Il Resto del Carlino

Studente accoltellato da naziskin
"Niente carcere per il mio aggressore"

L'episodio di Franco Tomassoni, lo studente anconetano della sinistra universitaria di Bologna accoltellato su un treno da un naziskin, ha scosso tutti. Dura condanna del gesto da ogni parte politica. L'Anpi ha indetto un incontro pubblico.

Ancona, 7 luglio 2008 – L'episodio di Franco Tomassoni, lo studente anconetano della sinistra universitaria di Bologna accoltellato su un treno da un naziskin, ha scosso tutti. Dura condanna del gesto da ogni parte politica.  L'Anpi di Ancona ha indetto per venerdì 11 luglio una manifestazione per condannare l'aggressione, lo studente è iscritto all'Anpi.

''Piuttosto che mandarlo in carcere, bisognerebbe fargli vedere quali sono i veri disagi della società''. Così Franco parla del proprio aggressore. In un'intervista all' emittente 'E'tv', il ragazzo precisa che si è trattato di un attacco ''di chiarissima matrice politica'', forse perché quel giovane lo conosceva per il suo attivismo, o forse perché ha etichettato come di sinistra il ventenne e il suo amico dai capelli 'rasta', solo per il loro aspetto.

Tomassoni racconta che, oltre a tatuaggi con svastiche e croci celtiche, l'aggressore portava una maglietta con la scritta 'Berlin SS', e spiega che l' accoltellamento è avvenuto dopo che i due amici avevano rifiutato la provocazione a 'fare a botte'. ''Se lo incontrassi non gli direi nulla – prosegue lo studente – lo insulterei e basta, ma piuttosto che mandarlo in carcere, sarebbe utile fargli vedere quali sono le condizioni di disagio vero della società''.

L'aggressore intanto si è presentato spontaneamente alla polizia. E' un diciottenne bolognese, conosciuto alla Digos per alcuni precedenti specifici, che gli stessi investigatori avevano già identificato in mattinata. Accompagnato da un legale di fiducia, il giovane si è presentato prima in Procura e poi in Questura per chiarire la propria posizione e, a quanto si è appreso, avrebbe sostanzialmente ammesso l'aggressione. Per lui è scattata una denuncia con le accuse di lesioni dolose, aggravate da futili motivi, e porto abusivo del coltello, del quale ha detto di essersi liberato.

L'assemblea di solidarietà è indetta per venerdì 11 luglio. All'iniziativa sono invitati i partiti, i sindacati, i rappresentanti delle istituzioni, i rappresentanti della magistratura e delle forze di polizia, ''per discutere insieme su come si può ricostruire un clima civile e sereno''.

Secondo l'Anpi ''la provocazione, la dichiarata voglia di violenza da parte dei naziskin, rappresentano la modalità tipica con cui i giovani neofascisti attuano il loro delirante programma: sopraffare i diversi, a partire da chi la pensa in modo diverso da loro''. L'aggressione subita da Franco ''non è che l'ultima di una lunghissima serie di gesti criminali (più di 300 censiti nei primi mesi dell'anno), alcuni dei quali purtroppo, come l'omicidio di Verona, dall'esito tragico''.

 

Il Corriere Adriatico

Il racconto del ventenne di Rifondazione

“Cercava a tutti i costi la rissa”

Studente accoltellato da un naziskin.

Il figlio di un ambulante ferito alla spalla sul treno per Bologna.

ANCONA – Il ragazzo con la svastica sulla maglietta voleva litigare. “Sono convinto che la pensiate in modo diverso da me, vi va di fare a botte?”. Due giovani di un collettivo studentesco hanno cercato di evitarlo, ma il naziskin alla fine ha estratto un coltello e ne ha ferito uno alla spalla. Franco Tomassoni, anconetano di vent ’anni, matricola di Antropologia all’Università di Bologna, attivista dei Giovani del Prc, è stato accoltellato ieri mattina presto sul treno regionale Ancona-Bologna da un ragazzo poi scappato. Franco, figlio di Paolo Tommasoni, noto ambulante di corso Garibaldi, è stato colpito in modo lieve ad una clavicola. “Quello cercava a tutti i costi la rissa”, racconta.

 

Comunicato stampa dell’A.C.U. Gulliver

Dopo aver vissuto momenti di paura per le condizioni di salute di Franco, l’Acu Gulliver vuole indirizzargli un augurio di pronta guarigione.

Un fatto di estrema gravità ma che non ci stupisce: la cultura della violenza e dell’intimidazione è tollerata e spesso propagandata, anche oggi, nella maggior parte dei gruppi della destra.

L’Acu Gulliver nell’assemblea di questa sera, nell’aderire alla manifestazione indetta dall’ANPI per l’11 luglio, approverà un documento in cui si chiede una maggiore attenzione da parte delle istituzioni verso il  problema dei gruppi neofascisti che inquinano la politica studentesca e giovanile propagandando la violenza come arma politica.