Elezioni Universitarie 5-6 Dicembre 2012
INDICE:
- Quadro Nazionale
- Didattica
- Strutture
- L'universita' del Futuro
- Tasse
- Ancona Citta' Universitaria
- Studenti Pendolari
- Assistenza Sanitaria per i "Fuori Sede"
- Iscrizioni Part-Time
- Distributori Automatici
- Questionari di Valutazione
- Ateneo Sostenibile
- ERASMUS
- Diploma Supplement
- CUS
- Studenti Stranieri
- Studenti Disabili
- Servizi On-Line
- Materiale On-Line
- Orientamento
- Viaggi di Istruzione
- Diritto allo Studio
Negli ultimi anni abbiamo sempre manifestato la nostra contrarietà alle misure di smantellamento dell’Istruzione pubblica attuate dai Governi. La legge 509 del ‘99, la legge Moratti del 2004, la legge 133 del 2008, la riforma Gelimini, sono gli esempi più eclatanti di come gli ultimi Governi (indipendentemente dal colore politico) abbiano minato le basi dell’Università italiana.
L’Università pubblica è il valore fondamentale al quale facciamo riferimento in ogni nostra battaglia. Per questo motivo reputiamo ingiustificabile il provvedimento contenuto nella Legge Gelmini che ha introdotto, all’interno degli organi di Governo dell’Università, membri esterni che provengono dal mondo dei privati e dunque intenzionati ad orientare la Ricerca e la Didattica verso i propri interessi. Altro attacco alla connotazione pubblica di Università è la minaccia, per ora rientrata, di abolire il valore legale del titolo di studio, che si prospetta fortemente lesiva dei diritti degli studenti. Questa misura porta a far emergere ulteriormente le differenze tra gli Atenei, senza garantire invece un presupposto per noi fondamentale: una pari qualità della Didattica e della Ricerca su tutto il territorio. A nostro avviso, infatti, è necessario intervenire sull’aspetto della valutazione degli Atenei, apportando misure che riescano a migliorare e a rendere omogenea la qualità di tutte le Università italiane, invece che creare Atenei di serie A e di serie B.
Ulteriore minaccia all’Università pubblica è l’incombente rischio di un aumento delle tasse universitarie. Infatti, dopo l’incremento della tassa regionale sul diritto allo studio, i provvedimenti della Spending Review aprono agli Atenei la possibilità di aumentare la contribuzione studentesca. Riteniamo innammissibile questo provvedimento che scarica sugli studenti stessi il costo della loro formazione e che è sintomo di come l’istruzione e la ricerca non siano visti come investimento e beni pubblici.
Altra questione importante riguarda il tanto discusso concetto di merito. Su che basi si promuove il merito se gli studenti non sono tutti messi nelle stesse condizioni?
Ad oggi, tra gli iscritti al primo anno, soltanto il 25% degli idonei beneficiano effettivamente delle Borse di studio, mentre negli anni successivi, la copertura è del 65%. Riteniamo questa situazione inaccettabile, in quanto rappresenta una palese violazione dell’art 34 della Costituzione.
A questo aspetto si riallaccia la questione dei fuoricorso(circa il 30% degli iscritti), tanto demonizzati dal Ministro Profumo, la cui analisi semplicistica non tiene conto di aspetti come un’organizzazione della didattica a volte penalizzante (ad esempio i corsi regolamentati dal DM 509/99) e un diritto allo studio non sempre garantito (molti studenti sono costretti a lavorare per mantenersi gli studi e non possono dunque dedicarsi completamente alla carriera accademica).
A nostro avviso appare assurda la misura, prevista all’interno della spending review, di aumentare le tasse proprio a questa categoria di studenti già sufficientemente in difficoltà. Dallo Stato ci si aspetta che queste condizioni siano sanate e non peggiorate.
Proprio da tutti questi aspetti vogliamo ripartire, e, convinti che l’aggettivo “Pubblica” debba rimanere al centro del sistema dei valori dell’Istruzione Italiana, vogliamo continuare a difendere i Diritti di tutti gli Studenti.
Di seguito abbiamo individuato dei punti programmatici che costituiscono il nostro Programma Elettorale d’Ateneo sul quale intendiamo chiedere, ancora una volta, la fiducia degli Studenti.
Le recenti riforme della Didattica stanno cambiando profondamente l’attuale sistema universitario. Ci troviamo, infatti, davanti ad un tentativo da parte del Governo di limitare l’accesso alle Lauree di ogni livello e ad Università nelle quali convivono diversi ordinamenti. Tutto ciò non fa che appesantire e complicare il sistema didattico e comporta situazioni caotiche e disagevoli per gli studenti.
In questo panorama, consapevoli di dover rispettare le normative nazionali ormai vigenti, riteniamo sia necessario che le conseguenze di tali cambiamenti non vadano a discapito degli studenti e dei loro diritti, punto fermo da tutelare.
Accesso alle Lauree di ogni livello: A partire dall’applicazione della Legge 270/04 l’iscrizione al primo anno dei Corsi di Laurea Triennale è stata vincolata al superamento di un test d’ingresso all’inizio del primo anno che, grazie alle nostre richieste e al lavoro svolto negli organi di rappresentanza, risulta ad oggi non vincolante ma obbligatorio per l’immatricolazione. Posto che secondo noi l’unico vincolo all’accesso all’Università dovrebbe essere il possesso del diploma superiore, che già di per se garantisce che lo studente possegga i requisiti necessari, il test d’ingresso dovrebbe essere utile unicamente allo studente per valutare le proprie conoscenze e attitudini e l’Università dovrebbe mettere a disposizione dello stesso strumenti attraverso i quali sanare eventuali lacune. Dunque proponiamo che sia attuato per tutte le Facoltà un modello che preveda la semplice frequenza obbligatoria di “corsi di recupero” per gli studenti che non superassero il test a inizio anno. Con l’adempimento di tale frequenza si deve considerare sanato ogni obbligo formativo aggiuntivo (OFA). Ogni misura deve essere comunque volta a impedire che tali test costituiscano in futuro occasione di istituire il numero chiuso.
Discorso simile vale per l’accesso alle Lauree Magistrali, per le quali il DM 270 ha previsto da quest’anno il possesso di determinati requisiti curriculari come prerogativa per l’iscrizione. Questo sistema, che per altro è entrato in vigore senza la giusta pubblicizzazione creando innumerevoli disagi per gli studenti, ha inibito la mobilità tra classi di laurea differenti e tra i vari Atenei. Chi prima poteva liberamente decidere quale corso di Laurea Magistrale frequentare ed in quale Ateneo, si trova oggi, una volta accertato il proprio possesso dei requisiti curriculari, a dover affrontare macchinose procedure burocratiche che comunque non garantiscono la certezza dell’iscrizione, prevedendo anche vere e proprie forme di verifica della preparazione personale. Questo meccanismo è un primo passo verso l’istituzione del numero chiuso! Se oggi i requisiti personali vengono valutati in modo implicito oppure tramite colloquio, si prestano facilmente ad essere trasformati domani in un’occasione per limitare gli accessi alle Lauree Magistrali o per tentare di sviare le iscrizioni da corsi sovraffollati a corsi meno ambiti, il tutto a discrezione delle commissioni esaminatrici. Ribadiamo anche in questo caso la nostra contrarietà al numero chiuso e ci impegneremo (come abbiamo sempre fatto) negli organi accademici per difendere la libertà di accesso ai più alti gradi di istruzione, come sancito dalla nostra Costituzione.
Applicazione della riforma della didattica: A causa dell’applicazione della nuova riforma della didattica (D.M. 270/04), si sono creati forti disagi per tutti gli studenti e pertanto crediamo sia necessario avviare un analisi seria e prolungata delle possibili conseguenze.
La coesistenza di 3 ordinamenti didattici differenti (anche se quello precedente al D.M. 509/99 è in fase di esaurimento) costituisce senz’altro una dura prova per l’intero sistema universitario e la collaborazione tra le varie componenti del mondo accademico rappresenta l’unica via di uscita per colmare le lacune e i problemi fin qui evidenziati.
Le nostre richieste sono racchiuse nell’articolo 13, comma 5 del D.M. 270 che cosi recita: “A seguito dell'adozione dei regolamenti didattici di Ateneo di cui al comma 1, le Università assicurano la conclusione dei corsi di studio e il rilascio dei relativi titoli, secondo gli ordinamenti didattici previgenti, agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore dei regolamenti stessi e disciplinano, altresì, la facoltà per gli studenti di optare per l'iscrizione a corsi di studio previsti dai nuovi ordinamenti.”
Dopo aver ascoltato e analizzato i problemi riscontrati dagli studenti in questi primi mesi fitti di cambiamenti, riteniamo fondamentale che l’Ateneo attivi o potenzi i seguenti servizi a favore degli studenti dell’ordinamento 509/99:
• Reperibilità via internet di tutte le informazioni riguardanti i corsi di laurea, le modalità di iscrizione agli stessi ed i cambiamenti che interessino gli studenti già iscritti;
• Tracciabilità dei vecchi programmi per quei corsi che, in applicazione della riforma, sono stati cancellati, accorpati o per i quali è variato in numero di CFU (crediti formativi) assegnati;
• Massima disponibilità e chiarezza da parte dei docenti, durante le lezioni, nello spiegare quale parte del programma è riservata ai vari ordinamenti;
• Disponibilità da parte dei professori a distribuire tutto il materiale necessario (slide, libri) e a mantenerlo reperibile nel tempo;
• Aggiornamento annuale dei programmi ove necessario (Es. normative di Diritto);
• Numero di appelli garantito per qualsiasi ordinamento;
• Date degli esami rese pubbliche secondo quanto previsto dal Regolamento d’Ateneo;
• Per le materie disattivate che avevano professori a contratto, l’individuazione di un docente dello stesso dipartimento che funga da referente per chi ancora non ha sostenuto l’esame;
Vi invitiamo inoltre a continuare a segnalarci problemi e disfunzionalità nella progressiva attuazione della riforma, così da poterne monitorare l’andamento ed intervenire tempestivamente all’interno dei vari organi accademici.
Iscrizione con riserva alla Laurea Magistrale: Nel 2009, dopo un lungo periodo di lavoro negli organi accademici siamo riusciti ad ottenere, attraverso una raccolta firme, che fosse ripristinata l’iscrizione con riserva alla Laurea Magistrale anche per gli studenti che si fossero laureati entro la fine di Febbraio. Grazie alle firme di più di 3000 di voi, siamo riusciti ad ottenere questa importante vittoria che ha permesso a tutti coloro che si sono laureati nella sessione di Febbraio di poter iniziare da subito la carriera magistrale senza perdere mesi preziosi per il loro percorso accademico. L’anno successivo, l’Università ha provato nuovamente ad eliminare questa modalità di iscrizione e così nel 2010 decidemmo di impugnare questa decisione davanti al TAR in quanto fortemente lesiva dei diritti degli studenti. Volendo continuare a difendere i diritti degli studenti del nostro Ateneo, lavoreremo affinché tale diritto di iscrizione con riserva sia ufficializzato e introdotto definitivamente nel regolamento didattico dell’ateneo.
Esami e prova finale: chiediamo che in tutte le Facoltà del nostro Ateneo il numero minimo di appelli d’esame sia portato a 8 e il numero minimo di sessioni di Laura a 4.
Negli ultimi anni nel nostro ateneo si è assistito al continuo aumento delle iscrizioni degli studenti. Ciò ha portato in alcuni corsi di laurea a criticità relative al sovraffollamento degli spazi. Chiediamo quindi una ottimizzazione degli spazi esistenti, pur sottolineando che le carenze strutturali non devono in alcun modo costituire un ostacolo all’ampliamento dell’offerta formativa. Ritenendo che debbano essere le strutture ad adeguarsi all’offerta formativa, e non viceversa, vigileremo affinché tali carenze non costituiscano un viatico per l’introduzione del numero chiuso.
Attualmente, nelle pagine del sito univpm.it riservate ai professori, le informazioni riguardo i corsi tenuti sono enormemente carenti. Spesso non sono presenti né le date degli appelli, né il materiale didattico del corso: questa ci sembra un’enorme lacuna per un’Università definita “Politecnica”.
Riteniamo che la possibilita' di poter reperire il materiale dei corsi, iscriversi agli appelli e prendere visione del risultato delle prove online sia un diritto di ogni studente.
Infatti e' impensabile che uno studente pendolare o peggio fuorisede debba necessariamente essere presente in facolta' per potersi iscrivere ad un appello, verbalizzare una prova o solamente reperire il materiale didattico.
Il nostro impegno sara' quello di rendere il Portale di Ateneo realmente efficiente e a misura di studente, dove potranno essere reperite tutte le informazioni aggiornate relative ai corsi, dal programma al materiale didattico.
Suggeriamo inoltre alcuni interventi per migliorare la fruibilità di questo strumento, come ad esempio:
– Video delle lezioni consultabili tra le risorse del corso;
– Implementazione di un forum cosicché gli studenti possano condividere le proprie esperienze e i propri files;
Crediamo che il progetto e-learning sia fondamentale affinché gli studenti che non possono costantemente frequentare le lezioni per ragioni lavorative o di salute non siano penalizzati nella loro carriera accademica!
Inoltre utilizzare le tecnologie ora disponibili per un accentramento dei servizi e delle risorse inerenti al singolo corso, ridurrebbe notevolmente tempi e costi a cui sono costretti gli studenti!
L’aumento delle iscrizioni ed i tagli sempre maggiori dei fondi ministeriali, pongono l’Ateneo di fronte alla possibilità di aumentare le tasse. E dato che la razionalizzazione delle spese non deve intaccare la qualità dei servizi garantiti agli studenti e della didattica, è necessario avviare una riforma dell’attuale sistema di tassazione. A nostro avviso bisogna analizzare attentamente il sistema di tassazione continua in modo tale che ogni studente paghi in relazione al suo specifico ISEE. Secondo le nostre analisi questo processo permetterebbe un sistema più equo, dato che vedrebbe l’applicazione di un coefficiente progressivo utile a calcolare l’importo delle tasse sul reddito della propria famiglia. Assieme all’Unione degli Universitari, l’associazione nazionale a cui siamo confederati, proporremo un modello che, oltre alla tassazione continua e progressiva, preveda anche l’introduzione della cosiddetta No Tax Area, ovvero una soglia di reddito (ISEE 25000€) al disotto della quale è prevosto l’esonero totale dalle tasse universitarie.
Riteniamo, inoltre, che debba essere data la possibilità di ottenere l’esonero Superbravo anche per quegli studenti che abbiamo precedentemente frequentato una Facoltà diversa da quella dell’anno in corso.
(Il punto del nostro programma riprende il documento che abbiamo sottoscritto attraverso il Consiglio Studentesco con il Comune di Ancona)
Mobilità – abbonamento Conerobus: ormai da alcuni anni promuoviamo la stipualzione dell’abbonamento urbano per l’autobus a tariffa agevolata. Moltissimi studenti ogni anno usufruiscono di questo servizio. Di conseguenza, se da un lato c’è una riduzione del problema del traffico cittadino, dall’altro l’investimento costituisce un’uscita importante nel bilancio dell’Ateneo. Infatti l'abbonamento ha un costo di 130€ per studente a differenza dei 185€ previsti dalla tariffa normale. A causa dei tagli derivanti della Legge 133, dalla Legge Gelmini e dalla Spending Review la possibilità da parte dell’Ateneo di mantenere tale servizio è sempre più a rischio. La nostra proposta è che il Comune investa in questo campo impegnandosi ad abbassare la quota pagata dallo studente o, se necessario, sanando l’eventuale riduzione dei fondi da parte dell’Università. Inoltre, riteniamo che tale agevolazione debba essere estesa a tratte extra-urbane (Falconara, Chiaravalle, Jesi) a favore degli studenti pendolari, che sono spesso una categoria trascurata. Infine reputiamo fondamentale il ripristino di corse in orario serale: è inaccettabile che la zona di Torrette e quella di Tavernelle, in cui risiedono moltissimi studenti, non siano affatto collegate al centro dopo le 22.
Spazi studio – Apertura Biblioteca nel Week-end: Si propone l'apertura della Biblioteca Comunale "Benincasa" nel week-end per 10 mesi all'anno (da Settembre a Giugno). Questo significherebbe prolungare l’orario di apertura del Sabato dalle ore 12:00 alle ore 19:00 (“supplemento” di 7 ore) e di prevedere per la Domenica un orario standard dalle ore 9:00 alle 19:00. Su un totale di 10 mensilità si raggiunge un monte ore di 680 per Anno Accademico che, registrata la necessità di prevedere l’apertura solamente degli spazi studio (senza prevedere il servizio di prestito del libro), potrebbe essere svolta da un solo dipendente che potrebbe essere assunto tramite un bando dedicato agli studenti universitari (modalità studente part-time).
Quest’ultimo aspetto rappresenterebbe anche un tentativo di arginare il lavoro “a nero” e di sanare, in parte, il taglio dell’Università sui fondi per la collaborazione degli studenti part-time. In termini di costi, considerando la retribuzione oraria prevista dal bando dell’Università per gli studenti (8 €/h), l’investimento stimato è di 5'440 € totali per 10 mesi.
Badge cittadino per gli universitari: La nostra proposta è pensata su un modello complessivo e cittadino nel quale lo studente, tramite l’utilizzo di un singolo badge, accede agli sconti sia degli esercizi finanziari convenzionati che delle strutture sportive e culturali della zona. Secondo i costi riportati nel progetto “Ancona – città universitaria”, l’impegno economico necessario iniziale è di 52'400 € e, nel lungo periodo, questa azione dovrebbe portare le Amministrazioni coinvolte a valutare l'ipotesi di creare ulteriori spazi per gli studenti.
Problematiche studenti fuori-sede: Il problema inequivocabile è l'affitto “a nero” e “a grigio”. Si potrebbe cercare di arginare queste pratiche attraverso la creazione di altre agevolazioni e incentivi come, ad esempio, la bolletta del Gas, proponendo la stessa modalità attualmente prevista per l’Acqua. Ovvero, nel caso in cui il contratto di locazione fosse regolare, la Prometeo applicherebbe le stesse tariffe del Metano che applica per i residenti (attualmente si viene considerati come "non residenti" con una maggiorazione tariffaria). L'altra agevolazione può avvenire attraverso il rilascio del permesso di parcheggio nelle zone a pagamento sia per il proprietario che per gli affittuari. Questo "pacchetto" di agevolazioni (aggiunte all'Acqua) creerebbe di fatto lo status di "studente universitario fuori-sede" e aprirebbe altre opportunità, come ad esempio la creazione di una banca dati per il supporto sociale alle fasce deboli (anziani, disabili) con la quale si darebbe la possibilità agli studenti fuori sede, con contratto in regola, di accedere ad un bando di lavoro.
Ad oggi gli studenti pendolari rappresentano una categoria svantaggiata. Il problema principale risiede nella mobilità: come già sottolineato, il sistema dei trasporti locali presenta forti carenze; per di più non esistono agevolazioni sulle tariffe degli abbonamenti extraurbani e ferroviari per gli studenti universitari. Chiediamo che gli enti locali, insieme all’università, si facciano carico di queste problematiche e adottino tempestivamente delle soluzioni.
ASSISTENZA SANITARIA PER GLI STUDENTI “FUORI-SEDE”:
Da sempre riteniamo che gli studenti fuori sede debbano poter usufruire dell’assistenza sanitaria in modo gratuito senza pagare costosissime prestazioni e senza perdere il medico di base che hanno nella città di residenza. Nel 2009, grazie agli incontri che abbiamo avuto con l’Assessore Regionale alla Sanità, siamo riusciti ad ottenere lo stanziamento per due anni di 80'000€. Questi fondi, divisi fra i quattro ERSU marchigiani, coprirebbero le spese mediche che altrimenti dovrebbe sostenere lo studente. Nel 2011, grazie ai nostri solleciti il servizio è stato attivato ed è ora a disposizione degli studenti. Purtroppo il fondo stanziato è sufficiente a garantire solo 2 anni di funzionamento del servizio. Ci batteremo affinché tale servizio venga reso permanente demandando alla regione il reperimento degli ulteriori fondi necessari.
Tramite l’iscrizione part-time, molti studenti, con difficoltà a frequentare tutte le lezioni e sostenere tutti gli esami dell’anno di iscrizione, avrebbero l’opportunità di distribuire il carico didattico su un numero di anni superiore alla durata legale del corso di studio. Già prevista in altri atenei, l’iscrizione part-time permette a studenti che si trovano in particolari situazioni (es: studente lavoratore o studente genitore) di acquisire fino al 50% dei CFU di un singolo anno di corso pagando solo la metà delle tasse universitarie previste. Il nostro progetto prevede che l’università predisponga, d’accordo con i singoli studenti, piani di studio personalizzati che permettano di conciliare l’impegno accademico con le altre esigenze dello studente.
L’Ateneo ha accolto la nostra richiesta di istituire un bando per i distributori automatici installati nelle strutture universitarie, che prevede un calmieramento dei prezzi e un controllo della qualità del servizio. Ora è importante continuare a vigilare per evitare che le aziende interessate aggirino le regole e che le tasche degli studenti siano sfruttate dai privati.
Crediamo che l’attuale sistema di valutazione della docenza debba essere potenziato, affinché gli studenti possano avere una reale partecipazione al miglioramento della didattica. Chiediamo quindi che i questionari di valutazione siano revisionati e adattati alle attività delle diverse Facoltà. Inoltre vogliamo che i risultati dei questionari siano resi pubblici con l’intento di trovare criteri che disincentivino la cattiva docenza. Chiediamo inoltre che per tali questionari sia prevista la compilazione on-line obbligatoria in forma anonima e che questa avvenga solo una volta sostenuto il relativo esame poiché quest’ultimo è parte integrante della didattica e con essa va valutato.
Questioni come quelle ambientali o di sviluppo sostenibile restano sempre di primaria importanza e anche all’interno del mondo universitario hanno un peso rilevante.
Fontanelle per l’acqua. Proponiamo che all’interno delle strutture dell’Università sia prevista l’esistenza di fontanelle ad uso gratuito per limitare il consumo di bottiglie di plastica e permettere agli studenti di usufruire di un bene primario in maniera gratuita.
Raccolta Differenziata. Grazie alle nostre costanti richieste è già stata attivata la raccolta differenziata in tutte le Facoltà del nostro Ateneo. Ora il nostro compito sarà quello di controllare il corretto smaltimento dei rifiuti raccolti.
Energie Rinnovabili. All’interno del Gulliver abbiamo attivato un gruppo di lavoro specifico nel campo delle energie rinnovabili per avanzare proposte concrete come l’installazione di pannelli fotovoltaici e solare-termico sopra gli edifici di proprietà dell’università. Inoltre chiediamo che l’amministrazione e tutti i vari uffici dell’Università riducano drasticamente l’utilizzo della carta (sostituendola quando possibile con la posta elettronica) e si dotino unicamente di carta riciclata: ciò porterebbe ad un risparmio tangibile di denaro e risorse.
Open Source & Free Software. Riteniamo indispensabile che l’Università consideri con maggiore attenzione le opportunità offerte dal panorama Free Software; l’introduzione graduale di questi software nel mondo amministrativo abbatterebbe i costi di licenza dei software nel giro di qualche anno.
Analogamente riteniamo che la distribuzione da parte dell'Ateneo dei propri documenti in formato libero, possa incentivare l'utilizzo di programmi di questo tipo e non obbligare chi legge ad utilizzare software proprietari a pagamento.
È delle ultime settimane la notizia dell’esaurimento dei fondi europei destinati al programma Erasmus. Crediamo che l’università debba sobbarcarsi l’impegno economico legato alla partecipazione degli studenti a progetti di scambio internazionale nell’ottica di promuovere l’internazionalizzazione del nostro ateneo.
Inoltre, alcune procedure per l’adesione a questi progetti sono ancora poco chiare e piuttosto difficoltose per uno studente che decidesse di partire. A partire dal Bando, le procedure di selezione dei candidati devono essere esposte in maniera chiara e le mete presentate devono essere introdotte solo una volta che l’Università si sia sincerata che le convenzioni permettano effettivamente agli studenti di frequentare i corsi all’estero senza porre eccessive questioni sul learning agreement. Agli studenti devono essere fornite tutte le informazioni in tempi utili per organizzare la partenza e, una volta accettato il learning agreement, su di esso non possono essere più poste problematiche.
Riteniamo fondamentale ed improrogabile che l’università rilasci questo documento ai neolaureati. Il diploma supplement, previsto dall’ UE, permette al laureato di certificare le proprie conoscenze e competenze su tutto il territorio europeo.
L’attuale gestione delle risorse economiche del Centro Universitario Sportivo lascia spazio a numerose perplessità. Auspichiamo che la situazione migliori, suggerendo una continuativa interazione con i primi fruitori delle strutture sportive, ovvero gli studenti. Nell’ottica di un risparmio energetico, e quindi economico, estendiamo al CUS le richieste di eco sostenibilità avanzate per l’Ateneo, ossia l’installazione di pannelli fotovoltaici e a solare termico.
Crediamo, inoltre che il dito internet del CUS debba subire una profonda ristrutturazione ed essere reso realmente utile per la consultazione da parte degli studenti.
Viste le difficoltà logistiche e burocratiche che ogni anno gli studenti stranieri si trovano a dover affrontare per rinnovare il permesso di soggiorno, crediamo sia necessario che l’università si faccia carico di questa problematica. Una possibile soluzione è quella di attivare uno sportello presso il Rettorato che offra tale servizio solo ed esclusivamente agli studenti stranieri in modo da agevolare le pratiche ed evitare liste di attesa infinite.
È inoltre necessità di molti studenti che sia istituito all’interno dell’Università uno spazio interreligioso a ogni culto di essere espresso liberamente.
Negli ultimi anni siamo stata l’unica lista di rappresentanza che ha segnalato all’Amministrazione i problemi degli studenti disabili attraverso la creazione di un apposita commissione. Dopo aver elaborato una raccolta fotografica delle barriere architettoniche di tutto l’Ateneo, abbiamo ottenuto l’inizio parziale di alcuni lavori, ma pretendiamo che vengano ultimati nel minor tempo possibile.
Inoltre, riteniamo indispensabile che si istituisca una linea che colleghi la Facoltà di Economia con le fermate dell’autobus di Piazza Roma e/o Piazza Cavour, in modo da permettere anche agli studenti con disabilità motorie di raggiungere agevolmente l’Università.
Risulta poi ingiusto che in molte aule dell’Ateneo i posti riservati ai disabili siano locati in fondo alle aule, non permettendo a questi di seguire le lezioni in maniera adeguata. Si propone quindi di prevedere l’esistenza di pedane assieme o in sostituzione degli scalini per permettere anche agli studenti con disabilità di motorie di raggiungere tutti i punti dell’aula.
L’informatizzazione dei servizi del nostro “Politecnico” è ancora fortemente carente. È per noi un obiettivo primario quello di riuscire ad incrementare il numero di certificati e operazioni presenti sul sito dell’Ateneo, nello specifico all’interno dell’area riservata degli studenti. In questo modo si riuscirebbe, tra l’altro, a ridurre le snervanti file agli sportelli delle segreterie. Anche lo stesso sito internet dell’UNIVPM deve essere rivisto al fine di rendere più reperibili tutte le informazioni.
Inoltre riteniamo che le procedure di introduzione del libretto elettronico debbano essere accelerate e che questo sistema sia reso disponibile per gli studenti nel più breve tempo possibile. Il libretto elettronico, oltre a semplificare molte procedure, eviterà che le votazioni siano assegnate sulla base della carriera accademica precedente.
Vigileremo sulla attuazione della procedura di verbalizzazione on-line, che devo comunque prevedere il voto possa essere rifiutato e che in ogni caso lo studente debba avere i mezzi per poterlo o meno confermare.
Come ricordato sopra, riteniamo fondamentale che i docenti mettano a disposizione degli studenti, all’interno del sito dell’Università, tutto il materiale didattico che possa essere utile per lo studio individuale. In questo modo si evita un business delle copisterie e sull’acquisto di libri che grava solo sulle tasche degli studenti. È inaccettabile che alcuni docenti non rendano disponibile il materiale per lo studio, incrementando questo mercato che penalizza gli studenti.
Ogni anno moltissimi studenti abbandonano il proprio corso di laurea a favore di un altro anche molto diverso dal primo. Crediamo che questa condizione scaturisca per buona parte da un’inefficace sistema di orientamento nelle scuole superiori. Spesso, infatti, l’orientamento non è realmente utile alla scelta dello studente e puntualmente molte aspettative vengono deluse. Per questo riteniamo che i programmi di orientamento debbano essere completamente rivisti al fine di evitare che gli studenti perdano anni importanti di studio.
Chiediamo che sui viaggi di istruzione ci sia una programmazione chiara e che i finanziamenti per tali progetti non rimangano inutilizzati a causa della scarsa organizzazione. Riteniamo, inoltre, che il fondo per i viaggi d’istruzione dovrebbe essere aperto anche a proposte degli studenti.
Per tutto quello che riguarda il sistema del Diritto allo Studio abbiamo deciso di trattare in un programma dedicato tale tematica così importante.
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