All’attenzione del Consiglio Studentesco
All’attenzione del Rettore dell’Università Politecnica delle Marche
Prof. Sauro Longhi
All’attenzione del Direttore dell’Ersu
Bruno Freddari
p.c. All’attenzione della responsabile del Servizio Didattica dell’Univpm
Doriana Campetella
Oggetto: problematica riconoscimento CFU per studenti borsisti rientrati dall’Erasmus
Con il presente documento, intendiamo segnalare una problematica che riguarda gli studenti borsisti che trascorrono il secondo semestre in un’università estera, con il progetto Erasmus.
Il problema nasce nel momento in cui, per poter ottenere la borsa di studio per l’anno accademico successivo, gli studenti devono aver acquisito un certo numero di crediti entro il 30 agosto.
Di fatto, questi studenti hanno acquisito dei crediti all’estero entro la data richiesta, ma in genere il riconoscimento degli esami da parte dell’Univpm avviene successivamente, oltre il termine del 30 agosto. Pertanto sulla carta risulta che i crediti conseguiti all’estero sono stati ottenuti successivamente al 30 agosto.
Al momento, gli studenti che si trovano in questa situazione possono rivolgersi al Servizio Didattica dell’Ateneo, il quale con una comunicazione rivolta all’ERSU, segnala che i crediti sono stati conseguiti entro la scadenza richiesta, nonostante formalmente risulti diversamente. Nonostante questa comunicazione, al momento delle verifiche dei requisiti da parte dell’ERSU gli studenti in molti casi continuano a riscontrare problemi e subiscono la “minaccia” della revoca della borsa di studio. Anche attraverso istanze accolte dal direttore dell’ERSU, in molti casi si verificano ritardi ed ulteriori problemi nell’erogazione della borsa di studio.
Quello che come rappresentanti abbiamo notato, è che, da un lato, c’è la disponibilità dell’amministrazione, sia dell’Università che dell’Ersu, di venire incontro a questi studenti, ma dall’altro, le proceudre burocratiche impediscono che il problema sia risolto in modo semplice e chiaro per lo studente. A questo si aggiunge che molti studenti spesso non sono neanche a conoscenza del fatto che possono rivolgersi al servizio didattica o alla direzione dell’ERSU, e pertanto riscontrano ulteriori problemi o lungaggini burocratiche, senza la certezza di vedere la propria situazione risolta.
Questa situazione è particolarmente gravosa per gli studenti borsisti, che, trovandosi per definizione in una condizione di disagio economico, riscontrano reali problemi in caso di revoca o di ritardi di erogazione della borsa si studio.
Per questo, quello che chiediamo è che sia prevista una vera e propria procedura, o semplicemente un metodo di comunicazione ufficiale tra università ed Ersu, che d’ufficio coinvolga tutti gli studenti che si trovano nella situazione descritta.