L'Acu Gulliver, in collaborazione con il comitato STOP-TTIP di Ancona organizza un evento informativo sul Partenariato Trans-Atlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP), accordo di libero scambio che interessa gli Stati Uniti e l'Unione Europea. L'accordo riguarda la regolamentazione comune di alcuni settori cruciali per il commercio quali l'estrazione di gas, il controllo delle materie prime alimentari (pollame, bovini, ecc), i diritti dei lavoratori, le controversie stato-imprese e le transazioni finanziarie. Ad oggi le leggi europee garantiscono maggiore sicurezza per il consumatore riguardo le materie prime, così come le leggi che tutelano il lavoro ed il resto, in più le negoziazioni vengono svolte in totale segretezza e quasi tutti i consulenti dei negoziatori rappresentano gli interessi delle corporation e non dei lavoratori e dei consumatori.
L'approvazione di questo trattato potrebbe ledere gravemente la vita dei cittadini europei, in termini di inquinamento, qualità del cibo, rispetto dell'ambiente, diritti dei lavoratori, potere delle corporation, ecc.
La storia del TTIP inizia nel Giungo 2013, quando il presidente degli Stati Uniti Obama e il residente della Commissione europea Barroso hanno lanciato ufficialmente i negoziati su un Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP), definito anche Accordo di libero scambio transatlantico (TAFTA). Un aspetto cruciale di questi negoziati è la loro segretezza: i testi sui quali si discute e ci si confronta non sono accessibili che ai team tecnici che se ne occupano e, per parte politica, il Governo Usa e la Commissione UE. Nemmeno i Parlamenti e i Governi degli Stati membri sono obbligatoriamente coinvolti e a conoscenza dell’andamento delle trattative. In teoria, per parte europea, dopo la riforma del Trattato di Lisbona il Parlamento europeo avrà diritto a un solo voto finale, prendere o lasciare, ma non di emendamento. Per questo è prezioso raccogliere tutti i documenti ufficiali che le realtà sociali, la stampa o altre fonti dirette o indirette, stanno via via sottraendo alla loro segretezza.
L’intervento dell’Ombudsman europeo nel novembre 2014, su pressione della società civile e dei cittadini europei, ha imposto alla Commissione europea di rendere più accessibili i documenti. Il risultato ottenuto è stata la pubblicazione dei documenti di posizionamento dell’UE, ma non i testi negoziali veri e propri, su cui si gioca la trattativa vera e propria.
La storia del TTIP inizia nel Giungo 2013, quando il presidente degli Stati Uniti Obama e il residente della Commissione europea Barroso hanno lanciato ufficialmente i negoziati su un Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP), definito anche Accordo di libero scambio transatlantico (TAFTA). Un aspetto cruciale di questi negoziati è la loro segretezza: i testi sui quali si discute e ci si confronta non sono accessibili che ai team tecnici che se ne occupano e, per parte politica, il Governo Usa e la Commissione UE. Nemmeno i Parlamenti e i Governi degli Stati membri sono obbligatoriamente coinvolti e a conoscenza dell’andamento delle trattative. In teoria, per parte europea, dopo la riforma del Trattato di Lisbona il Parlamento europeo avrà diritto a un solo voto finale, prendere o lasciare, ma non di emendamento. Per questo è prezioso raccogliere tutti i documenti ufficiali che le realtà sociali, la stampa o altre fonti dirette o indirette, stanno via via sottraendo alla loro segretezza.
L’intervento dell’Ombudsman europeo nel novembre 2014, su pressione della società civile e dei cittadini europei, ha imposto alla Commissione europea di rendere più accessibili i documenti. Il risultato ottenuto è stata la pubblicazione dei documenti di posizionamento dell’UE, ma non i testi negoziali veri e propri, su cui si gioca la trattativa vera e propria.
Il trattato, che interessa settori diversi, dal commercio, ai servizi locali, agli investimenti, etc. rappresenta un tentativo di ulteriore erosione delle garanzie conquistate in anni di lotte sociali dal punto di vista del diritto del lavoro, dei diritti umani, della tutela ambientale, della sicurezza alimentare, degli istituti democratici.
Martedì 21 Aprile avremo la possibilità di parlarne con Marco Bersani, storico attivista e coordinatore nazionale di Attac Italia.