Da diversi mesi l’Amministrazione Regionale ha minacciato l’unificazione dei 4 ERSU delle Marche e, a sorpresa, in piena estate la Giunta ha approvato una Proposta di Legge in questo senso.

Un provvedimento che fin da subito si dimostra inadatto e sembra non tenere conto dei problemi degli studenti, difatti gli stessi politici hanno bollato questa iniziativa come una necessità per risparmiare dei soldi.

 A fronte di questo presupposto che riteniamo fortemente errato, abbiamo avviato una discussione con la Regione per capire le reali intenzioni del Presidente Spacca e lo scorso 20 Settembre siamo stati ricevuti, assieme ai Rappresentanti di Urbino, dalla prima Commissione Consiliare che sta attualmente analizzando la proposta di leggi.

Di seguito la versione integrale del documento presentato che riportiamo anche  in allegato:

 

 

ALLA CORTESE ATTENZIONE DEI COMPONENTI DELLA I ° COMMISSIONE
CONSILIARE DELLA REGIONE MARCHE
 
p.c.     ALLA CORTESE ATTENZIONE DELL’ASSESSORE AL DIRITTO
ALLO STUDIO DELLA REGIONE MARCHE
Sig. MARCO LUCHETTI
 
ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL PRESIDENTE
DELLA REGIONE MARCHE
Sig. GIANMARIO SPACCA

 OGGETTO:  Riforma del Diritto allo Studio

In occasione dell’odierna audizione presso la prima Commissione intendiamo sottoporre all’attenzione dei presenti un analisi completa del sistema del Diritto allo Studio della Regione Marche.

Difatti, a nostro avviso, l’Assemblea Legislativa ha contribuito a produrre una situazione fortemente deficitaria attraverso una cronica mancanza di interesse e un continuo de-finanziamento del sistema pubblico.

Come riportato dai dati sottostanti, il grado di copertura delle borse di studio non ha mai raggiunto il  100% e anche lo scorso anno accademico se non fosse stato per il fondo erogato dalla Legge 180/2009 , la quantità delle borse sarebbe stata insufficiente.

Anno

% Borsisti su idonei

Idonei non beneficiari

1998/1999

84,71

731

1999/2000

93,64

340

2000/2001

92,53

416

2001/2002

80,46

1261

2002 /2003

76,27

1281

2003/2004

75,79

1170

2004/2005

90,71

427

2005/2006

82,66

809

2006/2007

94,01

301

*I dati sono tratti dal libro “Gli studenti nelle università marchigiane ed il sistema di welfare studentesco” realizzato dall’Assessorato dalla Conoscenza della Regione Marche – Gennaio 2008.

Alle porte del prossimo Anno Accademico, siamo nuovamente di fronte ad una grave emergenza rispetto alla quantità delle borse di studio erogate su scala regionale. 

Difatti, secondo quanto emerso dalle ultime sedute dei Consigli di Amministrazioni degli ERSU locali, il grado di copertura delle borse potrebbe non raggiungere il 70% a causa dell’ulteriore decurtazione del Fondo Integrativo Statale.

In ugual maniera la situazione dell’edilizia universitaria ha raggiunto un livello inaccettabile e come recita anche la nota della 1 ° Commissione dello scorso 5 Ottobre 2009 sono evidenti e frequenti le condizioni di incuria, scarsa pulizia e grave stato di manutenzione.

E’ noto che la responsabilità di un adeguato livello del Diritto allo Studio è a carico dell’istituzione regionale che detiene le competenze politiche e gestionali per fissare i termini del Diritto allo Studio quindi, seppur consapevoli degli ingenti tagli statali, chiediamo che l’Assemblea Legislativa si faccia carico delle proprie responsabilità destinando i fondi necessari a garantire l’accesso ai gradi più alti dell’istruzione come definito art.34 della Costituzione Italiana.

Pertanto riteniamo che un processo di Riforma del Diritto allo Studio e un adeguato finanziamento dello stesso sia necessario e non rinviabile anche se riteniamo imprescindibile stabilire dei criteri condivisi con tutte le componenti interessate ed in particolare gli studenti che rappresentano coloro che vivono il diritto allo studio nelle molteplici sfaccettature.

A nostro avviso una riforma del sistema non può basarsi su logiche di risparmio (comunque discutibili dato che lo scioglimento dei 4 Consigli di Amministrazione; Ancona, Urbino, Macerata, Camerino; comporterebbe un risparmio di 80'000 € senza però includere la retribuzione della nuova figura dirigenziale del Direttore Unico) ma dovrebbe analizzare l’intero quadro regionale includendo l’analisi dei costi dei servizi prendendo in considerazione l’ipotesi di regionalizzare tali spese al fine di fissare un reale livello della qualità del Diritto allo Studio in tutte le università marchigiane

Per quanto concerne la Governance, a differenza di quanto previsto dalla Proposta di Legge oggi in discussione, non è accettabile l’esclusione degli universitari che, al contrario, dovrebbero essere rappresentati in tutte le fasi decisionali con almeno due studenti per ogni Ateneo.

Allo stesso modo, per una reale sinergia tra enti locali e Università, non è possibile privare gli universitari dell’unico momento istituzionale di rapporto con le amministrazioni comunali e provinciali che, a differenza di quanto è accaduto fino ad oggi, devono essere i reali partner politici per la costruzione di un welfare studentesco basato sull’Assistenza Sanitaria gratuita, la creazione di spazi di aggregazione e la possibilità di accedere a servizi agevolati.

Infine poniamo l’accento sull’arretratezza del Sistema nel momento in cui si vengono a creare nuove categorie di studenti (ad esempio studenti disabili o lavoratori) che, di fatto, sono discriminate non potendo accedere ai servizi previsti dalla Legge Regionale n. 38/96.

Riservandoci la possibilità di fornire ulteriori analisi, cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti.

Il Presidente del Consiglio Studentesco
dell’Università Politecnica delle Marche
Sig. Carlo Cotichelli

Il Consigliere di Amministrazione
dell’ERSU di Ancona
Sig. Giacomo Ferroni 

Il Presidente del Consiglio Studentesco
dell’Università degli Studi di Urbino
Sig. Stefano Paternò

Il Consigliere Nazionale degli Studenti Universitari
e Consigliere di Amministrazione dell’Università di Urbino
Sig. Mauro Vecchietti