula che consenta di calcolare un ISEE che tenga in considerazione degli ultimi mesi di stop forzato.

AFFITTI, DIDATTICA E SERVIZI AGLI STUDENTI

Una delle tematiche più care agli studenti fuorisede è sicuramente la questione degli affitti: abbiamo chiesto che la Regione istituisca un fondo per aiutare gli studenti fuorisede in particolari condizioni economiche attraverso l’erogazione di “un contributo affitto” e che il Coordinamento delle Università Marchigiane (che vede coinvolti i Rettori, la Regione appunto e i rappresentanti degli studenti) studi la fattibilità della proposta.

Per quanto riguarda gli abbonamenti dei servizi di trasporto autobus/treno, abbiamo chiesto che venga corrisposto allo studente un rimborso per i mesi coinvolti dalla pandemia o in alternativa una sua conversione in un bonus da poter utilizzare per la sottoscrizione degli abbonamenti nei prossimi mesi/anni.

Vista inoltre la situazione di incertezza anche sulla didattica per quanto riguarda esami e soprattutto tirocini, abbiamo proposto una proroga della scadenza delle domande di laurea per Ingegneria, Agraria e Scienze dal 20 Aprile al 20 Maggio.
Per il tirocinio del corso di laurea di Infermieristica abbiamo chiesto che il recupero delle ore di tirocinio in estate non superino in media le due settimane e che non si vada oltre il 19 agosto per non compromettere il prosieguo della carriera degli studenti di questi corsi di laurea.
Le ultime proposte riguardano invece la possibilità di poter scaricare le videolezioni presenti sulla piattaforma learn (dati i problemi riscontrati con gli insegnamenti che hanno utilizzato questa modalità), la possibilità di usufruire della consultazione digitale dei libri che hanno apposita licenza e la spedizione di testi o archivio tesi per gli studenti tesisti.

Per poter leggere nello specifico ogni proposta presentata vi rimandiamo al seguente link:
https://www.gulliver.univpm.it/consiglio-studentesco-2/consiglio-studentesco-20182020

Per qualsiasi dubbio non esitate a contattarci!

Inaugurazione Studentato “Buon Pastore”

Lo studentato “Buon Pastore” ha aperto oggi ufficialmente le porte alla città e agli studenti.

Nato come convento, la struttura ha visto nel corso dei secoli (il fabbricato risale al 1600) l’alternarsi di diverse funzioni al suo interno. Nel corso del ‘900 ha visto un costante degrado accentuato anche dai bombardamenti subiti a metà secolo e dal lento abbandono. Acquistato nel 2007 dall’ERSU Ancona ha visto oggi, nel dicembre 2019, una nuova rinascita. La struttura si presenta come una casa dello studente all’avanguardi e con numerosi confort, con spazi ampi, ariosi e illuminati. Sono presenti, oltre gli 88 posti letto divisi in mini appartamenti da 3-4 camere, numerosi spazi collettivi come auditorium, biblioteca, sale riunioni e sale studio, nonché un bar che sarà anche ad uso della città.

Nulla a che vedere con le strutture tutt’ora esistenti ad Ancona che presentano standard ben più bassi del modernissimo Buon Pastore.

Nell’inaugurazione di oggi le promesse sono state tante ed è buono sottolineare gli aspetti positivi dei discorsi fatti: riteniamo molto buono l’importanza che si sta dando a temi come la sicurezza sismica e il basso impatto energetico adottando soluzioni innovative, come ha sottolineato nel suo discorso il direttore A. Brincivalli parlando dello studentato; allo stesso tempo riteniamo positivo la presa di coscienza sulla situazione del diritto allo studio, sull’esistenza degli idonei non beneficiari che fortunatamente stanno scomparendo e sulla necessità di investire in modo maggiore in quegli studenti che risultano “privi di mezzi”; di fondamentale importanza per noi è non solo la presenza di un rappresentante degli studenti tra gli oratori di questa inaugurazione ma la volontà politica espressa dal presidente Ceriscioli di inserire uno studente in seno al CDA dell’erdis, cosa tutt’ora mancante, in quanto pezzo imprescindibile per portare avanti discorsi legati al diritto allo studio universitario.

Vogliamo ribadire che, nonostante tutti i risvolti positivi che ha, questo evento non deve rappresentare un motivo per ritenere la situazione delle case dello studente o della richiesta crescente di numeri di posti letto come risolta, e non deve allo stesso tempo farci dimenticare quei problemi che anche quest’anno si sono ripresentati creando come in anni passati numerosi disagi. Non possiamo chiudere gli occhi sui servizi ancora carenti e deficitari; continueremo quindi, forti anche di questa apertura verso qualità ed efficienza dei servizi per gli studenti e per il diritto allo studio, a lavorare sulle tematiche che fino ad ora abbiamo portato avanti tenendo sempre a mente quella che per noi è l’idea di Università, accessibile a tutti, di studentato come luogo di crescita e aggregazione, e di città universitaria.

INTRODOTTO IL RIFIUTO DEL VOTO NEL REGOLAMENTO STUDENTI

Dopo il lancio della nostra campagna “#nonloaccetto” con conseguente raccolta firme per l’introduzione del rifiuto del voto e la presentazione della nostra proposta in Consiglio Studentesco, il Senato Accademico dell’UNIVPM nella seduta di ieri 17 settembre, ha approvato all’unanimità una modifica del regolamento studenti che prevede l’introduzione del rifiuto del voto come diritto dello studente in sede d’esame e dei vincoli temporali per la pubblicazione degli esiti delle prove scritte.
Nel dettaglio vengono introdotte le seguenti modifiche:
– lo studente ha diritto di accettare o rifiutare il voto proposto quale esito dell’esame, attraverso la procedura informatica su esse3web, entro 3 giorni dalla pubblicazione degli esiti. Scaduto tale termine, vale la regola del silenzio/assenso per cui il voto si intenderà accettato.
– nel caso in cui l’esame si svolga in sola forma orale la pubblicazione degli esiti dovrà essere effettuata entro 5 giorni dalla data di conclusione dell’appello;
– nel caso in cui l’esame si svolga in sola forma scritta il termine e la modalità di notifica degli esiti della prova saranno comunicati allo studente il giorno stesso della prova. L’esito dell’esame verrà pubblicato entro e non oltre 20 giorni dalla data di sostenimento dello stesso;
– nel caso in cui l’esame si svolga in forma scritta ed in successiva forma orale, l’esito della prova scritta sarà comunicato allo studente prima del sostenimento della prova orale, di norma entro 15 giorni.

Le modifiche saranno valide dal primo appello dell’anno 2019/2020.

In seguito a numerose discussioni portate avanti negli anni in merito a questa proposta, siamo molto soddisfatti della decisione unanime presa dal Senato Accademico che porta la nostra Università a regolarizzare una pratica già presente negli altri atenei italiani. 
L’introduzione dei vincoli temporali per la pubblicazione degli esiti invece ci permette di mettere un freno ad alcuni comportamenti anomali che si sono verificati nel corso degli anni e che lasciavano gli studenti in una situazione sospesa dal punto di vista didattico, perchè appunto in attesa dei risultati degli esami da parte dei docenti.
Inizialmente la nostra posizione prevedeva vincoli temporali per la pubblicazione degli esiti delle prove d’esame più stringenti e puntava a garantire agli studenti di poter rifiutare il voto anche dei singoli moduli di ogni insegnamento ma questa richiesta è stata rifiutata da parte del corpo accademico: nel corso dei prossimi anni, cercheremo di garantire questo diritto anche in casi particolari come quest’ultimi.

Per rimanere sempre aggiornato, seguici su Telegram t.me/ACUGulliver e Instagram @acu_gulliver

Page 1 of 3

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén