attualmente, l’associazione sta sviluppando il nuovo sito del gulliver. Fino al rilascio ufficiale fare riferimento al sito https://www.gulliversinistrauniversitaria.it/
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Raccolta delle ultime notizie più importanti
Oggi, 13 settembre, si è svolto il Test d’Ingresso Nazionale per il corso in Medicine and Surgery, presso il Polo Eustachio della Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche.
L’Associazione Studentesca Gulliver è sempre presente di fronte all’entrata del Polo, con uno striscione che recita “+ FONDI + SPAZI + DOCENTI – NUMERO CHIUSO = UNIVERSITÀ ACCESSIBILE”. Come Gulliver eravamo presenti per dare il nostro supporto ai ragazzi e alle ragazze prima della prova e per fornire una guida contenente le indicazioni necessarie allo svolgimento del test.
Il Corso di Laurea, composto dalla Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e da crediti formativi universitari derivanti dal corso triennale in Ingegneria Biomedica, è un ulteriore Corso di Laurea Magistrale a numero chiuso a cui possono accedere un numero ristretto di persone. Va inoltre a condensare due percorsi di laurea che normalmente richiederebbero 6 anni per il Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia e 3 per il Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica, all’interno di un singolo percorso da 6 anni, andando così a svilire la formazione che questi corsi singolarmente sono in grado di offrire. Si cerca di raggiungere l’acquisizione di abilità e conoscenze nel minor tempo al fine di andare incontro alle richieste del mercato del lavoro, e, con la possibilità di convalidare esami in ambito bioingegneristico, si svilisce la figura del bioingegnere e il Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica. Il corso, inoltre, verrà erogato in lingua inglese e ciò comporterà inevitabilmente problemi riguardo la lingua di erogazione, in contrasto con la lingua che verrebbe adottata in reparto (italiana). Per quanto riguarda lo svolgimento delle attività pratiche, nonostante molte ore di laboratorio verranno svolte nella Facoltà di Ingegneria, sarà necessario provvedere alla presenza di laboratori in grado di andare incontro alle esigenze formative di un professionista di quel dato settore.

Nonostante l’Italia continui ad essere un Paese con un numero di laureati inferiore alla media europea, i fondi stanziati per la didattica ed il diritto allo studio continuano ad essere insufficienti, rappresentando di fatto la mancata volontà di investire nell’istruzione, nell’università e nella ricerca. E’ necessario mettere in atto un piano strutturato con finanziamenti congrui alle necessità formative e didattiche, quindi destinare maggiori fondi al miglioramento ed all’ampliamento delle strutture, oltre che sul personale e sulla didattica, permettendo il superamento del numero chiuso.
L’istruzione, in quanto diritto fondamentale, deve essere garantita a tutti gli studenti e le studentesse e l’accesso non può essere condizionato dall’esito di un test selettivo, che si rivela un ostacolo alla libera scelta del percorso universitario e lavorativo di ogni singolo studente. La natura del test rappresenta una vera e propria selezione dei migliori, spesso tra neodiplomati che si vedono costretti ad affrontare un test senza avere le competenze e conoscenze adeguate.
L’iscrizione al test, vincolata dal pagamento di una somma di denaro, congiuntamente al frequente ricorso a corsi e testi specifici di preparazione che spesso comportano ingenti esborsi economici, rendono l’istruzione difficilmente accessibile per molti studenti e per le loro famiglie. Ciò comporta di fatto l’aumento del divario tra chi può permettersi di fronteggiare determinate spese, potendo sostenere anche più di un test, e chi è costretto ad abbandonare il desiderio di poter intraprendere un determinato percorso universitario solo per mancata disponibilità economica. Si va a creare, inevitabilmente, un clima di competizione, che rende il Corso accessibile solo ad una élite di studenti meritevoli e con una certa stabilità finanziaria. Non si può continuare a nascondere le mancanze del sistema universitario dietro il numero chiuso, è necessario un vero piano di rifinanziamento a favore dei mezzi preposti a garantire una didattica di qualità ed un’istruzione realmente accessibile a tutti, senza limiti e discriminazioni.
Oggi, 6 settembre si è svolto il Test di Ingresso Nazionale per il corso in Medicina e Chirurgia ed in Odontoiatria, presso la struttura del Pala Prometeo, ex Palarossini.
Come ogni anno, il Gulliver è presente e si impegna per far sentire la voce di migliaia di studenti e studentesse desiderosi di intraprendere una determinata carriera universitaria, che, ancora una volta, si trovano davanti ad un vero e proprio impedimento della loro libera scelta.
“+ FONDI + SPAZI + DOCENTI – NUMERO CHIUSO = UNIVERSITÀ ACCESSIBILE” è lo striscione con cui ci battiamo per portare all’attenzione le reali necessità del nostro sistema d’istruzione universitaria che si nascondono dietro la presenza dello sbarramento all’accesso al mondo accademico e riteniamo quindi necessario il superamento del numero chiuso, al fine di avere un’Università aperta, libera e accessibile a tutti e tutte.

L’istruzione dovrebbe essere una priorità per uno Stato che, invece, continua a non considerare la cultura e la formazione come punti cardine su cui fondare la società. Continueremo a ripeterlo: non è con le limitazioni che si migliora il sistema, ma con reali investimenti e finanziamenti in strutture, strumentazioni, corsi di aggiornamento, personale e ogni risorsa che contribuisca ad una didattica di qualità.
Dietro al numero chiuso si nascondono varie problematiche che si ripercuotono all’interno del contesto universitario e che riguardano, in particolare, i corsi in Medicina e Chirurgia ed in Odontoiatria. A partire dagli spazi che risultano insufficienti ed inadeguati, considerando la presenza di una frequenza obbligatoria non sempre associata ad una didattica di qualità, a laboratori inadeguati, con capienze insufficienti e con strumentazioni carenti, fino alla mancata preparazione di molte strutture ospedaliere all’accoglienza di specializzandi. Non è riducendo il numero di studenti che si risolvono queste problematiche, ma investendo nel miglioramento e nell’ampliamento dei servizi, sottolineando anche il basso numero di laureati e laureate nel nostro Paese.
Risultano improrogabili finanziamenti mirati al miglioramento dell’istruzione pubblica universitaria e una reale volontà politica di favorire l’accesso libero all’università tramite l’eliminazione del numero chiuso. È inaccettabile che si assista continuamente ad un taglio dei fondi a due settori cardine come quello dell’istruzione e della sanità pubblica che non si possono assolutamente trascurare all’interno di uno Stato civile.
È necessario un reale e adeguato finanziamento per investire sull’istruzione e sul diritto allo studio, per permettere effettivamente a tutti gli studenti e le studentesse di scegliere liberamente il proprio percorso universitario e il proprio futuro.
Nella mattinata del 2 settembre si è svolto il test d’ingresso nazionale per il corso di Ingegneria Edile Architettura presso il polo universitario Monte Dago, l’ACU Gulliver – Udu Ancona ha organizzato una manifestazione per sottolineare la contrarietà al numero chiuso e la necessità di interventi per rendere l’università realmente accessibile.
Gli studenti e le studentesse dell’Associazione, all’uscita dell’aula del test, hanno consegnato una guida per facilitare l’eventuale immatricolazione. Gianluca Ferri, Coordinatore della Lista Gulliver, dichiara:
“ll test è un impedimento ad una scelta libera del percorso universitario e lavorativo di ogni singolo studente. Da sempre, come Gulliver ed Unione degli Universitari, ci battiamo per rimuovere lo sbarramento al libero accesso al mondo accademico. Riteniamo necessari degli investimenti adeguati per il superamento di tutte quelle carenze che vengono mascherate dalla presenza del numero chiuso, al fine di avere un’università realmente aperta e accessibile a tutte e tutti.”. “+fondi +spazi +docenti -numero chiuso =università accessibile” è lo striscione con cui l’Associazione sottolinea la necessità di reali cambiamenti.
L’istruzione continua a non essere considerata una priorità da parte dello Stato, infatti, i continui tagli effettuati sui finanziamenti all’istruzione e al settore sanitario sono la piena dimostrazione che non viene riposto interesse e soprattutto non viene attribuita la giusta importanza alla formazione di coloro che, di fatto, si troveranno ad essere protagonisti della società.

È necessario stanziare maggiori fondi per investire sulle strutture, sulla strumentazione, sul personale e sulla qualità della didattica. Queste devono essere garantite a tutti gli studenti e le studentesse, in tutti i luoghi di istruzione. Non possiamo permetterci che l’istruzione risulti inaccessibile a chi è privo di mezzi.
Un reale rifinanziamento è lo strumento per abbattere il numero chiuso e l’idea che soltanto selezionando i cosiddetti idonei si possa erogare una didattica di qualità. Dietro al numero chiuso si nascondono le carenze di cui il sistema universitario italiano soffre e continuerà a soffrire, se non si metterà in atto un vero piano di finanziamento.
Andare a limitare l’accesso ai Corsi di Laurea è una soluzione apparente ad un problema creato dagli stessi Governi: molti Atenei soffrono di carenze di spazi e di materiale, offrendo una sempre minore qualità della didattica, il tutto è causato da decenni di sottofinanziamenti all’istruzione.
La limitazione all’accesso limita conseguentemente la possibilità di scelta neodiplomati che si vedono costretti ad affrontare test, spesso senza avere le competenze adeguate per svolgerli. Ciò si declina in un aumento patologico della competizione e nel ricorso a corsi e testi specifici a fronte di esborsi economici importanti, pertanto difficilmente accessibili per le famiglie meno abbienti.

Si è svolta nella serata di giovedì 24 Febbraio 2022 la XXXV Assemblea Annuale dei Soci dell’Associazione Culturale Universitaria Gulliver.
L’assemblea ha avuto inizio alle ore 18:00 con la relazione del Presidente uscente, Margherita Reinini, che ha fatto una panoramica sulla situazione associativa durante la pandemia e dell’assetto politico e sociale del territorio.
Successivamente hanno preso parola: il Direttore dell’ERDIS Angelo Brincivalli, Iheb Gherissi per l’Istituto Gramsci Marche, Emiliano Stazio per Legambiente Marche e Giacomo Giuntini portavoce di Libera Ancona, Antonella Bonanni portavoce “Gino Tommasi” dell’ANPI Sezione di Ancona, Tiziana Mosca Segretaria della CGIL Ancona, Vilma Bontempo per lo SPI CGIL Marche, Rossella Marinucci per NIDIL CGIL, Alessandra Andresciani e Nicola Paone per l’Università Politecnica delle Marche, Isabella Mari per Amnesty Ancona, Matteo Marchegiani di ARCI Gay Comunitas Ancona, il Presidente Giovanni Smargiassi di Officina Universitaria Macerata, Sara Franchi per la Rete degli Studenti Medi Marche e il Coordinatore Nazionale dell’UDU – Unione degli Universitari, Giovanni Sotgiu.
Tutti gli ospiti intervenuti hanno rinnovato la forte volontà di sviluppare ed incrementare la collaborazione e il sostegno reciproco in un’ottica di confronto fondamentale nell’attuale contesto sociale, culturale e politico minato dalle scelte del Governo e dalla complessa situazione associativa che ha dovuto adeguarsi e reinventarsi a causa della pandemia.
Al termine degli interventi degli invitati, hanno avuto inizio i lavori interni alla presenza di più di soci aventi diritto al voto. Dalla discussione è emersa la necessità di affrontare e riprendere le tematiche fondanti dell’Associazione e continuarne la trattazione trovando metodi alternativi per l’organizzazione di attività che possano abbattere i limiti dettati dalla pandemia; rinnovare l’impegno della rappresentanza studentesca e realizzare gli obiettivi contenuti nei programmi elettorali quale attività imprescindibile dell’Associazione per garantire i diritti degli studenti; consolidare le collaborazioni con le realtà cittadine. Ultimo, ma non per importanza, sono stati trattati il tema del Diritto allo Studio e delle tematiche sociali, punti cardine della nostra Associazione, sempre più presenti sul panorama nazionale e internazionale fortemente sentiti dalla nostra generazione.
L’assemblea è terminata con l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, la nomina della nuova Presidente Marika Semeraro, iscritta alla Facoltà di Agraria e del Coordinatore Gianluca Ferri, iscritto alla Facoltà di Economia.

Ieri 7 dicembre come Gulliver siamo scesə in piazza insieme insieme al gruppo Amnesty di Ancona, all’Anpi Ancona Sezione “Gino Tommasi” per affermare che il presidio per i diritti umani rappresenta una responsabilità inderogabile alla quale non possiamo in alcun modo sottrarci sia come comunità che come singoli individui. La libertà di espressione non si deve piegare alla forza bruta di qualche regime, e ci siamo schieratə in prima linea nella battaglia ai soprusi, alle violenze, alle censure.
La vicenda di Patrick Zaky ci conferma che, indipendentemente dalla collocazione geografica, il tema della libertà e della tutela dellə attivistə resta di primaria importanza. Ciò che è avvenuto a Patrick rappresenta un intollerabile attacco alla dignità individuale ed un vigliacco tentativo di colpire non solo il singolo, ma anche l’idea stessa di comunità.
Alla luce di questo, la nostra risposta non poteva che essere quella di scendere in piazza, tuttə insieme per abbracciare e sostenere Patrick ricordando che fa e sempre farà parte della nostra comunità, sia come studente universitario, sia come attivista, sia come persona.
Le condizioni a cui è stato sottoposto sono le riproposizioni di brutalità da parte di un potere che si manifesta attraverso l’oppressione e il dissenso, attraverso la violazione cinica e sistematica di ogni diritto e libertà, mantenendo un diffuso clima di terrore e paura.
La sua storia è la nostra storia: uno studente che sceglie di crescere, sceglie il sapere, l’istruzione, sceglie la ricerca, la libertà, sceglie di vedere e riscrivere il mondo, si impegna a lottare per tutte quelle cause legate alla violazione e alla salvaguardia dei diritti di tuttə.
Le cose che accomunano la storia di Patrick e le nostre storie terminano il giorno in cui è tornato a casa, in Egitto, lo stesso Egitto in cui, nello scorso decennio, si è instaurato al potere il generale Al-Sisi che ha imposto forti restrizioni dei diritti civili, facendo sì che la magistratura venisse controllata direttamente dal governo, un governo dittatoriale. Patrick, appena arrivato a Il Cairo viene catturato dai servizi segreti egiziani. Per 24 ore scompare, viene interrogato e torturato sul suo impegno nella difesa dei diritti umani e poi messo in detenzione in via preventiva per presunta cospirazione e sovversione. Da qui la storia di Patrick deraglia su un binario che lo porta a scontare 22 mesi di detenzione, 22 mesi di pena che, fin dal primo giorno, rappresentano un’ingiustizia e una violazione dei diritti umani.
La questione assume connotati ancora più inquietanti se si considera il contesto generale: questo tipo di pratica non è un caso isolato, ma incarna una metodologia premeditata e ampiamente consolidata nei confronti di attiviste ed attivisti che si impegnano nella difesa dei diritti civili ed umani.
L’Egitto, infatti, non è estraneo a casi di rapimenti, sparizioni forzate e torture, il tutto finalizzato a sopprimere qualsiasi forma di contestazione del regime; a dircelo sono i vari report, fra i quali quello di Amnesty intitolato “Egitto: ‘Tu ufficialmente non esisti’.
Sparizioni forzate e torture in nome del contrasto al “terrorismo“ che ci restituisce un’immagine davvero macabra della situazione.
Le detenzioni preventive, i rinnovi continui che vanno ad allungare il periodo di detenzione, aggiungendo 45 giorni agli altri già scontati ingiustamente in cella, la mancanza di trasparenza in qualunque operazione e il mancato ascolto dellə detenutə sono frutto dei poteri speciali che la legislazione egiziana affibbia alla procura suprema, che ne abusa regolarmente.
Il quadro, però, risulta incompleto se non si analizza anche il comportamento che gli altri Paesi, tra cui l’Italia, hanno nei confronti di queste ingiustizie e di questa e di migliaia di altre vicende simili. Il nostro Paese continua a fare sempre troppo poco per le giovani vittime di ingiustizie come Zaki, avallando un ingiustificato immobilismo e portando avanti una politica che chiude gli occhi di fronte ad episodi in cui i diritti umani vengono violati.
Citando le parole di un’intervista a Riccardo Noury, portavoce di Amnesty
“È come se l’Italia avesse accettato l’idea che si tratta di un eventuale caso di mala-giustizia egiziana nei confronti di un cittadino egiziano e che, dunque, si lascia fare alla magistratura egiziana non tenendo conto che Patrick ha anche una storia italiana”.
Il 7 dicembre segna il ventiduesimo mese di detenzione e anche la data dell’ultima udienza del processo a Patrick Zaki, e possiamo finalmente affermare che Patrick verrà scarcerato in seguito all’udienza che si è tenuta ieri mattina. Vorremmo poter dire che sia tutto finito, ma non è così; Patrick verrà strappato dalle condizioni disumane in cui versava nelle carceri egiziane, ma non è stato assolto dalle accuse. Non possiamo fermarci qui, è necessario continuare a chiedere la piena libertà di Patrick, che rimane sotto processo per la sua attività in difesa dei diritti umani. L’Europa, e l’Italia non possono far finta di niente: chiediamo che dicano basta alle relazioni diplomatiche ed economiche con il regime di Al-Sisi. Perciò continuiamo a lottare e a chiedere a gran voce libertà per Patrick Zaki e libertà per tuttə quellə studentə oppressə e ingiustamente detenutə.
Restiamo fermamente convintə che l’unica vera soluzione deve essere quella della solidarietà e del dovere di ingerenza umanitaria globale nei confronti dellə prigionierə di coscienza che trascende i confini.

In seguito a una nostra proposta presentata in Consiglio Studentesco, l’UnivPM ha firmato un’intesa con l’Università di Macerata per permettere ai suoi iscritti di poter partecipare al percorso dei 24 CFU erogato da UniMC con una riduzione del 30% del contributo di partecipazione.
Siamo molto soddisfatti di questa novità in quanto rappresenta una ulteriore ed importante opportunità post-laurea per lə studentə della nostra Università.
Poiché presso il nostro Ateneo non sono erogati gli insegnamenti richiesti per l’acquisizione dei crediti necessari per l’insegnamento previsti dalla normativa vigente, fino ad adesso si era costretti a rivolgersi ad altri atenei, talvolta anche telematici, pagando somme molto elevate per l’ottenimento dei crediti stessi: questa convenzione quindi consente anche di limitare tali problematiche e rafforza la collaborazione tra due università del territorio marchigiano.
Abbiamo deciso di stilare una breve guida per l’immatricolazione a questo corso, per aiutarvi al meglio!
Clicca qui per poterla scaricare–> GUIDA PF24.
Abbiamo anche un servizio appunti digitale dedicato! Se hai bisogno di materiale aggiuntivo contattaci sulle nostre pagine social o passa nelle nostre aulette. Il materiale a disposizione riguarda:
- Antropologia.
- Psicologia.
- Metodologie didattiche.
- Pedagogia.
VITTORIA! INNALZATA A 23 MILA EURO DI ISEE LA SOGLIA PER L’ACCESSO ALLE BORSE DI STUDIO ERDIS!
Sticky post
Come liste di rappresentanza studentesca universitarie Gulliver – UDU Ancona e Officina Universitaria ci battiamo da diversi anni per far si che il finanziamento al Diritto allo Studio nelle Marche fosse ampliato, al fine di garantire la possibilità a tutte e tutti di concludere con successo il proprio percorso di studio a prescindere dalla propria condizione economica.
Uno strumento fondamentale per garantire un’istruzione universitaria di qualità è certamente il sistema delle borse di studio. È, quindi, evidente che uno dei cardini di un solido sistema di welfare studentesco debba essere articolato sia nel finanziamento del Diritto allo Studio che nell’erogazione agevolata di tutti quei servizi che sono sussidiari ad esso.
Proprio per questo, i nostri rappresentanti degli studenti nel Comitato Regionale delle Università Marchigiane hanno richiesto che venisse aumentato il finanziamento, da parte della Regione Marche, al Diritto allo Studio, al fine di poter innalzare la soglia di reddito per l’accesso ai servizi della borsa di studio per l’anno accademico 2021/2022 per raggiungere 23’626,32 € di ISEE e 51’361,58 € di ISPE.
Le Marche, infatti, risultavano tra le ultime regioni, insieme alla Campania e alla Sicilia, per accessibilità ai servizi di borsa di studio, sanciti dalla legge italiana. Ormai da diversi anni, i criteri di ISEE e ISPE erano fermi rispettivamente a 21’000 e 38’000 euro, rispetto ad un massimo a livello nazionale di 23.626,32 € per l’ISEE e 51.361,58 € per l’ISPE e ciò rendeva la nostra Regione poco attrattiva nei confronti degli studenti e delle studentesse privi di mezzi, che intendevano intraprendere un percorso universitario.
Infatti, le Marche risultano circondate da regioni, come Emilia Romagna, Lazio e Umbria, maggiormente accessibili ed efficaci sotto il punto di vista del Diritto allo Studio e ciò comportava, certamente, una minor competitività nel panorama Universitario del Centro Italia e una maggior attrattività di regioni limitrofe, contribuendo ad aumentare la dispersione scolastica dopo la fine dell’istruzione secondaria di secondo grado.
Grazie al lavoro dei nostri rappresentanti abbiamo instaurato un dialogo con i Rettori delle Università e con la Regione Marche, dimostrando la necessità di un aumento dei finanziamenti volti ad una maggiore inclusione della componente studentesca all’interno dei benefici del Diritto allo Studio.
A seguito della delibera della Giunta Regionale, i criteri sono stati ampliati, innalzando la soglia per l’accesso ai benefici a 23.000 euro di ISEE e 50.000 euro di ISPE.
Alessia Polisini, Coordinatrice del Gulliver – Udu Ancona: “Riteniamo che questa sia una grande vittoria, in quanto il Diritto allo Studio è fondamentale per l’istruzione in uno Stato civile. I benefici legati alle borse di studio vanno difesi e ampliati, in quanto unico strumento per permettere a chiunque di poter accedere all’istruzione universitaria.
Ora è necessario che il finanziamento alle borse di studio si concretizzi: per far si che non si presentino casi di studenti e studentesse idonei e idonee a ricevere i servizi di borsa di studio ma, a causa di mancanza di fondi, non beneficiari. Inoltre, risulta altresì fondamentale che nei prossimi anni accademici non venga fatto un passo indietro su tali miglioramenti a beneficio della componente studentesca, ma che vengano ampliati e resi duraturi tali criteri.”
“Questo è il primo passo verso un welfare studentesco di qualità” – continua Lorenzo Di Nello, Coordinatore di Officina Universitaria – “ma servono continui investimenti strutturali che mirino a garantire una volta per tutte un reale diritto allo studio per tutte e tutti, messo ulteriormente in crisi da quest’ultimo anno e dalle disuguaglianze acuite dalla pandemia.”
Per questo motivo non ci fermeremo e continueremo a lavorare, al fine di innalzare ulteriormente i criteri di reddito per l’accesso alla borsa di studio e per garantire un reale diritto allo studio nella nostra Regione!
Alessia Polisini – Coordinatrice Gulliver – Udu Ancona
Lorenzo Di Nello – Coordinatore Officina Universitaria


Si è svolta nella serata di giovedì 18 Febbraio la XXXIV Assemblea Annuale dei Soci dell’Associazione Culturale Universitaria Gulliver, in telematica a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria.L’assemblea ha avuto inizio alle ore 18:00 con la relazione del Presidente uscente, Sara Campanella che ha fatto una panoramica sulla situazione associativa durante la pandemia e dell’assetto politico e sociale del territorio.Successivamente hanno preso parola: il Rettore dell’Univpm Università Politecnica delle Marche Prof. Gian Luca Gregori, il Direttore dell’ERDIS Angelo Brincivalli, Paolo Marasca Assessore alla Cultura del Comune di Ancona, Nino Lucantoni per l’Istituto Gramsci Marche, Emiliano Stazio per Legambiente Marche e Paolo Belelli Presidente di Legambiente Pungitopo Ancona, Anna Bentivoglio portavoce di Libera Ancona, Paola Senesi per Libera Marche, Tamara Ferretti portavoce dell’Anpi Sezione di Ancona “Gino Tommasi”, Tiziana Mosca Segretaria della Cgil Ancona, Vilma Bontempo per lo SPI CGIL Marche, Matteo Graziosi per Amnesty Ancona, Giovanni Purpura per l’Arci Ancona, Marte Manca per Non Una di Meno transterritoriale Marche, Samantha Monti per Ingegneria Senza Frontiere Ancona, Elena Quercetti per Polo9, Lilli Gargamelli Segretaria Generale FLC CGIL Marche, il Coordinatore Francesca Bollettini di Officina Universitaria Macerata, Sara Franchi per la Rete degli Studenti Medi Marche e il Coordinatore Nazionale dell’UDU – Unione degli Universitari Enrico Gulluni.
Tutti gli ospiti intervenuti hanno rinnovato la forte volontà di sviluppare ed incrementare la collaborazione e il sostegno reciproco in un’ottica di confronto fondamentale nell’attuale contesto sociale, culturale e politico minato dalle scelte del Governo e dalla complessa situazione associativa che ha dovuto adeguarsi e reinventarsi a causa della pandemia.
Al termine degli interventi degli invitati, hanno avuto inizio i lavori interni alla presenza di più 60 soci aventi diritto al voto. Dalla discussione è emersa la necessità di affrontare e riprendere le tematiche fondanti dell’Associazione e continuarne la trattazione trovando metodi alternativi per l’organizzazione di attività che possano abbattere i limiti dettati dalla pandemia; rinnovare l’impegno della rappresentanza studentesca e realizzare gli obiettivi contenuti nei programmi elettorali quale attività imprescindibile dell’Associazione per garantire i diritti degli studenti; consolidare le collaborazioni con le realtà cittadine. Ultimo, ma non per importanza, sono stati trattati il tema del Diritto allo Studio e delle tematiche sociali, punti cardine della nostra Associazione, sempre più presenti sul panorama nazionale e internazionale fortemente sentiti dalla nostra generazione.
L’assemblea è terminata con l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, la nomina del nuovo Presidente Margherita Reinini, iscritta alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e del Coordinatore Alessia Polisini, iscritta alla Facoltà di Economia.
Con la presente lettera si porta all’attenzione della Giunta Regionale una questione molto importante riguardante il Diritto allo Studio Universitario e in particolar modo i bandi per le borse che verranno pubblicati in seguito all’approvazione del Programma Regionale.
All’articolo 12 della bozza del Programma Regionale per il Diritto allo Studio 2020/2021 “Norma di rinvio e disposizioni straordinarie a seguito dell’emergenza da covid-19”, viene presentata una manovra di sostegno attraverso borse di studio e residenze, destinata a studenti con un ISEE compreso tra 21000 e 23000 euro e che hanno subito una contrazione del reddito nel periodo compreso tra marzo e maggio 2020.
Questo intervento a nostro avviso presenta due problematiche fondamentali:
• Rischia di essere ripetitivo dato che il bando della borsa di studio erogata dall’ERDIS prevede la possibilità di presentare l’ISEE corrente e dunque attraverso di esso già vengono prese in considerazione eventuali contrazioni del reddito familiare
• Rappresenta una misura provvisoria non organica in materia di Diritto allo Studio e che non va in maniera decisa verso un aumento della platea dei beneficiari
Per questi motivi si ritiene che la Regione Marche debba rivedere la propria posizione espressa nel Programma Regionale, eliminando i vincoli previsti nell’art. 12 e finanziando, sia con i fondi inizialmente stanziati per quel contributo che con ulteriori fondi, l’innalzamento della soglia ISEE per fare richiesta di borsa di studio da 21000 a 23000 euro garantendo a tutti gli studenti richiedenti e idonei i benefici della stessa.
Questo intervento andrebbe ad incrementare la platea di studenti beneficiari e avrebbe anche due conseguenze molto importanti:
• Eliminerebbe in parte le differenze circa i requisiti reddituali che la nostra Regione ha rispetto alle regioni limitrofe, dato che la soglia di reddito per l’accesso alla borsa di studio nelle Marche è la più bassa rispetto alle regioni ad essa confinanti:
- in Emilia Romagna la soglia è fissata a 23000 euro di ISEE e 50000 euro di ISPE;
- in Umbria, Abruzzo e Toscana il limite è 23508,78 euro di ISEE e 51106,05 di ISPE;
- in Lazio nel bando di borsa di studio 2020/2021 il limite raggiunge 23626,32 euro di ISEE e 51361,58 euro di ISPE;
Le Marche invece sono bloccate al limite minimo di 21000 euro di ISEE e 38000 euro di ISPE, rischiando dunque di rimanere indietro e risultare poco “competitiva” nei confronti delle regioni limitrofe.
• Rappresenterebbe un ottimo segnale per la componente studentesca, la quale vedrebbe in questo investimento un interesse concreto della Regione Marche nei confronti degli studenti più in difficoltà.
A nostro avviso il processo di finanziamento del Diritto allo Studio nelle Marche deve essere continuo e avere come obiettivo quello di raggiungere il limite massimo consentito, sia per dare la possibilità agli studenti privi di mezzi di accedere agli studi, sia per risultare competitiva e attrattiva nei confronti degli studenti del proprio territorio, e non, che in un momento di difficoltà economica come questo, potrebbero decidere di investire il loro futuro nella Regione.
Alla luce delle considerazioni sopra fatte si chiede alla Giunta Regionale di accogliere le richieste dei rappresentanti degli studenti e di dare un segnale politico importante verso gli studenti dei propri atenei e degli istituti per l’alta formazione.
Pasquale La Serra – Rappresentante degli Studenti UnivPM
Sofia Vaccari – Rappresentante degli studenti Uniurb
Giada della Flora – Rappresentante degli studenti Unimc
Riccardo Cellocco – Rappresentante degli studenti Unicam
Veronika lytvynova – Rappresentante Accademia di Urbino
Sofia Postini – Rappresentante AFAM Macerata