A seguito dell’approdo alla Camera dei Deputati del Disegno di Legge Gelmini di riforma dell’Università l’intero mondo accademico ha dato il via ad una due giorni di protesta in tutta Italia.

Da ieri, gran parte degli Atenei sono oggetto di occupazioni e iniziative di mobilitazione in opposizione alla Riforma proposta dal Ministro Gelmini che, mai come oggi, dovrebbe dimettersi e rinunciare ai suoi piani di privatizzazione.

In questo contesto, il Gulliver-UdU Ancona ha deciso di organizzare l’occupazione del tetto della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche (Polo Monte Dago) da dove verranno calati due striscioni di protesta che riprenderanno il grido di “NO AL DDL GELMINI” che sta riempiendo le piazze italiane dallo scorso autunno.

La riforma sull’Università è la pietra tombale sull’istruzione universitaria pubblica e sulla ricerca pubblica.

Va fermata e aperto un confronto serio sul funzionamento del sistema d’istruzione pubblico con le componenti che vivono quotidianamente le strutture scolastiche e universitarie e che rappresentano il futuro di questo Paese: gli studenti!

Oggi siamo sui tetti anche per mandare a casa questo governo che ha sbagliato tutto, a partire dalle politiche sui giovani e gli studenti. Il governo dovrebbe occuparsi dei veri problemi del paese, mettendo al centro il diritto allo studio e il libero accesso ai saperi per tutti e invece pensano al bunga bunga e a difendere le poltrone.

Intanto però la disoccupazione giovanile sale a livelli sconcertanti, le scuole e le università sono al collasso nonostante fiocchino i finanziamenti alle private e noi studenti siamo condannati o a fuggire all’estero o ad un futuro fatto di precarietà, lavoro nero, assenza di diritti.

La giornata di oggi rappresenta un passaggio epocale dato che è in continuo aumento la lista delle occupazioni, cogestioni e autogestioni che si diffondo a macchia d’olio a partire da Roma per cercare di fermare il DDL Gelmini.

Il 27 novembre, manifestazione nazionale della Cgil, in cui gli studenti scenderanno ancora una volta in piazza a fianco dei lavoratori, per ribadire che non vogliamo rinunciare al nostro futuro!