Nella mattinata del 2 settembre si è svolto il test d’ingresso nazionale per il corso di Ingegneria Edile Architettura presso il polo universitario Monte Dago, l’ACU Gulliver – Udu Ancona ha organizzato una manifestazione per sottolineare la contrarietà al numero chiuso e la necessità di interventi per rendere l’università realmente accessibile.
Gli studenti e le studentesse dell’Associazione, all’uscita dell’aula del test, hanno consegnato una guida per facilitare l’eventuale immatricolazione. Gianluca Ferri, Coordinatore della Lista Gulliver, dichiara:
“ll test è un impedimento ad una scelta libera del percorso universitario e lavorativo di ogni singolo studente. Da sempre, come Gulliver ed Unione degli Universitari, ci battiamo per rimuovere lo sbarramento al libero accesso al mondo accademico. Riteniamo necessari degli investimenti adeguati per il superamento di tutte quelle carenze che vengono mascherate dalla presenza del numero chiuso, al fine di avere un’università realmente aperta e accessibile a tutte e tutti.”. “+fondi +spazi +docenti -numero chiuso =università accessibile” è lo striscione con cui l’Associazione sottolinea la necessità di reali cambiamenti.
L’istruzione continua a non essere considerata una priorità da parte dello Stato, infatti, i continui tagli effettuati sui finanziamenti all’istruzione e al settore sanitario sono la piena dimostrazione che non viene riposto interesse e soprattutto non viene attribuita la giusta importanza alla formazione di coloro che, di fatto, si troveranno ad essere protagonisti della società.

È necessario stanziare maggiori fondi per investire sulle strutture, sulla strumentazione, sul personale e sulla qualità della didattica. Queste devono essere garantite a tutti gli studenti e le studentesse, in tutti i luoghi di istruzione. Non possiamo permetterci che l’istruzione risulti inaccessibile a chi è privo di mezzi.
Un reale rifinanziamento è lo strumento per abbattere il numero chiuso e l’idea che soltanto selezionando i cosiddetti idonei si possa erogare una didattica di qualità. Dietro al numero chiuso si nascondono le carenze di cui il sistema universitario italiano soffre e continuerà a soffrire, se non si metterà in atto un vero piano di finanziamento.
Andare a limitare l’accesso ai Corsi di Laurea è una soluzione apparente ad un problema creato dagli stessi Governi: molti Atenei soffrono di carenze di spazi e di materiale, offrendo una sempre minore qualità della didattica, il tutto è causato da decenni di sottofinanziamenti all’istruzione.
La limitazione all’accesso limita conseguentemente la possibilità di scelta neodiplomati che si vedono costretti ad affrontare test, spesso senza avere le competenze adeguate per svolgerli. Ciò si declina in un aumento patologico della competizione e nel ricorso a corsi e testi specifici a fronte di esborsi economici importanti, pertanto difficilmente accessibili per le famiglie meno abbienti.