Ieri, lunedì 18 maggio, le associazioni studentesche Acu Gulliver Sinistra Universitaria (Univpm), Officina Universitaria (Unimc) e Rete degli Studenti Medi Marche hanno incontrato i candidati della sinistra e del centro sinistra alle elezioni regionali.
Durante l’incontro, che ha visto una decina di candidati presenti, le associazioni hanno presentato una serie di proposte su scuola e università, raccolte nel documento “Proposte per un’istruzione regionale di qualità”.
Si è richiesto in primis, la creazione di un vero welfare studentesco, che garantisca l’erogazione di servizi legati allo status di studente: trasporti, su ferro e su gomma, rispondenti alle esigenze degli studenti, sia in termini di qualità del servizio che di costi; tariffe agevolate per l’accesso all’offerta culturale marchigiana; sconti per il materiale didattico…
Questo non può prescindere da maggiori investimenti nel diritto allo studio, sia per gli studenti delle scuole superiori, che per gli universitari, non soltanto per offrire nuovi servizi, ma anche per rendere effettivi quei diritti che ad ora dovrebbero essere garantiti, ma che non lo sono per assenza di fondi: solo per fare alcuni esempi, oltre 1000 universitari l’anno prossimo rischieranno di rimanere senza borsa di studio, e addirittura non esiste un capitolo di bilancio per il diritto allo studio per le scuole superiori.
Le proposte hanno riguardato anche gli aspetti specifici di scuola e università.
Per gli studenti delle scuole superiori, è stata proposta l’attivazione di un sistema per il comodato d’uso dei libri di testo, che permetterebbe un grande risparmio per le famiglie; un impegno concreto per l’apertura delle scuole in orario pomeridiano, dopo la firma del protocollo con la regione; maggiori fondi per l’edilizia scolastica, che versa in una situazione davvero problematica.
"Gli studenti non possono più aspettare che il diritto allo studio scolastico sia garantito: il costo dei trasporti e dei libri di testo è troppo alto e molte famiglie in difficoltà non riescono a sostenerlo", afferma Elena Lippi, coordinatore della Rete degli Studenti Medi Marche, "come associazione chiediamo dunque che la legge regionale sul diritto allo studio scolastico, che è del 1992, venga riscritta tenendo conto delle esigenze degli studenti".
Per quanto riguarda l’università, sono state messe in evidenza numerose proposte per risolvere situazioni problematiche quali le carenze sul servizio di assistenza sanitaria gratuito per gli studenti fuorisede; è stato richiesto un piano di investimenti e di riqualificazione degli studentati, ormai quasi tutti ridotti ad essere strutture fatiscenti e piene di disagi; la creazione di un unico ente regionale per il diritto allo studio regionale.
"Non è ammissibile che più di mille studenti l'anno prossimo restino senza borsa di studio: questo significa che dovranno abbandonare l'università, o peggio, non iniziarla affatto. E' prioritario reintegrare subito i fondi regionali, soprattutto in un periodo di difficoltà come quello che stiamo attraversando" dichiara Elisa Marchetti, coordinatrice del Gulliver. "Inoltre, bisogna procedere immediatamente con la riforma degli ERSU: è fondamentale per incrementare i servizi e per garantire uniformità sul territorio".
Dichiara Noemi Capriotti, coordinatrice di Officina Universitaria: “L’ Università è un luogo di crescita e di confronto e gli studenti che la animano sono una fonte di ricchezza per una regione che voglia rilanciarsi a livello nazionale. Investire sull’ istruzione è una scelta fruttuosa a lungo termine e doverosa: garantire a tutti i giovani di seguire con serenità e sicurezza un percorso di formazione universitario rappresenta una fonte di ricchezza culturale e sociale per il futuro. Siamo sicuri e determinati a portare avanti lotte che rendano effettivi i diritti negletti degli studenti.”
Positive le risposte dei candidati presenti, che, oltre ad aver esposte le proprie proposte, hanno tutti dichiarato di condividere quanto presentato dalle associazioni e la volontà di impegnarsi sul fronte dell’istruzione e del diritto allo studio.
Purtroppo molti degli invitati non erano presenti, a dimostrazione di come il tema dell’istruzione non sia ancora uno dei temi di interesse principale della politica regionale. Proprio per questo, e visto il riscontro positivo proveniente dai presenti, continueremo, una volta che si sarà insediato il nuovo governo regionale, a portare avanti con forza le nostre proposte.
Ci auguriamo che ora, da parte della politica, seguano i fatti concreti: durante i prossimi 5 anni, la situazione non si prospetta affatto rosea, anche a causa dei continui tagli provenienti dallo stato, e sarà dunque fondamentale un impegno serio della regione per il rilancio di scuole e università e un confronto costante e corretto tra istituzioni e i sindacati studenteschi.