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PROPOSTA DI LEGGE: OTTENUTO UN TAVOLO DI LAVORO IN SEGUITO ALL’INCONTRO TRA GLI STUDENTI ED IL PRESIDENTE SPACCA

Dopo la lettera aperta che abbiamo inviato nella giornata del 19/12/2011 alla Stampa ed al Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, la mattina del 20/12/2011 siamo stati convocati in Regione per un incontro.
Abbiamo spiegato al Presidente e all’Assessore al Diritto allo Studio la nostra idea di riforma e gli abbiamo consegnato la “Proposta di Legge sul Welfare Studentesco” assieme alle oltre 4000 firme raccolte lo scorso mese negli Atenei marchigiani.
L’incontro è terminato con un primo importantissimo risultato: l’istituzione di un tavolo tecnico in cui discuteremo della proposta di riforma insieme alla Giunta regionale, rappresentata dall’Assessore, ed insieme al Consiglio Regionale, rappresentato dalla Prima Commissione Consiliare Permanente.
Crediamo che l’aver ottenuto questo tavolo di discussione sia un importante risultato poiché da più di un anno e mezzo la Regione prova a riformare la Governance di Diritto allo Studio con il solo obiettivo di ridurre i costi della spesa, ma non sono riusciti mai ad arrivare ad una conclusione condivisa. Per questo motivo i Consigli di Amministrazioni sono stati prorogati ben quattro volte!

Crediamo che aver ottenuto la possibilità di interagire e partecipare a questo progetto di riforma in prima linea con le nostre idee e con i nostri principi sia un primo passo fondamentale.
Siamo riusciti ad arrivare a questo risultato grazie anche al Vostro sostegno nel firmare la nostra proposta. Le oltre 4000 firme raccolte in tempo record ci rinnova la responsabilità nei confronti degli studenti che difendiamo da 25 anni contro ogni violazione o sopruso indipendentemente da qualsiasi parte politica provenga!

Linee guida sulla nostra riforma del Welfare Studentesco

La proposta si articola in tre macro-settori:
1. Governance
2. Studenti Borsisti (sotto soglia ISEE 18.300,00 €)
3. Tutti gli altri studenti (sopra soglia ISEE 18.300,00 €)

1. Governance
Per quanto riguarda la Governance abbiamo individuato alcuni principi cardine su cui basare la riforma del Diritto
allo Studio Universitario, ovvero:
    • garantire a tutti gli studenti universitari iscritti presso gli Atenei marchigiani uniformità dei servizi erogati
      e standardizzazione dei rispettivi costi (salvaguardando le peculiarità territoriali);
    • miglior rapporto tra la spesa per tali servizi e quella di gestione.

Riteniamo che il principio della standardizzazione dei costi presupponga una necessaria equiparazione della
qualità dei servizi erogati nei territori, secondo standard regionali da individuare a tale scopo.
Tale standardizzazione potrà essere raggiunta regolamentando su scala regionale i servizi erogati.
La variazione dei costi dei servizi tra i territori dovrà necessariamente essere compresa all’interno di limiti da
individuare a livello regionale.
Al fine di raggiungere questi obiettivi riteniamo utile l’istituzione di un organo regionale deliberante che abbia i
seguenti compiti:
    • stabilire i costi standard (minimo-massimo) dei servizi;
    • ripartire i fondi in relazione al costo e alla quantità del servizio erogato;
    • emanare i bandi regionali delle borse di studio;
    • controllare i risultati sul territorio ed emettere sanzioni.
Tale organo dovrà essere composto dall’Assessore di competenza, dagli studenti, dalle Università e dal personale.
Riteniamo che sia fondamentale affiancare all’organo deliberante quattro centri territoriali, con la funzione di
attuare concretamente quanto emanato dal livello regionale. A nostro avviso le Università potrebbero essere i
soggetti più adatti all’efficiente adempimento di questa funzione.

2. Studenti Borsisti (sotto soglia ISEE 18.300,00 €)
La Regione fornisce gratuitamente agli studenti borsisti i seguenti servizi:
     • Alloggio
     • Mensa
     • Trasporto
     • Assistenza sanitaria
     • Accordi e convenzioni per accesso alla cultura, al territorio e ai servizi commerciali.

Crediamo che, tra i borsisti, sia necessario rivolgere inoltre una particolare attenzione agli studenti disabili e alle loro
esigenze, attraverso la previsione di specifici servizi aggiuntivi.

3. Tutti gli altri studenti (sopra soglia ISEE 18.300,00 €) Attualmente lo studente con ISEE superiore alla soglia prevista (anche di un solo euro) perde completamente la
gratuità dei servizi.
Questo sistema risulta particolarmente iniquo e riteniamo necessario tutelare, in maniera progressiva sulla
base dell’ISEE, anche gli studenti sopra soglia.
Per questo crediamo fondamentale introdurre un sistema di fasciazione, ovvero una gradualità del costo del
servizio per lo studente che tenga conto della sua reale condizione economica.
Questo sistema dovrà essere applicato ai seguenti servizi:
     •alloggio;
     •mensa;
     •trasporto pubblico;
     •accordi/convenzioni per favorire l’accesso alla cultura, al territorio e ai servizio commerciali.

Escludiamo dalla fasciazione il servizio di assistenza sanitaria, che riteniamo debba necessariamente essere
gratuito per tutti gli studenti universitari fuori sede, indipendentemente dalle condizioni economiche.
Crediamo che gli interventi proposti in questo documento permetterebbero la realizzazione di un sistema organico di
welfare regionale, istituendo di fatto lo status di studente universitario marchigiano.

DOMADE FREQUENTI

Perché volete cambiare la legge vigente? Cosa c’è che non và?

L'attuale legge regionale risale al 1996 e, oltre ad essere obsoleta, non tiene in considerazione le varie
problematiche territoriali. La situazione degli studentati, l'aumento degli idonei non beneficiari e la scarsa
qualità dei servizi sono le testimonianze più efficaci dei problemi esistenti.

Ci sono i fondi per finanziare la vostra proposta?

Certo! Basta pensare alle centinaia di milioni di Euro che lo stato destina alle scuole private! ( A tutti coloro
che hanno dei dubbi sull’importanza della scuola pubblica, consigliamo di leggere il discorso di Piero
Calamandrei pronunciato nel 1950). Ad ogni modo anche all'interno del bilancio regionale ci sono molte
voci che possono essere tranquillamente depennate e, scusate se siamo presuntuosi, crediamo che il diritto
allo studio debba essere una priorità assoluta per tutte le amministrazioni. In sostanza, se bisogna fare delle
scelte, oggi come oggi crediamo che investire sui giovani e sul futuro in generale sia la prima cosa da fare!

Ma il costo dei servizi per i "ricchi" aumenterà?

Assolutamente no! La nostra proposta per gli studenti non borsisti consiste nell'introdurre il sistema a fasce
come per la seconda rata dell'università ponendo l’attuale costo del servizio come limite massimo.

Ma perché non focalizzare le borse di studio sul merito, in modo tale che nessuno possa
"rubare"? E sulla questione della attendibilità dell' Isee cosa ne pensate?

Ad oggi l’ERSU non ha i mezzi necessari per individuare delle soluzioni percorribili per tali problematiche,
ad ogni modo per accedere alla borsa di studio bisogna mantenere un adeguato percorso didattico che
prevede il conseguimento di un numero di crediti standard. Precisando che questi valori sono definiti su
scala nazionale, pensiamo che sia necessario analizzare anche questa problematica e, se necessario,
verificare la possibilità di rivedere i requisiti minimi ma, prima di ogni discussione, deve essere garantito a
tutti l'accesso al sapere. Discorso analogo è per l'Isee: ad oggi è evidente che l'evasione fiscale rappresenta
uno dei problemi maggiori per il nostro sistema economico nazionale quindi anche qui ci sono delle falle da
sanare e dei controlli da intensificare.

Ci sono speranze che la regione prenda in considerazione la vostra proposta?

Negli ultimi anni abbiamo ottenuto risultati importanti attraverso la concertazione con la regione grazie al
sostegno di tantissimi studenti, ad esempio: 1 milione di euro per la ristrutturazione degli studentati 2009, un
finanziamento straordinario di 2,5 milioni di Euro per le borse di studio 2010 e l'attivazione dell'assistenza
sanitaria 2011; per questo crediamo di poter portare a casa qualche risultato! Non ci illudiamo di ottenere
tutto però questo dipende dal tuo impegno, quindi dai forza ai tuoi diritti e firma la proposta di legge degli
studenti per un welfare studentesco!
 

Raccolta Firme – MOVIMENTO DPR 328

Raccolta firme presso l'Auletta Gulliver della Facoltà di Ingegneria.

Per informazioni:

REFERENTE ANCONA Movimento dpr 328 – Antonio Iaciancio – diacio@inwind.it

oppure presso l'Auletta Gulliver

 

Tratto dal sito del "Movimento DPR 328"( http://www.costruzioni.net/dpr328 )

Il movimento DPR 328 è nato con lo scopo di contestare, in modo civile e democratico, la privazione dei diritti professionali cui sono sottoposti tutti gli studenti di Ingegneria del Vecchio Ordinamento e tutti quei laureati che non hanno sostenuto l’esame di stato.

Ognuna delle due sezioni è suddivisa in per la e la per la La discriminazione che noi denunciamo si evince dalla seguente sintesi del decreto in questione: Il DPR 328 istituisce (art.2, comma 2) la

L'Albo degli Ingegneri, in base al decreto risulta, quindi, costituito da due sezioni quella A e quella B ciascuna delle quali risulta divisa in tre settori e precisamente (art.45):

 

a) Civile ed ambientale

b) Industriale

c) Dell'informazione

Queste “sezioni” e “settori” forniscono nuovi titoli di ingegneri e diversificate iscrizioni all’Albo.

Il D.P.R. 328 è in vigore dal 2 settembre 2001

L’art.49, che qui si riporta integralmente, detta le norme transitorie e finali:

. vengono iscritti nella sezione A dell’Albo degli Ingegneri, nonché nel settore, o nei settori, per il quale ciascuno di essi dichiara di  “1.

possono iscriversi nella sezione A dell’Albo degli Ingegneri, nonché   2.

possono iscriversi nella sezione A dell’Albo degli Ingegneri, nonché nel settore, o nei settori, per il quale ciascuno di essi dichiara di optare.” all’esito di   3.

   è atto dovuto per gli iscritti.In altri termini, gli Ingegneri iscritti all'Albo e coloro che hanno conseguito l'abilitazione (ottenuta mediante il superamento delle due prove _una scritta ed una orale_ previste dal sistema pre-vigente ) prima dell'entrata in vigore della legge vengono iscritti d'ufficio nella sezione A dell'Albo. Tali iscritti devono comunicare all'Ordine

articolato in due prove (una scritta ed una orale). (due scritte, una orale ed una pratica). Qualora poi un iscritto ad un settore volesse richiedere l’iscrizione ad un‘altro settore della stessa sezione, l’Art.47 comma 5 prevede che ciò possa avvenire solo previo superamento di un’ articolata (Art.47 comma 3)  in , potranno iscriversi nella sezione A (laurea specialistica) o nella sezione B (laurea breve), Coloro i quali conseguiranno l'abilitazione professionale (esame di Stato)

sopra menzionati.Questa assurda e marchiana discriminazione limita pesantemente gli sbocchi e le aspettative professionali, ritarda ulteriormente il nostro accesso al mondo del lavoro ed aggiunge tutta una serie di ulteriori costi, quali sono quelli che il nuovo iter di abilitazione prevede,  favorendo di fatto coloro che godono del

            Non contestiamo il principio che fosse necessario riformare il sistema universitario delle facoltà di Ingegneria, che ogni anno determinava un’elevata percentuale di abbandoni ed era causa di una dilatazione spaventosa dei tempi per conseguire la laurea (le statistiche parlano chiaro), ma contestiamo il fatto che non sia stata prevista un’opportuna fase transitoria a garanzia di chi, come noi del movimento, ha creduto nella validità formativa del più pesante e severo Vecchio Ordinamento.       

Le caratteristiche del Nuovo Ordinamento sono tali da rendere l’iter universitario meno gravoso e più celere, grazie a consistenti tagli ai programmi didattici e alla soppressione di tutta una serie di materie ritenute fino a ieri fondamentali per i loro aspetti propedeutici.

            Il DPR 328 non prevede, in altri termini, il mantenimento di quei diritti che sentiamo nostri in virtù della totale equipollenza, sostanziale e formale, del nostro percorso formativo a quello di chi si è iscritto all’Albo prima dell’entrata in vigore del decreto di cui sopra.     

                L’ingiustizia nasce dall’aver imposto la retroattività del DPR 328, che colpisce coloro che non appartengono al Nuovo Ordinamento (e che quindi non godranno delle facilitazioni che questo introduce e che sono state poc’anzi sintetizzate) e che al tempo stesso non rientrano nelle categorie privilegiate di cui al comma 1,2,3 dell’art.49.

            Le diversità tra i due ordinamenti e il diverso livello di competenze al quale questi conducono sono palesi e desideriamo che se ne tenga conto.

Le nostre attese professionali, la fiducia che riponevamo nel sistema universitario, i nostri sforzi per procedere negli studi, spesso con numerose difficoltà a margine degli stessi e le competenze acquisite non sono state né riconosciute né tutelate e chiediamo che vi venga posto rimedio.

            Le deficienze del decreto nascono sicuramente, come cita il ”documento di impegno sul DPR 328 approvato dal 46° Congresso Nazionale degli Ingegneri Italiani” (Ragusa 2001) dal fatto che “si tratta di un lavoro di una commissione che, dichiaratamente, ha operato senza preventivo, organico e tempestivo confronto con le categorie interessate”.       

Non si tratta di rivendicare privilegi di casta, in virtù di una qualche investitura divina, ma di riconoscere l’evidente diversità tra i due percorsi formativi, consentendoci l’iscrizione all’Albo degli Ingegneri secondo i criteri che sono stati applicati a coloro che si sono iscritti prima dell’entrata in vigore del DPR 328.

Quanto sopra esposto  raccoglie i dissapori, le insoddisfazioni e le rivendicazioni di tutti i membri del movimento (studenti del vecchio ordinamento e laureati in Ingegneria  che non hanno sostenuto ancora l’esame di abilitazione ).

Ma le iniquità degli interventi, posti in essere dal decreto, si spingono ben oltre gli ambiti della Facoltà di Ingegneria e noi del movimento intendiamo metterle in evidenza .

Non è ammissibile l’accorpamento professionale con il quale si pone sullo stesso piano laureati provenienti da Facoltà in cui i percorsi formativi presentano fino a 10 esami in meno rispetto a quelli previsti nelle Facoltà di Ingegneria. Questi 10 esami implicano anni di studio e di vita, tasse universitarie, ingresso nel mondo del lavoro enormemente ritardato (e quindi stipendi non percepiti) e spese di mantenimento. Questo enorme investimento di risorse è un patrimonio che deve essere riconosciuto e tutelato! Non è corretto consentire le stesse “vesti professionali” a chi proviene da percorsi formativi di diverso spessore e “pesantezza” (a chi risultasse ingiustificata questa nostra asserzione, rivolgiamo un accorato invito a leggersi le statistiche, relative alle Facoltà Ingegneria, in merito agli anni effettivi di permanenza, al numero di persone che si ritiravano annualmente e al numero di “fughe” verso altre Facoltà per la difficile sostenibilità dell’iter didattico).

Quale messaggio positivo potrà mai ricevere il giovane che si avvicina all’Università dall’ambiguità e dalle numerose incongruenze che il decreto in questione ha prodotto!

Non si può ritenere sufficiente, come strumento di accertamento delle capacità e del grado di competenze acquisite da coloro che provengono da Facoltà diverse da Ingegneria, la prova di abilitazione rappresentata dall’esame di stato.

La frammentazione e il riordino delle competenze relative ai diversi ambiti professionali, elaborata con lo scopo di definirne più precisi contorni, hanno dato vita, per contro, ad una “tabella”, superficiale, fuorviante e limitativa. Basti vedere la sintetica analisi del problema sviluppata nel documento di impegno sul DPR 328 approvato dal 46° Congresso Nazionale degli Ingegneri Italiani” (Ragusa 2001), dalla quale si evince, in modo insindacabile, quanto sia stata approssimativa e priva di fondamento l’analisi dei singoli settori tecnico-scientifici che ha condotto alla stesura della tabella di cui sopra.

 Oggigiorno si procede a certificare la professionalità del singolo individuo, i sistemi produttivi, i servizi e i prodotti  al fine di garantire livelli di qualità, affidabilità e sicurezza sempre maggiori. Quale incremento di qualità e di sicurezza vi può essere nell’assegnare competenze a chi non è stato “formato” per averle?

Se allo stato attuale non mancano i contenziosi e le richieste di risarcimento per danni causati da servizi, prodotti e altro ancora, non eseguiti nei modi e nei tempi che un professionista deve rispettare, l’attuale decreto, per le vistose deficienze, incongruenze e limitazioni, non potrà che contribuire ad aumentarli.

la laurea in ingegneriaQuanto sinora esposto arreca un ingente danno economico a tutte le famiglie e ai singoli individui che hanno impegnato, spesso con notevoli sacrifici e consci delle difficoltà che derivavano dall’arduo percorso formativo, parte delle loro risorse, economiche e non, nella speranza di realizzare quel progetto ambizioso, quale

Si è persa così una meravigliosa occasione per realizzare una moderna, efficiente e soprattutto equa riforma della quale nessuno di noi nega o negava la necessità.

Chiediamo ai docenti, all’Ordine degli Ingegneri, ai media e a tutti coloro ai quali ci siamo rivolti di appoggiare le nostre richieste affinché vengano ripristinati i nostri diritti.       

E’ nostro fermo intento, qualora non vi sia un’adeguata presa di posizione degli Organi e delle Istituzioni competenti, far valere le nostre richieste innanzi al TAR. In tale previsione ci appelliamo a tutte le persone, che condividono quanto da noi denunciato, affinché non facciano mancare il loro sostegno, morale e materiale.

Ringraziamo tutti coloro che si sono già mobilitati e che si mobiliteranno per darci il loro supporto e i loro preziosi consigli.

Iscrizione con riserva: anno 2011-2012

Grazie al ricorso al TAR fatto lo scorso anno e alla raccolta firme di due anni fa per permettere agli studenti di laurearsi a Febbraio ed iscriversi alla Laurea Magistrale, anche per l’anno accademico 2011– 2012 sarà possibile l’iscrizione con riserva a Febbraio.

Questo permetterà ai laureandi della sesione di Febbraio di immatricolarsi con riserva ed iscriversi regolarmente ai Corsi di Laurea Magistrale.
Anche per il prossimo anno accademico possiamo quindi cantare vittoria.


Vogliamo ringraziare nuovamente tutti gli studenti che hanno firmato e che hanno partecipato al ricorso al TAR, proposto e finanziato dalla nostra Lista, in quanto senza di voi non sarebbe stato possibile raggiungere questo importante risultato.

 

 

 

 

 

 

 

Lauree Magistrali 2010/2011: ISCRIZIONE POSTICIPATA A FEBBRAIO/MARZO!!

A seguito dell'ultima seduta del Senato Accademico è stata riportata la possibilità di iscrizione con riserva alle Lauree Magistrali a Febbraio/Marzo 2011per tutti gli studenti dell'UNIVPM!

Sappiamo che la voce è iniziata a circolare da qualche ora ma abbiamo aspettato l'ufficialità del verbale e anche se la discussione del Senato è stata molto forte e dura, il risultato è stato grande!

I Presidi ed il Rettore hanno ceduto alle nostre richieste tornando indietro rispetto alla delibera dello scorso Maggio.

Molti dei meriti sono del testo del Ricorso scritto dall'Avv.Bonetti che ha ripreso le tante problematiche sollevate nelle Assemblee studentesche e ora possiamo affermare che avevamo ragione con maggiore forza e convinzione.

In queste ore stiamo valutando le strade da intraprendere perche esiste la possibilità di proseguire ugualmente il ricorso per eliminare l'art. del Decreto Ministeriale, pertanto vi chiediamo di continuare a rimanere informati e se possibile di partecipare alla riunione di domani anche se i documenti che vi avevamo chiesto con la precedente email non sono più necessari.

Petizione 2010 Esame di Stato V.O. – DPR328

Il movimento DPR 328 è nato con lo scopo di contestare, in modo civile e democratico, la privazione dei diritti professionali cui sono sottoposti tutti gli studenti di Ingegneria del Vecchio Ordinamento e tutti quei laureati che non hanno sostenuto l’esame di stato.La discriminazione che noi denunciamo si evince dalla seguente sintesi del decreto in questione: Il DPR 328 istituisce (art.2, comma 2) la sezione A per la “laurea specialistica” (3+2 anni) e la sezione B per la “laurea” (3 anni). Ognuna delle due sezioni è suddivisa in “settori”.L'Albo degli Ingegneri, in base al decreto risulta, quindi, costituito da due sezioni quella A e quella B ciascuna delle quali risulta divisa in tre settori e precisamente (art.45):

  • Civile ed ambientale
  • Industriale
  • Dell'informazione

 

Queste “sezioni” e “settori” forniscono nuovi titoli di ingegneri e diversificate iscrizioni all’Albo.Il D.P.R. 328 è in vigore dal 2 settembre 2001.L’art.49, che qui si riporta integralmente, detta le norme transitorie e finali: 

 

“1. Gli attuali appartenenti all’Ordine degli Ingegneri vengono iscritti nella sezione A dell’Albo degli Ingegneri, nonché nel settore, o nei settori, per il quale ciascuno di essi dichiara di optare.  

2. Coloro i quali sono in possesso dell’abilitazione professionale alla data di entrata in vigore del presente regolamento possono iscriversi nella sezione A dell’Albo degli Ingegneri, nonché nel settore, o nei settori, per il quale ciascuno di essi dichiara di optare.  

3. Coloro i quali conseguono l’abilitazione professionale all’esito di esami di stato indetti prima della data di entrata in vigore del presente regolamentopossono iscriversi nella sezione A dell’Albo degli Ingegneri, nonché nel settore, o nei settori, per il quale ciascuno di essi dichiara di optare.”

In altri termini, gli Ingegneri iscritti all'Albo e coloro che hanno conseguito l'abilitazione (ottenuta mediante il superamento delle due prove (una scritta ed una orale) previste dal sistema pre-vigente ) prima dell'entrata in vigore della legge vengono iscritti d'ufficio nella sezione A dell'Albo. Tali iscritti devono comunicare all'Ordine il settore o i settori per i quali ciascuno richiede di optare; l'opzione per uno o più settori è atto dovuto per gli iscritti. E’ quindi data loro la possibilità di iscriversi a tutti e tre i settori.  Coloro i quali conseguiranno l'abilitazione professionale (esame di Stato) dopo l'entrata in vigore della legge, potranno iscriversi nella sezione A (laurea specialistica) o nella sezione B (laurea breve), solo nel settore per il quale è stata conseguita la corrispondente abilitazione, articolata (Art.47 comma 3)  in quattro prove (due scritte, una orale ed una pratica). Qualora poi un iscritto ad un settore volesse richiedere l’iscrizione ad un‘altro settore della stessa sezione, l’Art.47 comma 5 prevede che ciò possa avvenire solo previo superamento di un’ ulteriore esame di stato articolato in due prove (una scritta ed una orale).Questa assurda e marchiana discriminazione limita pesantemente gli sbocchi e le aspettative professionali, ritarda ulteriormente il nostro accesso al mondo del lavoro ed aggiunge tutta una serie di ulteriori costi, quali sono quelli che il nuovo iter di abilitazione prevede,  favorendo di fatto coloro che godono del diritto di opzione sopra menzionati.  Non contestiamo il principio che fosse necessario riformare il sistema universitario delle facoltà di Ingegneria, che ogni anno determinava un’elevata percentuale di abbandoni ed era causa di una dilatazione spaventosa dei tempi per conseguire la laurea (le statistiche parlano chiaro), ma contestiamo il fatto che non sia stata prevista un’opportuna fase transitoria a garanzia di chi, come noi del movimento, ha creduto nella validità formativa del più pesante e severo Vecchio Ordinamento.       

Le caratteristiche del Nuovo Ordinamento sono tali da rendere l’iter universitario meno gravoso e più celere, grazie a consistenti tagli ai programmi didattici e alla soppressione di tutta una serie di materie ritenute fino a ieri fondamentali per i loro aspetti propedeutici.  Il DPR 328 non prevede, in altri termini, il mantenimento di quei diritti che sentiamo nostri in virtù della totale equipollenza, sostanziale e formale, del nostro percorso formativo a quello di chi si è iscritto all’Albo prima dell’entrata in vigore del decreto di cui sopra.      

L’ingiustizia nasce dall’aver imposto la retroattività del DPR 328, che colpisce coloro che non appartengono al Nuovo Ordinamento (e che quindi non godranno delle facilitazioni che questo introduce e che sono state poc’anzi sintetizzate) e che al tempo stesso non rientrano nelle categorie privilegiate di cui al comma 1,2,3 dell’art.49.   Le diversità tra i due ordinamenti e il diverso livello di competenze al quale questi conducono sono palesi e desideriamo che se ne tenga conto.Le nostre attese professionali, la fiducia che riponevamo nel sistema universitario, i nostri sforzi per procedere negli studi, spesso con numerose difficoltà a margine degli stessi e le competenze acquisite non sono state né riconosciute né tutelate e chiediamo che vi venga posto rimedio.  Le deficienze del decreto nascono sicuramente, come cita il ”documento di impegno sul DPR 328 approvato dal 46° Congresso Nazionale degli Ingegneri Italiani” (Ragusa 2001) dal fatto che “si tratta di un lavoro di una commissione che, dichiaratamente, ha operato senza preventivo, organico e tempestivo confronto con le categorie interessate”.       

Non si tratta di rivendicare privilegi di casta, in virtù di una qualche investitura divina, ma di riconoscere l’evidente diversità tra i due percorsi formativi, consentendoci l’iscrizione all’Albo degli Ingegneri secondo i criteri che sono stati applicati a coloro che si sono iscritti prima dell’entrata in vigore del DPR 328.Quanto sopra esposto  raccoglie i dissapori, le insoddisfazioni e le rivendicazioni di tutti i membri del movimento (studenti del vecchio ordinamento e laureati in Ingegneria  che non hanno sostenuto ancora l’esame di abilitazione ).Ma le iniquità degli interventi, posti in essere dal decreto, si spingono ben oltre gli ambiti della Facoltà di Ingegneria e noi del movimento intendiamo metterle in evidenza .Non è ammissibile l’accorpamento professionale con il quale si pone sullo stesso piano laureati provenienti da Facoltà in cui i percorsi formativi presentano fino a 10 esami in meno rispetto a quelli previsti nelle Facoltà di Ingegneria. Questi 10 esami implicano anni di studio e di vita, tasse universitarie, ingresso nel mondo del lavoro enormemente ritardato (e quindi stipendi non percepiti) e spese di mantenimento. Questo enorme investimento di risorse è un patrimonio che deve essere riconosciuto e tutelato! Non è corretto consentire le stesse “vesti professionali” a chi proviene da percorsi formativi di diverso spessore e “pesantezza” (a chi risultasse ingiustificata questa nostra asserzione, rivolgiamo un accorato invito a leggersi le statistiche, relative alle Facoltà Ingegneria, in merito agli anni effettivi di permanenza, al numero di persone che si ritiravano annualmente e al numero di “fughe” verso altre Facoltà per la difficile sostenibilità dell’iter didattico).Quale messaggio positivo potrà mai ricevere il giovane che si avvicina all’Università dall’ambiguità e dalle numerose incongruenze che il decreto in questione ha prodotto!Non si può ritenere sufficiente, come strumento di accertamento delle capacità e del grado di competenze acquisite da coloro che provengono da Facoltà diverse da Ingegneria, la prova di abilitazione rappresentata dall’esame di stato.La frammentazione e il riordino delle competenze relative ai diversi ambiti professionali, elaborata con lo scopo di definirne più precisi contorni, hanno dato vita, per contro, ad una “tabella”, superficiale, fuorviante e limitativa. Basti vedere la sintetica analisi del problema sviluppata nel documento di impegno sul DPR 328 approvato dal 46° Congresso Nazionale degli Ingegneri Italiani” (Ragusa 2001), dalla quale si evince, in modo insindacabile, quanto sia stata approssimativa e priva di fondamento l’analisi dei singoli settori tecnico-scientifici che ha condotto alla stesura della tabella di cui sopra. Oggigiorno si procede a certificare la professionalità del singolo individuo, i sistemi produttivi, i servizi e i prodotti  al fine di garantire livelli di qualità, affidabilità e sicurezza sempre maggiori. Quale incremento di qualità e di sicurezza vi può essere nell’assegnare competenze a chi non è stato “formato” per averle?Se allo stato attuale non mancano i contenziosi e le richieste di risarcimento per danni causati da servizi, prodotti e altro ancora, non eseguiti nei modi e nei tempi che un professionista deve rispettare, l’attuale decreto, per le vistose deficienze, incongruenze e limitazioni, non potrà che contribuire ad aumentarli.Quanto sinora esposto arreca un ingente danno economico a tutte le famiglie e ai singoli individui che hanno impegnato, spesso con notevoli sacrifici e consci delle difficoltà che derivavano dall’arduo percorso formativo, parte delle loro risorse, economiche e non, nella speranza di realizzare quel progetto ambizioso, quale era la laurea in ingegneriaSi è persa così una meravigliosa occasione per realizzare una moderna, efficiente e soprattutto equa riforma della quale nessuno di noi nega o negava la necessità.Chiediamo ai docenti, all’Ordine degli Ingegneri, ai media e a tutti coloro ai quali ci siamo rivolti di appoggiare le nostre richieste affinché vengano ripristinati i nostri diritti.      

E’ nostro fermo intento, qualora non vi sia un’adeguata presa di posizione degli Organi e delle Istituzioni competenti, far valere le nostre richieste innanzi al TAR. In tale previsione ci appelliamo a tutte le persone, che condividono quanto da noi denunciato, affinché non facciano mancare il loro sostegno, morale e materiale.Ringraziamo tutti coloro che si sono già mobilitati e che si mobiliteranno per darci il loro supporto e i loro preziosi consigli.

 

PASSA IN AULETTA PER FIRMARE LA PETIZIONE

Grande successo

GRAZIE ALLE QUASI 3000 FIRME RACCOLTE ABBIAMO OTTENUTO UN PASSO INDIETRO DA PARTE DELL'UNIVERSITA' RISPETTO ALLA MODALITA' DI ISCRIZIONE CON RISERVA ALLE LAUREE MAGISTRALI.

 Difatti il Senato Accademico ha fissato la scadenze per fine Febbraio quindi, almeno per quest'anno, la battaglia è stata vinta.

Per i prossimi anni la battaglia è ancora da fare . . . 

GULLIVER – DAL 1987 DALLA PARTE DEGLI STUDENTI

ISCRIVERSI ALLA MAGISTRALE A FEBBRAIO?? CON IL GULLIVER SI PUO!!!

Assemblea Nuova Riforma Didattica

Mercoledì 30 Settembre
Ore 13.30
Aula 160/3

FACOLTA' DI INGEGNERIA-POLO MONTE DAGO

CERCHIAMO DI CAPIRE ASSIEME TUTTI I PROBLEMI E INIZIAMO A SOLLEVARE DELLE CRITICHE TRAENDO SPUNTO DALL’ESPERIENZA DI TUTTI GLI STUDENTI.

L’OBIETTIVO DELL’ASSEMBLEA E’ RACCOGLIERE TUTTI I PROBLEMI E CERCARE DI RISOLVERLI AL PIU PRESTO.

E visto che fin da subito uno degli aspetti principali più inaccettabili è la scelta dell’Università di anticipare la scadenza dell’iscrizione con riserva al primo anno delle Lauree Magistrali da Febbraio a Dicembre abbiamo deciso, dopo aver già sollevato il problema nei mesi passati nei vari Consigli di Facoltà, di promuovere una raccolta firme per chiedere al Rettore in occasione del Senato Accademico di inizio Ottobre di ripristinare la modalità dello scorso anno almeno per questo anno accademico.

Raccolta firme

Noi del Gulliver riteniamo inaccettabile la scelta dell’Università di anticipare la scadenza dell’iscrizione con riserva al primo anno delle Lauree Magistrali da Febbraio a Dicembre!!

La modifica prevista dai nuovi bandi di ammissione delle Lauree Magistrali, con la quale si anticipa la scadenza di iscrizione da Febbraio a Dicembre, evidenzia la poco lungimiranza da parte dell’amministrazione dell’Ateneo nel valutare le conseguenze reali sugli studenti (vista anche la poca pubblicità fatta) come, ad esempio, la perdita di un anno accademico e l’impossibilità di richiedere la borsa di studio.

Per questo abbiamo deciso, dopo aver già sollevato il problema nei mesi passati nei vari Consigli di Facoltà, di promuovere una raccolta firme per chiedere al Rettore in occasione del Senato Accademico di inizio Ottobre di ripristinare la modalità dello scorso anno almeno per questo anno accademico.

 
PER CUI PASSA NELLE NOSTRE AULETTE O FERMATI AI BANCHETTI GULLIVER PER FIRMARE!!!
 
PRESSO LA FACOLTA DI SCIENZE LA RACCOLTA FIRME E' PORTATA AVANTI IN MANIERA CONGIUNTA CON LA LISTA DARWIN!!

Testamento Biologico

A.C.U. GULLIVER

in collaborazione con Associazione "LUCA COSCIONI"

 

organizzano banchetti informativi per aderire agli emendamenti proposti dagli studenti al DDL Calbrò riguardante il testamento biologico.

Medicina: davanti al bar
Economia: davanti al bar
Ingegneria: davanti al bar
Scienze: vicino alla portineria
Agraria: ingresso

 

DA MERCOLEDÌ 25 MARZO

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