Tratto da Repubblica:

“ROMA – Sono arrivate a quota 170 le firme dei deputati del Popolo delle Libertà che chiedono al premier Silvio Berlusconi di non porre la fiducia sul ddl sicurezza perché nel provvedimento sono contenute "norme inaccettabili", come quella che obbliga i medici, "ma anche gli insegnanti e chiunque eserciti incarichi pubblici" a denunciare gli immigrati clandestini.

La richiesta è contenuta in una lettera inviata al presidente del Consiglio e diffusa da Alessandra Mussolini, presidente della Commissione bicamerale per l'infanzia, e prima firmataria dell'appello…”

 

Cari studenti,

Vi riportiamo questo breve comunicato per portare alla vostra attenzione il gravissimo provvedimento che il Governo sta cercando di far passare alla camera in merito alle segnalazioni che i medici dovranno eseguire alle autorità competenti nei confronti dei clandestini che si rivolgeranno alla Sanità Pubblica.

Ma anche a fronte delle tante discussioni che si sono susseguite in queste settimane anche il Popolo delle Libertà sembra essersi fratturato.
Infatti quasi duecento deputati, eletti nel Partito di Berlusconi, colpiti da un improvviso attimo di coraggio hanno firmato una lettera indirizzata al Cavaliere nel quale Lo invitano a non porre nuovamente la fiducia su un provvedimento tanto importante.

Immediatamente la notizia ha assunto dimensione Nazionale ed ha riscontrato l’appoggio dell’opposizione e di tutte le Associazioni di categoria che in queste settimane stavano lottando per fermare il provvedimento.
E dato che come Associazione Culturale siamo tra i promotori di un appello Regionale contro il “pacchetto sicurezza” (riporato nella seconda parte dell'articolo)  e stiamo organizzando un incontro pubblico per poterne discuterne all’interno dell’Università (fine Marzo) riteniamo che sia doveroso da parte nostra portare all’attenzione di tutti questo caso di coscienza rilanciandone la richiesta di abrogazione.

Appello al Governo Regionale

A:
Presidente Consiglio Regione Marche
Presidente Giunta Regione Marcjhe
Consiglieri Consiglio Regionale Marche
Assessori

Noi associazioni da anni impegnate nella tutela dei diritti e nell’accoglienza di tutte le persone immigrate presenti nel nostro territorio a qualsiasi titolo,
riteniamo

vergognoso il comportamento dell’attuale Governo nazionale che da tempo mette in atto interventi volti a perseguitare e ad escludere da ogni percorso di cittadinanza gli immigrati, i rom e i senza fissadimora.

condanniamo
l’atteggiamento dei mass media che assecondano il clima di persecuzione razziale alimentando pericolosamente la logica della giustizia “fai da te” e la violenza contro gli stranieri
rifiutiamo

di far diventare lo straniero il capro espiatorio su cui proiettare le difficoltà socio-economiche attuali

rifiutiamo

che l’immigrato senza permesso di soggiorno venga considerato alla stregua di un criminale!

sosteniamo

che la sicurezza sociale si realizza attraverso la riduzione delle disuguaglianze sociali, l’attuazione di politiche di redistribuzione del reddito, la risoluzione del disagio abitativo, la riqualificazione delle periferie urbane, il miglioramento delle condizioni lavorative e non attraverso l’aumento della repressione verso i più deboli.
La sicurezza non si persegue negando il diritto alle cure a coloro che sono senza permesso di soggiorno o che lo hanno perso perché hanno perso il lavoro!
Si tratta dei più deboli, spesso costretti a vivere in condizioni di schiavitù (lavoro nero, traffico umano ecc) perché le leggi attuali non consentono la loro regolarizzazione! Si tratta  per lo più di donne e bambini che verrebbero esclusi da un diritto umano universale quale quello della salute in deroga alla nostra Costituzione, e alla Dichiarazione dei Diritti Umani!

pertanto contestiamo fermamente

tutti i provvedimenti contenuti nel “pacchetto sicurezza” (ddl 733) che prevede l’introduzione del reato di clandestinità, l’abolizione del divieto di segnalazione all’autorità degli irregolari che si rivolgono ai servizi sanitari, il permesso a punti, la tassa sul soggiorno, l’istituzione delle ronde, l’istituzione del registro dei senza fissa dimora in quanto discriminatori e persecutori nei confronti di tutti gli immigrati e dei più deboli

chiediamo al Governo regionale
• che si esprima chiaramente contro “il pacchetto sicurezza”
• che si impegni a mettere in atto tutte le azioni di contrasto alle scellerate proposte del governo
• che si impegni a proseguire e potenziare gli interventi per l’inclusione sociale di tutti gli immigrati
• che si impegni a proseguire e a potenziare gli interventi per garantire l’assistenza sanitaria a tutti gli immigrati

Firmatari:
Associazione Senza Confini Ancona (promotrice)
Rete Migranti Diritti Ora
CGIL Regionale
ARCI, Comitato regionale Marche
Circolo Culturale Africa – Ancona
Associazione Sguardo Ancona
Cestas Marche – Jesi
Laboratorio Sociale – Ancona
A.C.U.  Gulliver – Ancona
Ass. Onlus Ambasciata dei diritti – Marche
Associazione Casa delle Culture di Jesi
ARCI, comitato di zona Jesi-Fabriano
Terza Via – Centro Interculturale DONNE&DONNE
Tenda di Abramo ONLUS
Associazione Pesaro Nuovo Mondo
Associazione Bangladesh Marche
Famiglie Si
Centro Culturale Islamico Ancona
Meetup Beppe Grillo
Donne in nero-Fano
L’altritalia-associazione, Fermo
CTS Ancona
Fondazione diversoinverso, per un vivere più umano – Monterubbiano
Medici contro la tortura – Onlus
Unione Inquilini Marche
Conferenza regionale Volontariato e Giustizia, Marche
Servizio di Strada Onlus – Ancona
Gruppo UMAN (unione mediatori Ancona)
Ruggeri- DELEGATO R.L.S.-FARMACENTRO-JESI
Sergio Sinigaglia – Ancona
Susanna Piscitelli – Servzio Servizi Sociali Regione Marche
Puncus Multimedia – Ancona
Matteo Antonini operatore cinematografico indipendente

Preso atto che:
con la mozione n. 325 discussa e approvata dal Consiglio della Regione Marche il 10 marzo 2009 la Giunta regionale si è impegnata a:

1) attivarsi nei confronti del Ministero dell’interno e del Governo attraverso le opportune forme
di protesta;
2) sollecitare le strutture sanitarie della Regione affinché si astengano dalla segnalazione degli immigrati irregolari che si rivolgono ai servizi a qualsiasi livello, mantenendo invariate le prassi in atto e, in accordo con gli ordini professionali, i medici, gli infermieri e tutti i professionisti, al rispetto del codice deontologico;
3) avviare una campagna di sensibilizzazione sul diritto alla salute per la popolazione immigrata.

le associazioni firmatarie intendono monitorare e sostenere l’attuazione degli impegni presi dalla Giunta