E' stato un Consiglio Studentesco, quello tenutosi il 24 del corrente mese, che se prima si presupponeva abbastanza snello di contenuti, si è poi verificato esserne pieno.
Punti cruciali sono stati quelli che affrontavano l'esonero dal pagamento delle rate per gli studenti che si immatricolavano quest'anno e avevano percepito un punteggio all'esame di Stato di 100 e lode su 100, oltrechè la situazione degli studenti del V.O. e una l'espulsione dallo studentato di alcune studentesse.

Sul primo punto si è verificata una quantomai inusuale concordia tra il Gulliver e Azione Universitaria sul documento che abbiamo scritto e portato in Consiglio. Le motivazioni sono diverse ma ben espresse nel documento. La cosa più rilevante su cui ci siamo trovati concordi è stata la parte del documento in cui si denuncia la poca considerazione dell'aumento delle tasse di quest'anno che avrebbe invece dovuto essere una valida motivazione per astenersi da adottare strumenti pubblicitari improntati sulle tasse stesse. Student Office, oltre a pronunciarsi favorevole in Consiglio di Amministrazione al momento della delibera dell'esonero e a mettere manifesti per l'ateneo dove si elogia l'Università per il provvedimento, ha anche votato contro il nostro documento.

Abbiamo poi trattato il tema delicato di alcune studentesse che hanno ricevuto la notifica dell'obbligo di sgomberare la casa nello studentato assegnatole per aver ospitato alcuni studenti sempre beneficiari ma ai quali mancavano ancora i servizi essenziali nelle loro stanze. Provvedimento che abbiamo ritenuto contestabile vista l'incuria degli studentati da parte degli studenti e dell'ERSU. Il documento l'ha presentato il responsabile Diritto allo Studio del Gulliver Matteo Palmucci, già membro del CdA dell'ERSU.

Infine l'ultimo dei temi forti trattati in questa seduta è stata la scarsa considerazione in cui stanno gravando gli studenti del Vecchio Ordinamento. Spesso senza dispense e senza appelli d'esame per semplici "dimenticanze" dei professori, questi studenti stanno vivendo una condizione di emarginati dalle strutture universitarie che è iniziato con il passaggio al 509/99 (le nuove classi di laurea e il 3+2) e che li sta sempre più relegando ai margini del sistema universitario, come del resto succede con gli studenti delle sedi decentrate che abbiamo denunciato più volte essere considerati degli studenti di serie B per l'amministrazione. Ecco il documento che abbiamo redatto e che, come gli altri riportati in questo post, sono passati, alcuni a maggioranza, come il caso del documento che riguardava le matricole, altri all'unanimità come quest'ultimo.

Degno di nota di demerito la decisione dello Student Office di ritirare un interessante documento che chiedeva di rallentare i lavori dell' applicazione delle nuove classi di laurea per una migliore applicazione che non desse modo di far finire il tutto in una frettolosa spartizione di cattedre. Il documento è stato ritirato perchè avevamo chiesto di togliere un paragrafo inutile che elogiava l'università, gli studenti e i professori. Ritenendolo futile, se non in controsenso, ho chiesto che fosse tolto il paragrafo ma loro, accortisi che avevamo la maggioranza per fargli togliere le righe in questione, hanno deciso di ritirare l'intero documento. Pensandoci poi con calma ci è venuto alla mente che anche le linee guida ministeriali per l'applicazione delle nuove classi di laurea parlano di tempistiche il più lente possibile per studiare al meglio l'applicazione dei nuovi corsi di laurea, e avevamo interpretato quella nota, vista l'assurdità in cui versano quelle linee guida, in una giustificazione del tempo necessario per spartirsi le cattedre, cosa purtroppo consueta in queste fasi di riordino dei corsi. Chissà perchè ma quella nota, evidentemente inserita per dare modo ai baroni di avere tutto il tempo per spartire le cattedre, ci è sembrata mossa dallo stesso spirito del documento dello Student Office, perchè ritirare un documento per 5 righe che uscivano dal tema centrale farebbe pensare che quel documento è stato richiesto da qualcun altro in realtà e nella sua totalità. Mah, … qualcuno un giorno ci illuminerà… o forse dovremo cercare la risposta nelle sacre scritture…