Alla cortese attenzione del Consiglio Studentesco
Oggetto: Parere sulle modifiche dell’Offerta formativa 2015-2016
Con il presente documento si intende esporre all’attenzione del Consiglio Studentesco il parere della lista Gulliver sull’offerta formativa dell’Università Politecnica delle Marche per l’a.a. 2014/2015.
Le modifiche sostanziali, proposte da Facoltà e Dipartimenti per l’anno accademico 2015-2016 riguardano la chiusura di un corso di Laurea Magistrale della Facoltà di Economia, Organizzazione e gestione dei servizi sociali, e l’apertura di tre corsi di Laurea Magistrale: Management pubblico, delle aziende sanitarie e dei sistemi socio-sanitari afferente alla Facoltà di Economia, Biomedical Engineering afferente alla Facoltà di Ingegneria e Food and Beverage Innovation and management al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali.
Accogliamo favorevolmente la volontà di aprire il corso di Laurea Magistrale Biomedical Engineering, necessario per il completamento degli studi dei molti laureati al corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica, già presente nel nostro Ateneo. Tuttavia, vista la complessità organizzativa di un corso interamente in Lingua Inglese, invitiamo la Facoltà di Ingegneria a prestare particolare attenzione nell’organizzazione pratica della didattica del corso in questione. Infatti, come segnalato dall’esperienza degli studenti iscritti al corso in lingua inglese già attivo presso la Facoltà di Economia, la presenza di professori stranieri, fondamentali per un corso in lingua inglese, comporta spesso numerose problematiche relative alla didattica, come la presenza di corsi intensivi e la scarsa reperibilità dei docenti.
Auspichiamo, inoltre, che questi corsi non si riducano ad un indubbio mezzo per attrarre studenti e per perseguire ciecamente l’obiettivo dell’internazionalizzazione, ma che siano realmente ben strutturati e garantiscano una didattica di qualità, un’adeguatezza dei contenuti, e soprattutto un adeguato livello della conoscenza della lingua da parte dei docenti che svolgono le lezioni.
Le stesse criticità valgono per il corso di Food and beverage innovation and management, anche questo un corso importante per completare l’offerta formativa del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali, in quanto continuazione del corso triennale già esistente di Scienze e Tecnologie Alimentari. Inoltre il corso, con le sue caratteristiche e peculiarità risulterebbe molto attrattivo per gli studenti di tutta Italia e d’Europa, in quanto uno dei pochi attivati sia sul territorio Nazionale che Europeo. Per quanto riguarda il corso di Management, riteniamo che, essendo un percorso interclasse, potrebbe risultare più attrattivo dell’attuale corso in Organizzazione e Gestione dei Servizi Sociali che si intende disattivare. Riscontriamo però una grossa criticità nella scelta di aprire questo corso nella Sede decentrata di San Benedetto, in quanto crediamo che non sia la diretta e naturale continuazione del corso di laurea triennale già presente in quella sede. Inoltre, andando ad aprire un ulteriore corso in una sede decentrata, si metteranno numerosi studenti nella condizione di studiare in una struttura e in una città con meno servizi rispetto alla sede centrale, con tutti i problemi derivanti (segreteria studenti, tirocini e stage, biblioteche, aule informatiche..).
Per quanto riguarda il corso di laurea che verrà disattivato, chiediamo che, così come già richiesto in merito alle disattivazioni avvenute in passato, siano adottate misure che garantiscano agli studenti iscritti a questi corsi di terminare il percorso di studi in maniera lineare.
Considerate queste premesse, ci stupisce che dal Rettore, in sede di Consiglio di Amministrazione del 23 gennaio, sia arrivata la proposta di rimandare l’attivazione del corso di Alimentare all’anno prossimo. Le motivazioni addotte si riconducono ai bassi numeri delle iscrizioni ai due corsi di laurea magistrale già presenti nel dipartimento.
A nostro avviso, questa motivazione non è sufficiente per bloccare l’attivazione del corso. In primis, perché non crediamo che l’andamento di questa nuova magistrale sarebbe legato a quello delle altre due. Inoltre, se parallelamente non si attivano delle misure idonee a migliorare sia le due lauree magistrali già presenti, sia i percorsi triennali in termini di continuità e di orientamento, il prossimo anno la situazione resterà invariata rispetto ad ora, e non si getterebbero le “basi” per un ipotetico miglioramento, e immaginiamo che l’attivazione sarebbe ulteriormente rinviata.
A questo si aggiunge che già dallo scorso anno, era in progetto, anche se in termini diversi, una Laurea Magistrale indirizzata al tema dell’alimentazione, successivamente bocciata in sede di CRUM. Quest’anno, così come l’anno scorso, l’attivazione dei corsi era stata data per scontata già da molto prima dei passaggi formali (organi maggiori e CRUM), e gli stessi corsi erano stati pubblicizzati (in modo molto esplicito e diffuso, anche se informale) tra gli studenti del nostro Ateneo (e talvolta, anche esternamente agli ambienti universitari). Indipendentemente dalle singole responsabilità, denotiamo in questo atteggiamento, una mancanza di coordinamento, sfociata in una mancanza di serietà, che danneggia sia l’immagine stessa dell’università, che soprattutto i suoi studenti.
In generale, chiediamo che l’Ateneo nell’ampliare l’offerta formativa, garantisca sempre la reale sostenibilità dei corsi a livello di docenti e strutture, in modo da garantire la qualità della didattica degli stessi.
Chiediamo particolare attenzione per il corso di Scienze Biologiche, che, a causa del forte incremento degli ultimi anni, rischia di non rispondere agli stringenti requisiti attualmente richiesti per l’attivazione dei corsi. Crediamo sia fondamentale salvaguardare (in questo, come in tutti i corsi) il libero accesso, e pertanto chiediamo all’Ateneo di adottare le adeguate misure affinché il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente non sia messo nelle condizioni di dover attuare una programmazione delle iscrizioni.
Discorso simile vale per Medicina. Possiamo affermare con assoluta consapevolezza che l’aumento delle immatricolazioni di quest’anno, dovuto alla vittoria dei ricorsi a seguito delle irregolarità dei test d’ingresso, nonostante l’ostilità e la strumentalizzazione di una parte del mondo accademico, per il momento non ha causato alcun problema al regolare svolgimento dell’attività didattica. Il fatto che l’incremento delle immatricolazioni potrebbe ripetersi anche i prossimi anni, a seguito di eventuali ricorsi, e il fatto che gli studenti attualmente iscritti al primo anno si troveranno successivamente a svolgere attività pratiche, quali laboratori e tirocini, ci spinge a chiedere all’Università una programmazione seria sia sulle strutture, che sull’organizzazione delle attività sopra menzionate.
Inoltre riteniamo fondamentale considerare nella nostra analisi l’offerta formativa regionale. Dopo la spiacevole situazione verificatasi lo scorso anno in sede di Conferenza Regionale delle Università, auspichiamo che il nostro Ateneo e le altre Università della regione si impegnino a collaborare al fine di definire un’offerta formativa regionale ampia e differenziata, andando oltre un’ottica esclusivamente locale e prendendo in considerazione sia le peculiarità, che il contesto regionale nel suo insieme. Riteniamo necessario che questo avvenga in tempi brevi, prima che i continui tagli dei fondi ministeriali compromettano inesorabilmente l’offerta formativa delle università della nostra regione.
Infine, chiediamo che, nella scelta di modifica dell’offerta formativa, la nostra Università rimanga indipendente, che non si pieghi alle logiche degli ordini professionali e che non si sottometta alle strumentali richieste di aziende e soggetti privati. Riteniamo fondamentale che un’Università Pubblica mantenga sempre l’obiettivo di garantire agli studenti una formazione superiore di qualità e gli strumenti necessari per capire ed operare nei vari contesti, al di là delle mutevoli e miopi logiche di vario genere che la circondano.
In conclusione, esprimiamo parere positivo all’intero pacchetto di modifiche dell’Offerta Formativa, sia per quanto riguarda gli interventi di modifica del RAD, che le nuove istituzioni e disattivazioni.
Per la Lista Gulliver – Sinistra Universitaria
Arianna Baldassari