Oggi pomeriggio c'è stato al palaindoor di Ancona l'evento di chiusura per la campagna sul referendum costituzionale, a cui ha partecipato Matteo Renzi, in qualità di segretario del partito democratico. A margine dell'evento siamo riusciti ad ottenere un incontro con il Presidente del consiglio dei Ministri, responsabile, quindi delle scelte che il governo sta facendo nei confronti dell'istruzione. Abbiamo quindi avuto modo di consegnargli una lettera nella quale muoviamo critiche e chiediamo risposte su alcuni temi che riteniamo fondamentali, come l'istituzione delle "superborse" presente nella legge di stabilità, che concede un premio esagerato a un numero limitatississimo di studenti, a discapito di un sistema di diritto allo studio che è tuttora in forte difficoltà e ancora troppo poco inclusivo; abbiamo affrontato anche la riforma dell'ersu regionale: nella legge di stabilità si stabilisce chiaramente l'intenzione di istituire in tutte le regioni un modello di governance che preveda enti unici erogatori per il diritto allo studio,tuttavia nelle Marche non si sta andando in questa direzione.
Abbiamo chiesto inoltre l'istituzione di un fondo nazionale per sostenere gli studenti colpiti dal terremoto di questi mesi, con l'obiettivo di garantire a tutti uguali tutele, indipendentemente dal luogo di studio.
Vorremmo inoltre che la voce degli studenti sia più ascoltata: da anni aspettiamo l'apertura di un tavolo sulla riforma dell'accesso alle lauree di medicina e chiururgia, la concretizzazione delle notte proposte riguardo l'ordinamento di giurisprudenza e riforma forense, quando il governo,nel frattempo, sceglie interlocutori completament diversi, imponendo alle università l'apertura di corsi di laurea professioalizzanti, con dei percorsi di apertura privilegiati, in seguito alle pressioni degli ordini professionali.
Nella lettera chiediamo anche di rivedere le misure distruttive introdotte con la "buona scuola", che aprono all'interesse personale dei privati le porte degli istituti scolastici e soprattutto chiediamo di finanziare l'edilizia scolastica, è ingiusto infatti che la formazione comporti un pericolo per la vita, data la mancata messa a norma degli edifici.
Infine,nella lettera, parliamo di trasporti, tema legato al diritto allo studio delle scuole superiori che comporta notevoli disagi per gli studenti e per le loro tasche: altissimi sono i costi per i libri di testo e gli abbonamenti ai trasporti pubblici.
Le risposte ricevute dal Presidente sono state molto frettolose e poco concrete, ma c'è stato promesso l'impegno a considerare le nostre istanze ed intervenire sulla situazione della riforma in atto per il diritto allo studio.