Il Governo dimissionario di Monti e Profumo vuole lasciare il segno in materia di università e in questi giorni sta lavorando nell’ombra proprio per lasciare una bella sorpresa a tutti gli studenti. Senza alcun confronto pubblico o con gli studenti, cercando di approvare tutta una riforma nel silenzio generale e di tutta fretta. Profumo vuole ora colpire il diritto allo studio e tutti quegli studenti che proprio per la loro condizione economica, nonostante meritevoli, hanno più difficoltà a sostenere il costo degli studi universitari.

 

Il nuovo decreto ministeriale, che il Governo dimissionario vorrebbe approvare a giorni, porterà ad una forte diminuzione del numero di studenti che potranno ricevere la borsa di studio, una diminuzione dell’importo delle borse e la creazione di vere e proprie gabbie geografiche, con una forte discriminazione tra studenti del nord, del centro e del sud.

 

Nel decreto sono previsti numerosi interventi per limitare il più possibile il numero di studenti che potranno avere diritto alla borsa di studio. Si passa dall’inasprimento dei requisiti sul merito e sulla condizione economica, alla indicazione di un nuovo limite veramente assurdo: limiti di età per l’iscrizione all’università.

 

L’importo della quota che effettivamente riceveranno gli studenti borsisti sarà diminuita notevolmente. Da una riduzione tra il 7% e il 12% per gli studenti in sede e pendolari, si passa ad una riduzione del 45% per gli studenti fuori sede che richiederanno la residenza gratuita. Si arriva al paradosso per cui uno studente fuori sede dovrebbe pagarsi il materiale didattico e tutte le spese di mantenimento alla vita universitaria, salvo alloggio e ristorazione, con poco più di 100 euro al mese: in alcuni casi addirittura insufficienti per l’acquisto dei testi universitari.

 

Il Governo dimissionario vuole inoltre andare a creare una discriminazione tra le aree geografiche del Paese. In base alla propria condizione economica infatti uno studente vedrà valutate le proprie condizioni a seconda della Regione in cui si troverà a studiare. Se per gli studenti del nord sarà un po’ più semplice ambire ad una borsa di studio, per gli studenti del Centro Italia sarà più facile essere considerati “ricchi” e nel Sud Italia sarà ancora più complicato poter ambire ad una borsa di studio. Una grave discriminazione geografica che mortifica il diritto allo studio.

Inoltre risulta assolutamente ingiustificato l’innalzamento dei requisiti inerenti il numero minimo di crediti da conseguire annualmente, che spacciato come provvedimento per premiare il merito e disincentivare i “fannulloni”, in realtà è solo l’ennesima manovra per diminuire il numero degli aventi diritto; infatti dai dati risulta che sono pochissimi in Italia i borsisti che vanno fuori corso o che non completano gli studi.

Dopo il crollo delle immatricolazioni e del numero di iscritti riconosciuto ora anche dal CUN, non solo il Governo non vuole riconoscere l’emergenza nazionale dell’università italiana, ma si accanisce contro i più deboli ed attacca un diritto costituzionale. In Francia e in Germania hanno quasi quattro volte il nostro numero di borse di studio, in Spagna il doppio. In Italia negli ultimi anni, più di 30 mila studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi non hanno ricevuto alcun sostegno da parte dello Stato,ogni giorno questi Governi calpestano e disprezzano la nostra Costituzione e il nostro futuro.

 

Per questi motivi i Sindacati Studenteschi della Regione Marche, Gulliver Sinistra Universitaria UdU Ancona, Officina Universitaria Macerata e Agorà UdU Urbino, stanno in questi giorni organizzando una serie di iniziative di protesta che denuncino la nostra contrarietà al decreto.

Le iniziative coincidono con le giornate di Orientamento degli studenti delle scuole superiori nelle nostre Università e l’obiettivo è di informare anche loro, che si stanno per affacciare al mondo universitario, su queste tematiche che a breve li coinvolgeranno direttamente.

Grazie a un lavoro portato avanti anche all’interno della Regione Marche siamo riusciti ad ottenere che l’Assessore Regionale al Diritto allo Studio Marco Luchetti si faccia portavoce delle nostre istanza all’interno del tavolo di confronto fra Stato e Regioni previsto per il giorno 7 Febbraio p.v.

Ci auspichiamo che il decreto sia bloccato proprio in sede alla Conferenza Stato-Regioni e che i diritti degli studenti non siano ulteriormente calpestati.


Per maggiori info contattare:


Ludovica Crescenzi

Coordinatore Lista Gulliver Sinistra Universitaria UdU Ancona

tel. 3296038599

e-mail crescenzi.ludovica@gmail.com


Francesco Rubini

Coordinatore Officina Universitaria Macerata

tel. 3202212127

e-mail. rubo91@hotmail.it


Antonio Astolfi

Coordinatore Agorà UdU Urbino

tel. 340 0534622

e-mail. antonioastolfi@hotmail.it