Questo è il dato più vergognoso di tutto il questionario, da qui emerge la vera natura di sfruttatori di gran parte degli affittuari. Si hanno quindi case da 3 posti letto che sono così registrate e che invece vengono affittate a 5 studenti lucrando in modo non indifferente, si hanno casi in cui il proprietario fa figurare gli occupanti come ospiti a titolo gratuito, c’è il caso in cui il proprietario raggira il Comune stipulando il contratto concordato ( e quindi pagando un’ICI nulla) ma obbligando gli studenti a pagargli un surplus in nero.
Dato molto interessante è quello relativo alla tipologia di contratto stipulato, il 59% degli studenti ha sottoscritto un contratto (per studenti o registrato) che gli fornisce delle garanzie a tutela dei suoi diritti. Il 41% dei contratti sono o irregolari oppure sono altre tipologie di contratto, tipologie che in caso di problemi legali creano una difficile difesa dei diritti degli studenti. Il lavoro che la Lista Gulliver ha svolto negli ultimi anni sugli affitti sembra aver portato almeno a qualche risultato, infatti i contratti registrati e/o concordati nel 1999 erano soltanto il 3% (dato Comune di Ancona). La costante campagna di sensibilizzazione da noi fatta anche nei confronti degli affittuari, ha contribuito oltre che all’evidente calmierazione dei prezzi anche ad una certa emersione dal nero cosa che invece continua ad essere usale in molte altre città universitarie.
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