La lista Gulliver – Sinistra Universitaria risponde al significativo aumento dei prezzi delle mense universitarie gestite dall’ERDIS (Ente Regionale per il Diritto allo Studio) per l’anno accademico 2024/2025. L’ERDIS ha recentemente annunciato un incremento del costo dei pasti nelle mense universitarie, con il prezzo di un pasto ridotto che passa da 3,30€ a 4,50€, e quello di un pasto completo da 5,50€ a 6,50€.
Sabrina Brizzola, Coordinatrice della Lista Gulliver – Sinistra Universitaria, ha dichiarato:
“L’aumento dei prezzi è significativo, con un incremento del 36,36% per il pasto ridotto e del 18,18% per il pasto completo. Si tratta di cifre decisamente non accessibili per studentesse e studenti, soprattutto se consideriamo il peggioramento della qualità e della quantità del cibo offerto negli ultimi anni. Questo rincaro rappresenta un ulteriore ostacolo per chi già si trova in difficoltà a causa della crescente inflazione e dei tagli al diritto allo studio.”
La decisione di aumentare i prezzi segue il taglio di 4 milioni di euro deciso dalla Regione Marche durante il Consiglio Regionale del 21 e 22 dicembre 2023, in sede di discussione del Bilancio di Previsione. Questi fondi, sottratti ai servizi essenziali gestiti dall’ERDIS, come mense e alloggi, mettono ulteriormente a rischio il diritto allo studio, un diritto costituzionalmente garantito e fondamentale per permettere a tutti gli studenti di accedere a un’istruzione superiore di qualità.
“Il diritto allo studio nasce per tutelare la possibilità della componente studentesca di raggiungere i massimi livelli di formazione accademica, indipendentemente dalle condizioni economiche di partenza. Aumentare il costo del pasto per una studentessa o studente universitario significa, in pratica, non tutelarlo affatto,” ha aggiunto Sabrina.
La lista Gulliver ha già richiesto un incontro con il Direttore Generale dell’ERDIS, che si terrà nella prima settimana di settembre, per discutere del rincaro delle mense e per affrontare altre questioni critiche relative ai servizi per gli studenti.
“Siamo determinati a lottare per il ripristino dei prezzi ai livelli dello scorso anno, e allo stesso tempo chiediamo un miglioramento della qualità e della quantità del cibo offerto. La nostra battaglia non si ferma qui: continueremo a difendere i diritti degli studenti, perché mangiare non può e non deve diventare un privilegio,” ha concluso Sabrina.