Viviamo oggi una profonda crisi internazionale finanziaria, economica e sociale che sta mostrando tutti i limiti e le contraddizioni dell’attuale modello di sviluppo. In pochi anni abbiamo assistito all’aumento dei lavoratori poveri, delle crisi aziendali, dei licenziamenti e della disoccupazione. La disoccupazione giovanile in Italia è oggi al 35,9% con prospettive per niente incoraggianti per il futuro.
Il Governo italiano, in nome dei giovani, ha fatto una riforma che non annulla la precarietà, non dà risposte alle giovani generazioni che, trovandosi peraltro costrette a confrontarsi con più di 40 forme contrattuali diverse, spesso non hanno alcun ammortizzatore sociale se non le proprie famiglie.
Scendiamo in piazza perché vogliamo “Liberare la conoscenza” e liberarci dalla precarietà. E’ necessario liberare la conoscenza partendo da alcune priorità: innalzare l’obbligo scolastico a 18 anni, tutelare il valore legale del titolo di studio, bloccare il progetto di legge Aprea, garantire e aumentare le borse di studio, l’accesso libero e gratuito alla cultura per gli studenti medi ed universitari, eliminare il numero chiuso, annullare prestiti d’onore e ordini professionali.
Crediamo infatti che parlare di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro senza tutelare la possibilità per tutti di studiare e di acquisire le conoscenze di cittadinanza essenziali anche per entrare nel mondo del lavoro, sia inutile e dannoso. Per questo difendiamo anche il valore legale del titolo di studio, la cui abolizione andrebbe a intaccare la qualità della formazione, compromettendo il valore professionalizzante della laurea e le garanzie di pari trattamento nell'accesso ai concorsi per i giovani laureati.
Ci stupisce poi come, in un momento così delicato per il Paese, si decida di accelerare sul progetto di legge Aprea, che condanna le nostre scuole ad essere assoggettate al potere dei privati: questi, oltre a finanziare la scuola pubblica, potranno anche sedere negli organi decisionali della scuola. L’ingerenza dei privati ridimensionerà inevitabilmente il ruolo della rappresentanza studentesca, vanificando anni di lotte e di partecipazione nelle scuole.
Crediamo che si debba investire per garantire a tutti la possibilità di studiare, coprendo le borse di studio e abbattendo i costi della scuola pubblica, senza presiti d’onore, numeri chiusi o costi impossibili per accedere alle diverse forme di cultura. Per questo chiediamo anche l’estensione su tutto il territorio nazionale della banda larga per dare a tutti le possibilità offerte dalla rete di accesso all'informazione, formazione e un nuovo impulso di sviluppo basato sulle nuove tecnologie.
Per tutti questi motivi il 10 maggio la lista Gulliver – Sinistra Universitaria e Don Chisciotte – Rete Studenti Medi Ancona, saranno in piazza a fianco della CGIL con le proprie proposte per rilanciare l'istruzione, il Paese, e per ripetere ad alta voce che come giovani e studenti non tolleriamo più un presente bloccato da una conoscenza sotto chiave e non concepiamo un futuro ostaggio della precarietà.
propecia
propecia buy – propecia no rx