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PASSA LA RIFORMA MA RESTA IL DISSENSO. La maggioranza perde l'occasione di fare qualcosa di buono per il Diritto allo Studio.

Comunicato Stampa 14 FebbraioSitin_DSU_Gulliver_14/02/2017 2017

 

Oggi, martedì 14 febbraio è stata approvata la riforma per il riordino degli ERSU, la legge 77.

Eravamo presenti con un presidio di studenti e lavoratori, per chiedere di essere ascoltati, per una riforma del Diritto allo Studio volta a migliorare davvero un sistema già in difficoltà.

Possiamo ritenere la discussione in Consiglio quasi offensiva per noi studenti: è stato paventato un percorso di impegno e di ascolto profondo delle parti interessate, ma quello che abbiamo sempre chiesto, ovvero un unico Ente Regionale che erogasse i servizi per il diritto allo studio e che permettesse una gestione strategica e organica del sistema, come sancito anche dalla Legge di Stabilità, è sempre stato lasciato da parte.

La Giunta ha voluto insistere su questo sistema consapevole delle problematiche che porterà nel lungo periodo, ignorando le indicazioni dei direttori degli Enti regionali dell’Emilia Romagna, dell’Umbria e del Presidente dell’ANDISU, l’Associazione Nazionale degli organismi per il Diritto allo Studio Universitario, pur di seguire gli interessi territoriali.

Con questa legge si va nella direzione delle esternalizzazioni e delle convenzioni, esponendo gli studenti a trovarsi nella stessa condizione del CIDIS a Milano, ovvero con la mancata erogazione dei servizi. Crediamo che la scelta di seguire questa strada sia miope e lesiva.

Non siamo contenti delle piccole modifiche apportate alla legge, perché non risolvono il problema sostanziale che abbiamo sempre posto in questi 18 mesi di commissariamento e già dal 2011 e cioè quello della difformità di gestione e trattamento nei diversi territori.

Per questo non possiamo ritenerci affatto soddisfatti e continueremo a batterci finché non vedremo i nostri diritti costituzionali veramente applicati.

La regione Marche e tutto il Consiglio regionale dovrà prendersi la responsabilità dell'errore che sta commettendo e delle ricadute che avrà questa riforma rispetto alla vita degli studenti marchigiani.


Comunicato stampa Lista Gulliver del 10/02/2017

ANCHE IL RETTORE DICE NO ALLA RIFORMA

Ieri, Giovedì 10 Febbraio, abbiamo partecipato, nella Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche un incontro, organizzato dal Consiglio Studentesco dell’Ateneo, sulla Legge per il riordino degli ERSU (Legge 77) attualmente in discussione in Consiglio Regionale. All’incontro ha preso parte il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, esprimendo la propria posizione in merito alla Legge.

Lo scopo della conferenza era l’informazione degli studenti dell’Università e della cittadinanza interessata sul percorso che ha caratterizzato la Legge 77, a partire dal commissariamento del 15 settembre 2015 fino ai diversi incontri e audizioni a cui sono stati chiamati i rappresentanti degli studenti delle università marchigiane.

La posizione degli studenti delle Marche è stata unanime, fin dai primi incontri, per un ente unico regionale che erogasse i servizi attraverso dei centri territoriali, come espresso nel parere del 14 novembre 2016, firmato dai 4 Presidenti dei Consigli Studenteschi delle Università Marchigiane, presentato alla I commissione consiliare, o il documento presentato all’Assessore Regionale, in cui si dava preferenza a una delle due bozze di legge presentate, quella con un ente unico erogatore a sfavore di una che conteneva le convenzioni con gli Atenei, bozza poi esclusa dal dibattito, nonostante le indicazioni dei soggetti interessati.” Ha riportato Leonardo Archini, Presidente del Consiglio Studentesco Dorico.

In quell’occasione – ha aggiunto il Rettore – l’improvviso ritiro della bozza è stato motivato dall’Assessore Loretta Bravi con un’indicazione, da parte del Ministero dell’Istruzione a procedere verso una sperimentazione che assegnava alle Università il compito di erogare i servizi per il Diritto allo Studio. Indicazioni disattese, al livello nazionale, dalla Legge di Stabilità, che chiede in maniera inequivocabile che siano istituiti in tutte le regioni “enti unici erogatori” al fine di ottenere il Fondo Integrativo Statale per le borse di studio”.

In tutte le occasioni in cui gli studenti hanno chiesto di riaprire il dialogo sulle proposte degli studenti c’è stato un atteggiamento di chiusura da parte dell’Assessorato, rifiutando il confronto aperto con le rappresentanze studentesche e di dare spiegazioni che giustificassero il ritiro di una delle due proposte, su cui gran parte delle parti sociali si erano espresse positivamente. Il sistema ibrido – ha continuato Leonardo Archini – che si sta costruendo non risolverà le problematiche del Diritto allo Studio nelle marche ma le accentuerà, impedendo, invece di costruire un welfare studentesco che possa diffondere in tutte le sedi le eccellenze in termini di servizi, migliorando nel complesso il diritto allo studio

Le conclusioni del Rettore Sauro Longhi “la mia posizione è stata sempre chiara, da subito mi sono espresso per un Ente Unico erogatore dei servizi per gli studenti in prossimità attraverso dei presidi territoriali, e continuerò a sostenere questa posizione, anche se sono convinto che il pericolo più grande sia il nulla”.

Riforma Diritto Allo Studio Marche_GulliverIncontro Informativo DSU_Gulliver

 

 

 

 

 

 


Comunicato stampa Lista Gulliver del 26/01/2017

PRESIDIO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO: STURANI PROMETTE UN INCONTRO COL PRESIDENTE CERISCIOLI


Oggi si è tenuto il Presidio della Lista Gulliver – Sinistra Universitaria – UDU Ancona.

Tantissimi studenti marchigiani hanno partecipato per chiedere a gran voce di essere ascoltati.

Una delegazione è stata ricevuta dal Responsabile Segreteria del Presidente, Fabio Sturani, Abbiamo riportato le nostre proposte e le gravi conseguenze che si ripercuoterebbero sugli studenti con un sistema di diritto allo studio che scarica la gestione e l’erogazione dei servizi agli Atenei. Sturani non ha voluto esporsi nel merito della riforma, ma ci ha garantito un incontro col Presidente Ceriscioli nei prossimi giorni. Essendo incontro formale, è stato stilato un verbale, sottoscritto da tutti i presenti al tavolo.

La proroga del Commissariamento degli ERSU marchigiani al 28 Febbraio che è stata approvata in Consiglio Regionale in data odierna, è un primo passo, ma chiediamo che le nostre istanze vengano finalmente prese in considerazione e che questa proposta venga radicalmente modificata.

Vogliamo un diritto allo studio che garantisca agli studenti la possibilità di studiare, attraverso un sistema che preveda un ente unico che eroghi direttamente i servizi in modo da garantire pari dignità e qualità a tutti gli studenti marchigiani. “Non potremo mai accettare una Regione che si disinteressa palesemente del futuro degli studenti e che rifiuta le proprie responsabilità nei loro confronti. E’ necessario bloccare il sistema proposto dall’Assessore Bravi che finora non ha voluto ascoltare chi vive quotidianamente il diritto allo studio marchigiano e che conosce le problematiche e propone soluzioni concrete di miglioramento” dichiara Arianna Baldassari, Coordinatore della Lista Gulliver – Sinistra Universitaria – UDU

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Comunicato stampa del 25-01-2017

PRESIDIO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO – 26 Gennaio 2017


L’A.C.U. Gulliver Sinistra Universitaria – UDU Ancona, organizza un presidio presso Palazzo Leopardi della Regione Marche per domani, 26 gennaio, dalle ore 10, in occasione della discussione sulla riforma degli enti per il diritto allo studio. Dopo mesi di incontri e discussioni la voce delle parti interessate e degli studenti, in particolare, continua a essere inascoltata.

Fin dall’incontro successivo al sit-in del 4 ottobre, l’Assessore Loretta Bravi ha dichiarato di non voler mettere in discussione le richieste degli studenti, fino a quel momento ignorate nel percorso di audizione per la scrittura della proposta. In quell’occasione ci fu un’apertura verso i lavoratori e i Rettori ma solamente di facciata, anche le loro richieste di miglioramento della governance regionale sono rimaste parole al vento.” DIchiara Arianna Baldassari, Coordinatore della Lista Gulliver – Sinistra Universitaria.

Riteniamo inaccettabile questa situazione – continua Baldassari – in cui noi studenti avanziamo da mesi le nostre proposte per migliorare il diritto allo studio attraverso questa riforma ma da parte della regione c’è un muro. La legge sulla governance degli ERSU proposta dalla Giunta e dall’Assessorato al diritto allo studio accentua le disparità, non assicura una migliore efficienza del sistema e soprattutto non garantisce agli studenti che scelgono di studiare nelle Marche il diritto di fruire dei servizi essenziali per proseguire il proprio percorso universitario. Il diritto allo studio nella nostra regione versa da anni in condizioni disastrose e necessita di un finanziamento serio e oculato che vada a risolvere tutte le problematiche che si manifestano ogni giorno in tutte le città sede d’Ateneo; invece l’Assessore Bravi, ha più volte dichiarato che la finalità principale di questa legge è la razionalizzazione dei costi. Siamo stanchi di essere trattati solo come un capitolo di spesa! Siamo il futuro di questa regione e del Paese, oltre che un’importante risorsa per il territorio.

Per questo domani saremo in Regione, in occasione del Consiglio Regionale: le proposte e le idee degli studenti non possono e non devono rimanere inascoltate”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Comunicato stampa del 19-01-2017

STUDENTI IN PIAZZA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO – 26 Gennaio


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L’A.C.U. Gulliver – Sinistra Universitaria annuncia la mobilitazione di piazza del 26 gennaio 2017 sulla riforma della governance regionale del Diritto allo Studio sotto Palazzo Leopardi, sede della Regione. Il giorno stesso, durante la seduta del Consiglio Regionale, verrà discussa la proposta di legge n° 77 che, dopo le modifiche fatte dalla prima commissione consiliare, prevede ancora di scaricare la gestione dei servizi agli Atenei.

Dichiara Arianna Baldassari, Coordinatore della Lista Gulliver – Sinistra Universitaria – UdU Ancona: “Le modifiche apportate al testo dalla Prima Commissione Consiliare non hanno soddisfatto la necessità di cambiare profondamente la proposta: l’introduzione di un Consiglio di Amministrazione e la possibilità di creare presidi territoriali sembrerebbero specchietti per le allodole per mettere a tacere le proteste da una parte e dall’altra tutelarsi in maniera superficiale rispetto alla Legge di Stabilità. Nella legge di bilancio dello Stato è prevista l’istituzione in tutte le Regioni di un ente unico che sia, però, diretto erogatore dei servizi e in cui sia presente la rappresentanza studentesca negli organi direttivi. Non basta aggiungere la parola “erogatore” nel testo proposto per rendere davvero utile ai fini del Diritto allo Studio questo nuovo ente che di fatto prevede ancora consorzi territoriali e la gestione dei servizi da parte delle Università. Oltre ad essere una deresponsabilizzazione inaccettabile della Regione nei confronti di un diritto costituzionale, è in contrasto con quanto previsto dalla Legge di Stabilità e rischia di far rinunciare alla Regione Marche al Fondo Integrativo Statale per il diritto allo studio, che, secondo la norma, sarà trasferito direttamente agli enti erogatori regionali. Anche per quanto riguarda la rappresentanza, questa continua ad essere solo di facciata: quattro membri eletti dalla Regione ed uno studente per tutte le Università e gli altri Istituti Superiori è una composizione assolutamente sbilanciata per un Consiglio di Amministrazione. E’ necessario che sia l’ente unico ad organizzare e gestire i servizi attraverso proprie articolazioni sui territori, inoltre il Consiglio di Amministrazione dovrebbe essere realmente rappresentativo delle parti coinvolte in modo da garantire il loro contributo in tutti i processi decisionali.”

Continua Baldassari: “Questa situazione, oltre a denotare l’incompetenza dell’assessorato, circa la tematica, ostinato a portare avanti un sistema che metterà in ginocchio il Diritto allo Studio regionale, sottolinea un’incapacità metodologica: più di una volta l’assessore Loretta Bravi ha dichiarato di non aver alcuna intenzione di mettere in discussione le proprie idee, chiudendo completamente il dialogo con i soggetti interessati dal suo operato. Non potremo mai accettare questo tipo di governance per questo è necessario scendere in piazza affinché finalmente la nostra voce venga ascoltata.”

Dopo la lunga campagna “Questa riforma non s’ha da fare” portata avanti dagli studenti in questi ultimi mesi, è giunto il momento di scendere in piazza per ribadire ancora una volta quanto questa struttura di governance sia deleteria e distruttiva per il diritto allo studio. Un diritto che riguarda non solo il futuro di chi sceglie le Marche per portare avanti i propri studi, ma anche della regione stessa che deve finalmente riconoscere gli studenti come una ricchezza essenziale per lo sviluppo socio economico del territorio.

Nota per la redazione: commi citati sono i 268, 269, 272 dell’articolo 1 della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (bilancio di previsione dello stato)

 


Comunicato stampa del 13-01-2016

STUDENTI IN PIAZZA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO

 

Dichiara Arianna Baldassari, Coordinatore della Lista Gulliver – Sinistra Universitaria – UdU Ancona: “Le modifiche apportate al testo dalla Prima Commissione Consiliare non hanno soddisfatto la necessità di cambiare profondamente la proposta: l’introduzione di un Consiglio di Amministrazione e la possibilità di creare presidi territoriali sembrerebbero specchietti per le allodole per mettere a tacere le proteste da una parte e dall’altra tutelarsi in maniera superficiale rispetto alla Legge di Stabilità. Nella legge di bilancio dello Stato è prevista l’istituzione in tutte le Regioni di un ente unico che sia, però, diretto erogatore dei servizi e in cui sia presente la rappresentanza studentesca negli organi direttivi. Non basta aggiungere la parola “erogatore” nel testo proposto per rendere davvero utile ai fini del Diritto allo Studio questo nuovo ente che di fatto prevede ancora consorzi territoriali e la gestione dei servizi da parte delle Università. Oltre ad essere una deresponsabilizzazione inaccettabile della Regione nei confronti di un diritto costituzionale, è in contrasto con quanto previsto dalla Legge di Stabilità e rischia di far rinunciare alla Regione Marche al Fondo Integrativo Statale per il diritto allo studio, che, secondo la norma, sarà trasferito direttamente agli enti erogatori regionali. Anche per quanto riguarda la rappresentanza, questa continua ad essere solo di facciata: quattro membri eletti dalla Regione ed uno studente per tutte le Università e gli altri Istituti Superiori è una composizione assolutamente sbilanciata per un Consiglio di Amministrazione. E’ necessario che sia l’ente unico ad organizzare e gestire i servizi attraverso proprie articolazioni sui territori, inoltre il Consiglio di Amministrazione dovrebbe essere realmente rappresentativo delle parti coinvolte in modo da garantire il loro contributo in tutti i processi decisionali.”

 

Continua Arianna: “Questa situazione, oltre a denotare l’incompetenza dell’assessorato, circa la tematica, ostinato a portare avanti un sistema che metterà in ginocchio il Diritto allo Studio regionale, sottolinea un’incapacità metodologica: più di una volta l’assessore Loretta Bravi ha dichiarato di non aver alcuna intenzione di mettere in discussione le proprie idee, chiudendo completamente il dialogo con i soggetti interessati dal suo operato. Non potremo mai accettare questo tipo di governance per questo è necessario scendere in piazza affinché finalmente la nostra voce venga ascoltata.”

 

Dopo la lunga campagna “Questa riforma non s’ha da fare” portata avanti dagli studenti in questi ultimi mesi, è giunto il momento di scendere in piazza per ribadire ancora una volta quanto questa struttura di governance sia deleteria e distruttiva per il diritto allo studio. Un diritto che riguarda non solo il futuro di chi sceglie le Marche per portare avanti i propri studi, ma anche della regione stessa che deve finalmente riconoscere gli studenti come una ricchezza essenziale per lo sviluppo socio economico del territorio.

 

ACU Gulliver – Sinistra Universitaria – UDU Ancona

 

Nota per la redazione: commi citati sono i 268, 269, 272 dell’articolo 1 della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (bilancio di previsione dello stato)


Comunicato del 6 Dicembre 2016

RIFORMA ERSU: LA BRAVI SEMPRE PIU’ SORDA ALLE RICHIESTE DELLE PARTI SOCIALI

Questa mattina, presso Palazzo Leopardi, si è tenuto un incontro richiesto dalle Associazioni studentesche (ACU Gulliver – UDU Ancona, Agorà Urbino, Officina Universitaria – Macerata) e dai Sindacati (CGIL, CISL e UIL) alla Conferenza dei Capigruppo in Consiglio Regionale, sul tema della riforma degli ERSU. Erano presenti al tavolo anche il Presidente della prima Commissione consiliare Francesco Giacinti e l’Assessore al Diritto allo Studio Loretta Bravi.

Studenti e lavoratori hanno riportato ancora una volta la loro posizione di forte contrarietà alla proposta di riforma avanzata dalla Giunta regionale ed ai principi che l’hanno mossa. L’obiettivo palese che muove questa proposta è quello di delegare la gestione dei servizi alle Università tramite convenzioni e consorzi, senza una garanzia di copertura economica a lungo termine per gli Atenei, quindi con la possibilità concreta di andare verso l’esternalizzazione dei servizi, che in questo modo non sarebbero più garantiti a livello regionale come previsto dalla Costituzione.

Le tre associazioni studentesche hanno esposto le loro argomentazione facendo riferimento ancora una volta al documento rimasto inascoltato firmato dai presidenti dei Consigli Studenteschi dei quattro Atenei delle Marche, rappresentativo dunque di tutti gli studenti della regione, dove viene rigettato questo sistema di governance e rilanciate quelle idee e proposte di equità uniformità e rappresentanza  che mai sono state prese minimamente in considerazione durante il percorso di riforma.

Tutti i capigruppo che hanno preso parola hanno contestato il progetto della Giunta e  riconosciuto le grosse criticità sottolineate da studenti e lavoratori, chiedendo di riaprire il confronto con le parti sociali, così da trovare una soluzione che  accogliesse le esigenze e le proposte di chi vive quotidianamente il mondo del diritto allo studio e che vedesse concordi tutte le parti in causa.
Come già successo nell’ultimo incontro avvenuto in data 4 Ottobre, l’Assessore Bravi, forte dell’appoggio del Presidente Ceriscioli, ha ribadito di non essere assolutamente disposta a rapportarsi con studenti e lavoratori e a rimettere in discussione la sua proposta di legge. La sua avversione alla riapertura del dialogo con le parti sociali purtroppo è stata più che evidente. L’Assessore continua a confermare la volontà di procedere come prestabilito, giustificando la sua repulsione al dialogo e al confronto con l’ostentazione di ciò che lei stessa definisce un “eccesso di democrazia” ma che di fatto è stato semplicemente un continuo processo di rifiuto delle proposte pervenute dalle parti sociali.
Siamo stanchi di tutto questo! Pretendiamo di essere ascoltati sui temi ed essere presi seriamente in considerazione per una riforma che riguarda in primis gli studenti, principali portatori di interesse, che invece dovrebbe vederci attori protagonisti e non antagonisti in questo scellerato percorso. Portiamo la voce di tutti gli studenti delle Marche, esigiamo che questa non venga più ignorata e sminuita..
Vogliamo una riforma pensata per gli studenti!

ACU Gulliver Sinistra Universitaria – UDU Ancona
Agorà Urbino


Comunicato del 17 Novembre 2016

17 NOVEMBRE – MOBILITAZIONE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO

Oggi, 17 novembre, giornata internazionale dello studente, i ragazzi dell’Associazione Culturale Universitaria Gulliver, hanno invaso le Facoltà dell’Università Politecnica delle Marche con un’azione dimostrativa itinerante.
All’interno delle Facoltà sono stati installati striscioni, manifesti e video illustrativi. Gli studenti, indossando cartelloni con gli hashtag e le grafiche della campagna, hanno distribuito volantini ai loro colleghi con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sulla situazione del diritto allo studio nelle Marche. 

L’iniziativa sancisce l’inizio della campagna di mobilitazione “Questa riforma non s’ha da fare”, sull’imminente riforma degli ERSU e del Diritto allo Studio Regionale.

Arianna Baldassari, Coordinatore dell’A.C.U. Gulliver dichiara: “Troppo spesso in questo percorso di riforma le proposte degli studenti, principali portatori di interesse della tematica in quanto fruitori dei servizi, non sono state ascoltate. L’Assessore Bravi non è mai stata disposta a mettere in discussione la sua proposta di legge, neanche a fronte di un documento firmato da tutti i Presidenti dei Consigli Studenteschi delle Marche, rappresentativi quindi di tutti gli studenti della regione, dove venivano espresse le nostre perplessità in merito. Siamo stanchi di giocare un ruolo secondario in una partita dove dovremmo essere i protagonisti indiscussi. Crediamo che delegare l’erogazione dei servizi legati al diritto allo studio alle Università sia il colpo di grazia ad un sistema che già da anni versa in condizioni pietose. Chiediamo che la Regione faccia un passo indietro e ritiri questa proposta di riforma, perché vogliamo continuare a studiare nelle Marche e per farlo abbiamo bisogno che il diritto allo studio sia veramente garantito, così da permettere a tutti di affrontare un percorso di studi sereno e senza alcun ostacolo. Vogliamo una riforma pensata per gli studenti.”

Durante la serata del 17 novembre verrà pubblicata la piattaforma con i contenuti della mobilitazione, alla quale qualsiasi associazione potrà aderire. Da quel momento sarà disponibile anche sul sito:

PIATTAFORMA: QUESTA RIFORMA NON S'HA DA FARE 

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Gli hashtag della mobilitazione sono: #ersuunico #stessaregionestessidiritti #cambiodiprospettiva


Comunicato del 04 ottobre 2016

“STESSA REGIONE, STESSI DIRITTI”. GLI STUDENTI SI MOBILITANO PER L’ERSU UNICO

Si è tenuto questa mattina, presso il palazzo Leopardi della Regione Marche, il sit-in dei lavoratori degli ERSU, con i sindacati in forma unitaria e l’Associazione Universitaria Gulliver, in rappresentanza degli studenti delle Marche. Il tema della manifestazione è stato la riforma del Diritto allo Studio regionale che arriva dopo un lungo percorso di consultazioni, prima con l’assessorato al diritto allo studio e successivamente con la prima commissione consiliare della Regione, in cui le proposte di Studenti, Lavoratori e Rettori sono state completamente ignorate, senza un reale coinvolgimento delle parti interessate dalla riforma.

Il Sit-in è iniziato alle ore 11:00, a seguire è stato concesso un incontro dal Vice Presidente ad una delegazione di studenti e lavoratori. Anche in questo caso la Regione si è posta in maniera poco costruttiva non accettando di ricevere la delegazione completa, lasciando fuori alcuni rappresentanti. Durante l’incontro non si è entrati nel merito dei contenuti, vista l’assenza dell’Assessore di competenza, ma si è discusso del metodo che ha caratterizzato questo percorso. In quella sede vi è stata una prima comunicazione informale riguardo ad una proroga del commissariamento degli ERSU e all’apertura di maggiori spazi di discussione con le parti interessate.

Alle 14:30 si è tenuto un secondo incontro, questa volta  alla presenza della I Commissione del Consiglio regionale e dell’Assessore Loretta Bravi, nel quale è stata ufficializzata la proposta di  proroga del commissariamento degli EE.RR.SS.UU. fino al 31 Gennaio 2017.

Questo incontro ha dimostrato, per l’ennesima volta, il totale disinteresse da parte dell’Assessore Regionale all’Istruzione nei confronti delle idee e proposte degli studenti sul tema del Diritto allo Studio, rifiutando di mettere in discussione un sistema di governance attraverso il quale non sarà mai possibile arrivare ad un’ equiparazione dei servizi ai livelli di eccellenza in tutte la regione. E’ stato difeso strenuamente il lavoro svolto e siamo stati accusati di aver indurito il confronto durante il percorso dei tavoli istituzionali.

Pur in questo contesto di poca collaborazione ancora una volta abbiamo portato avanti le nostre proposte; Il Coordinatore della Lista Gulliver Arianna Baldassari ha dichiarato: “è necessario arrivare ad una riforma che migliori il sistema del Diritto allo Studio marchigiano, per questo chiediamo una governance che preveda un Ente unico dotato di CDA e di comitati territoriali. Solo così raggiungeremo equità, parità di trattamento e uniformità dei servizi per tutti gli studenti delle Marche. Ogni studente che decide di affrontare il proprio percorso di formazione in questa Regione deve poter scegliere in quale Ateneo iscriversi solo in base alle proprie aspirazioni e non in base a quale territorio possa offrirgli migliori servizi. È necessario che il sistema di diritto allo studio garantisca alla totalità degli studenti, a partire dai meritevoli ma privi di mezzi, tutti i servizi di cui hanno bisogno. Per fare ciò occorre una gestione organica del sistema per il diritto allo studio, che risulterebbe impossibile delegando la gestione dei servizi agli Atenei, in un sistema che metterebbe in competizione le diverse università e consorzi territoriali.

Siamo ancora insoddisfatti dei risultati raggiunti e, se l’atteggiamento verso le proposte degli studenti continuerà ad essere di chiusura, siamo pronti a continuare la mobilitazione.”


Comunicato del 01 Ottobre 2016

L’ACU GULLIVER-UDU ANCONA ADERISCE AL PRESIDIO DEI LAVORATORI DEGLI ERSU

E' ora di alzare la voce! Sit-in sotto la Regione - 04 ottobre 2016

Con il presente comunicato l’ACU Gulliver-UDU Ancona intende rendere pubblica la propria adesione al presidio dei lavoratori degli EE.RR.SS.UU. marchigiani indetto dai sindacati CGIL, CISL e UIL per martedì in concomitanza con il Consiglio Regionale. Durante la seduta, verrà presentata la proposta di legge elaborata dalla I Commissione consiliare, figlia delle tre proposte precedentemente presentate da Giunta Regionale, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle e dalle consultazioni avute con le parti interessate. In tutto questo percorso, iniziato con i primi incontri avuti con l’Assessore Bravi ormai un anno fa, proseguito con i tavoli di consultazione durante la stesura della proposta della Giunta e terminato con l’audizione dei Presidenti dei Consigli Studenteschi delle Marche, abbiamo sempre portato avanti una linea ben precisa, che verte sulla necessità di istituire un Ente unico, composto da Direttore e Consiglio di Amministrazione, dislocato sui territori grazie alla presenza di Comitati e Centri Territoriali che ottimizzassero l’erogazione dei servizi, non perdendo mai di vista le peculiarità territoriali. Questo al fine di andare a creare un welfare studentesco all’interno della Regione Marche, basato sulla standardizzazione dei costi dei servizi, cosicché si possa porre fine alle sempre più grandi disparità di trattamento che si verificano tutt’oggi nell’attuazione del Diritto allo Studio nelle varie città sedi d’Ateneo. Inoltre un sistema così strutturato, darebbe voce in capitolo a tutte le rappresentanza delle parti sociali coinvolte. Ne sono una dimostrazione le varie problematiche che stanno investendo gli studenti che fanno capo all’ERSU di Ancona in questo periodo, isolati e senza quel tramite tra loro e l’ERSU che è il rappresentante degli studenti all’ERSU. Partendo dalla ormai paventata decisione di non erogare il contributo affitto per il secondo anno senza alcun tipo di preavviso, fino allo sgombero degli studenti da una palazzina di uno studentato della città, sventato proprio grazie all’intervento dei nostri rappresentanti. Invitiamo gli studenti dell’UNIVPM e la cittadinanza tutta a partecipare al presidio di martedì, affinché le nostre idee e proposte possano prendere corpo dinanzi a coloro che si troveranno a decidere il nostro futuro. 


Comunicato Stampa 14 Settembre 2016

JpegRIFORMA DEGLI E.R.S.U.: STUDENTI MARCHIGIANI UNITI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO

Oggi, 14 Settembre, i Presidenti dei Consigli Studenteschi degli Atenei e delle Scuole di Alta Formazione Artistica e Musicale delle Marche compariranno in audizione dalla I Commissione consiliare permanente per riportare il parere degli studenti in merito alla riforma della governance e della gestione del Diritto allo Studio Universitario nelle Marche.

Questa audizione sarà l’ennesima dimostrazione dell’unità degli studenti marchigiani sul tema fondamentale del Diritto allo Studio, troppo spesso preso sotto gamba dalle amministrazioni nonostante le lacune che si riscontrano in tutto il territorio regionale. Verrà presentato un documento, firmato dai Presidenti dei Consigli Studenteschi dei quattro Atenei, dove vengono illustrate le finalità e gli obiettivi che si intendono raggiungere con questo percorso di riforma. Da mesi ormai, le rappresentanze studentesche, confrontandosi con l’assessorato al Diritto allo Studio, hanno portato avanti una linea decisa e unitaria presentando all’Assessore Bravi, già nello scorso Febbraio, un documento che esprimeva il parere e le proposte degli studenti.

Affinché la legge regionale possa essere strumento concreto di miglioramento e attuazione del diritto allo studio nel nostro territorio è necessario che venga garantita un’uniformità, un livello minimo dei servizi e un’equità di trattamento degli studenti su tutto il territorio regionale, andando così ad istituire la figura dello Studente Universitario Marchigiano. La possibilità di ogni Ente di gestirsi in maniera autonoma ha fatto sì che negli anni le disparità territoriali crescessero e che gli studenti universitari delle Marche ricevessero trattamenti differenti da un territorio all’altro. La riforma E.R.S.U. deve andare in un’ottica di accentramento decisionale e programmatico, al fine di garantire a tutti gli studenti universitari iscritti presso gli Atenei marchigiani l’uniformità dei servizi erogati e la standardizzazione dei rispettivi costi, salvaguardando le peculiarità territoriali, la fruibilità dei servizi e la vicinanza dell’ente agli studenti. Il principio della standardizzazione dei costi presuppone una necessaria equiparazione della qualità dei servizi erogati nei territori, secondo standard regionali da individuare a tale scopo in modo che questi si adeguino alle punte di eccellenza e non di deficit.”

L’unica strada possibile per il perseguimento di tali finalità è l’istituzione di un unico ente marchigiano, con un Direttore e un Consiglio di Amministrazione, dislocato nelle città sedi di ateneo attraverso i Centri territoriali che attuino concretamente quanto emanato a livello regionale, affiancati a loro volta da Comitati territoriali: organi con funzioni consultive e propositive in relazione agli interventi, ai servizi e alle prestazioni.

Come A.C.U. Gulliver è da ormai un anno che lavoriamo su questa riforma, da sempre convinti che un E.R.S.U. unico sia la sola strada per raggiungere le finalità sopra descritte. Dopo svariati incontri con l’Assessorato e diversi momenti di analisi interni all’associazione e al Consiglio Studentesco dell’UNIVPM, abbiamo presentato alla Giunta dello stesso Consiglio questo documento, successivamente adottato anche dagli altri Presidenti dei Consigli Studenteschi.

Troppo spesso in questo percorso di riforma le proposte degli studenti, principali portatori di interesse della tematica in quanto fruitori dei servizi, non sono state ascoltate. L’auspicio è che questa volta non si ripresenti il solito scenario di frasi fatte e promesse non mantenute, del quale siamo stanchi, ma che il nostro punto di vista venga seriamente analizzato e preso in considerazione.


Comunicato Stampa 22 marzo 2016

L’ASSESSORE INCONTRA IL CONSIGLIO STUDENTESCO: NULLA DI FATTO MA GLI STUDENTI NON SI FERMANO

Lunedì una delegazione del Consiglio Studentesco dell’Università Politecnica delle Marche è stata ricevuta dall’Assessore all’Università e al Diritto allo Studio Loretta Bravi, in risposta alla richiesta di incontro votata all’unanimità durante l’ultima seduta dell’organo studentesco in data 8 Ottobre, in seguito ad un documento presentato dalla Lista Gulliver.

L’Assessore si è limitato a prendere nota di quelle che sono le richieste degli studenti, senza mai sbilanciarsi sulle possibili soluzioni o i potenziali margini d’azione da parte della Regione. L’unica certezza rimane l’attuale impossibilità da parte della Regione di reperire i fondi che permetterebbero di risollevare la tragica situazione del Diritto allo Studio nell’ateneo dorico e più in generale nella Regione Marche, oltre agli 1,5 milioni che probabilmente saranno stanziati nel prossimo assestamento di bilancio.

Abbiamo fatto notare come questa somma sia troppo esigua per risolvere anche solo parte delle problematiche emerse nella regione a seguito della pubblicazione delle graduatorie definitive di inizio mese, in quanto, sommati al milione sbloccato nel Marzo scorso, i fondi regionali per il diritto allo studio per l’A.A 2014/15 ammonterebbero a 2,5 milioni, non andando così nemmeno a coprire i 3 milioni preventivati a inizio 2014.

A questo discorso si legano anche le dichiarazioni dell’Assessore al Bilancio, Fabrizio Cesetti, che qualche giorno fa ha annunciato tagli ingenti per i settori del sociale, istruzione e trasporti, mettendo così a duro rischio la sopravvivenza di svariati servizi. Riteniamo inaccettabile l’intenzione della Regione di andare a ridurre i fondi per quei settori che al momento risultano tra i più in difficoltà.

L’ultimo argomento trattato è stata l’imminente riforma degli ERSU, sul quale l’Assessore punta particolarmente. Pur condividendo la necessità di riorganizzare la governance degli ERSU marchigiani, abbiamo ancora una volta precisato che sia utopistico pensare di risolvere tutte le criticità del Diritto allo Studio solo grazie a questa riforma.

Pertanto tutte le azioni di tipo riorganizzativo e potenzialmente a costo zero (come ad esempio il tavolo tecnico sugli studentati tra Comune, Regione, Ersu, Erap e Gulliver) devono necessariamente essere accompagnate da un serio e lungimirante finanziamento, al fine di andare a coprire tutte le criticità presenti nella Regione anche per fare in modo che questa situazione inaccettabile non si verifichi anche nei prossimi anni.

In quanto rappresentanti, ma sopratutto da studenti, in questi mesi ci siamo ritrovati spettatori di colleghi indebitati, poichè avevano preso casa contando sul contributo affitto che stanno ancora aspettando, svariati abbandoni dei percorsi Universitari o nel migliore dei casi studenti costretti a fare i pendolari nonostante siano distanti più di un'ora dal capoluogo Dorico. Numerosi ragazzi hanno preferito iscriversi presso Università di altre regioni, con la certezza di ricevere una borsa di studio completa o dove comunque lo status di studente universitario viene riconosciuto a tutto tondo, con agevolazioni e servizi adeguati.

Per questi motivi nella serata di lunedì c’è stata la prima assemblea studentesca indetta dell’ACUGulliver, dove tutti i partecipanti si sono confrontati sulla gravità della situazione e sulla necessità di iniziare un percorso di mobilitazione condiviso e duraturo finchè la Regione non si prenderà le sue responsabilità davanti agli studenti e provvederà in maniera concreta alla risoluzione delle varie problematiche.

Crediamo che il Diritto allo Studio debba tornare ad essere il motore della nostra Regione e non solo un capitolo di spesa. Investire nel Diritto allo Studio significa garantire il diritto a tutti gli studenti di crearsi un futuro di qualità e siamo noi, gli studenti, il futuro di questo Paese.


Comunicato Stampa 27 Luglio 2015

RIFORMA ENTI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO: E’ NECESSARIO INVESTIRE E COINVOLGERE GLI STUDENTI

Apprendiamo dai giornali che la Regione Marche ha deciso di procedere con il commissariamento degli enti regionali per il diritto allo studio (E.R.S.U.) in vista dell’emanazione della legge regionale di riordino degli enti che dovrebbe avvenire nei prossimi sei mesi.

Da quanto riportato dai giornali, leggiamo che l’Assessore Bravi dichiara che le sofferenze di bilancio e di gestione degli ERSU richiedono una razionalizzazione delle attività. Non possiamo negare che fino ad ora si sia talvolta verificata una gestione non ottimale delle risorse, ma di certo il taglio delle spese non può essere l’unico fine del riordino della governance. Da anni, infatti, in qualità di rappresentanti degli studenti, chiediamo che sia ridisegnata la governcance degli ERSU marchigiani, ma con lo scopo di garantire un’uniformità  ed un livello minimo garantito dei servizi ed un’equità di trattamento degli studenti su tutto il territorio regionale, che ora non si verificano. Chiediamo che a tale fine debba essere isitituito un unico ente per il diritto allo studio, che abbia proprio lo scopo di garantire una gestione uniforme sulla regione, e che al tempo stesso debba contenere le rappresentanze di tutte le categorie e di tutti i territori. Una legge di riordino degli enti dovrebbe pertanto essere ispirata da questi principi, e non dalla mera razionalizzazione delle risorse, peraltro già insufficienti.

Nel bilancio regionale 2015, infatti, mancano all’appello svariati milioni di euro dedicati al capitolo del diritto allo studio rispetto all’anno scorso: se fino ad ora, la Regione ha deciso di affrontare questo problema in modo del tutto parziale, ben presto si troverà di fronte ad una situazione emergenziale; a settembre, infatti, all’uscita delle graduatorie per l’assegnazione delle borse di studio, centinaia di studenti si troveranno senza borsa di studio, pur avendone diritto, per assenza di fondi. A questo si aggiunge una serie di altri problemi già noti da tempo: gli ERSU non sono attualmente in grado di corrispondere la quota monetaria delle borse di studio relativa all’anno accademico appena concluso, anche a causa del mancato trasferimento dei fondi regionali, già stanziati, agli enti stessi; i servizi sui territori sono già carenti o in alcuni casi del tutto assenti.


E’ da ormai troppo tempo che la nostra regione versa in una situazione precaria per quanto riguarda il diritto allo studio, ed ora si rischia il tracollo; in passato troppe volte sono state prese sotto gamba le necessità degli studenti. Chiediamo alla nuova amministrazione regionale un cambio di direzione rispetto al passato, una presa di responsabilità che porti finalmente alla soluzione dei tanti problemi, dalla governance ai finanziamenti. Per questo chiediamo che l’Assessore al Diritto allo Studio e le istituzioni regionali in primis, ma anche i nuovi commissari e amministratori degli enti del diritto allo studio, coinvolgano immediatamente gli studenti in questo momento così importante come quello della riforma degli enti. Gli studenti, ed in particolare quelli privi di mezzi, saranno i primi a fare le spese di questa riforma, e pertanto non possiamo permetterci che questa sia utilizzata solo per razionalizzare risorse e non invece come uno dei passi necessari per garantire finalmente un diritto allo studio di qualità nella nostra regione.