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Elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca negli organi di Facoltà e di Ateneo

Programma per il Dipartimento di Scienze, della Vita e dell’Ambiente

DIDATTICA

In qualità di rappresentantɜ, abbiamo costantemente sostenuto l’importanza di garantire un accesso libero agli studi universitari, stabilendo come unico requisito per l’ammissione ai corsi di laurea triennale il possesso di un diploma di scuola superiore. Di conseguenza, crediamo che i test di ammissione attualmente in vigore dovrebbero servire esclusivamente a scopo di autovalutazione. Proponiamo quindi di abolire l’assegnazione degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) per coloro che non li superano, i quali attualmente impediscono di sostenere l’esame di matematica e gli esami del secondo e terzo anno dei corsi di laurea triennale.

Durante gli ultimi due anni, abbiamo notato una distribuzione poco equilibrata degli orari delle lezioni lungo la settimana. Ci impegniamo ad evitare un’eccessiva concentrazione di lezioni in singole giornate, che potrebbe causare orari estenuanti, soprattutto negli anni successivi al primo. Abbiamo osservato una distribuzione sproporzionata degli insegnamenti durante l’anno accademico, con sovrabbondanza di corsi in uno dei due semestri, soprattutto per quanto riguarda gli insegnamenti del ciclo finale dei corsi di laurea e laurea magistrale. Questa situazione rende difficile completare con successo il percorso di studi in corso. 
A partire dal secondo anno le giornate sono densamente occupate da lezioni per l’intera settimana. Sarebbe opportuno sensibilizzare lɜ professorɜ, sul considerare l’eventualità che frequentare le sette/otto ore di insegnamento al giorno impatti in maniera importante sulla qualità della didattica. Esiste un modo per rendere le lezioni più produttive e tollerabili: l’adozione di pause regolari, oltre ad una corretta distribuzione delle materie durante la giornata e durante la settimana. Queste pause non dovrebbero essere limitate solo ad un intervallo tra una lezione e l’altra, ma dovrebbero essere integrate all’interno delle lezioni stesse. Un buon obiettivo potrebbe essere quello di inserire pause di 5/10 minuti ogni 50 minuti di lezione.

Ogni anno viene elaborato un calendario didattico che non sempre va incontro alle esigenze della componente studentesca. Delle proposte che ci impegneremo ad estendere a tutta la componente studentesca nei prossimi anni, indipendentemente dalla carriera accademica, saranno: il miglioramento della distribuzione degli esami nel corso delle sessioni e l’ottenimento di un ottavo appello che consenta una migliore organizzazione dello studio durante il percorso di studi, evitando la sovrapposizione di più esami nello stesso giorno (come imposto da regolamento). Per una migliore distribuzione delle sessioni di esami, la nostra proposta è quella di aggiungerne una straordinaria a Novembre (durante la settimana dedicata ai parziali), per garantire un’appropriata organizzazione degli appelli d’esame.

Inoltre, per lɜ studentɜ del primo e secondo anno del corso di laurea magistrale, chiediamo l’apertura di una sessione dedicata agli esami nel mese di Maggio. Questa iniziativa consentirebbe allɜ studentɜ di completare gli esami e la tesi entro i tempi stabiliti, agevolando il progresso nel loro percorso di studi.

Riteniamo essenziale organizzare delle giornate di orientamento dedicate ai corsi a scelta, al fine di permettere alla componente studentesca di effettuare scelte più consapevoli riguardo alle materie da includere nel proprio percorso accademico.

Considerando la possibilità di svolgere tirocini nei laboratori interni dell’università, chiediamo un aumento dei posti disponibili nella graduatoria, al fine di garantire a tutti lɜ studentɜ interessatɜ la possibilità di partecipare. Ci impegneremo per istituire una commissione incaricata a valutare l’offerta attuale delle aziende convenzionate con il dipartimento e di monitorare la qualità dei tirocini offerti.
Riteniamo importante che il dipartimento organizzi giornate di orientamento specifiche sui tirocini, al fine di fornire allɜ studentɜ le informazioni necessarie per fare scelte consapevoli e per agevolare il loro ingresso nel mondo del lavoro.
Per rendere la procedura di richiesta e consegna della documentazione ancora più semplice, ribadiamo l’importanza di digitalizzare completamente tutte le pratiche relative ai tirocini. Questo, non solo agevolerebbe lɜ studentɜ, ma anche le segreterie accademiche, accelerando i tempi di approvazione delle domande e permettendo la presentazione delle stesse in qualsiasi momento durante l’anno. Il Dipartimento ha avviato il progetto di digitalizzazione l’anno scorso, ma finora non è stato completato. Ci impegniamo a continuare la collaborazione per garantire il successo di questo progetto.

È urgente ampliare l’offerta delle strutture convenzionate proposte dall’UNIVPM per gli stage, oltre a una più consistente presenza di piccole imprese locali. Riteniamo cruciale individuare aziende, associazioni ed entità che pongano al centro la sostenibilità e l’innovazione tecnologica, al fine di rendere autenticamente formativo il periodo di stage. Per raggiungere questo obiettivo, intendiamo collaborare con il Dipartimento per identificare tali strutture nel territorio marchigiano e oltre. Inoltre, riteniamo essenziale istituire corsi o seminari preparatori al periodo di tirocinio. Attualmente, la comunicazione e il coinvolgimento degli studenti in preparazione al tirocinio sono carenti e insufficienti, specialmente per i corsi di laurea triennale. Tali corsi dovrebbero fornire indicazioni su come selezionare la struttura più adatta per lo stage e offrire linee guida sulla stesura della relazione, un compito che spesso risulta problematico per lɜ studentɜ.

Riteniamo che il sito web, grazie al nostro lavoro di rappresentanza, sia stato aggiornato in modo significativo, soprattutto per quanto riguarda la sezione dedicata ai tirocini, agevolando lɜ studentɜ nel reperire i documenti necessari per l’avvio del tirocinio.
Chiediamo, che il sito debba comunque essere migliorato e aggiornato al fine di agevolare la componente studentesca nel reperire le informazioni contenute in esso.

Considerata la scelta del dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, di continuare ad erogare la didattica in modalità mista, si ritiene doveroso un perfezionamento delle pagine e-learning.

L’implemento della didattica online, infatti, ha indotto il corpo docente a riconsiderare le modalità di erogazione dei propri insegnamenti, con conseguente aumento della fruizione delle pagine e-learning dei diversi insegnamenti da parte della componente studentesca. 

Tale circostanza è ideale per cogliere occasioni di miglioramento, implementazione e incremento del materiale didattico disponibile online.

Si ritiene dunque necessario, che il materiale fruibile sulla piattaforma learn, vada ad arricchire l’offerta formativa erogata alla componente studentesca.

Si crede, pertanto, che il dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, debba incentivare il corpo docente ad un sempre maggiore utilizzo della piattaforma learn. 

Lɜ docenti sono tenutɜ a svolgere la propria attività didattica in presenza e contestualmente caricare materiale asincrono a cadenza giornaliera e/o settimanale.
In particolare, si chiede il caricamento di file audio o video con istruzioni per lo studio assistito; file contenente la lezione registrata sul canale learn e l’adozione della modalità Blended e-learning (video lezioni – skill pills) che risulta essere un metodo innovativo che permette di focalizzare i punti cardine dei contenuti.

Si ritiene infatti, che tali misure possano migliorare la qualità della didattica offerta dal nostro Dipartimento e contestualmente andare incontro alle esigenze di chi studia e contemporaneamente lavora, dellɜ non frequentanti e comunque di tuttɜ coloro che presentano per diversi motivi difficoltà a seguire le lezioni. La componente studentesca lavoratrice, fuori sede, affetta da malattie fisiche e/o mentali, in stato di gravidanza e/o in situazioni di disagio economico, sono tutte categorie che soffrirebbero di un ritorno alla didattica esclusivamente in presenza non accompagnata dalla possibilità di accedere ai contenuti delle attività didattiche.

Pertanto, è necessario che tutta la componente docente assolva l’obbligo di inserire il materiale precedentemente citato, in modo tale da non creare disparità tra i vari corsi di studio, che soffrono di discontinuità e differenze di opportunità a disposizione della componente studentesca.

Nonostante l’inclusione prevista di attività di laboratorio in diversi corsi offerti dal nostro Dipartimento, attualmente queste attività occupano solo una frazione limitata del totale delle ore di lezione. Pertanto, riteniamo necessario incentivare ulteriormente l’utilizzo dei laboratori didattici da parte del corpo docente. Inoltre, è essenziale continuare a migliorare le opportunità offerte dai laboratori didattici attraverso un costante potenziamento dell’equipaggiamento disponibile. I laboratori didattici sono strumenti fondamentali per garantire una piena comprensione dei concetti trattati durante le lezioni teoriche. Inoltre, ciò consentirebbe alla componente studentesca di familiarizzare maggiormente con le attrezzature utilizzate nei laboratori, preparandola in modo più completo per il loro futuro

SERVIZI E STRUTTURE

Nell’ultimo anno, durante le sessioni di esame, è stata resa disponibile un’aula come spazio studio per lɜ studentɜ. Nonostante ciò, chiediamo che le aule destinate alla didattica, se non utilizzate, vengano messe a disposizione dellɜ studentɜ sia durante il periodo delle lezioni che durante le sessioni d’esame. Questo servizio è essenziale soprattutto per coloro che non possono studiare a casa o che, per altre ragioni, necessitano di rimanere all’interno delle strutture del Dipartimento. Inoltre, un ambiente tranquillo favorisce non solo lo studio quotidiano ma anche la concentrazione per chi è in attesa di sostenere un esame.

Prima dell’epidemia da COVID-19, all’interno del Dipartimento erano disponibili alcune aule studio che, durante le sessioni di laurea, venivano utilizzate come spazio per rinfreschi post-laurea. Uscitɜ dall’emergenza pandemica, riteniamo opportuno reintrodurre questa pratica nel rispetto dei regolamenti vigenti. Infine, per quanto riguarda la sala ristoro, riteniamo importante creare spazi dedicati dotati di microonde, per consentire alla componente studentesca di poter consumare comodamente i propri pasti.

La mancanza di prese elettriche, fondamentali per l’utilizzo di dispositivi informatici, crea problemi nell’accesso alla didattica e nello studio. È necessario elettrificare non solo le aule, ma anche le zone studio e le postazioni utilizzate regolarmente dallɜ studentɜ. Come confermato dai questionari di tutte le Facoltà e Dipartimenti, uno degli aspetti che presenta una valutazione negativa è l’adeguatezza degli spazi dell’Ateneo. Questa valutazione negativa è spesso confermata dalla mancanza di prese nelle aule e negli spazi comuni, essenziali per collegare i propri dispositivi informatici necessari per la didattica.

Inoltre, con il crescente possesso di più dispositivi, diventa indispensabile aumentare e migliorare l’elettrificazione negli spazi universitari. La presenza di prese elettriche nelle aule consentirebbe non solo l’uso di PC e tablet per prendere appunti, ma anche lo svolgimento di laboratori e attività didattiche.

La struttura del Blocco Aule Sud presenta da diversi anni problematiche strutturali ma, con un continuo monitoraggio, stiamo portando avanti un lavoro volto alla risoluzione delle carenze strutturali. Tuttavia, è doveroso fare alcune osservazioni. Innanzitutto, sebbene il wi-fi sia stato potenziato, occorre ancora un miglioramento continuo in questo ambito. Per affrontare le sfide individuate, è imperativo lavorare per rendere il BAS una struttura autonoma, in grado di soddisfare appieno le esigenze dellɜ studentɜ. Un aspetto prioritario risulta l’accesso agevole ai servizi di ristorazione. Infine, riteniamo che il servizio dei distributori automatici debba essere incrementato, considerato il numero di aule presenti e il numero di studentɜ che vivono la struttura.

L’installazione di un passaggio coperto tra gli edifici di scienze rappresenterebbe un significativo miglioramento in termini di sicurezza, specialmente considerando l’attuale mancanza di coperture contro le intemperie e la presenza di scale non sempre dotate di velcro anti-scivolo.

La biblioteca è un punto di riferimento cruciale per lɜ studentɜ del Dipartimento. Proponiamo di migliorare la fruibilità dei servizi e dello spazio bibliotecario in diversi modi:

  1. Aumento degli spazi: La biblioteca spesso risulta troppo piccola per accogliere tuttɜ lɜ studentɜ che ne hanno bisogno. Proponiamo l’installazione di ulteriori postazioni dotate della strumentazione necessaria per lo studio individuale e di gruppo.
  2. abolizione della prenotazione: l’adozione della prenotazione del posto in biblioteca è stata adottata durante la crisi pandemica per contrastare il contagio da COVID-19. Terminata la crisi pandemica, riteniamo che il sistema di prenotazione debba essere abolito, così da poter consentire a tutta la componente studentesca di poter fruire degli spazi bibliotecari senza prenotazione. 

FACOLTÀ ACCESSIBILE

La componente studentesca con disabilità riscontra spesso difficoltà ad utilizzare in maniera ottimale le strutture del nostro Ateneo. 

Ad esempio, il parcheggio destinato alle persone disabili è spesso occupato da vetture non autorizzate. Questo andrebbe riservato a chi ne abbia realmente necessità, prevedendo dei dissuasori anti sosta provvisti di lucchetto.

Inoltre, dal punto di vista strutturale, chiediamo che gli spazi universitari siano agevolmente vivibili dalla componente studentesca con disabilità attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche. 

FACOLTÀ SOSTENIBILE

L’educazione ambientale è uno degli aspetti che influiscono maggiormente sul quanto una società sia o meno sostenibile, rendendo da una parte cittadinɜ consapevoli di quanto i problemi che stiamo affrontando come umanità siano complessi, dall’altra contribuendo ad instaurare la fiducia necessaria per affrontare insieme le sfide legate a questa transizione.

Poiché l’Università svolge un ruolo cruciale nel promuovere politiche volte a contrastare il cambiamento climatico e nel fornire alle future generazioni gli strumenti necessari, riteniamo che sia essenziale impegnarsi nell’attuazione di progetti mirati a mitigare l’impatto ambientale dell’ecosistema Università, ma anche negli aspetti quotidiani di coloro che non ne fanno parte. Questo impegno dovrebbe coinvolgere attivamente sia lɜ studentɜ che il corpo docente e  ricercatorɜ, creando così una collaborazione sinergica. L’urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico richiede un approccio integrato e inclusivo, che veda coinvolti l’intera comunità universitaria e la società nel suo complesso, collaborando attivamente. È fondamentale trasformare gli spazi accademici in luoghi che non solo non contribuiscano al degrado ambientale, ma che promuovano attivamente pratiche sostenibili. Il nostro impegno nel promuovere una cultura universitaria orientata alla sostenibilità è costante e determinato. Continueremo a lavorare instancabilmente per garantire che l’Università sia un esempio di buone pratiche ambientali e un punto di riferimento per la costruzione di un futuro più sostenibile. 

Intendiamo chiedere l’introduzione di bidoni per la raccolta differenziata così da poter smaltire nel modo adeguato i rifiuti.

Come rappresentanti della componente studentesca, abbiamo costantemente sottolineato la necessità di installare erogatori d’acqua che consentano a tutti gli utenti dell’università di accedere gratuitamente a acqua pulita, riducendo drasticamente l’uso di bottiglie di plastica. Abbiamo inoltre sollecitato l’Università a distribuire borracce alla componente studentesca.

Dallo scorso anno, abbiamo intrapreso un percorso per reintrodurre le fontanelle all’interno dei locali dell’Ateneo, con l’obiettivo di installare permanentemente erogatori d’acqua in ogni sede, intendiamo portarlo avanti affinchè si raggiunga l’obiettivo.

Programmi delle Facoltà e Dipartimenti

Di seguito tutti i programmi delle Facoltà e Dipartimenti presenti nel nostro Ateneo:

Economia

Medicina

Scienze

Ingegneria

Agraria

Programma della Facoltà di Economia

Attualmente dato il regolamento di facoltà si sancisce un numero di appelli minimo pari a 7, con la possibilità di istituirli solo fuori dal periodo previsto per lo svolgimento delle lezioni. 

Per questo siamo intenzionati a proporre modifiche del regolamento affinché siano introdotte ulteriori date d’esame, anche nei periodi di lezione, tramite l’apposita modalità di prenotazione nell’area riservata Esse3web. Tale possibilità favorirebbe l’introduzione di pre-appelli o ulteriori appelli agevolando una più efficace organizzazione e gestione del proprio percorso accademico.

Riteniamo utile la presenza di prove in itinere durante il periodo di lezioni. Questa pratica consente una migliore gestione e distribuzione dello studio, oltre alla possibilità di verificare comprensione e conoscenza degli argomenti di una prima parte del programma didattico.

Tale approccio è già presente in molte Università italiane ed estere ed è attualmente utilizzato anche in alcune Facoltà del nostro Ateneo, nonché nel corso di laurea in Economia Aziendale, per le materie del primo anno.

Chiediamo che questa modalità possa essere estesa a tutti gli altri corsi di laurea triennale e magistrale della Facoltà di Economia.

Siamo convinti che lo studio non debba limitarsi esclusivamente alla memorizzazione, ma debba piuttosto concentrarsi sulla conoscenza, comprensione ed applicazione delle competenze e degli strumenti appresi durante il corso. 

Pertanto, ci impegniamo a garantire che, durante le prove d’esame open book, lɜ studentɜ possano utilizzare materiali didattici coerenti con il programma del corso, come ad esempio i formulari, forniti direttamente dalla docenza del corso di riferimento, al fine di favorire una valutazione che rifletta pienamente la comprensione e l’applicazione dei concetti studiati.

L’elevato numero di insegnamenti nella nostra Facoltà spesso comporta una distribuzione degli orari delle lezioni non sempre equa e calibrata, creando disagi per lɜ studentɜ residenti e non. Chiediamo che gli orari delle lezioni siano distribuiti in modo da renderle più accessibili per la componente studentesca, garantendo un consono svolgimento della didattica.

Proponiamo l’implementazione di una politica che consenta allɜ studentɜ di annullare la propria prenotazione agli esami fino a due giorni prima della data fissata. Questa maggior flessibilità permetterebbe alla componente studentesca di valutare attentamente il proprio livello di preparazione, consentendo una gestione più efficiente delle liste d’attesa e facilitando l’organizzazione degli spostamenti dellɜ studentɜ pendolare o non residente.

Dopo aver intercettato le difficoltà incontrate dallɜ studentɜ nel selezionare i numerosi corsi opzionali del terzo anno delle triennali di Economia e Commercio ed Economia Aziendale, come Lista Gulliver – Sinistra Universitaria abbiamo ottenuto l’istituzione di momenti dedicati all’illustrazione delle varie materie. 

Questa iniziativa ha permesso di chiarire gli obiettivi formativi di ciascun corso opzionale e di far comprendere allɜ studentɜ la conformità dei corsi ai propri interessi didattici. Chiediamo che queste iniziative siano estese anche per le materie a scelta nei corsi magistrali.

Inoltre, suggeriamo di istituire, all’interno della pagina di Ateneo dedicata all’orientamento, all’interno del sito di Facoltà e dei Dipartimenti e all’interno delle pagine e-learning dei rispettivi corsi, una sezione dedicata nella quale la componente studentesca possa accedere ad una varietà di risorse digitali, come video illustrativi e documenti, finalizzati a una migliore comprensione dei contenuti trattati nel corso.

All’interno dei Corsi di Laurea della nostra Facoltà, sono presenti numerosi insegnamenti con contenuti tecnici che richiedono competenze informatiche. Proponiamo di dedicare una parte del tempo didattico all’integrazione di strumenti informatici nei laboratori e nell’insegnamento pratico. Questo permetterebbe allɜ studentɜ di acquisire competenze nell’uso di software rilevanti per il proprio ambito di studio. 

Per quanto riguarda i software a pagamento, suggeriamo che l’Università stipuli convenzioni per garantire l’accesso completo e gratuito allɜ studentɜ. Inoltre, proponiamo l’introduzione di corsi pratici che coprano l’utilizzo di programmi come Excel e linguaggi di programmazione come Python, in modo da integrare queste competenze nelle materie di studio.

Riteniamo fondamentale il valore delle uscite didattiche per arricchire le esperienze e le conoscenze dellɜ studentɜ. 

Ci impegniamo a organizzare regolarmente queste attività in tutti i corsi di studio, soprattutto a livello magistrale. Proponiamo di predisporre viaggi di istruzione che possano ampliare il bagaglio culturale della componente studentesca, consentendole di visitare strutture aziendali, eventi, convegni e fiere di rilevanza didattica. Questo permetterebbe un approfondimento ulteriore dei temi trattati e una declinazione più tangibile delle conoscenze acquisite nei vari insegnamenti. 

Per garantire un accesso agevole alle informazioni riguardanti le uscite didattiche, chiediamo di istituire una sezione dedicata nel sito di Facoltà e su MyApp Univpm, così da fornire istruzioni immediate e dettagliate sull’iscrizione e la partecipazione alle attività, seguendo l’esempio dei Dipartimenti del nostro Ateneo.  

Al fine di supportare lɜ studentɜ nel loro percorso universitario e nell’acquisizione delle conoscenze, è essenziale estendere il servizio di tutorato a tutti quei corsi in cui si riscontrino particolari difficoltà, sia a livello triennale (ove non presente) che a livello magistrale. Questa estensione del servizio consentirebbe di equiparare il livello di conoscenze dellɜ studentɜ in entrata, soprattutto in ambiti dove si riscontra una provenienza da background di studio diversi. 

Chiediamo, inoltre, che il servizio di tutorato preveda la possibilità di trasferte, nel caso in cui i tutor siano assegnati a svolgere il proprio incarico in sedi distaccate dell’Ateneo, come ad esempio la Facoltà di Economia a San Benedetto del Tronto. Per queste trasferte, proponiamo il riconoscimento di un ulteriore contributo a titolo di rimborso spese, in modo da non gravare sulla retribuzione dell’attività.

Ci impegniamo affinché tutto il materiale di supporto ai corsi, tutto il materiale proiettato o distribuito a lezione, le prove d’esame dell’anno corrente e degli anni passati con relative soluzioni, nonché i testi e il materiale delle esercitazioni sia reso obbligatoriamente disponibile online, tramite la piattaforma e-learning. 

Questo permetterebbe allɜ studentɜ di evitare ulteriori spese, che si andrebbero solo ad aggiungere alla già costosa vita universitaria, accedendo facilmente al materiale anche in caso di impossibilità a frequentare le lezioni, come nel caso dellɜ studentɜ lavoratori o in maternità. 

Riteniamo essenziale perfezionare e ampliare l’utilizzo della piattaforma e-learning, sfruttandone tutte le funzionalità.

Proponiamo di includere test di autoverifica, quiz interattivi, esercizi con commenti per lo svolgimento e forum, al fine di favorire un maggiore confronto tra lɜ studentɜ e la docenza. 

Chiediamo, inoltre, l’implementazione della didattica asincrona e la pubblicazione di materiale aggiuntivo non finalizzato al superamento dell’esame, ma che permetta una formazione e un approfondimento a 360° sugli argomenti trattati, come video di supporto, filmografia e libri consigliati. 

Proponiamo di svolgere l’attività didattica in presenza e di caricare, nei canali learn, materiale asincrono su base giornaliera o settimanale, sotto forma di file audio o video con istruzioni per lo studio assistito del materiale della lezione e/o commento delle slides, registrazioni delle lezioni e delle esercitazioni. Vogliamo proporre, inoltre, l’adozione della modalità Blended e-learning (video lezioni – skill pills) che consente di concentrare le nozioni fornite solitamente in due ore di lezione, in 4 video della durata totale non superiore ad un’ora.

Riteniamo che tali modalità non siano sostitutive della didattica in presenza, ma che permetta una migliore organizzazione dello studio, garantendo l’accesso a tutto il materiale anche a coloro che, per motivi lavorativi, di genitorialità o malattia non possono seguire con assiduità le attività didattiche.

Negli ultimi anni l’Ateneo ha stabilito linee guida per garantire una corretta compilazione della Guida agli Insegnamenti, portando a un notevole miglioramento delle informazioni fornite alla componente studentesca. Tuttavia, ci sono ancora delle aree che risultano non completamente esaustive, come ad esempio le modalità d’esame, la loro durata, il programma su cui vertono le domande e la tipologia di queste ultime; in alcuni casi, infatti, si possono riscontrare discrasie tra le informazioni fornite nella guida e quanto presentato a lezione o richiesto all’esame dal docente. 

Come Lista Gulliver – Sinistra Universitariaria riteniamo opportuno impegnarci affinché vengano segnalate tutte le eventuali differenze riscontrate, al fine di evitare situazioni simili in futuro e assicurare un’informazione accurata e coerente allɜ studentɜ.

STAGE: proponiamo una riforma completa del regolamento relativo agli stage, accompagnata dall’introduzione di una guida esaustiva che comprenda tutti i passaggi e le istruzioni necessarie per la presentazione delle domande, garantendo così un accesso completo e chiaro a tutte le informazioni essenziali. 

Riteniamo che lo stage rappresenti un’opportunità fondamentale per mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli studi. Pertanto, vogliamo sollecitare un aggiornamento costante della lista convenzioni, includendo quelle di nuova stipulazione e la rimozione di quelle non più attive, al fine di assicurare allɜ studentɜ opportunità di stage pertinenti e di qualità.

Inoltre vogliamo impegnarci affinché la durata dello stage possa essere più adeguata per la componente studentesca, cercando di evitare che si sovrapponga agli orari delle lezioni. 

Crediamo, altresì, opportuna una modifica di tutte le tempistiche inerenti per cercare di rendere tale esperienza in linea con le aspettative di conseguimento del titolo di laurea dellɜ studentɜ.

Il Centro Supporto Apprendimento Linguistico di Ateneo (CSAL) offre importanti servizi allɜ studentɜ, come corsi di lingua gratuiti, utili soprattutto in vista delle certificazioni linguistiche. Tuttavia, questi corsi spesso si sovrappongono con l’orario delle lezioni e non sono adeguatamente pubblicizzati, risultando in una partecipazione della componente studentesca molto limitata. 

Data l’importanza dell’internazionalizzazione e dei partenariati esteri dell’Ateneo, riteniamo cruciale incentivare lo studio delle lingue per colmare le lacune dellɜ studentɜ. Ci vogliamo impegnare al fine di ottenere una ridefinizione degli orari dei corsi dello CSAL e migliorare l’accessibilità del loro sito web. Inoltre, vogliamo promuovere attivamente le attività dello CSAL, assicurandoci che il reperimento di informazioni su periodi e orari sia facilmente accessibile allɜ studentɜ. 

Intendiamo adoperarci per  garantire un progressivo aumento dell’elettrificazione, al fine di consentire a tutti lɜ studentɜ l’utilizzo dei dispositivi informatici senza inconvenienti, né preoccupazioni. 

Grazie alle nostre costanti richieste, ispezioni e segnalazioni, è stato implementato un potenziamento della rete wi-fi.

Tuttavia, in alcuni settori della Facoltà, questa non soddisfa ancora appieno le esigenze dellɜ studentɜ. Data l’importanza crescente dell’utilizzo della rete nell’ambito didattico, con lezioni ed esami che si svolgono anche online, essa rappresenta un supporto essenziale per la componente studentesca. 

Vogliamo continuare a monitorare attentamente l’efficacia della rete wi-fi e a insistere affinché venga costantemente potenziata. Ci impegniamo, inoltre, a sollecitare la Facoltà affinché risolva qualsiasi problema legato alla connessione internet, aumentandone la copertura e la velocità.

Attualmente, presso la nostra Facoltà, manca un’area designata alla lettura e al ristoro. Come Lista Gulliver – Sinistra Universitaria proponiamo, quindi, di adibire lo spazio vicino al bar a questo scopo, equipaggiandolo con microonde, distributori d’acqua, contenitori per la raccolta differenziata, televisori per seguire i notiziari, riviste e giornali. In tal modo, lɜ studentɜ potranno usufruire di tutte le comodità necessarie.

La proroga dell’orario di apertura serale della struttura rappresenta un’opportunità significativa per soddisfare le esigenze della nostra comunità studentesca. 

L’apprezzamento manifestato per l’attuale servizio di apertura serale delle aule lettura sottolinea la sua rilevanza. Tuttavia, vogliamo estendere ulteriormente tale orario di apertura così da permettere un utilizzo del servizio ancora maggiore. Gli orari attuali, infatti, non consentono alla componente studentesca di gestire al meglio la loro pausa cena e tale modifica porterebbe a un’organizzazione più conforme alle loro esigenze.

Estendere l’orario d’apertura del parcheggio universitario sarebbe estremamente vantaggioso per la componente  studentesca e il personale dell’Università. 

In primo luogo, consentire una sosta più prolungata offrirebbe una maggiore flessibilità allɜ studentɜ che potrebbero avere impegni di studio, lavoro o altre responsabilità che si estendono oltre l’orario regolare. 

In secondo luogo, un orario di parcheggio esteso favorirebbe una maggiore partecipazione alle attività extracurriculari, agli eventi universitari e alle iniziative accademiche che si svolgono anche al di fuori degli orari standard di lezione. Questo stimolerebbe l’interazione sociale, la partecipazione alla vita universitaria e il coinvolgimento dellɜ studentɜ in attività che arricchiscono la loro esperienza. 

Riteniamo che l’Università non debba limitarsi a essere solo un luogo per gli esami, ma debba offrire un’esperienza arricchente attraverso stimoli e interazioni. Vogliamo garantire a tuttɜ lɜ studentɜ la possibilità di vivere appieno questa esperienza, comprese attività culturali, seminari, incontri tematici e feste, per arricchirne il bagaglio culturale. 

Nonostante la scarsa partecipazione dellɜ studentɜ alle attività extracurriculari della Facoltà di Economia, crediamo ci siano opportunità inesplorate. Proponiamo, quindi, di sostenere le iniziative dellɜ studentɜ e di incoraggiare la realizzazione di idee innovative, chiedendo alla Facoltà di promuovere anche attività ludiche. 

Spesso, nella nostra Facoltà e in generale nell’intero Ateneo, vengono organizzate numerose attività culturali, webinar e seminari, anche trasmessi in streaming. Tuttavia, la promozione e la copertura mediatica di questi eventi risultano spesso insufficienti, impedendo a moltɜ studentɜ di esserne informati. 

Riteniamo urgente migliorare il sistema di comunicazione dell’Università, utilizzando appieno le tecnologie moderne come siti web, app e social media. Chiediamo un potenziamento dell’applicazione MyUnivpm per garantire una comunicazione efficiente riguardo gli orari delle lezioni, le attività culturali e tutti gli altri servizi utili allɜ studentɜ.

La biblioteca è un punto di riferimento cruciale per lɜ studentɜ della nostra Facoltà. Proponiamo di migliorare la fruibilità dei servizi e dello spazio bibliotecario in diversi modi:

  • AUMENTO SPAZI: la biblioteca risulta spesso troppo poco capiente per ospitare tuttɜ lɜ studentɜ che necessitano di questo spazio.

Vogliamo proporre l’installazione di ulteriori tavolini, ove possibile (ad esempio, nella sala ” libri antichi” o nella parte finale della biblioteca);

  • LIBRI ONLINE: la possibilità di accedere ai libri online tramite il portale del Centro di Documentazione d’Ateneo (C.A.D.) rappresenterebbe un notevole vantaggio per la componente studentesca. Vogliamo continuare a sollecitare l’implementazione di questo servizio, evidenziando la necessità di un numero adeguato di copie consultabili per i vari testi;
  • CONDIZIONAMENTO: Nel corso degli ultimi due anni non è stato introdotto un sistema di ricircolo dell’aria efficace che consenta allɜ studentɜ di frequentare la biblioteca durante i mesi estivi. 

Consideriamo questa situazione come una grave carenza e un disagio per la nostra Facoltà; vogliamo proseguire, quindi, nel nostro impegno affinché venga affrontata e risolta questa problematica;

Dato il rischio sismico del territorio marchigiano, rispetto ad altre Regioni italiane, ci impegniamo nel continuare a lavorare affinché sia istituito un Piano di Sicurezza facilmente accessibile anche allɜ studentɜ, garantendo che la segnaletica relativa sia visibile sia sul pavimento, che tramite l’affissione dei piani di evacuazione presso le diverse entrate delle aule. Riteniamo essenziale aumentare le esercitazioni di evacuazione per garantire una maggiore sicurezza a tuttɜ lɜ studentɜ e al personale all’interno della struttura universitaria.

Per agevolare l’orientamento dellɜ nuovɜ studentɜ e dellɜ studentɜ stranierɜ all’interno della nostra Facoltà, proponiamo di potenziare ulteriormente la segnaletica informativa, disponibile sia in italiano che in inglese. Questo intervento è motivato dalle difficoltà riscontrate nell’individuare la biblioteca, le sale studio, i bagni e i laboratori informatici, soprattutto per lɜ nuovɜ iscrittɜ e lɜ studentɜ Erasmus.

Spesso gli spazi destinati allo studio, oltre le aule studio stesse, mancano di prese elettriche. 

Come Lista Gulliver – Sinistra Universitaria riteniamo opportuno non soltanto richiedere l’installazione di prese elettriche su tutti i tavoli studio, ma ci impegniamo a proporre anche un ammodernamento delle aule studio e delle sale lettura stesse. 

Inoltre, vogliamo suggerire anche di consentire l’utilizzo e la disponibilità di giochi da tavolo, offrendo così momenti di svago e socializzazione oltre allo studio.

Vogliamo impegnarci, infine, affinché i rinfreschi dei congressi non si tengano nelle aree destinate allo studio, così da non limitare ulteriormente gli spazi già ridotti a disposizione dellɜ studentɜ.

Ci impegniamo affinché i bagni siano sempre adatti all’igiene personale e chiedendo interventi di manutenzione affinché tutti i dispenser funzionino al meglio.


Nella sede distaccata della Facoltà di Economia, sita in San Benedetto del Tronto, lɜ studentɜ rischiano di vivere un’esperienza universitaria limitante e parziale rispetto lɜ colleghɜ delle sedi anconetane, a fronte delle stesse tasse universitarie corrisposte.

Pur essendo riuscitɜ a ribaltare una situazione statica, grazie a quanto ottenuto dallɜ nostrɜ Rappresentanti, come Lista Gulliver – Sinistra Universitaria vogliamo vedere abbattute totalmente tutte le discriminazioni ancora esistenti, perché ogni studentɜ possa effettivamente usufruire in toto delle stesse opportunità e degli stessi servizi.

Diverse sono le aree su cui intendiamo ulteriormente intervenire. 

La sede, attualmente, dispone di spazi molto limitati dedicati alla componente studentesca. Chiediamo che questi vengano ridefiniti e aumentati, anche attraverso accordi con le strutture adiacenti, affinché lɜ studentɜ possano usufruire effettivamente degli spazi in modo più agevole. Ugualmente, potenziamenti della rete elettrica e della rete WIFI sono necessari per riuscire a far fronte alle esigenze studentesche e didattiche.

All’interno della struttura sono previsti spazi adibiti ad accogliere il Centro Linguistico (CSAL), il quale, tuttavia, non risulta attivato. Continuiamo a batterci affinché questo venga finalmente istituito in quanto, incrementare le proprie conoscenze linguistiche risulta, ad oggi, un requisito fondamentale nel mondo del lavoro e delle esperienze internazionali.

Siamo fermamente convintɜ che alla componente studentesca disabile debbano essere riconosciute le stesse opportunità e condizioni garantite alle persone abili. Per queste motivazioni ci impegniamo attivamente affinché vengano abbattute le barriere architettoniche che ancora persistono all’esterno e all’interno della sede.

Riteniamo inaccettabile che un luogo di cultura come una sede universitaria presenti un servizio biblioteca ancora troppo limitato; chiediamo un ulteriore miglioramento del servizio, oltre ad impegnarci al fine di ampliare l’assortimento disponibile. 

Lo stesso iter burocratico e le pratiche associate allo stage richiedono, oramai, un intervento non più rinviabile. Pensiamo sia imprescindibile, innanzitutto, snellire e velocizzare le procedure richieste, nonché informatizzare completamente, tramite portale, l’intero processo, compresa la consegna di tutti i documenti. Ci impegniamo, inoltre, a richiedere sia una revisione complessiva del regolamento stage, sia l’introduzione di un’unica guida contenente tutte le istruzioni e i vari passaggi necessari per la compilazione dei diversi step della domanda.

Il sistema di raccolta differenziata all’interno della Facoltà risulta frammentario e inefficiente. Ci impegniamo, in proposito, affinché le nostre proposte rispetto la creazione di “isole uniche di raccolta” in cui poter differenziare ogni tipologia di rifiuto e il punto di raccolta pile vengano effettivamente implementate.

Crediamo, inoltre, sia indispensabile prevedere l’installazione in prossimità dei cestini, a livello di Ateneo, di cartelli informativi in lingua italiana ed inglese, su pratiche di corretta raccolta differenziata e su casi particolari di corretto smaltimento (es. scontrini, bicchieri per il caffè), al fine di sensibilizzare lɜ studentɜ, anche internazionali, rispetto la tematica.

Riteniamo utile l’istituzione di un punto di bike sharing presso la Facoltà; questo rappresenterebbe un grande passo in avanti verso la mobilità sostenibile urbana, delineando un servizio particolarmente adeguato ai ritmi e alle esigenze di vita della componente studentesca.

Come Lista Gulliver – Sinistra Universitaria crediamo che l’introduzione nella nostra realtà di modelli di sharing economy possa essere un efficiente modo per abbattere le emissioni legate al trasporto dellɜ studentɜ.

Data l’attuale frammentazione dei cestini presenti all’interno della Facoltà, con segnaletica rovinata e la mancanza di isole per la raccolta differenziata in loco, ci impegniamo affinché il cortile della nostra Facoltà venga mantenuto pulito, promuovendo la consapevolezza e l’attenzione della componente studentesca, attraverso l’apposizione di adeguata segnaletica e l’installazione di opportuni punti di raccolta.

Riteniamo sia imperativo promuovere uno stile di vita più sostenibile e crediamo che questo compito debba essere, in primis, assunto dall’Ateneo, in quanto luogo di cultura e istruzione. Chiediamo, quindi, che lo stesso si impegni nell’organizzazione e nella promozione di seminari, eventi e corsi integrativi dedicati.

ALTRI SERVIZI

A seguito di una nostra proposta come Lista Gulliver – Sinistra Universitaria sono state installate le Tampon Box presso i bagni femminili. Ci impegniamo affinché possano rimanere attive e offrire prodotti gratuiti e idonei. 

Chiediamo, inoltre, che l’installazione di tali dispositivi avvenga anche nelle sedi decentrate della nostra Facoltà.

Nel 1996 il nostro è stato il primo Ateneo in Italia ad installare distributori di profilattici. Questa iniziativa per la prevenzione è stata promossa dalla nostra lista, che ha finanziato l’acquisto di due distributori attraverso il ricavato di due eventi. Tuttavia, nel corso del tempo, tali distributori sono caduti in disuso. 

Riteniamo fondamentale poter reintrodurre distributori di dispositivi contraccettivi per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, considerata l’importanza di tali strumenti e la necessità di sensibilizzare lɜ studentɜ su queste tematiche. Proponiamo che questa iniziativa venga accompagnata da attività di sensibilizzazione e educazione su argomenti quali educazione sessuale e affettiva, consenso, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, contraccezione e interruzione volontaria di gravidanza. Tali attività potrebbero essere condotte attraverso incontri guidati da professionisti qualificati ed esperti nel settore.

Programma per Ancona Città Universitaria

PREMESSA

Come Gulliver – Sinistra Universitaria, associazione e lista di rappresentanza che da 37 anni si batte per i diritti dellɜ studentɜ, da sempre reclamiamo il nostro spazio all’interno del contesto cittadino, come parte integrante di esso e non marginale.
Da ormai più di dieci anni portiamo all’attenzione delle amministrazioni comunali le proposte riassunte nel progetto “Ancona Città Universitaria”, che è diventato un nostro cavallo di battaglia quotidiano.
Un’università a misura di studentə si può creare solo con una città a misura di studentə, ed Ancona ancora non lo è.

La piena integrazione tra mondo universitario e realtà cittadina appare tutt’oggi ancora distante: lɜ studentɜ del nostro Ateneo continuano a percepire ostacoli e difficoltà nel partecipare attivamente alla vita sociale e culturale di Ancona. Una compagine studentesca composta da più di 16.000 individui non può e non deve rappresentare, per il nostro Capoluogo, soltanto una remunerativa risorsa economica. Lɜ studentɜ che animano i luoghi cittadini sono un patrimonio inestimabile su cui investire, per un Comune ed un’Università che vogliano fare della ricchezza socio culturale il punto di partenza per una crescita responsabile del benessere della città stessa e dei suoi abitanti. 

Un’effettiva trasformazione del contesto cittadino passa necessariamente per un’Università che assume un ruolo da protagonista, impiegando sforzi e risorse per ridisegnare il volto della città, modellandola sulle esigenze dellɜ studentɜ che la vivono. Forte della sua funzione aggregativa, ha il dovere, anzi l’imperativo, di favorire la creazione di spazi di socializzazione e di assicurare l’estensione di tutti quei servizi che permettono alla componente studentesca di sentirsi effettivamente inclusa nel tessuto sociale e realmente valorizzata.

Crediamo, pertanto, che l’Università non possa sottrarsi a questa responsabilità, in quanto parte integrante del contesto in cui è calata, e che debba influenzare il tessuto cittadino facendosi promotrice di cultura e aggregazione. Per fare ciò è necessaria una fitta collaborazione con il Comune, altro soggetto protagonista, improntata su azioni coordinate e mirate la cui finalità deve essere la creazione di una vera città universitaria.

Di fronte alla richiesta di una città viva, aperta e in fermento, la risposta delle amministrazioni locali che si sono susseguite in questi anni è consistita in un totale appiattimento su un modello repressivo, conservatore e anacronistico, che, cavalcando la retorica securitaria della tutela del “decoro pubblico”, ha, di fatto, compresso ogni possibilità di far fiorire nel Capoluogo iniziative culturali e ricreative.

E’ necessario sottolineare che tutte le amministrazioni, di tutti i colori, hanno attivamente contribuito allo smantellamento delle realtà locali promotrici di eventi, disincentivando l’espansione di queste ultime e provocando, di fatto, l’accentramento della maggior parte della vita notturna in Piazza del Plebiscito. 

Una politica miope, fatta a colpi di ordinanze dalla forte natura restrittiva, ha ridotto ai minimi termini le occasioni di svago e aggregazione, favorendo l’atomizzazione di una cittadinanza ormai rassegnata alla desolazione che tristemente caratterizza la città. In piena continuità con l’amministrazione precedente, anche quella attuale, guidata dal centrodestra, che si proponeva come fresca alternativa al centro, ha inaugurato il suo nuovo corso con un’ordinanza “per contrastare l’abuso di alcol”, che, tra l’altro, come evidenziato dagli esercenti, ricalca in tutto e per tutto quelle della giunta uscente. 

Anziché prendere spunto da realtà come Jesi, in cui festival, eventi e spazi per la musica alternativa creano un ambiente dinamico ed esuberante, si preferisce chiudere i locali che si affacciano su piazza del Plebiscito e nelle vie che vi accedono (ossia Pizzecolli, Bonda, Aranci, Gramsci, Orefici, Beccheria, Matteotti nel tratto compreso tra via Bernabei e via Zappata) già dalle ore 02.00, stroncando sul nascere una vita notturna che, per forza di cose, attualmente è Piazza del Plebiscito-centrica. A tutto ciò si aggiunge il divieto di somministrazione di bevande alcoliche nelle giornate prefestive, dopo le ore 24:00, per gli esercizi pubblici che si affacciano direttamente su piazza del Plebiscito e su via Gramsci, fatta eccezione per quegli esercizi che, fino ad un’ora successiva alla chiusura, sono dotati di personale addetto ai servizi di controllo.

Riteniamo queste misure gravemente controproducenti. La sicurezza si garantisce creando un contesto vivo, frequentato ed accessibile a tuttɜ e non incentivando lo svuotamento della città con vie buie, locali chiusi e militarizzazione delle strade.

Vogliamo una città diversa; una città aperta, animata, fluida nella capacità di intercettare le differenti necessità di coloro che la vivono e proattiva nel tramutarle in servizi, spazi o eventi.

SPAZI, TANTISSIMI SPAZI PER…

Allo stato attuale, nel centro della città di Ancona, non è possibile organizzare eventi di pubblico spettacolo che finiscano oltre mezzanotte nei giorni feriali e festivi, e oltre l’una nei giorni prefestivi. Questo limite ostacola fortemente lo sviluppo di un contesto cittadino vivace, costringendo gli organizzatori di eventi a spingersi nelle periferie o a doversi adattare ad orari improponibili. Pensiamo che il sano divertimento sia una componente fondamentale per garantire alla componente studentesca che abita il capoluogo di vivere una piacevole esperienza universitaria ricca di stimoli, che non si limiti esclusivamente allo studio e a qualche passeggiata notturna o a qualche serata in discoteca. 

Oltre agli orari fortemente limitanti, anche gli spazi messi a disposizione della cittadinanza per l’organizzazione di eventi risultano insufficienti. In particolare, scarsa se non inesistente è la disponibilità di posti al chiuso per organizzare eventi nei periodi più freddi dell’anno nel centro cittadino, costringendo inevitabilmente a spostarsi in periferia o in altri comuni limitrofi. Una città universitaria come Ancona dovrebbe dare la possibilità allɜ giovani di partecipare a eventi culturali e ricreativi durante tutto il corso dell’anno, in quanto grande parte della componente studentesca che vive la città non dispone di un mezzo di trasporto individuale e, di conseguenza, non può spostarsi agevolmente fuori dalle mura cittadine. Inoltre, anche il collegamento interno alla città risulta carente e disomogeneo, relegando interi quartieri ad una condizione di isolamento e marginalizzazione. Il capoluogo dorico ha tutte le potenzialità per essere una città accogliente per giovani, ma la forte dislocazione degli spazi di interesse per lɜ studentɜ universitarɜ rende impossibile la fruizione dei pochi presenti.

Chiediamo all’amministrazione comunale un deciso cambio di rotta, vogliamo più spazi e più eventi che diano voce a tutte le anime della città e chiediamo la fine della crociata contro la cosiddetta “movida notturna”, che altro non è se non l’ennesima manifestazione di una politica che penalizza lɜ giovanɜ e li considera un capro espiatorio per ogni problema.  

Attualmente sono presenti alcuni spazi all’interno della città di Ancona pensati per permettere alla componente studentesca di studiare individualmente o in compagnia. Tuttavia, questi non sono sufficientemente spaziosi per accogliere un numero rilevante di studentɜ e sono aperti in orari che combaciano con quelli dell’Università, pertanto poco fruiti. 

Riteniamo opportuno che vengano predisposti spazi dedicati allo studio nei diversi quartieri abitati da studentɜ universitarɜ, quindi in centro, a Torrette, a Tavernelle e nel quartiere del Piano. Questo permette infatti di far sentire partecipi e protagonistɜ della vita universitaria e cittadina tuttɜ lɜ studentɜ. Inoltre, reputiamo necessario rimodulare gli orari di apertura attualmente previsti per i pochi spazi studio presenti, garantendo la possibilità di studiare anche in orario notturno, quindi dalle 20:00 alle 8:00, offrendo un servizio attualmente non garantito dall’Università che è completamente chiusa dopo un certo orario.

Per permettere uno studio agevole anche in orario serale e notturno, è opportuno garantire un’efficiente connessione Wi-fi, alcune postazioni informatiche che consentano di usufruire di pc e stampanti in maniera gratuita (incluse nel servizio già offerto dall’UNIVPM), accedendo con le proprie credenziali di Ateneo. Anche la presenza di distributori di cibo e bevande è essenziale soprattutto in orario notturno, in quanto la maggior parte dei locali sono chiusi e quindi si negherebbe di fatto la possibilità di mangiare e bere in tale fascia oraria.

La città di Ancona risulta fortemente carente di spazi a disposizione delle associazioni culturali che la vivono. Prima di tutto, è completamente assente uno spazio polifunzionale totalmente gestito dalle associazioni all’interno del quale si possano organizzare eventi culturali, presentazioni di libri, eventi musicali, spettacoli teatrali e di danza, o qualsiasi forma di arte che si possa esprimere liberamente. Gli spazi attualmente presenti, infatti, sono spesso inaccessibili alle piccole associazioni cittadine, o l’iter burocratico per accedervi è troppo lungo e contorto.

È forte la mancanza di uno spazio grande ed informale, in cui giovani e non possano incontrarsi, confrontarsi e conoscersi. Risulta necessaria la creazione di uno spazio il cui accesso sia completamente gratuito, in cui le idee e i sogni possano realizzarsi.

All’interno di uno spazio polifunzionale non può mancare l’attrezzatura necessaria per l’organizzazione di eventi, quindi un piccolo service che permetta anche a chi non ha disponibilità economica di esibirsi in pubblico con uno spettacolo di diverso genere. 

La presenza di spazi dedicati strettamente alle associazioni del territorio, che allo stato attuale talvolta si ritrovano anche senza una vera e propria sede in cui riunirsi e raccogliere il materiale necessario alla propria attività.

Vogliamo un’Ancona viva, in cui le associazioni che operano senza scopo di lucro possano essere il motore di una città ricca di cultura e scambi.

Ancona è naturalmente ricca di spazi verdi e parchi, apprezzati particolarmente non solo dalla comunità locale, ma anche dalla componente studentesca che ne vive gli spazi durante il proprio percorso di studi, oltre che da visitatorɜ e turistɜ. 

Pensiamo che sia necessario promuovere ulteriormente l’utilizzo di questi spazi da parte della cittadinanza tutta, attraverso l’organizzazione di eventi culturali e di sensibilizzazione al loro interno. In particolare, iniziative che promuovano il rispetto per l’ambiente, per l’ecosistema e in generale per gli spazi pubblici dovrebbero essere organizzate con maggiore frequenza e coinvolgendo direttamente lɜ giovani.

Per consentire un maggiore utilizzo degli spazi da parte dellɜ studentɜ, proponiamo la creazione di aree attrezzate con postazioni per lo studio, in cui sia possibile anche usufruire di una connessione wi-fi e di prese elettriche, al fine di permettere di studiare all’aperto quando le condizioni metereologiche lo permettono. In particolare si citano spazi accessibili alla componente studentesca quali il Parco della Cittadella, il Parco del Cardeto, il Parco di Posatora, il Parco del Pincio e il Parco del Passetto.

AFFITTI E SITUAZIONE ABITATIVA

Ad Ancona, il numero dei posti letto gestiti dall’Ente Regionale per il Diritto allo Studio non copre l’intera domanda proveniente dagli iscritti all’UNIVPM in qualità di “fuorisede”.
Infatti, gli alloggi messi a disposizione dall’ERDIS non sono sufficienti nemmeno per garantire la copertura del totale dellɜ studentɜ borsistɜ che, per ovviare al problema, sono costrettɜ a stipulare contratti di affitto privati.

Tenuto conto di questo contesto, pur rimanendo fermamente convinti del fatto che tuttɜ abbiano diritto ad un alloggio gratuito fornito dall’ente, riteniamo necessaria una regolamentazione più stringente del mercato privato degli affitti, dato che rappresenta la principale alternativa per la componente studentesca.

La situazione degli affitti privati è sempre più critica, infatti ad una quantità sempre più esigua di alloggi disponibili corrispondono tariffe esorbitanti che rappresentano un vero e proprio ostacolo al diritto all’abitare dellɜ studentɜ.
Inoltre, sono sempre più frequenti affitti non dichiarati e contratti dalle clausole ambigue. La componente studentesca, quindi, si trova in una posizione di estrema vulnerabilità che la espone a ricatti e manovre speculative.

Crediamo che un monitoraggio puntuale, delle misure di calmierazione e degli interventi risoluti e tempestivi sulle situazioni di irregolarità rappresentino strumenti imprescindibili per contrastare la crisi abitativa.

La normativa sui canoni concordati è il principale strumento per la calmierazione dei prezzi degli affitti sul territorio comunale e limitrofo. Questo prevede regole precise in merito alla stipula del contratto, e dei diritti e doveri di locatore e conduttore. 

In particolare vi è normata la durata del contratto, l’importo del canone di locazione, l’indicazione analitica dei dati dell’immobile e le possibilità di locatore e conduttore.

Il comune di Ancona prevede un apposito accordo, pattuito tra enti e associazioni di categoria, che regola il contratto di affitto a canone concordato, anche per la componente studentesca. 

Chiediamo, e crediamo che sia di fondamentale importanza, la diffusione dei contratti a canone concordato, e una sempre maggiore implementazione dello strumento degli sgravi fiscali per incentivare lɜ proprietriɜ ad optare per tale tipo di contratto. 

In egual modo chiediamo che sia migliorata l’informazione verso la componente studentesca stessa, in modo da incentivarne la richiesta, al fine di disincentivare la stipula di contratti in nero e tutelare i diritti dellɜ inquilinɜ.

“Cerco Alloggio” è un portale per l’affitto a studentɜ e giovani fuori sede, che collabora con la nostra Università per agevolare coloro che sono alla ricerca di una casa nella sede universitaria di Ancona.
Nonostante il servizio risulti abbastanza utile a tutta la componente studentesca, inclusa quella internazionale, questo necessita di essere potenziato ulteriormente. Infatti, il numero complessivo di stanze e appartamenti messi a disposizione sulla piattaforma è ancora troppo basso e coloro che, per motivi personali, si ritrovano a cercare casa dopo settembre sono costretti ad affidarsi ad altri portali e ad annunci sui social network, spesso incompleti e inaffidabili.

Chiediamo che lɜ proprietariɜ che pubblicano annunci sul portale garantiscano la disponibilità di appartamenti accoglienti, con strutture in piena sicurezza e mobilio adeguato, a prezzi accessibili. 

Chiediamo l’istituzione di un monitoraggio permanente del mercato degli affitti destinati allɜ studentɜ. Questo monitoraggio avrà il compito di sorvegliare da vicino il fenomeno degli affitti non dichiarati, identificare le proprietà inutilizzate che possono essere ricollocate sul mercato, e, più in generale, di monitorare attentamente il settore immobiliare.

Chiediamo, inoltre, che, una volta raccolti i dati, venga prodotto un report annuale accessibile a tutta la cittadinanza, a partire dal quale il Comune dovrà definire linee di azione chiare con le quali intervenire sulle problematiche. Garantire condizioni di vita dignitose e un vero diritto all’abitare per tuttɜ lɜ studentɜ deve essere l’obiettivo principale di questo strumento.

L’esplosione della crisi abitativa e le manifestazioni sul tema che abbiamo lanciato in tutta Italia come Udu hanno ottenuto, per un lungo periodo, un ampio risalto sulle cronache nazionali, confermando la caratura di un’emergenza che assume sempre di più tinte drammatiche.

Anni di disinteresse e scarsa progettualità delle istituzioni locali hanno acuito lo scollamento di queste ultime dalle esigenze della componente studentesca, che, nella sostanza, è stata travolta dal prodotto di un sistema fatto di iniquità e speculazione. Rivendicando il nostro ruolo di interlocutori credibili e attenti alle necessità dellɜ studentɜ, chiediamo l’istituzione di un tavolo permanente tra Regione, Comune, Università e rappresentanze studentesche per tenere sotto controllo l’evoluzione della crisi abitativa,nell’ottica di individuare soluzioni rapide ed efficaci. 

TRASPORTI

La dislocazione dei Poli Universitari all’interno della città, fa sì che il Trasporto Pubblico Locale (TPL) sia un servizio fondamentale per tutta la componente studentesca universitaria: fuori sede, pendolare e in sede.

Con l’aggravarsi della crisi abitativa, inoltre, lɜ studentɜ si sono vistɜ costrettɜ a trovare alloggio in diverse parti della città, spesso in zone periferiche e poco collegate con le zone di interesse.

È necessario ripensare al trasporto pubblico locale in ottica studentesca e universitaria, andando a sopperire a quelle mancanze strutturali che inficiano la quotidianità dellɜ studentɜ, come ad esempio il mancato collegamento diretto tra il polo di Torrette e il centro città, la scarsità e limitatezza delle corse che collegano i poli alle strutture sportive del CUS di Posatora o la difficoltà nel raggiungere le periferie del capoluogo, specialmente in orari non centrali.

Crediamo che il miglioramento del servizio di Trasporto Pubblico Locale possa giovare all’intera cittadinanza e che un investimento strutturale su questo, nonché il miglioramento del servizio sotto il punto di vista del numero di corse e di linee, con ampliamento degli orari, sia un tassello fondamentale in ottica di “mobilità sostenibile”.

I collegamenti tra le varie zone della città e i diversi poli universitari presentano diverse problematiche di sovraffollamento e insufficienza delle corse garantite.
In particolare chiediamo il miglioramento delle seguenti tratte:  

Tratta centro – Polo Montedago (46): sia dal capolinea (piazza Cavour), nella fascia oraria 8:30-11:20, che dal Polo Montedago nella fascia oraria 13:00-14:00, 16:30-17:00 e 18:30-19:00, gli autobus sono decisamente sovraffollati e risulta impossibile allɜ studentɜ usufruire del servizio di trasporto pubblico, causando spesso ritardi che ostacolano la piena partecipazione delle attività didattiche.

Tratta centro – Polo Torrette: è evidente la mancanza di corse che arrivano al polo di Torrette partendo dal centro. E’ fondamentale intensificare le corse (per quanto riguarda il 30 e il 30/) e aumentare le navette che collegano la stazione di Torrette al polo universitario.

Lɜ studentɜ che non abitano nelle zone centrali della città sono totalmente isolatɜ dal contesto cittadino in orari serali e notturni.

Difatti, lɜ studentɜ che vivono nella zona di Brecce Bianche, Q2 e Q3, dove sono presenti anche degli studentati, hanno come ultimo collegamento possibile dal centro la corsa della linea 46 delle 20:35, che è comunque limitata alla fermata del Parcheggio Scambiatore di Brecce Bianche. Nel fine settimana le corse sono ancora più rare, e nulle la domenica.

Per coloro che vivono nella zona di Tavernelle l’ultima corsa disponibile, nei giorni feriali, è all’1:10 in partenza dal Centro, anche in questo caso la frequenza diminuisce o si annulla nel fine settimana.

I collegamenti con il quartiere di Torrette sono egualmente scarsi e poco frequenti in orari notturni, in cui l’ultima corsa della linea 30 in partenza dal Centro è alle ore 1:15, con ulteriori riduzioni nel weekend.

Le problematicità della linea 30 sono, non solo legate alla partecipazione alla vita notturna della città, bensì si estendono alla difficoltà del raggiungimento del Pronto Soccorso in caso di necessità e al raggiungimento delle sedi di tirocinio per chi svolge turni notturni o mattutini nelle strutture ospedaliere.

Un ulteriore disagio per lɜ studentɜ del capoluogo, è dato dal sovraffollamento degli autobus che coincidono con l’arrivo di treni regionali, che dalla stazione raggiungono le varie parti della città. Soprattutto la domenica sera, quando lɜ studentɜ usufruiscono dei treni per ritornare ad Ancona, gli autobus risultano inagibili a causa della troppa richiesta. Chiediamo che negli orari di arrivo dei treni regionali siano potenziate le corse degli autobus che permettono di raggiungere le proprie abitazioni.

Esigiamo l’aumento delle corse nel fine settimana, e soprattutto la continuità del servizio in tutte le fasce orarie notturne, in modo da collegare anche le zone più periferiche, ma comunque densamente abitate da studentɜ universitarɜ. Ciò permetterebbe di poter vivere la città liberamente, soprattutto se non si ha a disposizione un mezzo di trasporto privato. 

Al fine di contenere le ingenti spese che la componente studentesca è portata a sostenere, esigiamo che gli abbonamenti per lɜ immatricolatɜ all’Università Politecnica delle Marche siano gratuiti. Chiediamo che la quota a carico dell’Ateneo rimanga invariata e che la restante quota sia ripartita tra le varie aziende affidatarie del servizio di trasporto pubblico locale.
Crediamo, inoltre, indispensabile dare la possibilità di richiedere l’abbonamento anche in forma digitale per semplificare le procedure di richiesta dell’abbonamento.
In ultima istanza, riteniamo che tutte le tipologie di abbonamento debbano essere estese anche durante tutti i mesi estivi, in quanto le facoltà vengono ancora frequentate per studiare e per sostenere gli esami.

Così come per il contesto cittadino, è fondamentale permettere alla componente studentesca di viaggiare liberamente in tutta la regione, con tariffe convenzionate ed un trasporto ad hoc, sia per esigenze didattiche che personali.

Chiediamo che vengano previste delle agevolazioni specifiche per la componente studentesca per muoversi con facilità su tutto il territorio regionale. 

Ciò risulta fondamentale nel momento in cui lɜ studentɜ si vede costrettɜ a svolgere il tirocinio curriculare in un comune diverso da quello della propria sede universitaria, così come per raggiungere le proprie città di residenza o le altre sedi dell’Ateneo.

In egual modo, la vita dellɜ studentɜ deve andare al di là delle semplici corse casa-  università, per questo deve essere facilitato il coinvolgimento in tutte le occasioni culturali che la Regione offre. Riteniamo che non sia da sottovalutare, per la crescita culturale dellɜ studentɜ, la riscoperta del territorio in cui si vive, e questo può avvenire introducendo la calmierazione dei prezzi per il trasporto pubblico regionale.

Riteniamo utile l’istituzione di uno o più punti di bike sharing presso il centro cittadino; tale servizio rappresenterebbe un grande passo in avanti verso la mobilità sostenibile urbana, delineando un servizio flessibile particolarmente adeguato ai ritmi e alle esigenze di vita della componente studentesca. Tale modello di micromobilità segue i principi della sharing economy e potrebbe rappresentare un efficiente modo per abbattere le emissioni legate al trasporto dellɜ studentɜ.

Chiediamo che la convenzione stipulata fra Trenitalia e L’Università Politecnica delle Marche “Welfare Plus”, con la quale la componente studentesca può accedere a delle scontistiche per viaggi in treno, venga riconfermata ogni anno e soprattutto ampliata. Ad ora, infatti, permette di risparmiare soltanto per treni del servizio nazionale Frecce. Riteniamo opportuno che le agevolazioni vengano applicate anche alle altre tipologie di treno come Intercity e treni regionali, in quanto maggiormente utilizzati dallɜ studentɜ.

Come ben descritto, Ancona presenta un problema con il Trasporto Pubblico Locale e Regionale non indifferente. 

Questo costringe, inevitabilmente, lɜ studentɜ dotatɜ di mezzi privati, a preferirli rispetto ai mezzi di trasporto pubblico, andando a creare un’ulteriore difficoltà.

Soprattutto per quanto concerne la facoltà di Economia e le zone centrali, spesso il costo del parcheggio risulta oneroso, e va a gravare direttamente nelle tasche dellǝ studentǝ.

Chiediamo ulteriori agevolazioni per quanto riguarda le tariffe per le soste su parcheggi a raso (strisce blu), sugli abbonamenti di lungo periodo per li diversi settori cittadini e scontistiche nei parcheggi coperti multipiano presenti in città (Torrioni, Cialdini, Scosciacavalli, Scambiatore – Archi, Stamira, Umberto I, Traiano).

FISCHIA IL VENTO DELLA CULTURA

Nell’ottica dell’implementazione di un Badge Unico dei Servizi Universitari e Cittadini, chiediamo che vengano attivate agevolazioni e convenzioni nell’ambito della cultura e dei servizi erogati dalle varie realtà cittadine, nonché con gli esercenti privati. 

Al momento è presente una University Card, uno strumento fornito da InformaGiovani, che si pone l’obiettivo di facilitare l’accesso degli studenti universitari a prodotti e servizi utili alla loro vita all’interno della città. Le convenzioni ad essa legate sono però molto limiatete e, soprattutto, poco conosciute. 

Ci poniamo l’obiettivo del raggiungimento di un Badge Unico, nell’ottica di aumentare la comunicazione tra il nostro Ateneo, il Comune e tutti gli enti ed esercenti della città. 

Ad esso, infatti, devono essere collegate scontistiche e convenzioni, soprattutto nei settori alimentari, supermercati, esercizi paralleli al servizio sanitario, come farmacie e ottici, così come a tutto il settore culturale, quindi librerie, negozi di musica, arte e cinema. 

Infine crediamo che tale carta debba garantire la gratuità per alcuni servizi, quali il Trasporto Pubblico Locale, musei, teatri e  festival e rassegne culturali ospitati dalla città.

Il cinema è una forma espressiva che permette di gettare uno sguardo sul mondo da mille prospettive differenti. Ci consente di immergerci in storie che altrimenti potremmo solo immaginare, di viaggiare attraverso il tempo riflettendo su chi siamo e chi siamo stati, e, infine, di provare a leggere la realtà attraverso le lenti di un’altra cultura. Per questo riteniamo che vada incentivata l’organizzazione di festival cinematografici, corsi di cinema e rassegne che consentano di riflettere su tematiche di attualità prendendo spunto da documentari o lungometraggi. 

Riteniamo, inoltre, d’obbligo valorizzare realtà locali che ormai hanno acquisito una valore storico, come il Corto Dorico, e, allo stesso tempo, supportare quelle realtà in continua evoluzione che offrono esperienze variegate ed innovative, come colazioni al cinema, serate in cui seguire premiazioni e feste post proiezione.

In aggiunta, alle agevolazioni precedentemente suggerite per la University card, sollecitiamo la trasmissione di film che offrano uno sguardo su diverse culture, promuovendo così la diversità e l’inclusione. 

Proponiamo, infine, che vengano promosse proiezioni nelle Facoltà, negli alloggi dell’Ente e, soprattutto, in spazi all’aperto accessibili agli studenti, ampliando così l’accesso alla fruizione di opere cinematografiche culturalmente significative.

Proponiamo l’estensione degli orari di apertura dei musei anche al periodo serale, consentendo così a un pubblico più ampio di accedervi e di apprezzare le collezioni esposte.

Inoltre, durante i mesi estivi, quando le giornate sono più lunghe e il clima invita a trascorrere più tempo all’aperto, proponiamo di istituire spazi museali temporanei in luoghi all’aperto e accessibili a tutti, soprattutto alla componente studentesca. Questi spazi potrebbero essere allestiti in parchi, piazze o altri luoghi pubblici di interesse storico o culturale, offrendo agli studenti l’opportunità di arricchire la propria formazione accademica attraverso esperienze dirette e stimolanti.

Ci impegniamo a migliorare l’accesso alla conoscenza e alla cultura per lɜ studentɜ attraverso una serie di iniziative volte a ottimizzare l’utilizzo delle risorse bibliotecarie. Una delle proposte principali è quella di consentire allɜ studentɜ di prolungare il periodo di prestito dei libri dalle biblioteche oltre il normale periodo di locazione. Questo permetterebbe allɜ studentɜ di avere più tempo per esplorare approfonditamente il materiale di studio, di svolgere ricerche più dettagliate e di elaborare progetti accademici di qualità superiore.

Sollecitiamo agevolazioni riguardanti i diritti SIAE e LEA per i festival organizzati dall’ateneo e dalle associazioni studentesche, al fine di promuovere e incentivare attivamente la vita universitaria attraverso eventi culturali e artistici. Riconosciamo il ruolo significativo della musica nell’arricchire la vita sociale e culturale dellɜ studentɜ, pertanto chiediamo che vengano promossi festival musicali e concerti live durante le serate universitarie, in particolare durante il “mercoledì universitario”, in luoghi frequentati dalla comunità studentesca.

In aggiunta, riteniamo essenziale garantire spazi dedicati alla pratica e all’espressione artistica degli studenti nell’ambito musicale. Proponiamo quindi la creazione di appositi luoghi attrezzati dove lɜ studentɜ possano esercitare e sviluppare le proprie abilità musicali, favorendo così la partecipazione attiva e il coinvolgimento della comunità studentesca nel mondo della musica e delle arti performative.

Il nostro Ateneo prevede la possibilità, per lɜ studentɜ che abbiano intrapreso un percorso di transizione di genere, di richiedere l’attivazione della cosiddetta “carriera alias”. 

Questa prevede, infatti, che lɜ studentɜ richiedente possa utilizzare il proprio nome di elezione, andando a sostituire quello anagrafico nelle procedure interne all’Ateneo, così come in sede di attività didattiche. Questo resterà valido per tutta la durata degli studi oppure fino alla sentenza di cambio di genere, se avvenuta nell’arco del periodo di studi.

L’iter, tuttavia, richiede la presentazione di “adeguata documentazione attestante il percorso psicologico e/o medico finalizzato all’eventuale rettifica di attribuzione di genere”, il cui ottenimento risulta ancora lungo e macchinoso, nonché oneroso e spesso doloroso e traumatico per chi lo intraprende.

Riteniamo che la componente studentesca vada tutelata non solo all’interno degli spazi dell’Ateneo, ma anche nelle città che questa vive.

Chiediamo che a livello cittadino sia attivato un Registro Alias, che garantisca la privacy e che permetta l’utilizzo del nome di elezione per determinate pratiche nei servizi pubblici, ad esempio la biblioteca, l’abbonamento al TPL o l’accesso agli impianti sportivi.

Sulla scia di quanto richiesto all’interno dell’Ateneo, richiediamo che ciò possa avvenire con la sola presentazione di autocertificazione.

Crediamo che la possibilità di essere indicati sui documenti ufficiali con il nome di elezione, dovrebbe ottenere un assoluto via libera da parte delle istituzioni, in conseguenza della funzione di garanzia incarnata dal riconoscimento della carriera alias da parte dell’università, facilitando così la strada all’effettiva applicazione del principio di autodeterminazione delle persone transgender.

La componente studentesca deve essere parte integrante della vita della città, e deve poter fruire liberamente di tutte le possibilità che la città offre, come ogni cittadinɜ.

La pratica sportiva rappresenta senza dubbio un’opportunità di incontro tra popolazione studentesca e popolazione anconetana; a tal proposito, crediamo si renda necessaria una gestione organica degli impianti sportivi tra Comune e Centro Universitario Sportivo (CUS), con l’obiettivo di rendere accessibili alla cittadinanza gli spazi gestiti da quest’ultimo e, in concomitanza, rendere accessibili i centri sportivi comunali alla compagine studentesca, chiedendo che questa possa fruirne in maniera totalmente gratuita.

Un rilevante problema risulta ancora essere la scarsità e la limitatezza delle corse delle linee 1/3 e 3, specialmente in fascia notturna e nel fine settimana.

Chiediamo un miglioramento di queste, anche al fine di rendere fruibile al corpo studentesco anche quella zona della città.

Programma per il Diritto allo Studio Universitario

PREMESSA

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale […] E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (Art. 3)

“La scuola è aperta a tutti [..] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” (Art. 34).

L’accesso all’istruzione, fino ai suoi massimi livelli, deve essere garantito, costituzionalmente, a tuttɜ lɜ cittadinɜ, anche se privɜ di mezzi. Quelle per la gratuità dell’università, una didattica di qualità e un sistema DSU efficace ed efficiente sono battaglie che, come Gulliver – Sinistra Universitaria e Unione degli Universitari, portiamo avanti quotidianamente e capillarmente a livello nazionale e locale.

I sistematici tagli e il sottofinanziamento del diritto allo studio reso strutturale, sottintesi all’introduzione del concetto classista e fittizio del merito, hanno però reso quello “allo studio” un privilegio e un lusso, anziché un diritto. 

Come Lista Gulliver – SInistra Universitaria continueremo a lottare per un sistema di diritto allo studio reale che sostenga l’accesso all’istruzione universitaria e la prosecuzione degli studi, affinché tuttɜ abbiano la possibilità di studiare. Vogliamo un’università pubblica accessibile, gratuita ed inclusiva e un sistema di diritto allo studio reale in grado di rispondere alle esigenze, in continua evoluzione, della popolazione studentesca.

Lǝ studentǝ universitariǝ non è solo utente dei servizi offerti dall’università e dalla città in cui vive, bensì partecipa attivamente all’arricchimento culturale e allo sviluppo di queste ultime. 

Non può esistere Università senza studentɜ.

Pertanto, il compito della Regione e dell’Ente per il Diritto allo studio dell’istituzione universitaria deve essere quello di rimuovere ogni ostacolo economico e/o sociale e mettere chiunque nella condizione di beneficiare appieno del diritto allo studio.

Riteniamo che la Regione, l’ERDIS e l’Ateneo abbiano la responsabilità di riportare al centro del dibattito pubblico il tema del diritto allo studio ascoltando le nostre istanze e affinché nessunǝ venga lasciatǝ indietro.

La crisi abitativa è un’urgenza concreta che ha mobilitato lɜ studentɜ di tutta Italia. 

Anche noi, come Gulliver – Sinistra Universitaria, siamo scesɜ in piazza con le tende, portando alla luce i dati della situazione abitativa di Ancona, per chiedere affitti calmierati, la fine delle speculazioni e un deciso intervento della Regione, dell’Università, dell’ERDIS e del Comune per il diritto allo studio. 

Da un lato c’è stato un incremento della domanda di posti letto privati per studentз universitariз, anche internazionali, con conseguente aumento dei prezzi degli stessi, e, dall’altro, si è riconfermata la carenza strutturale di residenze universitarie pubbliche, sulla quale, negli anni, non si è intervenuto, consolidando una situazione odierna in cui regione, città e università risultano inadatte ad una consona accoglienza. 

Questo le rende ovviamente poco attrattive. 

Le residenze universitarie non devono essere dei vuoti contenitori di appartamenti: dovrebbero essere luogo anche di aggregazione e valore aggiunto per la loro rilevanza sociale, in quanto tantɜ studentз si trovano a vivere insieme all’interno di esse, rappresentando il potenziale cuore pulsante della città. 

Servono affitti a canoni accessibili e contratti che tutelino davvero la componente studentesca, soprattutto nelle città universitarie. Serve, inoltre, investire nella riqualificazione del patrimonio edilizio e nella creazione di spazi cittadini per l’aggregazione e la socialità.

Durante il Consiglio Regionale del 21 e 22 dicembre 2023, in sede di approvazione del Bilancio di Previsione per il triennio 2024-2026, sono stati tagliati 4.5 milioni di euro di finanziamenti per il Diritto allo Studio per l’anno 2024, rispetto a quanto precedentemente stanziato. 

Nella Regione Marche il Diritto allo Studio è sotto attacco e, come Gulliver – Sinistra Universitaria intendiamo lottare per far sì che vengano stanziati fondi in misura adeguata al fabbisogno regionale. Il Diritto allo Studio deve essere una priorità. 

Quattro milioni di tagli significano meno servizi essenziali, calo della qualità dei servizi, peggioramento di mense e alloggi e, di conseguenza, studentɜ a cui viene, di fatto, negato il diritto allo studio.

Nella Regione Marche mancano fondi sufficienti per coprire le Borse di studio: per la prima volta dopo cinque anni torna la figura dell’idoneo non beneficiario. Lɜ studentɜ che avrebbero diritto, secondo requisiti di merito e reddito, al sussidio erogato dall’Ente Regionale per il Diritto (ERDIS), lo scorso anno, hanno rischiato di non poterne beneficiare.

Si tratta di una situazione drammatica ed inaccettabile, che scaturisce da un cronico sottofinanziamento dell’Istruzione Pubblica Italiana, sempre tra gli ultimi posti nella scala di priorità delle istituzioni. La tutela del Diritto allo Studio, garantita dall’articolo 34 della costituzione italiana, è messa in seria discussione dalla mancanza di investimenti e politiche volte a rendere l’istruzione universitaria sempre più inaccessibile, con peraltro gravi conseguenze: sono tantɜ lɜ persone cui la Borsa di Studio rappresenta l’unica possibilità per proseguire gli studi, spesso anche in una regione diversa rispetto a quella di origine. 

Nelle graduatorie definitive, pubblicate in data 31 Ottobre 2023, la figura dellɜ studentɜ idoneɜ non beneficiariɜ non si è presentata a causa di fortuiti disguidi burocratici e grazie alla nostra attenzione e al nostro lavoro.

Nonostante ciò, non ci possiamo ritenere soddisfattɜ e ci muoveremo in ogni sede per garantire che la figura dellɜ idoneɜ non beneficiarɜ non si presenti come accaduto negli anni passati grazie al nostro lavoro di rappresentanza.

Vogliamo un finanziamento strutturale e continuativo delle borse di studio che consenta a tuttɜ lɜ studentɜ di poter intraprendere un percorso universitario, indipendentemente dall’estrazione sociale.

GRADUATORIE

Da troppi anni ormai, sussiste il problema delle tempistiche legate alla pubblicazione delle graduatorie provvisorie e di conseguenza l’accesso alle strutture abitative messe a disposizione dall’ente regionale per il diritto allo studio. Non è accettabile che la componente studentesca risultata idonea alla borsa di studio non possa usufruire del servizio mensa e del servizio alloggio quando l’attività didattica è già iniziata, costringendo lɜ studentɜ a pagare una stanza in attesa della consegna delle chiavi.

In quest’ultimo anno, nonostante il termine ultimo per la presentazione delle domande per le borse di studio sia stato anticipato e non sia stata fatta alcuna proroga per le domande, si è presentata, ancora una volta, la stessa situazione che da sempre caratterizza la pubblicazione delle graduatorie, ovvero la presenza di ritardi nella consegna delle chiavi. Faremo in modo che venga prevista un’ulteriore rateizzazione della borsa di studio anche per la componente studentesca borsista iscritta agli anni successivi al primo e ci assicureremo che sia in grado di rispondere alle esigenze espresse.

Chiediamo che le graduatorie definitive escano almeno due settimane prima dell’inizio delle lezioni e che la componente studentesca possa iniziare le lezioni con mensa e alloggio già garantiti. In particolare, si richiede che sia presa come riferimento la data di inizio delle attività didattiche. Al momento la quota monetaria è garantita a partire da Novembre in una tranche del 20% solo alla componente studentesca al primo anno, riteniamo, invece, che ciò debba essere garantito a tuttɜ lɜ studentɜ iscrittɜ anche agli anni successivi al primo in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche. 

Dal punto di vista della trasparenza, chiediamo che nelle graduatorie pubbliche venga indicata la fonte dei finanziamenti da cui si ricavano le risorse destinate alle borse di studio.

STUDENTATI

L’alloggio gratuito è un servizio fondamentale che, per gran parte della componente studentesca, traccia una linea netta tra la possibilità di intraprendere effettivamente il percorso universitario e la scelta obbligata di abbandonarlo o di farsi carico di enormi sforzi economici conditi da una condizione di stress permanente. 

Poter abitare nella sede universitaria nella quale si studia è un diritto che deve essere garantito.

Nonostante gli sforzi degli ultimi anni, è chiaro che le attuali strutture non riescano a soddisfare la sempre più crescente domanda di posti letto da parte della componente studentesca. Pur apprezzando l’apertura di nuove strutture abitative, risulta comunque insufficiente il numero di posti letto che l’ente mette a disposizione della componente studentesca che fa richiesta del posto alloggio.

Serve considerare che lɜ borsistɜ che frequentano la Facoltà di Medicina e Chirurgia non dispongono di uno studentato nei pressi della Facoltà a cui sono iscrittɜ. Risulta, quindi, fondamentale riaprire uno studentato nel quartiere di Torrette e consentire alla componente studentesca della Facoltà di Medicina di alloggiare nei pressi dell’università senza costringerla a risiedere in studentati distanti dalla propria sede.

Aprire strutture senza che al loro interno vengano garantiti tutti i servizi significa semplicemente aprire dormitori. Come Gulliver – Sinistra Universitaria crediamo che, insieme all’apertura di nuove strutture, debbano essere garantiti servizi che soddisfino le esigenze della componente studentesca. Riteniamo imprescindibile che vengano rispettati tutti gli standard minimi e che l’Ente intervenga proattivamente per sopperire a tutte le eventuali mancanze. La struttura tuttavia, non deve essere intesa come luogo in cui dormire e basta ma occorre che il mobilio sia adeguato al numero di persone che l’appartamento ospita; anche gli utensili basilari della casa come scope, palette, mocio e spazzoloni devono essere garantiti all’interno di ogni struttura abitativa.

Infine, crediamo che non debbano esserci differenze tra i servizi offerti all’interno di ciascuna struttura abitativa. Tuttɜ lɜ studentɜ hanno diritto a godere degli stessi servizi.

Il diritto ad un abitare sicuro e confortevole deve essere garantito dall’Ente in ogni sede, investendo tempo, energie, sforzi e fondi con forte determinazione, andando a garantire sempre di più un servizio adeguato 

La situazione attuale di spazi, dotazione stanze e mobilio è problematica.

Fra i problemi riportati si possono individuare mobili danneggiati, soprattutto sedie e coprilampade, scarsità di fornelli per poter cucinare, malfunzionamenti di elettrodomestici, carenza di cestini per lo smaltimento dei rifiuti e l’assenza parziale di kit di primo soccorso e l’assenza di defibrillatori. Le cucine, di fatto, risultano molto datate e poco sicure, in alcuni casi non funzionanti e causa di guasti elettrici.

Per quanto riguarda i bagni, spesso sono assenti serrature per poter chiudere la porta, bidet e finestre, condizione che favorisce il proliferare di muffa all’interno dei servizi igienici. In aggiunta, lo scarico delle docce è inefficiente e non permette un adeguato deflusso dell’acqua.

Riteniamo questo quadro complessivo non accettabile ed esigiamo che vengano effettuati interventi strutturali tempestivi che risolvano le svariate problematiche riscontrabili nelle differenti strutture.

Crediamo fortemente che l’esperienza universitaria non debba ridursi ad un alienante corsa ad ostacoli in cui a contare davvero è solo il traguardo. Pensiamo che gli spazi universitari e anche quelli garantiti dall’Ente debbano essere luoghi di aggregazione che promuovano la socialità, lo scambio e il divertimento. Tutta la componente studentesca, compresa quella borsista, ha il  diritto di rivendicare gli spazi che abita, riappropriandosene per esprimere sé stessa nelle forme che più trova stimolanti.

Proponiamo che vengano incentivate serate, progetti culturali, feste e che vengano valorizzati il più possibile gli spazi comuni.

Vogliamo una meticolosa sanificazione degli spazi abitati dallɜ studentɜ, date le condizioni indecorose degli stessi, con frequenti casi di muffa o sporcizia diffusa, come nel caso dello spazio destinato al servizio di lavanderia presente in alcuni studentati, che risulta sporco e non sanificato. Inoltre, chiediamo un potenziamento del servizio pulizie, prevedendo sopralluoghi per verificare le condizioni delle strutture abitative ed effettuare accertamenti sulla presenza di muffe, calcare e ruggine.

Attualmente il servizio lavanderia è totalmente assente nel plesso abitativo di Bartolo da Sassoferrato e carente nei plessi abitativi di Brecce Bianche e Buon Pastore. 

Vogliamo che il servizio venga implementato o istituito in quanto crediamo sia un servizio essenziale del quale la componente studentesca residente non può essere privata. Chiediamo, inoltre, un miglioramento del servizio di manutenzione, affinché, in caso di malfunzionamenti, il servizio possa essere tempestivamente ripristinato.

Inoltre, pretendiamo la rimozione del pagamento del servizio, il cui costo ammonta a 1.70€. Il servizio di lavanderia deve essere gratuito.

La mancanza di sicurezza è un problema che necessita di rapide soluzioni. 

Il plesso di Bartolo da Sassoferrato risulta non sicuro: si può entrare liberamente all’interno del plesso con libero accesso agli appartamenti, che presentano porte e/o finestre poco sicure. 


Inoltre, è assente un controllo adatto dell’area attraverso videocamere di sicurezza e cancelli. Proponiamo l’installazione di videocamere e l’introduzione di una chiave o carta di accesso agli spazi riservata unicamente allɜ studentɜ. 

Inoltre, in alcune strutture  risultano presenti citofoni non funzionanti, pertanto richiediamo che si provveda alle necessarie riparazioni.

Dal punto di vista dell’assistenza, riteniamo urgente l’istituzione di una portineria in tutti gli studentati per garantire un’interfaccia attiva, capace di sopperire alle difficoltà nel contattare l’ente e di raccogliere le segnalazioni che richiedono tempestività di intervento. 

Proponiamo, in un’ottica di contrasto alla crisi abitativa, di assegnare gli alloggi non occupati alla componente studentesca idonea per reddito, che non è però risultata vincitrice della borsa di studio per motivi di merito.

ULTERIORI SERVIZI

Il nostro obiettivo è e sarà sempre l’estensione dei servizi e una maggiore fruibilità di essi, pertanto riteniamo che sia necessario integrare altri strumenti con cui venire incontro alle necessità della componente studentesca borsista.

  • SERVIZIO STAMPE

Riteniamo debbano essere predisposti servizi stampe gratuite su carta riciclata all’interno dei locali dell’ente e, dove questo non risulti possibile, crediamo debba essere stipulata una convenzione con cartolerie o copisterie nei pressi di ogni polo universitario e sede decentrata. 

  • COMUNICAZIONE

Pur apprezzando molto il miglioramento a livello comunicativo nell’informare la componente studentesca, auspichiamo una comunicazione più agile e fruibile tra studentɜ borsisti ed Erdis, basata su un approccio più dinamico ed efficiente nell’utilizzo dei canali e account social ufficiali da parte dell’ente. 

  • PIÙ CULTURA  

La cultura è un potentissimo strumento di emancipazione e formazione personale che permette di acquisire libertà e nuove chiavi di lettura per interpretare il mondo circostante. Pertanto, chiediamo che, attraverso convenzioni o biglietti gratuiti erogati dall’ERDIS in convenzione con il Comune di Ancona, venga supportata ed incentivata la possibilità di prendere parte ad iniziative locali come concerti, spettacoli teatrali, musei, mostre ed altri eventi culturali.

  • TAMPON BOX 

Anche alla luce della recente campagna promossa ed attuata dall’ateneo, chiediamo che vengano installate delle tampon box in tutti gli studentati, insieme a distributori che eroghino preservativi, dental dams e contraccettivi barriera in maniera gratuita, nell’ottica di sensibilizzare sulla prevenzione delle MST e di sdoganare il tabù della sessualità.

BANDO

L’attuale concetto di merito è un contenitore creato ad hoc, plasmato in maniera strumentale in ottica classista per colpevolizzare chi non rientra in un aleatorio standard di perfezione tossico e svilente. 

Per questo, come Lista di rappresentanza studentesca che difende il Diritto allo Studio pensiamo che il bando per accedere alle borse di studio debba favorire i criteri di reddito rispetto ai criteri di merito. 

Riteniamo inaccettabile un sistema che, nella sostanza, elimina l’equità e, come abbiamo tristemente visto, uccide.

Quello del “merito” è un criterio che ancora pesa in maniera incisiva nell’assegnazione della borsa di studio, o nella conferma di questa per gli anni successivi al primo. Spesso il mancato conseguimento dei Crediti Formativi Universitari, per vari motivi, implica la restituzione della borsa, o l’esclusione dai benefici, inficiando pesantemente sulla prosecuzione degli studi.

Esigiamo pertanto un abbassamento dei criteri di merito, andando a garantire un ampliamento dell’accesso alla borsa di studio.

Chiediamo una maggiore chiarezza e pubblicizzazione del bando della borsa di studio nella convinzione che questo incentivi lɜ studentɜ ad intraprendere un percorso di studio, seppur partendo da condizioni economiche svantaggiate. Proprio per questo, chiediamo che il bando venga sponsorizzato maggiormente e che venga reso di facile comprensione. 

Con gli adeguamenti ministeriali alla variazione dell’indice generale Istat dei prezzi al consumo per le famiglie sono stati definiti i nuovi limiti ISEE ed ISPE per l’accesso al bando di borsa di studio, aumentandoli rispettivamente a 26.306,25 € e 57.187,53 €.

Chiediamo, in prima istanza, che anche l’Ente Regionale (ERDIS) innalzi le rispettive soglie, adeguandole al massimale definito dal Decreto Direttoriale n. 318 del 14-03-2024, e che, successivamente, si impegni a garantire la progressiva estensione dell’accesso alle borse studio nell’ottica di ampliare in maniera sempre maggiore la platea di coloro che vengono tutelati da questo fondamentale strumento.

In aggiunta, chiederemo che venga eliminato il parametro ISPE come requisito di accesso alla borsa in quanto, anche in in presenza di un ISEE sotto la soglia prevista per l’accesso, porta troppo spesso all’esclusione dal beneficio. 

Chiediamo che il servizio di alloggio sia concesso anche ad Agosto e Settembre, mese in cui sono previste sessioni di esame, attività laboratoriali e di stesura di tesi, per le quali è imprescindibile la presenza nella sede universitaria.

La durata attuale del servizio a 10 mesi causa non pochi problemi all’utenza, che si trova costretta a pagare cifre esorbitanti per poter rimanere nella sede universitaria nei mesi esclusi dal periodo di concessione del servizio alloggio o per sostenere costi inerenti al trasporto per raggiungerla. 

In merito all’erogazione della quota relativa al “contributo alloggio” per la componente studentesca che ne risulta vincitrice, chiediamo che questa venga erogata entro pochi giorni dalla registrazione presso l’Agenzia delle Entrate del contratto di locazione.

Questo permetterebbe di affrontare le prime spese necessarie all’avvio del contratto, quali anticipo della caparra e delle prime due mensilità.

Per la componente studentesca borsista iscritta al primo anno, invece, riteniamo che la quota debba essere erogata in due tranche: una alla presentazione del contratto e un’altra invece al raggiungimento dei 20 CFU necessari per non restituire la borsa di studio percepita.

Al momento il bando di borsa di studio prevede che, in caso di mancanza di posti liberi, i beneficiari di borsa di studio vincitori di posto alloggio, debbano presentare  un contratto di affitto non inferiore a 10 mesi entro il 15 Novembre affinchè venga erogato loro un contributo affitto spettante dalla borsa di studio di cui si è risultato vincitore.  Chiederemo una deroga rivolta al riconoscimento di contratti di affitto inferiori ai 10 mesi e conseguente erogazione di borsa di studio adeguata in proporzione ai mesi di durata del/dei contratti/o.

Riteniamo fondamentale introdurre l’azzeramento di carriera anche per studentɜ che effettuano un passaggio di corso e non solo per chi rinuncia agli studi.

Dato che la platea della componente studentesca internazionale che fa richiesta di borsa è in espansione, riteniamo che il bando debba essere tradotto, oltre che in inglese, anche in francese e cinese, e che debba essere introdotto un front office che, collaborando con l’ente, supporti lɜ studentɜ nella presentazione della domanda dando indicazioni chiare sulla documentazione. 

Proponiamo l’implementazione di un form nella domanda di borsa di studio in cui studentɜ richiedenti l’alloggio possano esprimere le loro esigenze e necessità di collocazione a livello di area della città.

Per quanto riguarda il servizio alloggio, si ritiene che lǝ studentǝ che dovrà alloggiare presso le strutture dell’ente debba essere opportunamente informatǝ sui beni non forniti ma necessari durante la propria permanenza, esplicitandoli nel bando o nella sezione apposita del sito ERDIS (ad esempio stoviglie, lenzuola…).

DIGITALIZZAZIONE 

Chiediamo che tutte le procedure inerenti al diritto allo studio vengano informatizzate, nell’ottica della digitalizzazione delle pratiche. In particolare si pone l’attenzione sulla componente studentesca straniera, la quale riscontra inevitabilmente enormi difficoltà nel dover spedire la documentazione cartacea dal proprio Paese di residenza. Inoltre, si chiede che anche per la modalità di autenticazione debole sia prevista la possibilità di inviare la documentazione richiesta in formato digitale. 

TRASPORTO

Il servizio di trasporto pubblico, che non a caso è garantito all’interno della definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, è un servizio essenziale a cui la componente studentesca ha necessità di accedere senza alcun ostacolo economico.

Per questo riteniamo che il servizio di Trasporto Pubblico Locale debba essere completamente gratuito, prioritariamente per la componente studentesca che rispetta i requisiti di reddito per la Borsa di Studio, fornendo a quest’ultima l’abbonamento annuale al momento dell’iscrizione all’anno di riferimento. 

L’accesso al trasporto pubblico risulta, infatti, fondamentale non solo per raggiungere agevolmente il proprio alloggio, la mensa o la propria sede universitaria, ma anche per potersi spostare all’interno della città e del territorio.

Per quanto riguarda la componente studentesca pendolare, è opportuno garantire la gratuità del servizio per l’intero percorso che collega la propria residenza alla sede universitaria di iscrizione. 

Una problematica che riguarda l’intera componente studentesca che vive gli spazi cittadini è quella relativa alla scarsa presenza o totale assenza di corse notturne. In particolare, facendo riferimento alla città di Ancona, durante la settimana è possibile usufruire del servizio di Trasporto Pubblico Locale limitatamente per le corse 1⁄4 /(Centro-Tavernelle) e 30 (Centro-Torrette) e non oltre l’1:30, escludendo dal servizio chi abita in zone diverse da quelle coperte da suddette linee, in particolare facendo riferimento agli studentati collocati in Via Brecce Bianche e in Via Miglioli, per i quali l’ultimo collegamento è previsto alle 20:30. Pertanto riteniamo fondamentale estendere la fascia oraria in cui è attiva la linea 46 al fine di permettere alla componente studentesca che abita nelle zone coperte dalla suddetta linea di tornare a casa in piena sicurezza anche in orari notturni.

Il servizio attualmente offerto è inoltre garantito solo nei giorni feriali, con una drastica riduzione nei festivi. Riteniamo inaccettabile l’esclusione dalla vita cittadina di parte della componente studentesca che non vive nel centro della città, pertanto continueremo a chiedere l’ampliamento del servizio attualmente offerto anche alle corse che collegano altri punti della città, e l’introduzione di corse notturne anche nei giorni festivi. Inoltre pensiamo che non debba esserci un orario limite per le corse notturne ma che queste debbano essere garantite durante l’intero orario notturno, dando la possibilità di tornare nella propria abitazione anche a chi per diverse ragioni non può farlo prima di un certo orario.

MENSE

Il servizio di ristorazione offerto dall’ERDIS rappresenta un mezzo fondamentale per permettere alla componente studentesca di vivere nella città in cui studia. Tuttavia la possibilità di accedervi non è la stessa per tutta la componente studentesca, in quanto orari e giorni di apertura differiscono per ogni struttura, e in alcune sedi dell’Ateneo la mensa è del tutto assente, con la sola possibilità di usufruire di un locale convenzionato spesso distante dal polo universitario.

Pertanto pensiamo che ogni polo universitario debba prevedere il servizio ristorazione con una mensa aperta tutti i giorni, a pranzo e cena, e che l’orario della cena debba essere prorogato fino alle 21 per dare la possibilità di cenare anche in orario più inoltrato, e che l’orario di apertura per il pranzo almeno per i poli di Medicina sia prorogato fino alle 15, per garantire il servizio anche a coloro che svolgono tirocinio.

Allo stato attuale, il servizio di asporto prevede l’impiego di contenitori usa e getta in materiale biodegradabile. Consapevoli delle ragioni relative alla sicurezza igienico sanitaria di tale scelta, riteniamo opportuno dare la possibilità a chi, anche con dichiarazione di responsabilità, volesse utilizzare il proprio contenitore per portare via il pasto, anche in ottica di un minor spreco di risorse.

In merito alla qualità dei pasti offerti, riteniamo che debba essere riposta sempre maggiore attenzione non solo nel rispetto delle norme igieniche, ma anche nella qualità della materia prima e dei metodi di preparazione, in quanto talvolta i cibi risultano non ben cotti o i frutti non maturi al punto giusto.

Le possibilità di scelta sono molto ridotte o addirittura assenti per la componente studentesca con determinate necessità alimentari (assenza di secondi vegani o privi di lattosio o di glutine). La componente studentesca celiaca risulta totalmente impossibilitata ad usufruire del servizio mensa, in quanto non è attualmente previsto uno spazio dedicato alla preparazione di pasti senza rischio di contaminazione, pertanto riteniamo che tale servizio debba essere garantito qualora richiesto.

Per garantire la massima sicurezza in termini igienici, crediamo che ogni mensa debba essere attrezzata con distributori di bevande touch free, per ogni tipologia di bevanda offerta.

Per quanto riguarda l’APP ERDIS.eat, riteniamo che la sua introduzione fosse necessaria al fine di permettere di accedere al servizio anche con l’utilizzo dello smartphone e non solo del tesserino ERDIS, ma anche per fornire altri servizi attualmente non garantiti. Tra questi pensiamo che debba essere introdotta la possibilità di ricaricare il proprio borsellino elettronico direttamente dall’applicazione, evitando di dover accedere ogni volta al sito dell’ente con autenticazione, e che sia possibile visualizzare costantemente il credito residuo del borsellino. In merito ai pagamenti effettuati, riteniamo che debbano essere completamente abbattuti i costi relativi alle commissioni. 

Considerando la sempre maggiore internazionalizzazione dei corsi di laurea dell’UNIVPM, riteniamo necessario introdurre la possibilità di scegliere la lingua con cui visualizzare l’app, tra cui primariamente italiano, inglese, francese e spagnolo.

La possibilità di ricaricare il proprio borsellino elettronico direttamente all’interno delle mense senza costi relativi a commissioni, è attualmente garantita solo nella struttura collocata in Via Petrarca (Ancona). Pensiamo che questa possibilità debba essere estesa a tutte le strutture che erogano il servizio ristorazione, in quanto permette di ricaricare il borsellino elettronico anche sul momento.

SEDI DECENTRATE

Tutti i servizi garantiti dall’ERDIS devono essere presenti in ciascuna delle sedi decentrate con standard qualitativi uniformi affinché non si creino differenze tra studentɜ. 

Nel caso si presentasse una sospensione temporanea di suddetti servizi, riteniamo opportuno stipulare convenzioni a vantaggio della componente studentesca con tutti gli enti in grado di sopperire ad essa. Riteniamo ugualmente fondamentale che i prezzi delle convenzioni vengano uniformati ai prezzi dell’ERDIS.

Ogni sede presenta necessità diverse di eguale importanza. Pertanto, le nostre proposte specifiche per ogni sede verranno sviluppate in un apposito documento.

DSU NELLE CARCERI

Il nostro Ateneo ha attivato, nel 2023, accordi con gli istituti penitenziari della città di Ancona per permettere l’accesso agli studi terziari anche ai detenuti. 

Riteniamo che lo studio e la cultura siano i mezzi primari per concretizzare lo scopo rieducativo della pena, sancito dall’articolo 27 della costituzione.

Anche all’interno dei Poli Penitenziari Universitari è necessario difendere lo studio come diritto, permettendo a chi ne ha volontà di accedere appieno ad esso, fornendo loro i mezzi e i servizi di cui fruisce la componente studentesca esterna. 

Crediamo sia fondamentale che vengano garantiti gli strumenti didattici che i corsi di laurea richiedono, ossia libri, materiale accessorio, dispositivi informatici e rete wifi stabile. Questo è indubbiamente un tema che necessita un dialogo costante tra il nostro Ateneo e gli Istituti.

Riteniamo fondamentale riportare la componente umana all’interno dei percorsi di studio dei detenuti, in tal senso chiediamo che sia prevista la partecipazione dellɜ studentɜ alle lezioni in aula e l’istituzione di tutor accademici che supportino, in telematica e presenza, i detenuti nell’affrontare la vita universitaria.

ASSISTENZA SANITARIA

Se quello allo studio è un diritto imprescindibile, in egual modo lo è quello alla salute. 

La componente studentesca, in primis quella fuorisede, ha limitato accesso a servizi basilari come il medico di base, e di conseguenza l’accesso gratuito a visite specialistiche, anche urgenti. 

È necessario fornire un servizio sanitario fruibile a tutta la componente studentesca, efficiente e di qualità.

La presenza di un unico medico convenzionato nella città di Ancona per le visite alla componente studentesca fuorisede comporta per essa svariati disagi. Visite affrettate e appuntamenti a lunga scadenza vanificano spesso lo scopo della visita stessa, magari richiesta con una certa urgenza. 

Altrettanto problematico è per la componente studentesca fuorisede raggiungere il Pronto Soccorso in orari notturni, data la scarsità, se non totale assenza, di mezzi di trasporto pubblico per l’Ospedale Riuniti Torrette. Chiediamo, pertanto, che venga esteso il numero di corse notturne del 30, e che questa linea copra non solo le attuali zone, ma anche quelle attualmente scoperte in orario notturno (Tavernelle, Piazza Ugo Bassi, il quartiere del Piano).

Per quanto riguarda la Guardia Medica, questa non risulta ancora gratuita per la componente studentesca fuorisede che proviene da fuori regione. E’, perciò, necessario renderla tale.

Chiediamo l’aumento dei medici di base convenzionati nel territorio cittadino anconetano, locati in diverse zone della città e fruibili dalla componente studentesca tutta. Riteniamo necessario, inoltre, garantire la possibilità sottoporsi a visite mediche senza appuntamento.

Al di fuori del capoluogo, nessuna sede dispone di un medico di base convenzionato. Riteniamo, quindi, doveroso sopperire a questa mancanza in maniera tempestiva. 

Chiediamo che vengano garantiti i servizi essenziali nell’ambito medico a titolo gratuito o ad un prezzo agevolato, per permettere di intraprendere il percorso di studi senza le incombenze delle spese di carattere medico-sanitario, che possono comportare ingenti  prese a carico dell’individuo, le quali potrebbero andare a gravare su un contesto economico precario.

Vogliamo che vengano stipulate convenzioni al fine di garantire, gratuitamente i seguenti esami e screening:

  • PAP test, che attualmente risulta offerto dal Sistema Sanitario Nazionale solo sopra i 25 anni di età. È infatti opportuno che questo venga effettuato già dall’età di 15 anni.
  • mappatura dei nei
  • una visita ginecologica/andrologica all’anno
  • una visita urologica all’anno
  • una visita odontoiatrica all’anno
  • una visita oftalmologica all’anno

Crediamo necessario, inoltre, che vengano stipulate delle convenzioni con professionisti dell’area di dermatologia, psichiatria, ginecologia, andrologia, urologia, fisioterapia, odontoiatria, oftalmologia, diagnostica per immagini (Radiologia, Ecografia, Risonanza Magnetica, TAC), dietistica e nutrizione.

Programma di Ateneo – Elezioni 2024

DIDATTICA

In qualità di lista di rappresentanza abbiamo sempre ritenuto fondamentale garantire il libero accesso agli studi universitari, ponendo come unici requisiti di accesso il diploma di scuola superiore per i corsi di laurea triennale o magistrale a ciclo unico, e il titolo di laurea triennale per i corsi di laurea magistrali. 

Pertanto, i test di accesso attualmente previsti dovrebbero essere esclusivamente strumento di autovalutazione, abolendo l’assegnazione degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) per chi non li supera, in ogni corso che attualmente li prevede. Consideriamo inoltre necessario rimuovere l’accesso programmato a livello locale dei Corsi in Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio e Sistemi Industriali e dell’Informazione della Facoltà di Ingegneria, in quanto l’accesso non è vincolato da normative nazionali.  Sottolineiamo che tale cambiamento deve essere supportato da un precedente adeguamento delle strutture universitarie e della rete di formazione, al fine di garantire comunque un percorso di studi realmente formativo e di qualità.

Abbiamo continuamente sottolineato l’importanza di garantire a tutta la componente studentesca tutto il materiale didattico necessario per favorire uno studio agevole (skill pills, materiale audio e video di supporto, presentazioni accompagnate da audio esplicativi, test di autovalutazione) e che in qualche modo permetta di accedere ai contenuti didattici da remoto e non strettamente attraverso la partecipazione alle lezioni in presenza. I mezzi precedentemente citati si configurano non soltanto come risorse utili, bensì come elementi imprescindibili per lɜ studentɜ che, per ragioni economiche, impegni lavorativi o questioni di salute, non sono in grado di partecipare alle lezioni in presenza.

Nel rispetto dell’anonimato della componente studentesca, è fondamentale tutelare la privacy di quest’ultima in fase di pubblicazione degli esami, facendo riferimento alla matricola e non ai dati anagrafici dellǝ studentǝ. In merito alla pubblicazione degli esiti delle prove scritte, si ritiene opportuno estendere il limite di pubblicazione degli esiti entro 20 giorni dalla prova scritta (già in vigore per i Dipartimenti di Scienze e Agraria) e almeno ɜ giorni prima della prova orale se prevista. Riteniamo, inoltre, opportuno inserire un limite massimo di 10 giorni per la verbalizzazione del voto dopo l’accettazione.

Chiediamo che l’Università si impegni a fornire licenze gratuite per software necessari allɜ studentɜ per svolgere le attività didattiche e gli esami in modo più accessibile. Attualmente, molti corsi della nostra Facoltà richiedono l’uso di software a pagamento per sfruttarne appieno le funzionalità, spesso con costi elevati. Per questo motivo, chiediamo all’Università di garantire un adeguato numero di licenze per i software più utilizzati nei vari corsi di laurea. Riteniamo che questo sia essenziale per consentire allɜ studentɜ di completare agevolmente i compiti assegnati durante il percorso di studi. Inoltre, riteniamo necessario organizzare brevi seminari formativi per illustrare le funzionalità dei software più utilizzati, in modo che lɜ studentɜ abbiano una base solida per ulteriori approfondimenti.

I questionari di valutazione della didattica e della prova di esame sono un elemento fondamentale per il monitoraggio della qualità della didattica offerta dall’Ateneo. Tuttavia, riteniamo che debba essere data la possibilità di compilare il questionario di valutazione della didattica anche in seguito all’anno di frequenza previsto, in quanto unǝ studentǝ possa seguire le lezioni dell’insegnamento in questione anche in seguito all’anno previsto. Al fine di incentivare la compilazione dei questionari si auspica un’informazione chiara e precisa da parte dell’Ateneo sulla tutela dell’anonimato, in quanto i risultati sono riportati nei Consigli di Corso solo alla fine dell’anno accademico. Chiediamo anche che l’Ateneo si faccia maggiormente carico dei questionari, in particolar modo degli insegnamenti che risultino a basso gradimento, imponendo misure per il loro miglioramento, che attualmente sono a discrezione dellǝ docente.

In seguito all’approvazione di modifiche riguardanti l’ordinamento di un corso di laurea, che comporta la disattivazione di quello precedente, si verificano inevitabilmente disagi per lɜ studentɜ. Coloro che devono affrontare esami relativi a corsi disattivati spesso incontrano difficoltà legate al numero limitato di appelli disponibili durante l’anno e alla disponibilità di docenti per la consulenza. Riteniamo essenziale garantire la tracciabilità dei programmi di questi insegnamenti e di tutto il materiale didattico necessario per preparare gli esami corrispondenti, e ci impegniamo affinché ciò venga attuato.

I tirocini sono un importante strumento di avvicinamento della componente studentesca al mondo del lavoro. Tuttavia, riteniamo necessario che questi siano pienamente accessibili sotto il punto di vista economico. Pertanto chiediamo che siano previsti dei rimborsi in caso di spese per il trasporto ed eventuale vitto e alloggio. Inoltre, auspichiamo in un continuo controllo sulle strutture ospitanti, affinché garantiscano la massima sicurezza sul luogo di lavoro e il rispetto nei confronti dellǝ studentǝ ospitatǝ. In merito alla domanda di tirocinio, riteniamo che questa debba essere effettuata in maniera totalmente digitale e che non ci siano finestre di presentazione ma questa possa essere effettuata nel corso dell’intero anno accademico.

Attualmente è in vigore nel nostro Ateneo un sistema di iscrizione che consente alla componente studentesca di acquisire la metà dei crediti formativi universitari nel corso dell’anno accademico, con una riduzione della tassazione relativa allo stesso. Chiediamo che questa opportunità sia estesa anche ai corsi ad accesso programmato del nostro Ateneo, inclusi quelli della Facoltà di Medicina, del Corso di Edile-Architettura, del Corso di Tecniche e Gestione del Territorio e del Corso di Sistemi Industriali e dell’Informazione. Inoltre, sosteniamo l’idea di un modello di iscrizione più personalizzato, che preveda piani di studio e quantità di crediti adattati alle esigenze dellɜ studentɜ.

Prima di tutto, riteniamo necessaria l’introduzione della figura di “studentǝ lavoratorǝ” e quella di “studentǝ in stato di gravidanza” all’interno del nostro Ateneo, in quanto totalmente assenti allo stato attuale. Infatti, queste fette di componente studentesca non dispongono attualmente di misure che consentano di affrontare il proprio percorso di studi in maniera agevole e compatibilmente con le proprie esigenze.  Crediamo che debba essere prevista la possibilità, per queste figure, di concordare con il docente una diversa data d’esame per motivi legati al loro status.  Inoltre, non deve essere conteggiata l’assenza nei casi di corsi o insegnamenti in cui sia previsto l’obbligo di frequenza. Per agevolare tale provvedimento, si propone l’introduzione di una percentuale di lezioni in modalità blended, contestualmente all’abbassamento della percentuale di lezioni obbligatorie.

Le opportunità offerte dai viaggi di istruzione arricchiscono notevolmente il percorso accademico, consentendo di unire teoria e pratica. Al fine di potenziare ulteriormente l’apprendimento pratico, sollecitiamo un aumento del sostegno finanziario dell’Università per le esperienze didattiche al di fuori dell’aula. È essenziale coinvolgere attivamente la componente studentesca nell’organizzazione e nella pianificazione di tali attività, in modo da adattarle alle loro esigenze. È fondamentale che queste iniziative siano regolamentate e comunicate chiaramente alla componente studentesca tutta, garantendo l’accessibilità a ognunǝ, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche o dal rendimento accademico. Per questo abbiamo già richiesto che siano previsti rimborsi per eventuali spese di trasporto, vitto e alloggio.

Riteniamo di vitale importanza che l’Ateneo si impegni nell’informare la componente studentesca sulle opportunità post-laurea e sull’inserimento nel mondo del lavoro. Continueremo a sostenere l’organizzazione di sessioni di orientamento specifiche, focalizzate sugli esami di stato per le professioni che lo richiedono, insieme a un aggiornamento dei contenuti e del design dei siti web dell’Ateneo, al fine di rendere trasparenti e accessibili tutte le procedure. Questa iniziativa permetterà allɜ studentɜ di acquisire una comprensione completa degli aspetti burocratici e delle prospettive relative agli esami di stato e all’affiliazione alle associazioni professionali.

La recente riforma in merito all’accesso all’insegnamento prevede il conseguimento di 60 CFU. Questi CFU possono essere acquisiti frequentando corsi che si concentrano principalmente su materie pedagogiche, psicologiche e didattiche, con un periodo di tirocinio diretto e indiretto. Una grossa problematica inerente alla frequenza di tali percorsi è quella economica, infatti a livello nazionale il costo massimo è fissato a €2500, che non sono adeguati alla condizione economica dellǝ singolǝ studentǝ. In seguito ad una nostra proposta, il nostro Ateneo aveva stipulato una convenzione con l’Università di Macerata che prevedeva una riduzione del 30% sul contributo di partecipazione ai 24 CFU. Auspichiamo che tale riduzione possa essere adottata anche per i 60 CFU.

Riteniamo che ogni studentǝ debba avere la possibilità di scegliere indipendentemente il proprio percorso di studi universitario. Per questo chiediamo che sia possibile modificare il piano di studi, e quindi i corsi a scelta se previsti, durante tutto l’anno e non solo in un periodo ristretto, e che ciò sia possibile in maniera totalmente gratuita, ossia senza il pagamento di more. Questo permetterebbe alla componente studentesca di frequentare corsi a scelta e cambiarli in corso d’opera, e per quanto riguarda quelli previsti nel secondo semestre consentirebbe di seguirli prima di doverli scegliere. Inoltre, riteniamo che debba essere abolita la necessità di presentare la domanda di modifica in modalità cartacea nelle diverse casistiche.

Esigiamo maggiore chiarezza nella compilazione del syllabus, sia per quanto riguarda le modalità d’esame che l’accuratezza dei programmi. Riteniamo utile esplicitare non solo se la prova è scritta oppure orale, ma anche il numero delle domande, se è a crocette o a domande aperte e, nel caso di prove pratiche, il numero e tipologia di esercizi.

TASSE

Crediamo che lo studio debba essere un diritto garantito a tuttɜ, senza barriere economiche, di merito e sociali. Chiediamo, pertanto, che l’attuale sistema di tassazione venga rivisto e che l’Università si impegni nell’ampliamento del livello di ISEE necessario per rientrare nella No Tax Area, attualmente fissato a 25.000 euro, introducendo inoltre un adeguamento della tassazione al livello di inflazione, dando così modo di adeguare le tasse all’effettivo potere d’acquisto delle famiglie, abolisca i criteri di merito e la differenza tra studentɜ in corso e fuoricorso.

L’Università deve farsi promotrice di un libero accesso agli studi, in quanto luogo cardine di promulgazione della cultura, nei confronti di tuttɜ lɜ studentɜ in modo equo. Chiediamo quindi che il coefficiente di corso riferito alle singole Facoltà e Dipartimenti venga uniformato al livello minimo, corrispondente a quello previsto per i corsi di laurea e laurea magistrale dei corsi afferenti alla Facoltà di Economia; l’ammontare e il relativo pagamento delle tasse deve, infatti, essere omogeneo tra i vari corsi di laurea.

Proponiamo, inoltre, in seguito all’istituzione del Fondo Carlo Urbani, destinato a studentɜ   che si siano trovati in situazioni di disagio personale e/o economico, di ampliare le casistiche ricomprese, le risorse stanziate e l’ammontare del contributo, dando così la possibilità di richiedere tale beneficio ad una più ampia platea di beneficiari e beneficiarie che si siano trovati in stato di difficoltà, di avere un supporto maggiore, garantendolo a tuttɜ.

In aggiunta, considerando che queste difficoltà sono spesso gravose dal punto di vista economico e perdurano nel tempo, chiediamo che coloro che hanno beneficiato del Fondo Carlo Urbani, dimostrando quindi le loro difficoltà, possano avere un accesso più agevole alle collaborazioni part-time con l’università, al fine di mitigare tali difficoltà nel lungo termine.

Un grande risultato ottenuto dalla nostra lista negli ultimi anni è stato il dimezzamento dell’ammontare della mora per i primi 60 giorni di ritardo. Crediamo, tuttavia, ciò non sia abbastanza.

Ci batteremo perché le more vengano definitivamente eliminate, in quanto né utili né eque.

Difatti, se il ritardo del pagamento delle tasse fosse legato alla difficoltà dellɜ studentɜ nel sostenere determinati pesi economici, risulterebbe controproducente un sovraccarico monetario ulteriore, considerando anche l’impatto della condizione sociale ed economica che ci troviamo attualmente a vivere.

STRUTTURE E SERVIZI: 

L’Università, in quanto presidio di cultura, non può e non deve in alcun modo sottrarsi al suo ruolo centrale di soggetto attivo nella promozione di spazi condivisi e momenti di socialità, attraverso i quali tuttɜ  lɜ  studentɜ  possano sentirsi parte di una comunità aperta, inclusiva e accogliente. Riteniamo che ridurre l’esperienza universitaria ad una asettica sequenza di prove di valutazione ne impoverisca e, di fatto, ne svuoti il valore culturale e soprattutto formativo. Il percorso universitario deve rappresentare un’occasione di arricchimento personale che valorizzi non solo l’acquisizione di conoscenze, ma anche l’importanza dei 

rapporti umani come perno di un processo di crescita e maturazione. Chiediamo, pertanto, che l’Ateneo si attivi in tal senso e si impegni a garantire aree ristoro adeguatamente fornite, spazi esterni per lo studio e aree di convivialità, distribuite all’interno di tutte le Facoltà e Dipartimenti, al fine di offrire degli effettivi luoghi di aggregazione.

La proroga dell’orario di apertura serale di tutti i poli universitari rappresenta un’opportunità significativa per soddisfare le esigenze della nostra comunità studentesca. L’apprezzamento manifestato per l’attuale servizio di apertura serale delle aule lettura nella Facoltà di Economia sottolinea la sua rilevanza. Tuttavia, vorremmo estendere ulteriormente l’orario di apertura attualmente previsto alle 22:30, così da permettere un utilizzo di tale servizio ancora maggiore. Infatti gli orari attuali non consentono alla componente studentesca di gestire al meglio la propria pausa cena e tale modifica consentirebbe un’organizzazione più conforme alle sue esigenze. Crediamo anche che gli spazi universitari non debbano essere impiegati solo per lo studio individuale negli orari serali, ma debba essere prevista anche saltuariamente l’organizzazione di eventi culturali o ludico-creativi, per promuovere l’Università come luogo di aggregazione e cultura a 360 gradi.

Nell’ambito scolastico è tornata al centro del dibattito pubblico la figura dell’infermierǝ all’interno delle scuole. Pensiamo che tale figura debba essere introdotta anche all’interno degli Atenei e quindi del nostro. L’infermierǝ  riveste non solo il ruolo di persona preparata professionalmente per la cura dell’utenza, ma ha anche un ruolo di promotore della salute e del benessere psico-sociale della componente studentesca all’interno dell’ambiente universitario. Riteniamo che la promozione della salute e la presenza di personale in grado di intervenire in caso di problemi sanitari debbano essere garantiti all’interno dell’Ateneo. Contestualmente alla presenza di personale sanitario, è necessario che siano individuate delle vere e proprie infermerie all’interno degli spazi di Ateneo, che siano attrezzate con tutto l’occorrente necessario in caso di emergenza.

I siti delle facoltà devono consentire a chiunque vi acceda di interfacciarsi con pagine chiare e comprensibili in modo tale che le informazioni possano essere consultate liberamente. L’alto grado di complessità di utilizzo dei siti può rappresentare un concreto ostacolo alla fruibilità di servizi che dovrebbero essere sponsorizzati e facilmente accessibili alla popolazione studentesca. Chiediamo con forza un drastico perfezionamento dell’area relativa ai tirocini didattici, che deve essere resa più chiara ed efficiente, garantendo la possibilità di accedere in maniera intuitiva e semplice alle indicazioni e alla modulistica necessarie allo svolgimento del tirocinio.

Arricchire il set di strumenti attraverso il quale viene erogata la didattica deve essere un impegno profuso con grande convinzione da parte dell’Ateneo. Tuttɜ lɜ studentɜ hanno diritto ad usufruire di spazi in cui confrontarsi con le applicazioni pratiche e sperimentali degli argomenti affrontati a lezione. In quest’ottica, oltre al miglioramento dei laboratori di ricerca, che sono spesso vecchi e inadeguati, chiediamo l’ampliamento e, dove sono assenti, l’introduzione di laboratori didattici moderni e ben attrezzati, che possano consentire allɜ studentɜ di mettersi in gioco e sperimentare le mille sfaccettature proprie dell’applicazione tecnica.

Di fronte alla crescente necessità di accedere a portali web per poter usufruire di appunti, contenuti multimediali e altri strumenti imprescindibili per la didattica, il potenziamento della rete Wi-Fi rappresenta un investimento strategico dal quale l’Ateneo non può astenersi. Gli sforzi degli ultimi anni non si sono rivelati sufficienti, infatti problematiche di rete sono state trasversalmente segnalate da tutti i poli universitari, dimostrandosi una delle principali fonti di disagio per la componente studentesca. 

Riteniamo, quindi, inderogabile il miglioramento del servizio così da permettere a tuttɜ di usufruire dei servizi informatici agevolmente. Si sottolinea, inoltre, che tale servizio è fondamentale anche per tutta la componente studentesca che non dispone di una connessione internet ottimale all’interno della propria abitazione e che, quindi, si reca in Università proprio per usufruirne.

Il sempre maggiore utilizzo di dispositivi informatici quali pc e tablet, congiuntamente ad un minore impiego di carta stampata, comporta la necessità di garantire approvvigionamento elettrico all’interno di tutti gli spazi dell’Ateneo. Riteniamo infatti che le prese elettriche debbano essere presenti non solo nelle aule studio ma anche nelle aule preposte alla didattica. Il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2023-2025 dell’UNIVPM include i lavori di elettrificazione delle aule nei diversi spazi dell’Ateneo. Allo stato attuale, solo il 45% delle postazioni all’interno delle aule dell’ateneo sono dotate di prese elettriche. L’obiettivo primario è quello di raggiungere il 75% entro la fine del 2025, dando priorità alle Facoltà e Dipartimenti in cui la copertura è più bassa. Continueremo a monitorare i lavori, comunicando all’Ateneo eventuali problematiche.

Allo stato attuale, è in corso d’opera la ristrutturazione dei bagni all’interno dell’Ateneo. Tuttavia riteniamo che debba essere potenziato il servizio di pulizia degli stessi e di rifornimento di sapone e carta igienica. Inoltre, molti asciugamani elettrici sono fuori uso e non vengono prontamente sostituiti e sarebbe opportuno che questi sostituissero completamente gli erogatori di carta assorbente, in quanto garantiscono una maggiore sicurezza in termini igienici. Infine, chiediamo con forza la presenza di bagni gender neutral opportunamente individuati e contrassegnati per ciascun edificio dell’Ateneo.

Riteniamo che l’Ateneo, in quanto luogo promotore di cultura e informazione, debba farsi carico di sensibilizzare la componente studentesca su tematiche quali l’educazione sessuale e la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili. Pertanto, proponiamo che all’interno dell’Ateneo vengano erogati preservativi, dental dams e contraccettivi barriera in maniera gratuita, in linea con un’ottica di progresso e sdoganamento di un vecchio tabù, quale la sessualità.

Riteniamo che la salute psicologica sia un diritto fondamentale a cui tuttɜ lɜ individuɜ dovrebbero poter accedere senza alcun ostacolo economico. Facendo riferimento al contesto universitario, il periodo degli studi accademici spesso risulta difficile da affrontare per dinamiche strettamente inerenti allo studio e non, in particolare in un ambiente caratterizzato da forte spirito di competizione come quello universitario. Per questo riteniamo necessario migliorare e ampliare costantemente il servizio di sostegno psicologico. Nell’ultimo anno abbiamo ottenuto l’ampliamento del personale preposto all’erogazione di tale servizio e la possibilità di usufruirne anche nelle sedi diverse da quella di Ancona, con una conseguente riduzione dei tempi di attesa. Tuttavia, la sempre maggiore richiesta del servizio, comporta la necessità di potenziare ulteriormente il servizio, pertanto chiediamo che l’Ateneo si impegni ad aumentare il numero di psicologɜ all’interno dell’Università. Si chiede, inoltre, che il numero di sedute sia calcolato in base al percorso di cui lǝ studentǝ necessità e che non venga limitato da un numero massimo, in quanto un vero percorso psicologico cambia in base alla situazione personale in cui ognuno si trova.

Il badge universitario rappresenta attualmente uno strumento di riconoscimento dellɜ studentɜ per accedere ad alcuni servizi dell’Ateneo. Tuttavia questo non è attualmente valido per accedere ad ogni servizio offerto, in quanto spesso è necessario effettuare richieste e prenotazioni tramite altre piattaforme digitali. Riteniamo che a tale badge debba essere associato anche l’eventuale abbonamento agevolato per il Trasporto Pubblico Locale. Inoltre, associando il badge fisico con un QRcode visualizzabile aprendo l’app MyUNIVPM, sarebbe possibile utilizzarlo anche per usufruire di altri servizi quali l’autenticazione per le fotocopie gratuite, l’identificazione per l’accesso alla biblioteca o per accedere al parcheggio delle facoltà. All’esterno delle mura universitarie, si potrebbe impiegare anche per l’accesso gratuito a iniziative culturali gratuite per la componente studentesca dell’Ateneo e, auspicando una proficua collaborazione con l’ERDIS, per usufruire anche dei servizi relativi al Diritto allo Studio.

Negli ultimi anni è stato ampliato l’elenco di libri e manuali accessibili digitalmente. Riteniamo che questo agevoli notevolmente l’utilizzo di tale materiale didattico, in quanto non è necessario prendere in prestito i libri e doverli restituire per permettere ad altrɜ di usufruirne. Continueremo a sostenere il lavoro dell’Ateneo sotto questo punto di vista e a promuovere la stipula di nuove convenzioni con le case editrici.

In merito al servizio Biblioteca come aula studio, pensiamo che l’accesso a questa non debba essere vincolato ad una precedente prenotazione, bensì sarebbe sufficiente l’identificazione mediante badge di Ateneo. La prenotazione, infatti, è attualmente una pratica poco utile soprattutto considerando l’ampiezza degli spazi interni alla biblioteca e al superamento dell’emergenza pandemica durante la quale era necessario contingentare gli ingressi.

Pensiamo che tutta la componente studentesca dell’Ateneo debba avere uguale accesso al servizio bar, pertanto riteniamo che debba essere reintrodotta la presenza del bar precedentemente collocato nel Blocco Aule Sud, evitando che la componente studentesca debba necessariamente spostarsi nel polo di Ingegneria. Secondo lo stesso principio, pensiamo che il servizio debba essere garantito in tutte le sedi dell’Ateneo.

Seppure ci sia stato un lieve miglioramento nel servizio offerto, crediamo che ci sia poca possibilità di scelta considerando anche le diverse esigenze alimentari dell’utenza. Infatti, è ancora molto ridotta l’offerta di prodotti vegetariani e vegani, privi di glutine o lattosio, kosher, halal e privi dei vari allergeni indicati nei regolamenti inerenti alla ristorazione collettiva. Riteniamo, dunque, necessario che venga sempre garantita la possibilità di acquistare prodotti alternativi e attenti alle esigenze alimentari di tuttɜ.

Inoltre, considerata l’emergenza ambientale nei confronti della quale è sempre più impellente applicare misure di contrasto, riteniamo necessaria la vendita di sempre più alimenti la cui produzione abbia un limitato impatto ambientale ed il cui packaging sia biodegradabile ed ecosostenibile, senza l’aumento dei relativi prezzi al pubblico. 

Riteniamo che il costo degli alimenti e delle bevande nei bar all’interno delle università dovrebbe essere più accessibile rispetto ai locali esterni, per consentire allɜ studentɜ di acquistare prodotti di qualità a prezzi convenienti. La convinzione che il prezzo sia direttamente correlato alla qualità è ormai superata, e spesso le strategie di marketing favoriscono le grandi aziende a scapito delle piccole imprese. Per questo, chiediamo un controllo sui prezzi all’interno delle strutture universitarie e il rispetto dei listini concordati nei bandi di concessione del servizio.

Come studentɜ attivɜ e membri della comunità universitaria, abbiamo riscontrato un crescente disagio relativo al servizio di ristorazione, dato dalla quantità ridotta di distributori automatici di cibo e dalla loro scarsa accessibilità durante l’orario di pranzo nella struttura del blocco aule sud. E’ evidente che il numero attuale di distributori automatici non è più sufficiente per soddisfare le esigenze di tuttɜ lɜ studentɜ durante i momenti di picco, come l’orario di pranzo. Questo porta spesso a lunghe code e disagi significativi per coloro che cercano di acquistare cibo o bevande in maniera rapida ed efficiente, soprattutto considerata la chiusura del bar in suddetta struttura. Queste lunghe attese influiscono negativamente sulla qualità del tempo di pausa dellɜ studentɜ. Inoltre, possono causare stress e frustrazione aggiuntivi, specialmente considerando il limitato tempo a disposizione per il pranzo. Per affrontare questa problematica e migliorare le condizioni per tuttɜ lɜ studentɜ, si propone un aumento del numero di distributori automatici disponibili all’interno della struttura. Un aumento di tali risorse sarebbe vantaggioso per la nostra comunità studentesca, consentendo una distribuzione più uniforme e rapida di cibo e bevande durante la pausa. Crediamo che un investimento in questa direzione possa favorire il benessere dellɜ studentɜ e contribuisca a migliorare il clima di classe complessivo.

Crediamo che sia di vitale importanza il servizio attualmente offerto riguardante il numero di stampe gratuite di cui la componente studentesca può usufruire presso gli atelier informatici dell’Ateneo. Tuttavia, pensiamo che gli orari di apertura degli Atelier debbano essere gli stessi per ogni polo o struttura dell’Università e che anche i servizi offerti debbano essere i medesimi. Inoltre, riteniamo opportuno aumentare il numero di crediti rinnovabili ogni mese da 20 a 30, in quanto per determinati Corsi o insegnamenti il numero di copie tuttora disponibili sono insufficienti e la componente studentesca deve usufruire del servizio di copisteria a pagamento anche per un servizio base come la stampa in bianco e nero.

Durante l’emergenza pandemica, è stato istituito il Bando per Contributo acquisto dispositivi informatici. Tale misura ha consentito alla componente studentesca che rispettasse i requisiti di reddito stabiliti di acquistare pc, tablet e strumenti necessari per seguire le lezioni in streaming. Riteniamo che tali strumenti siano necessari anche allo studio individuale e che spesso dispositivi adatti alle esigenze didattiche abbiano un costo elevato. Per questo proponiamo che l’Ateneo istituisca un bando per l’attribuzione di agevolazioni per l’acquisto dei dispositivi informatici, in quanto divenuti strumento essenziale per lo studio.

Le segreterie studentɜ ricoprono un ruolo primario di interfaccia tra la componente studentesca e l’istituzione universitaria. In quest’ottica spingiamo fortemente per il prolungamento dell’orario di apertura, così da garantire a tuttɜ la possibilità di usufruire dei servizi offerti in maniera agevole ed efficace. Inoltre, considerata l’importanza della segreteria nello svolgimento di pratiche burocratiche e reperimento di informazioni, riteniamo d’obbligo che ogni decentrata venga dotata di tale servizio.

Riteniamo che i requisiti di merito per l’accesso al bando collaborazioni part-time debbano essere aboliti e che, conseguentemente, la partecipazione allo stesso debba essere estesa anche alla componente studentesca iscritta al primo anno. Chiediamo inoltre che allɜ studentɜ si renda disponibile a svolgere mansioni in una sede diversa da quella di appartenenza, venga effettivamente comunicata la modalità di rimborso della spesa inerente alla trasferta. Per poter garantire una corretta scelta delle posizioni disponibili da ricoprire, si chiede che venga effettuato un orientamento in merito, al fine di fornire alla componente studentesca tutte le informazioni necessarie per svolgere il proprio compito. Pensiamo, inoltre, che vista l’ampia richiesta di accesso al bando debba essere aumentato il numero complessivo di ore finanziate con un conseguente aumento del numero di contratti. Questo permetterebbe di assegnare alla componente studentesca che ne fa richiesta mansioni attualmente non svolte (es. sorveglianza aule studio).

La suddivisione delle mansioni svolte dai tutor delle diverse facoltà permette una migliore organizzazione del lavoro. Tuttavia riteniamo necessario introdurre la figura di “tutor di supporto per componente studentesca internazionale”, che possa guidare la componente studentesca che riscontra difficoltà con la lingua italiana all’interno dell’Ateneo e che possa fungere da supporto per questa.

Il Centro di Supporto per l’Apprendimento delle Lingue è una risorsa indispensabile per il miglioramento delle conoscenze linguistiche. In un contesto globale in cui l’apprendimento delle lingue ha acquisito una centralità sempre maggiore, la possibilità di accedere gratuitamente a corsi di lingua rappresenta un passo importante per consentire a tuttɜ di sviluppare al meglio le proprie conoscenze. Oltre ad una distribuzione omogenea dei corsi e ad una riorganizzazione più ragionata degli orari, chiediamo che l’Ateneo provveda a fornire ogni decentrata di una stanza adibita allo CSAL.

Il Centro Universitario Sportivo promuove la pratica dell’attività sportiva, gestendo gli impianti sportivi dell’università. Riteniamo che il servizio offerto sia essenziale per il benessere fisico e psicologico della componente studentesca, e pertanto che questo debba essere accessibile a tuttɜ. In quest’ottica si propone la gratuità della visita medica sportiva necessaria allo svolgimento delle attività all’interno delle strutture predisposte. Inoltre, crediamo che il centro e le sue strutture debbano essere raggiungibili facilmente con mezzi pubblici anche negli orari serali, e che quindi debba essere potenziato il servizio di trasporto pubblico che colleghi le strutture alle altre zone della città. 

Per quanto riguarda le convenzioni stipulate con altri enti, crediamo che debbano essere abbassati i prezzi attualmente previsti per alcuni corsi in particolare, dando effettivamente una scelta più economica alla componente studentesca rispetto alle altre strutture cittadine.

Considerando che lo sport rappresenta un potente strumento per migliorare la salute fisica e mentale, di socializzazione e crescita, pensiamo che i servizi offerti dal CUS debbano essere maggiormente diffusi su tutti i canali di comunicazione dell’Ateneo.

ATENEO TRANSFEMMINISTA: 

In seguito all’istituzione dello Sportello Antiviolenza, volto ad assistere la componente studentesca soggetta a bullismo, violenza o abusi, riteniamo determinante ampliare il servizio, attualmente solo virtuale, anche in presenza, al fine di fornire un supporto maggiore. Contestualmente, riteniamo indispensabile che l’Ateneo realizzi e promuova con tutti i mezzi a sua disposizione campagne di sensibilizzazione in merito, oltre che cicli di eventi improntati alla trattazione di tali tematiche, così da poterne approfondire le varie sfumature.  E’ altresì necessaria una migliore pubblicizzazione di tutti questi servizi, prestando particolare attenzione alla figura della Consigliera di Fiducia.

In seguito all’installazione di erogatori di dispositivi di igiene mestruale gratuiti all’interno dei bagni dell’ateneo, ci impegniamo ad assicurare il mantenimento di tale servizio, e a premere per l’ampliamento anche in tutte le strutture in cui manca e in tutte le sedi decentrate.

Nel contesto universitario, come studentɜ, il congedo mestruale assume un valore diverso da quello che ha nell’ambiente lavorativo. 

Questa pratica, in sostanza, permette alle persone con cicli mestruali dolorosi, dismenorrea e malattie legate al ciclo mestruale di assentarsi dal lavoro fino a 3 o 5 giorni al mese, senza la richiesta di permessi di malattia. Difatti, con la presentazione di un certificato medico che attesti una patologia o dismenorrea, non è necessario fare richiesta ogni mese, a differenza di ciò che avviene con un permesso di malattia.

Crediamo che nel contesto universitario questa pratica risulti fondamentale nelle casistiche di corsi a frequenza obbligatoria, dove dunque le assenze saranno giustificate di default, nel caso dei tirocini e per la richiesta di posticipo di un esame.

Tale possibilità, già presente nel regolamento del nostro Ateneo, risulta ancora macchinosa e richiede la presentazione di innumerevoli certificati, soprattutto di natura medica, che spesso si rivelano difficili da reperire e richiedono tempistiche molto lunghe, oltre che prezzi elevati. Chiediamo all’Ateneo che queste pratiche vengano snellite, permettendo la presentazione di un’autocertificazione.

L’agevolazione di questa pratica permette inoltre un notevole alleggerimento emotivo in un contesto in cui non sempre lɜ studentɜ hanno il supporto della famiglia.

ATENEO ACCESSIBILE 

Per essere davvero a misura di studentɜ, l’Ateneo deve concentrare tutti i suoi sforzi affinché il principio di accessibilità sia concretamente garantito a tuttɜ. Come lista di rappresentanza, in questi anni ci siamo battuti per far sì che tutte le esigenze venissero ascoltate. Mantenendo fede a questo spirito, ci impegniamo a metterci al servizio della componente studentesca con disabilità al fine di fare da cassa di risonanza per le istanze che essa esprime.

La fruibilità delle strutture universitarie non può in alcun modo essere trascurata, pertanto proponiamo l’istituzione di un monitoraggio sulle condizioni di accessibilità che si concretizzi nella produzione di una documentazione accessibile a tuttɜ. Inoltre, sarebbe auspicabile creare strumenti attraverso i quali la popolazione studentesca con disabilità possa restituire feedback sul grado di accessibilità.

Chiediamo che, allo scopo di garantire strutture confortevoli e accessibili, vengano effettuati interventi mirati all’abbattimento di tutte quelle barriere che limitano l’esperienza universitaria dellɜ studentɜ con disabilità. In particolare risulta fondamentale prevedere rampe, percorsi tattili, targhe Braille per permettere uno spostamento agevole all’interno degli spazi universitari, e una maggiore attenzione all’effettiva accessibilità dei servizi igienici e delle postazioni presenti nelle aule e negli spazi studio.

Ribadendo l’importanza che riveste l’erogazione della didattica in presenza per garantire la massima qualità, riteniamo che in caso di disabilità o malattie che ostacolino la frequenza delle attività didattiche debba essere garantita la possibilità di accedere alle lezioni anche in modalità telematica asincrona. Il materiale didattico di supporto fornito digitalmente, fatto di skill pills, materiale di approfondimento, test di autovalutazione, lezioni registrate, deve essere garantito e aggiornato nell’ottica di fornire un servizio di qualità.

Vogliamo che la componente studentesca che si rende disponibile per il supporto allo studio della componente studentesca con DSA venga adeguatamente formata attraverso un percorso garantito dall’università mediante il quale acquisire le competenze necessarie per offrire un supporto efficace, tarato sull’individuo e consapevole. Crediamo che la formazione sia imprescindibile per offrire un supporto che parta dal seguire le lezioni insieme, passando per l’aspetto motivazionale, fino all’attività di ricerca del materiale e preparazione individuale all’esame.  In quest’ottica chiediamo l’istituzione di un apposito “Bando DSA”.

ATENEO SOSTENIBILE 

L’università ha un ruolo educativo cruciale nella sensibilizzazione e nella costruzione di una comunità orientata a un modello di vita più sostenibile, a partire dall’ambiente accademico e culturale. Ha inoltre il dovere di vivere concretamente gli impegni ambientali e sociali implementando scelte coerenti nei luoghi dell’ateneo. Il nostro impegno per rendere gli spazi universitari responsabili verso questi temi è costante e fondamentale. Chiediamo che l’ateneo rivesta un ruolo primario nella transizione verso uno sviluppo sostenibile per la comunità di riferimento, con l’obiettivo di promuovere consapevolezza e impegnarsi attraverso le azioni di mitigazione e adattamento praticabili.

L’Ateneo, come luogo del sapere, ha la responsabilità di integrare, ove possibile, sempre più la tematica della sostenibilità all’interno della didattica dei vari corsi di laurea e sensibilizzare con attività ed eventi aperti anche la cittadinanza su tale tema. Suggeriamo di monitorare tale obiettivo tracciando il numero di corsi di studio che trattano tali tematiche e quello degli eventi organizzati.

Si tratta di uno strumento che unifica e struttura l’impegno dell’ateneo in una strategia di sostenibilità di lungo termine. Contiene la pianificazione strategica pluriennale inerente alla sostenibilità ed è finalizzato ad esplicitare la propria:

  1. Strategia di sostenibilità
  2. Gli Obiettivi
  3. Il necessario alla realizzazione della strategia fissando target, timing e modalità di perseguimento di obiettivi misurabili .

Tale documento permette di unire l’aspetto economico, sociale e ambientale, tramite la gestione responsabile delle risorse, promozione della formazione sui temi della sostenibilità, promozione dell’attività di ricerca, coinvolgimento del territorio nelle azioni per la sostenibilità. Risulta, pertanto, assolutamente necessaria l’implementazione di questo strumento.

L’attuale rendicontazione sulla materia è inserita all’interno del Bilancio Integrato UNIVPM. Proponiamo la rendicontazione di un apposito bilancio di sostenibilità dell’ateneo per favorire la fruizione e la trasparenza delle informazioni inerenti i temi della sostenibilità. La sempre maggiore attenzione della popolazione verso questi temi deve muovere l’ateneo verso uno approccio comunicativo chiaro che garantisca documentazione reperibile e comprensibilità.

L’approvvigionamento energetico dell’ateneo deve sempre più muoversi verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e pulite. Muoversi verso una transizione energetica è prerogativa per vivere in maniera coerente gli impegni verso modelli di sviluppo sostenibile.

In qualità di rappresentanti della componente studentesca, negli ultimi anni abbiamo ribadito la necessità di installare erogatori d’acqua che consentano all’intera utenza universitaria di usufruire gratuitamente di acqua pulita, riducendo drasticamente l’utilizzo di bottiglie di plastica. Abbiamo, inoltre, chiesto all’Università di distribuire borracce a tuttɜ lɜ studentɜ, come già fatto negli anni precedenti. Dallo scorso anno l’UNIVPM sta lavorando per reintrodurre le fontanelle all’interno del nostro Ateneo e l’obiettivo è quello di installare gli erogatori d’acqua nei diversi spazi dell’Ateneo presenti nella sede di Ancona entro l’estate 2024. Ci impegneremo per richiedere l’installazione delle stesse anche nelle sedi decentrate.

Il tema delle problematiche legate alla sostenibilità ambientale e sociale richiede uno sforzo coordinato e mirato da parte dell’Ateneo al fine di concentrare sforzi e risorse in maniera efficiente ed efficace. Pertanto chiediamo l’istituzione di un apposita commissione ambiente, ossia un gruppo di lavoro che programmi e coordini le azioni dell’Ateneo sulle politiche di sostenibilità ambientale e sociale. Crediamo che all’interno di questa commissione vengano istituiti dei gruppi di lavoro tematici composti da docenti, personale amministrativo e di ricerca e studentɜ. Inoltre, dovrà essere garantita la possibilità di invitare a far parte di tale gruppo anche altrɜ componenti con competenze specifiche adatte alle singole iniziative promosse. Tale commissione rappresenterebbe anche l’interlocutore istituzionale principale con cui interfacciarsi per la tematica ambientale.

Laddove il sistema di raccolta differenziata all’interno delle strutture di Ateneo sia frammentario e inefficiente, abbiamo proposto con un documento in consiglio studentesco di intervenire attraverso la creazione di apposite “isole uniche di raccolta”, nelle quali sia possibile differenziare ogni tipologia di rifiuto. Tali punti raccolta risultano, allo stato attuale, essere necessari in tutte le strutture di Ateneo. Chiediamo di prevedere l’installazione in prossimità dei cestini, a livello di Ateneo, di cartelli informativi, in lingua italiana ed inglese, su pratiche di corretta raccolta differenziata e di cartelli informativi su casi particolari di corretta raccolta (es. scontrini, bicchieri per il caffè), al fine di sensibilizzare ad un corretto smaltimento dei rifiuti. Abbiamo inoltre proposto la previsione di un punto di raccolta pile all’interno di ogni Facoltà.

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Negli ultimi anni quello dell’internazionalizzazione è stato un tema centrale per il nostro Ateneo e fondamentale per il corpo studentesco, nell’ottica di una società in continuo cambiamento e sempre più globale. Molti sono i progetti presenti e i bandi a cui lɜ studentɜ e le possono partecipare nei vari stadi del proprio percorso universitario. 

Crediamo sia necessario che la struttura di supporto a queste esperienze sia il più completa e solida possibile: perché tutta la componente studentesca possa sviluppare la giusta consapevolezza circa le proprie opportunità a riguardo, ci impegneremo per fare in modo che le relative informazioni siano il più chiare possibile e facilmente reperibili. Allo stesso modo, le procedure burocratiche correlate dovranno essere rese più fluide.

Risulta fondamentale che il nostro Ateneo si impegni ad intraprendere collaborazioni e partnership internazionali con Università, Enti e strutture che si impegnino nell’abbattimento di ogni divario economico e sociale tra i paesi, che promuovano la collaborazione internazionale e l’autodeterminazione dei popoli. 

Riteniamo che la cultura debba essere strumento di equità, e ci impegniamo affinché il nostro Ateneo sia strumento di unione, e non delle politiche belliche che ogni giorno campeggiano nel dialogo pubblico.

Viste le difficoltà logistiche e burocratiche che ogni anno lɜ studentɜ stranierɜ si trovano a dover affrontare (pratiche e documentazione per l’immatricolazione, reperimento di un alloggio, rinnovo del permesso di soggiorno, reperimento dei documenti per la tassa personalizzata, materiale necessario all’immatricolazione, assistenza sanitaria…), crediamo sia necessario che la componente studentesca straniera dell’Ateneo sia adeguatamente seguita e coadiuvata nel gestire queste pratiche, specie perché molte procedure riportano ancora esclusivamente diciture in lingua italiana. 

Pertanto, chiediamo che tutta la modulistica, le comunicazioni, i banner, le procedure pre-compilate vengano tradotte in lingua inglese al fine di assicurare lo svolgimento delle pratiche in modo agevole.

Inoltre, è ormai evidente la necessità di garantire qualunque comunicazione, specie quelle  urgenti, e la segnaletica all’interno delle strutture, anche in lingua inglese, al fine di assicurare l’adeguata comprensione delle informazioni. Ci impegneremo affinché vengano resi noti e comunicati contatti e nominativi del personale deputato a orientare la componente studentesca straniera.

Chiederemo, inoltre, di destinare personale e spazi di ricevimento all’interno delle segreterie alla componente studentesca internazionale, per offrire un servizio di accoglienza e di accompagnamento alle varie procedure. Parallelamente, ove possibile, chiediamo che vi sia uno snellimento degli iter burocratici, affinché lɜ stessɜ studentɜ stranierɜ siano incentivatɜ ad iscriversi e a permanere presso il nostro Ateneo. Risulta essenziale che l’Ateneo si impegni a rafforzare i rapporti con le strutture e gli enti competenti, in maniera tale da proporre soluzioni efficaci e nel più breve tempo possibile in merito a quanto concerne la vita universitaria della componente studentesca internazionale ed extra-UE.

Reputiamo necessario ampliare le mete previste, riservando particolare attenzione alla qualità e all’attrattività di queste, in modo da permettere a coloro che partecipano al progetto di poter vivere un’esperienza di effettiva qualità. Vista la domanda elevata, riteniamo sia indispensabile aumentare il numero di borse disponibili e le convenzioni con gli Atenei, che attualmente non appaiono proporzionate al numero di iscrittɜ agli specifici corsi di laurea. Per quanto riguarda le pratiche burocratiche obbligatorie per la partecipazione al bando, si sottolinea quanto queste risultino ancora macchinose e complesse, spesso creando ostacoli alla stessa partecipazione: chiediamo lo snellimento di questi iter e una maggiore formazione e disponibilità degli uffici amministrativi e dellɜ referenti di Facoltà.

È necessario creare un servizio di supporto all’organizzazione della propria permanenza, sia attraverso gli uffici, che mettendo in contatto studentɜ che hanno già vissuto l’esperienza Erasmus con coloro che si recheranno nelle sedi estere nell’anno di validità del bando. È impellente la necessità di prevedere sportelli fisici afferenti all’International Relations Office per il supporto della componente studentesca, sia outgoing che incoming. In particolare, ciò risulta necessario nell’ottica di diminuire i tempi di risposta da parte degli uffici e mettere in contatto studentɜ e uffici, assicurando la veridicità delle informazioni fornite. In quest’ottica, non si può prescindere dall’istituzione di un bando di collaborazioni part-time riservato allɜ studentɜ che hanno svolto un periodo di mobilità, in modo da affiancarlɜ a coloro che stanno svolgendo le pratiche per la partecipazione al bando, per la partenza e per la convalida. In particolare, è necessario permettere alla componente studentesca outgoing di mettersi in contatto con studentɜ che già hanno svolto un periodo di modalità nella stessa sede.

Infine, esigiamo una maggiore trasparenza per quanto riguarda il sistema di valutazione e le tabelle di conversione dei voti, in modo tale da permettere una completa comprensione e migliore organizzazione delle attività didattiche da sostenere all’estero.

La possibilità di poter svolgere un periodo di tirocinio all’estero, durante il corso degli studi o post-laurea, consente alla componente studentesca di ampliare il proprio bagaglio culturale e professionale attraverso esperienze formative che permettano di confrontarsi con un mondo sempre più globalizzato. Ci impegneremo affinché siano ulteriormente aumentati i finanziamenti, così da accrescere il numero di borse ed aumentarne la consistenza . Chiediamo, inoltre, l’implementazione del servizio di supporto alla stipula di nuovi accordi internazionali con Atenei ed Enti esteri, al fine di promuovere al meglio la cooperazione accademica in ambito didattico-scientifico. Fondamentale sarà estendere il bando a tutti i corsi di laurea, indistintamente dall’indirizzo. Anche in questo caso risulta necessaria l’apertura di uno sportello fisico per il supporto a chi è interessatǝ a partecipare a questi progetti.

Alla luce della forte richiesta certificati in lingua inglese per poter partecipare a bandi o progetti internazionali (ad esempio, lo stesso progetto Erasmus) riteniamo doveroso che l’Università garantisca, in tempi utili, il rilascio di questi ultimi (alcuni esempi possono essere certificato di iscrizione, esami sostenuti, ecc…).

Nell’ambito dell’internazionalizzazione l’opportunità di ottenere un doppio titolo che comporta il rilascio di un titolo di Laurea riferito sia alla propria Università italiana, sia ad un’università straniera “associata” è sicuramente un buon punto di partenza. Attualmente però questa possibilità è appannaggio solo di alcuni corsi in lingua.

Chiediamo che l’Ateneo stipuli maggiori accordi, in modo da ampliare i corsi in cui è possibile ottenere il doppio titolo, affinché tuttɜ lɜ studentɜ possano fruire di questo servizio.

Contestualmente, è necessario pubblicizzare questa opportunità in maniera completa nelle attività di orientamento in entrata.

Elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca negli organi di Facoltà e di Ateneo

Sticky post

Il 14, 15 e 16 maggio si terranno le elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca negli organi di Facoltà e Ateneo.

Le elezioni della rappresentanza studentesca sono un momento di fondamentale importanza in cui lз studentз possono scegliere direttamente coloro che andranno a rappresentarlз per i due anni successivi.

Come lista Gulliver – Sinistra Universitaria, il nostro impegno è quello di continuare a lottare per permettere ad ogni singolə studentə di godere di un reale diritto allo studio sotto ogni punto di vista. Accessibilità e libertà di scelta del proprio percorso, didattica di qualità, spazi adeguati e sicuri su misura di studentə.

ALLE ELEZIONI DEL 14, 15 E 16 MAGGIO VOTA GULLIVER LISTA 1!

Programma per il Diritto allo Studio Universitario

ELEZIONI STUDENTESCHE 29, 30 NOVEMBRE E 1 DICEMBRE.

IMMAGINA, REALIZZA, MIGLIORA!

VOTA GULLIVER LISTA 1!

Il DM 1320/2021 prevede un miglioramento dei benefici a favore della componente studentesca, ma non deve rappresentare un intervento fortuito e spot ma il punto di partenza per un reale impegno da parte delle istituzioni in materia di diritto allo studio.

Riteniamo, infatti, che l’attenzione rivolta nei confronti delle tematiche inerenti al diritto allo studio sia ancora insufficiente a garantire l’accesso all’istruzione universitaria a tutti e tutte. Infatti, la scarsa considerazione di cui soffre tale tematica, è fortemente dannosa per tutto il Paese considerando che incide direttamente sulla formazione di coloro che hanno in mano il futuro del Paese. Pertanto continueremo a richiedere che vengano effettuati adeguati investimenti per il miglioramento dei servizi erogati dall’Ente Regionale per il Diritto allo Studio.

GRADUATORIE

Nel corso degli anni si ripresentano sempre problemi inerenti ai tempi di pubblicazione delle graduatorie per l’erogazione delle borse di studio e della consegna delle chiavi per accedere agli alloggi. Nonostante i tentativi di risolvere tali disagi, redigendo diverse graduatorie, questi non bastano ad eliminare le difficoltà che si trova a fronteggiare la componente studentesca borsista. Infatti, soprattutto per quanto riguarda il bando alloggio, una problematica è quella che riguarda l’assegnazione dei posti letto, che può avvenire fino alla pubblicazione della graduatoria definitiva, che avviene in tempi decisamente troppo lunghi per poter prendere un alloggio a pagamento da privati in caso di mancata assegnazione. Inoltre, proprio a causa di questo disservizio, gran parte della componente studentesca prende una camera in affitto a pagamento invece di aspettare di risultare beneficiaria dell’alloggio gratuito, proprio per il timore di non ottenere il servizio o per la necessità di risiedere nella città dal periodo di inizio delle lezioni. Risulta quindi necessario anticipare l’uscita delle graduatorie per l’assegnazione delle borse di studio e dei posti letto, al fine di garantire a tutta la componente studentesca di accedere agevolmente ai servizi previsti dal bando e di evitare che ci siano camere sfitte all’interno degli studentati.

STUDENTATI

Gli studentati allo stato attuale versano in una condizione problematica: a seguito della chiusura delle strutture in Via Lambro e Via Saffi, avvenuta ormai da diversi anni, le strutture presenti non riescono a soddisfare la domanda di posti letto da parte dei numerosi studenti e studentesse che fanno richiesta per l’alloggio all’ERDIS.

Tale carenza di posti è stata parzialmente tamponata dall’apertura dello studentato del “Buon Pastore”, risalente a 3 anni fa. Tuttavia la struttura in questione manca di servizi necessari come locali adibiti al servizio di lavanderia. É fondamentale che in ogni struttura siano rispettati degli standard minimi sia per i servizi sia per gli spazi. Gli studentati non sono da considerare dei meri dormitori, ma spazi in cui la componente studentesca possa avere tutti i comfort necessari nelle normali abitazioni.
A seguito dell’apertura di un nuovo studentato, sono divenute sempre più evidenti le differenze nella qualità dei servizi presenti fra i diversi alloggi all’interno della medesima città: reputiamo ingiusto che a studenti e studentesse afferenti allo stesso ente tali servizi siano erogati in modo diverso.

Pertanto chiediamo che in tutti gli studentati siano migliorate le condizioni dei servizi, così che siano presenti e fruibili in egual modo da studenti e studentesse di tutte le residenze universitarie.
In primo luogo, ci sono servizi indispensabili che devono essere garantiti a priori:

  • Igiene: nel corso dell’emergenza dovuta al COVID-19 il servizio di pulizia e sanificazione nelle strutture è stato migliorato. Chiediamo che la qualità del servizio non sia ridotta rispetto al livello corrente neanche in un futuro post-pandemia, in quanto studenti e studentesse hanno il diritto di vivere in un ambiente sano e dignitoso. D’altronde sarebbe utile ristrutturare gli spazi di utilizzo per l’igiene visto che versano in condizioni poco ospitali;
  • Servizio Lavanderia: attualmente il servizio di lavanderia non è presente in tutti gli studentati, soprattutto nel plesso di Brecce Bianche e Buon Pastore dove occorre effettuare dei miglioramenti e nel plesso Bartolo, nella quale è totalmente assente. Inoltre occorre considerare l’inadeguatezza del servizio di manutenzione e fruizione. Chiederemo e ci impegneremo per ottenere un implemento del servizio in tutte le residenze dove attualmente questo è carente e un miglioramento dove è già presente, a partire dalla rimozione dell’utilizzo del gettone.
  • Sicurezza e assistenza: data la conformazione strutturale degli studentati che, eccetto il Buon Pastore, non presentano un ingresso unico con un punto informativo e di assistenza, chiediamo che venga istituita una portineria con la stessa funzione anche in tutti gli altri studentati. La sua presenza infatti, andrebbe a risolvere numerose problematiche relative sia alla sicurezza delle strutture sia all’assistenza nei periodi in cui risulti impossibile contattare l’ente, anche per interventi che richiedano una certa tempestività. Sempre al fine di garantire una maggiore sicurezza, chiederemo di sostituire gli ingressi e le porte principali degli edifici;
  • Mobilio: una problematica emersa anche all’interno degli studentati più recenti è quella relativa all’inadeguatezza e a volte carenza del mobilio, che deve necessariamente essere migliorata per far fronte alle necessità di ogni residente. In modo particolare è inconcepibile che per appartamenti destinati ad ospitare 6 persone il mobilio sia identico a quelli adibiti ad ospitarne 4. Per tale motivo, riteniamo  che per appartamenti più grandi sia doveroso installare un adeguato numero di mobili, adatti a contenere in maniera ottimale riserve alimentari e oggetti di varia natura di proprietà di tutti gli studenti e le studentesse all’interno della struttura;
  •  Wi-Fi: negli ultimi due anni sono stati installati modem Wi-Fi dove erano necessari, ma nonostante ciò il servizio può e deve essere migliorato ulteriormente, dato che i router non riescono a gestire la connessione di molti dispositivi e in caso di malfunzionamenti la manutenzione non è tempestiva. La qualità della connessione deve essere adeguata all’attività didattica svolta dalla componente studentesca. Inoltre, dovrebbe essere rimosso il proxy che blocca la navigazione sulle applicazioni degli smartphone o pc. Numerosi disagi, soprattutto negli ultimi anni, sono legati all’erogazione delle credenziali di accesso alla rete; per ovviare a questo problema si potrebbe chiedere una convenzione con l’università per accedere a tale servizio con le credenziali di Ateneo;
  • Alloggi Sfitti: data la crisi abitativa presente in questo periodo, una soluzione opportuna sarebbe quella di assegnare gli alloggi non occupati, agli studenti e studentesse idonei per reddito, che però non risultano vincitori della borsa di studio per motivi di merito.
Oltre ai punti precedenti risulta evidente la necessità di ulteriori servizi alla componente studentesca borsista al fine di garantire un diritto allo studio a 360 gradi.
  •  Servizio stampe: nel corso degli ultimi anni è stato disattivato il servizio di stampe gratuito messo a disposizione dall’Ente, servizio indispensabile che riteniamo sia necessario reinserire, in maniera tale da renderlo nuovamente disponibile a studenti e studentesse borsisti e non. Pertanto reputiamo debbano essere predisposti servizi stampe all’interno dei locali dell’ente e, dove questo non risulti possibile, debba essere stipulata una convenzione con cartolerie o copisterie nei pressi di ogni polo universitario e sede decentrata;
  •  Comunicazione: al fine di permettere una maggiore comunicazione tra l’ERDIS e gli studenti borsisti, è necessario che l’ente si doti, oltre al sito internet, di canali e account social ufficiali accessibili agli studenti, in modo da garantire la possibilità di comunicazioni immediate in caso di eventuali problematiche;
  •  Accesso alla cultura: chiediamo che venga ripristinata e ampliata la possibilità di partecipare alle iniziative locali quali spettacoli teatrali, concerti, mostre e musei ed eventi culturali, tramite convenzioni o biglietti gratuiti erogati dall’ente regionale per il diritto allo studio in convenzione con il Comune di Ancona;
  •  Tampon box e distributori di preservativi: chiediamo che, così come proposto all’Ateneo, di installare distributori di assorbenti e di preservativi all’interno dei bagni delle strutture. Riteniamo inoltre che debbano essere erogati gratuitamente.

BANDO

Come Lista di rappresentanza studentesca che difende il Diritto allo Studio riteniamo necessario che il  bando per accedere alle borse di studio debba privilegiare i criteri di reddito rispetto ai criteri di merito. 

Non riteniamo il parametro del merito equo e valido per valutare se uno studente o una studentessa debba avere un finanziamento per poter accedere agli studi universitari: richiediamo un abbassamento di tali criteri andando a garantire un ampliamento dell’accesso alla borsa di studio. Seppur apprezzabile il miglioramento della pubblicizzazione del bando della borsa di studio, riteniamo che questa non sia ancora sufficiente: essere a conoscenza della possibilità di poter fare domanda per la borsa di studio incentiva e permette agli studenti e alle studentesse di intraprendere un percorso di studio, seppur in difficoltà economica.

Proprio per questo, chiediamo che il bando venga sponsorizzato maggiormente e che venga reso di facile comprensione. Numerosi sono anche gli studenti e le studentese stranieri che fanno richiesta per la borsa di studio, e per rendere il bando più fruibile pensiamo che questo debba essere tradotto nelle lingue straniere più comuni. Per risolvere i problemi relativi ai documenti richiesti a studenti e studentesse con redditi esteri, chiediamo di attivare un front office per andare incontro alle difficoltà che possono crearsi: è dunque necessario che il front office e l’ente, nella loro totalità, siano informati sulla documentazione necessaria che la componente studentesca straniera deve presentare per fare domanda e su come quest’ultima possa reperire il tutto, in base alla loro provenienza e alle differenze nella documentazione che i vari paesi sono in grado di erogare.

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Analizzando il bando sono diverse le modifiche che andrebbero apportate:

  •  ripristinare il contratto dell’alloggio a 12 mesi e non più 10, in modo che studenti e studentesse abbiano la possibilità di usufruire della residenza dell’Erdis anche nei mesi estivi per completare le attività didattiche;
  •  innalzamento della soglia ISEE per richiedere la borsa di studio fino a 23.650, al fine di equipararla alla soglia massima nazionale e uniformarla alle soglie ISEE degli altri enti del diritto allo studio;
  • introdurre l’azzeramento di carriera anche per studenti e studentesse che effettuano un passaggio di corso e non solo per chi rinuncia agli studi.
  • Implementare un form nella domanda di borsa di studio in cui studenti e studentesse richiedenti l’alloggio possano esprimere le loro esigenze e necessità di collocazione all’interno degli studentati.
  • revisione di tabelle di merito per il corso di laurea in medicina e chirurgia: entro il 10 agosto non è possibile effettuare l’esame di tirocinio, pertanto quei CFU non vengono conteggiati, e di conseguenza, non è possibile ottenere la borsa di studio se non si hanno completato tutti gli esami dell’A.A. entro la sessione estiva. Ciò crea una grossa differenza rispetto alle altre facoltà.

TRASPORTO

Per gli studenti borsisti è necessario che i servizi di trasporto urbano ed extraurbano siano gratuiti.

Per i borsisti pendolari in particolare è importante che sia gratuito il servizio per l’intera tratta dalla propria residenza alla sede universitaria a cui sono iscritti. Il tutto per permettere un’ampia accessibilità non solo ai locali universitari e alle residenze ma per una reale fruizione degli spazi cittadini, cosicché anche la componente fuori sede e pendolare abbia la piena capacità di vivere il capoluogo dorico.

MENSE

La gestione delle mense universitarie presenti nel territorio marchigiano dovrebbe essere affidata esclusivamente all’ERDIS, quindi non devono esserci convenzioni con privati e il servizio non può essere considerato soddisfatto con la stipulazione di convenzioni con aziende di ristorazione terze. Pertanto chiediamo che ogni presidio dell’ERDIS preveda un servizio mensa gestito interamente dall’ente, per garantire una certa uniformità e affidabilità sul servizio di ristorazione offerto.

  • Inoltre, non può essere trascurata la qualità del cibo che viene somministrato alla componente studentesca. A tal proposito, chiediamo che ci sia la possibilità di scegliere all’interno di un’ampia gamma di prodotti che permetta all’intera componente studentesca di usufruire di un servizio di ristorazione adeguato alle proprie esigenze alimentari. Perciò, continueremo a controllare che sia sempre garantita la possibilità di consumare un pasto completo che sia privo di glutine, privo di lattosio, kosher, halal, vegan e che venga riposta particolare attenzione nei confronti dei prodotti che contengono allergeni. 
  • La mensa universitaria del Polo di Torrette è, al momento, l’unica che rimane chiusa durante l’orario della cena, provocando enormi disagi alla componente studentesca che abita nella zona di Torrette, che si trova costretta a doversi recare in centro negli orari serali per poter consumare un pasto che dovrebbe essere garantito dal bando ristorazione. Pertanto chiediamo che venga garantita l’apertura serale del suddetto polo per garantire a tutta la componente studentesca gli stessi servizi, senza disparità. In aggiunta all’apertura serale si deve garantire la possibilità di prendere pasti d’asporto in tutte le strutture ERDIS considerando che questo servizio, al momento, è erogato solo nella mensa di Via Matteotti (Economia).
    • Inoltre, dovrebbe essere garantita la possibilità di usufruire del servizio ristorazione anche durante il weekend, che non deve essere erogato esclusivamente nella mensa di Via Matteotti ma anche in quella in Via Tenna (Torrette) e Via Pirandello(Ingegneria), soprattutto considerando la riduzione del servizio di trasporti locale, che ostacola gli spostamenti all’interno della città dorica. Un altra possibilità che deve essere garantita è quella di poter prendere a cena l’asporto per il pranzo del giorno seguente, in modo da poterlo portare in università senza doversi recare in mensa durante la pausa pranzo e diminuire le code che si creano in quegli orari.
    • Una soluzione per rendere più agevole l’accesso al servizio ristorazione durante la pausa pranzo, può essere quella di poter prenotare il pasto tramite l’app dell’ERDIS. Infatti, tale misura consentirebbe al personale che lavora in mensa di preparare i pasti in misura della richiesta da parte della componente studentesca, riducendo le lunghe code che si creano negli orari di punta ed evitando sprechi di cibo. Sarebbe opportuno, inoltre, rimodulare gli orari in cui le mense sono operative in base ai dati di affluenza. Per agevolare ulteriormente la componente studentesca, si dovrebbe garantire almeno 1 ora e mezza di pausa pranzo per ogni Facoltà e Dipartimento, in modo da non dover consumare il proprio pasto di fretta o con il timore di arrivare tardi a lezione.

SEDI DECENTRATE

È importante che l’ERDIS, ente che eroga servizi a studenti e studentesse borsisti di tutte le università marchigiane, tenga conto di tutte le sedi universitarie presenti sul territorio regionale.
Per tale ragione chiediamo che tutti i servizi siano garantiti e che vengano istituiti nelle sedi decentrate dove non sono previsti, così da mantenere uniforme la qualità degli stessi, quali alloggi, mense e assistenza sanitaria.
Qualora ci sia una mancanza temporanea di suddetti servizi, è opportuno che si stipulino convenzioni a vantaggio della componente studentesca con tutti gli enti in grado di sopperire ad essa.

In particolare, per la sede decentrata di San Benedetto del Tronto non beneficia di studentati a disposizione della componente studentesca. L’area litorale, inoltre, soprattutto nei periodi estivi si trasforma in ambita meta turistica, che vede i canoni di locazione, degli appartamenti affittati dalla componente studentesca, aumentare spesso del triplo la propria consistenza. Non è infrequente che gli stessi contratti vengano proposti alla componente studentesca con un termine tassativo antecedente rispetto alla fine delle lezioni e della sessione estiva d’esami, per poter destinare l’alloggio a casa vacanze a prezzi più alti. Tutto ciò, quindi, costringe la componente studentesca a dover sostenere ingenti costi sia per le locazioni, sia per il trasporto una volta terminato il contratto, soprattutto se fuori sede. Per tutte queste motivazioni si richiede la costruzione o l’acquisizione di edifici da adibire a studentato. In aggiunta, non esiste un servizio mensa. La convenzione con un esercizio di zona attualmente attivata dall’ERDIS risulta troppo lontana dalla facoltà, a fronte di spesso una pausa pranzo, tra una lezione e l’altra, contenuta nei tempi. Ci battiamo da sempre perché tutti la componente studentesca possano accedere a pari condizioni di servizio; per questo motivo si ritiene di vitale importanza l’istituzione di una mensa universitaria anche per la sede distaccata. Qualora l’attivazione dovesse richiedere tempi lunghi, risulterebbe necessario, nel frattempo, attivare convenzioni con esercizi più alla portata di studenti e studentesse presenti nei pressi della facoltà stessa e raggiungibili dall’ERDIS.

FUORI SEDE

Una delle esigenze che la componente studentesca fuori sede sente maggiormente è quella di avere la garanzia di poter accedere a servizi essenziali come quello alla sanità. Spesso però, per tali studenti e studentesse, risulta difficile servirsi delle strutture pertinenti all’ambito sanitario.

Pertanto chiediamo che sia facilitato l’accesso alla figura di medico di base, istituendo nuove convenzioni e in tutte le sedi del nostro ateneo, oltre all’istituzione di figure quali dentista, oculista, ginecologo, il tutto in maniera totalmente gratuita, al fine di poter fornire la piu ampia disponibilità di servizi sanitari.

In aggiunta all’aspetto economico, sarebbe opportuno rivolgersi a figure specializzate nel settore che possano mettersi a disposizione della componente studentesca, così da garantire un servizio di qualità.

Programma di Ateneo

ELEZIONI STUDENTESCHE 29, 30 NOVEMBRE E 1 DICEMBRE.

IMMAGINA, REALIZZA, MIGLIORA!

VOTA GULLIVER LISTA 1!

Negli ultimi mesi abbiamo vissuto l’istituzione di un governo considerato come quello più a destra della storia della Repubblica Italiana. Abbiamo assistito alla nascita di un Ministero denominato “Dell’Istruzione e del Merito” e abbiamo visto affidare l’incarico del Ministero dell’Università e della Ricerca ad una figura che ritiene essere il merito la “chiave di volta” del sistema di istruzione.

Questi eventi ci hanno spinto a porci domande su come il Diritto allo Studio e l’accesso all’universita possano essere declinati in contesto come quello attuale, caratterizzato da fattori che ostacolano la libera prosecuzione del percorso accademico. 

Elementi come didattica di qualità, valutazioni eque, servizi accessibili e una formazione completa rappresentano per noi dei punti cardine che in nessun modo si può continuare a trascurare.

Al fine di eliminare ogni ostacolo all’accesso all’istruzione fino ai massimi livelli e di vigilare sul rispetto dei diritti della componente studentesca, ci battiamo, sia a livello  nazionale che a livello locale, per riportare questi temi al centro del dibattito universitario e studentesco.

Quello allo Studio è un diritto costituzionale! Chiediamo che il nostro Ateneo, in primis, si adoperi per difenderlo e si faccia fautore di detti principi, impegnandosi per realizzarli.

In occasione delle elezioni per il rinnovo della Rappresentanza Studentesca, che si terranno il 29 e 30 Novembre e 1 Dicembre, come Lista Gulliver abbiamo elaborato un programma dedicato agli studenti e alle studentesse dell’UNIVPM, con il quale vogliamo illustrare la nostra idea di Università e gli obiettivi su cui intendiamo lavorare nei prossimi due anni di mandato.

DIDATTICA

Diversi anni fa, grazie al lavoro dei nostri e delle nostre Rappresentanti negli Organi Maggiori, siamo riusciti a far approvare la “Carta dei diritti e dei doveri degli studenti e delle studentesse”.

Continueremo a impegnarci affinché i diritti della componente studentesca, sanciti dalla Carta, vengano realmente rispettati, non solo attraverso la segnalazione delle eventuali violazioni, ma battendoci in prima persona affinchè gli articoli della stessa vengano inseriti all’interno dei regolamenti dell’Ateneo e delle singole Facoltà e Dipartimenti. Riteniamo, inoltre, che l’Università debba promuovere e diffondere questo importante documento, cosicché tutti gli studenti e le studentesse acquisiscano una maggiore consapevolezza durante il proprio percorso di studi: per questo motivo chiederemo all’Università di consegnare la suddetta Carta al momento dell’immatricolazione.

La didattica è la prima missione dell’Università: chiediamo impegno e finanziamenti per renderla completa, fruibile, interdisciplinare, digitale e volta alla formazione a tutto tondo delle figure professionali del futuro. 

Riportare il focus delle manovre di Ateneo sulla didattica risulta fondamentale in un contesto di cambiamento come quello che stiamo vivendo negli ultimi anni, affinché esse rispondano adeguatamente alle pressanti impellenze della componente studentesca e spingano un sempre maggior e migliore sfruttamento degli innovativi mezzi introdotti, i quali stanno rappresentando una svolta epocale nel percorso di accessibilità agli studi. Durante la pandemia da Covid-19 è emersa la necessità di rivalutare i metodi tradizionali di erogazione della didattica, per rendere questa accessibile a tutta la componente studentesca, includendo anche studenti lavoratori, studenti genitori, con problemi di salute o con difficoltà nell’effettuare spostamenti. Inoltre, l’implementazione di nuove piattaforme ha permesso di agevolare l’organizzazione dello studio per tutti gli studenti e le studentesse.

  • ACCESSO AI CORSI DI LAUREA: Come lista di rappresentanza ci siamo sempre battuti e battute per l’accesso libero all’Università, cercando di eliminare ogni ostacolo che sia d’impedimento per l’inizio di questo percorso, poiché consideriamo fondamentale come gli unici requisiti di accesso necessari debbano individuarsi nel diploma di scuola superiore e di laurea triennale. Riteniamo che i test attualmente presenti debbano trasformarsi in test puramente valutativi del livello di partenza del corso, in modo da poter strutturare gli insegnamenti in base alle esigenze effettive degli studenti e delle studentesse. Come previsto per la Facoltà di Ingegneria, in cui il test è puramente autovalutativo, si chiede che, anche per le altre Facoltà, gli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) non siano un ostacolo al prosieguo degli studi.
  • E-LEARNING: In seguito alla pandemia da Covid-19, che ha costretto il sistema universitario a riformulare la modalità di erogazione della didattica, sono state implementate e migliorate piattaforme che hanno permesso alla componente studentesca di poter accedere a materiale didattico di tipo alternativo, rispetto quello tradizionale, come, ad esempio, skill pills, materiale audio e video di supporto, presentazioni accompagnate da audio esplicativi ed ogni altra forma di strumento che, in generale, abbia permesso di accedere ai contenuti didattici da remoto e non strettamente attraverso la partecipazione alle lezioni in presenza. Quelli appena elencati sono strumenti che possono rivelarsi non solo utili, ma addirittura essenziali per tutti gli studenti e le studentesse impossibilitati a partecipare alle lezioni in presenza per motivi economici, lavorativi e di salute. Chiediamo, pertanto, che questo tipo di materiale, fornito durante il periodo di emergenza, continui ad essere prodotto e messo a disposizione; riteniamo che la presenza di tali contenuti non influisca pesantemente sulla partecipazione alle lezioni frontali. Crediamo che tali modalità didattiche innovative siano, appunto, una risorsa fondamentale per chi non può partecipare in presenza e che, quindi, si troverebbe privato degli strumenti necessari per uno studio agevole e di qualità, in assenza di tale materiale di supporto. Risulta necessario estendere l’accessibilità al materiale didattico all’intero corpo studentesco, andando verso un’innovazione delle modalità di erogazione della didattica ed in generale del sistema universitario.
  • PUBBLICAZIONE ESITI ONLINE: Grazie al nostro lavoro di rappresentanza è stata introdotta la possibilità di rifiuto del voto entro tre giorni dalla pubblicazione. Per quanto riguarda le modalità di accettazione del voto si ritiene fondamentale tutelare l’anonimato della componente studentesca nella pubblicazione degli esiti degli esami. Si ritiene opportuno, pertanto, che di questi venga data informazione con riferimento alla matricola e non ai dati anagrafici dello studente o della studentessa. Continueremo a fare in modo che tale tutela ed il diritto alla privacy vengano mantenuti e siano sempre rispettati.
  • SOFTWARE E LICENZE: alcuni insegnamenti, presenti nell’offerta formativa proposta dal nostro Ateneo, prevedono l’impiego di software che richiedono, per il loro utilizzo, il pagamento di una tariffa, spesso anche molto onerosa. Pur ritenendo fondamentale formare la componente studentesca all’uso degli applicativi essenziali per la propria preparazione e per il mondo del lavoro, crediamo sia inaccettabile che i costi di acquisto delle relative licenze ricadano su coloro che ne fruiscono durante e per il percorso di studio. Chiediamo che l’Ateneo si faccia carico di sostenere dette somme, fornendo gratuitamente i programmi più diffusi alla componente studentesca, così come, ad esempio, già accade con MatLab, in modo da permettere indistintamente di svolgere agevolmente i lavori assegnati durante gli insegnamenti.
    • Parallelamente si propone l’introduzione negli insegnamenti di software open source, in quanto questi andrebbero ad abbattere le spese, consentendo una più estesa fruibilità e funzionalità. Parallelamente crediamo debba essere prevista l’istituzione di corsi che trattino l’utilizzo di programmi come Excel, o linguaggi di programmazione come Python, il cui utilizzo risulti comunque inerente alle materie di studio.
  • QUESTIONARI DI VALUTAZIONE: la componente studentesca, al termine di ogni insegnamento, ha la possibilità di esprimere la propria opinione in merito alla qualità del corso erogato, rispondendo anonimamente ad una serie di quesiti mirati a rilevare ogni problematica che possa essere riscontrata. Inoltre, è previsto un questionario al termine di ogni esame, proprio per dare risalto alle criticità che potrebbero esserci riguardo la coerenza delle modalità d’esame e lo svolgimento dello stesso. Il problema che, tuttavia, si continua a riscontrare riguardo i questionari concerne il basso numero di compilazioni: si rende, quindi, necessario promuovere ulteriormente la compilazione di questi, sensibilizzando la componente studentesca circa l’importanza di tale servizio, sottolineandone fortemente il totale anonimato garantendo alla componente studentesca la possibilità di esprimere sinceramente la propria valutazione.
    • Ulteriore problematica relativa ai questionari, è quella riguardante la piattaforma su cui questi vengono pubblicati. Quest’ultima, infatti, non garantisce alla componente studentesca la possibilità di accedere direttamente ai dati relativi ai singoli insegnamenti, che restano riservati esclusivamente al Presidente e al Vicepresidente della Commissione Paritetica delle diverse Facoltà o Dipartimenti. Questo è un passo indietro rispetto alla piattaforma su cui erano pubblicati i questionari in precedenza, pertanto chiediamo che venga risolto al più presto tale problema, al fine di garantire nuovamente la massima trasparenza riguardo la qualità della didattica erogata dai vari corsi di studio.
  • CORSI DISATTIVATI: a seguito dell’approvazione di cambiamenti riguardo l’ordinamento di un corso di Laurea, con conseguente disattivazione di quello precedente, si presentano inevitabilmente dei disagi per la componente studentesca. Infatti, coloro che sono tenuti a sostenere esami di corsi disattivati registrano, molto spesso, problematiche relative al numero di appelli garantiti durante l’anno e alla docenza di riferimento. Crediamo, a tal proposito, sia fondamentale garantire la tracciabilità dei programmi di tali insegnamenti e di tutto il materiale didattico necessario alla preparazione dei relativi esami, impegnandoci perché ciò venga realizzato.
  • TIROCINI: riteniamo fondamentale che venga riposta la giusta attenzione nei confronti dei tirocini curriculari ed extracurriculari, in quanto questi si confermano un potente strumento per avvicinare la componente studentesca al mondo del lavoro. Essi devono essere svolti in totale sicurezza, oltre a fornire una reale esperienza formativa: riteniamo, a tal scopo, imprescindibilmente la necessità di attivazione di collaborazioni con realtà affidabili e rispettose, in cui svolgere il periodo di stage. Chiediamo, a tal proposito, che siano realmente presi in considerazione i questionari di valutazione post-tirocinio e che venga effettuato un controllo continuo sulle strutture ospitanti. 
    • Risulta necessario, inoltre, rivalutare i termini e le modalità di richiesta per lo svolgimento degli stessi, all’interno delle diverse Facoltà e Dipartimenti.
    • Per quanto riguarda il tirocinio extracurriculare, a differenza del tirocinio curriculare che rientra a pieno titolo tra gli strumenti normativi previsti a favore degli studenti e delle studentesse, questo risulta tra i cosiddetti strumenti di job placement, ovvero riguarda l’orientamento e l’inserimento nel mondo del lavoro. Più alto, dunque, è il rischio che il o la tirocinante sia esposto a fenomeni di sfruttamento, anche in virtù della sua non appartenenza ad una categoria definita: non più studente o studentessa, non ancora lavoratore o lavoratrice. In generale, però, per alcuni elementi costitutivi del tirocinio extracurricolare, quali la volontarietà e la non attinenza diretta all’ordinamento del Corso di Studi, si apre la possibilità di parlare di quasi completa equiparazione del o della tirocinante extracurriculare e dei lavoratori o delle lavoratrici. Ogni regione ha la sua normativa e, per questo, ci impegneremo per contrastare lo sfruttamento endemico che adombra tale forma contrattuale e per garantire i diritti in tutto l’arco della vita studentesca e lavorativa delle persone.
  • ISCRIZIONE PART-TIME: consiste in un sistema di iscrizione, attualmente in vigore presso il nostro Ateneo, che permette l’acquisizione della metà dei crediti formativi universitari, a fronte della riduzione della tassazione; chiediamo che questa possibilità venga estesa anche a tutti i corsi ad accesso programmato del nostro Ateneo (Corsi della Facoltà di Medicina, Corso di Edile-Architettura, Corso di Tecniche e Gestione del Territorio e Corso di Sistemi Industriali e dell’Informazione). Inoltre, riteniamo opportuno impegnarci affinché l’Università si orienti verso un modello di iscrizione più personalizzato possibile, con un piano di studi ed un numero di crediti modellati in base alle necessità della popolazione studentesca.
  • VIAGGI DI ISTRUZIONE E LABORATORI: i viaggi di istruzione e le esperienze di laboratorio sono un arricchimento importante del proprio percorso di studi, permettendo di integrare l’attività didattica teorica con l’aspetto pratico dell’insegnamento. Oltre al potenziamento delle attività di laboratorio, nei corsi che le prevedano, chiediamo di incrementare le attività didattiche esterne finanziate dall’Università. Riteniamo, inoltre, fondamentale che la componente studentesca sia resa partecipe dell’organizzazione e della programmazione delle esperienze stesse, cosicché vengano costruite e caratterizzate sulla base delle necessità di coloro che vi parteciperanno. Tali attività dovranno essere regolamentate e comunicate in maniera chiara a tutta la popolazione studentesca, assicurandone l’accessibilità indipendentemente dalle condizioni economiche o dal rendimento universitario.
  • ORIENTAMENTO IN USCITA: riteniamo sia fondamentale che l’Ateneo si impegni nell’informare la componente studentesca circa le attività post-laurea e di accesso al mondo del lavoro. Chiediamo vengano organizzate giornate di orientamento, in primis, in merito agli esami di stato, per le aree didattiche che li prevedano, oltre ad un restyling contenutistico e visivo dei siti di Ateneo, nelle aree dedicate, in modo da rendere tutte le procedure chiare e comprensibili. Riteniamo che tale misura possa permettere alla popolazione studentesca di comprendere appieno l’aspetto burocratico, così come le possibilità connesse al sostenimento dell’esame di stato e all’iscrizione agli albi di riferimento.
    • In egual modo, chiediamo l’istituzione di giornate informative riguardo l’accesso all’insegnamento, viste le recenti variazioni legislative in materia, oltre all’attivazione di convenzioni con Università regionali per l’acquisizione dei crediti formativi necessari, così come è stato fatto, in seguito ad una nostra proposta, per i PF24 con l’Università di Macerata.
  • ACCESSO AL MONDO DEL LAVORO: il futuro è uno dei temi che più preoccupa i laureati. Se da un lato la situazione risulta davvero emergenziale sul fronte dell’occupazione e dell’inserimento nel mondo del lavoro, dall’altro purtroppo molte sono le problematiche che riguardano il proseguimento degli studi nella formazione di terzo livello.
    1. Per quanto concerne i dottorati di ricerca, la situazione continua ad essere critica; a livello nazionale permangono, infatti, criteri di accesso alle borse poco trasparenti e che non tengono realmente conto delle capacità del candidato. A questo si aggiunge l’obbligo del pagamento delle tasse d’iscrizione anche per i dottorandi vincitori di borsa di studio; una disposizione che riteniamo debba essere abrogata (poiché in contrapposizione con il concetto stesso di Borsa di studio). Inoltre, nonostante siano stati fatti progressi, attraverso l’eliminazione delle tasse per i dottorati senza borsa, crediamo che anche a questi debba essere data la possibilità di attingere a finanziamenti, anche esterni, adatti a coprire totalmente i costi universitari. In aggiunta l’Ateneo dovrebbe,  adottare politiche di valorizzazione del titolo di “Dottore di Ricerca” al di fuori dell’Università, verso il settore privato e la Pubblica Amministrazione. Infine, occorre prevedere un forte investimento anche per l’offerta formativa, in modo tale da ampliare le opportunità di accesso e fruizione di una formazione di alto livello. 
    2. Per quanto riguarda le Scuole di Specializzazione, continueremo a batterci affinché, per gli studenti e le studentesse iscritti ai corsi di Medicina, siano semplificate le modalità di accesso che, al momento, prevedono il superamento dell’esame di specializzazione. Il problema più grave riguarda però il finanziamento delle borse: continueremo a far pressione, sia a livello nazionale che regionale, affinché il problema della mancanza di fondi sia risolto in maniera strutturata e duraturo. L’Ateneo, negli ultimi anni, ha investito nell’orientamento verso il mondo del lavoro, riteniamo che sia necessario proseguire in questa direzione introducendo nuove attività nel corso dell’anno, al fine di orientare la componente studentesca a 360°.
    3. In merito alla tematica del post lauream, sottolineiamo come, grazie al lavoro della nostra lista, sia stata istituita una convenzione con l’Università di Macerata per prevedere una diminuzione delle tasse per l’accesso ai corsi da 24 CFU per l’insegnamento. Reputiamo che l’Università debba ripristinare questo servizio in seguito alle modifiche legislative e sponsorizzarlo maggiormente, prevedendo una guida che sia in grado di spiegare in modo esaustivo le azioni necessarie da intraprendere per poter accedere a questa tipologia di corsi.
    4. Infine, troviamo che sia necessario riformare l’abilitazione alle professioni, non prevedendo più lo svolgimento di un esame di abilitazione, in quanto rappresenta una mera formalità dal costo elevatissimo o, addirittura, un blocco nella carriera degli studenti e delle studentesse.

TASSE

  • TASSE UNIVERSITARIE: Grazie al lavoro della nostra lista, negli ultimi due anni, la soglia massima di ISEE per rientrare nella No Tax Area è stata dapprima mantenuta a 21.000 euro e poi innalzata a 25.000 euro. Ciò è stato accompagnato da un mantenimento del sistema di tassazione continua, facendo sì che non insorgessero ingenti disuguaglianze tra la componente studentesca con livelli ISEE differenti, promuovendo un’equa distribuzione della tassazione. L’attuale livello di tassazione, d’altra parte, continua ad avere forti limitazioni: in primo luogo insiste ancora una differenziazione tra la figura di studente meritevole e non meritevole, che implica il pagamento delle tasse, senza esoneri o riduzioni, nell’eventualità in cui non vengano rispettati determinati obblighi formativi, anche da coloro che sono in possesso di un ISEE inferiore a 25.000 euro. Inoltre, l’attuale soglia ISEE di accesso alla No Tax Area è limitata all’Anno Accademico 2022/2023, senza garanzia che la stessa venga mantenuta a livello strutturale. Chiediamo, pertanto, che l’attuale sistema di tassazione venga mantenuto e che, anzi, l’Università si impegni nell’ampliamento del livello di ISEE necessario per rientrare nella No Tax Area, abolendo i criteri di merito e superando i 25.000 euro come limite massimo.
    • L’Università deve farsi promotrice di un libero accesso agli studi, in quanto luogo cardine di promulgazione della cultura. Chiediamo che il coefficiente di corso riferito alle singole Facoltà e Dipartimenti venga uniformato al livello minimo, corrispondente a quello previsto per i corsi di laurea e laurea magistrale dei corsi afferenti alla Facoltà di Economia; l’ammontare e il relativo pagamento delle tasse deve, infatti, essere omogeneo tra i vari corsi di laurea e l’Università deve provvedere a garantire la regolare prosecuzione del percorso di studi dell’intera componente studentesca.
    • Proponiamo, inoltre, in seguito all’istituzione del Fondo Carlo Urbani, destinato a studenti e studentesse che si siano trovati in situazioni di disagio personale e/o economico legate all’emergenza Covid-19, di ampliare le casistiche ricomprese, dando così la possibilità di richiedere tale beneficio ad una più ampia platea di beneficiari e beneficiarie che si siano trovati in stato di difficoltà.
    • In aggiunta, vogliamo indirizzare l’attenzione sui costi che la componente studentesca si trova a dover affrontare per l’iscrizione a corsi singoli, cifra che può risultare privativa e, pertanto, limitante nell’accesso all’istruzione; chiediamo l’abolizione di tale importo, facendo sì che la persona interessata debba unicamente affrontare la tassa da €156.Si sottolinea, inoltre, come l’Università preveda l’esonero “superbravo”, il quale prevede una riduzione delle tasse per studenti e studentesse particolarmente meritevoli in base ai crediti acquisiti. Chiediamo che le percentuali di crediti da dover conseguire vengano tutte stabilite sulll’80% e che anche la media da conseguire sia uniformata e portata alla media minima prevista dalle Tabelle di Merito.
  • ELIMINAZIONE DELLE MORE: un grande risultato ottenuto dalla nostra lista negli ultimi anni è stato il dimezzamento dell’ammontare della mora per i primi 60 giorni di ritardo. Crediamo, tuttavia, ciò non sia abbastanza. Ci batteremo perché le more vengano definitivamente eliminate, in quanto né utili né eque. Difatti, se il ritardo del pagamento delle tasse fosse legato alla difficoltà degli studenti e delle studentesse nel sostenere determinati pesi economici, risulterebbe controproducente un sovraccarico monetario ulteriore, considerando anche l’impatto della condizione sociale ed economica che ci ritroviamo attualmente a vivere.

STRUTTURE E SERVIZI

  • SITI DELLE SINGOLE FACOLTÀ:  in merito alle problematiche riscontrate riguardanti i siti delle singole Facoltà e allo scopo di rendere più accessibile l’utilizzo degli stessi, riteniamo opportuno:
    • un necessario miglioramento delle piattaforme delle diverse Facoltà, in merito all’area relativa ai tirocini didattici, data la scarsa comprensibilità e difficile reperibilità delle informazioni e delle documentazioni essenziali. Pertanto, chiediamo l’inserimento di una pagina dedicata, nella quale sia possibile individuare più intuitivamente e chiaramente tutte le indicazioni e la modulistica necessarie alla popolazione studentesca, così da avere un quadro completo del funzionamento e delle modalità di richiesta e svolgimento del tirocinio;
    • l’utilizzo della doppia lingua (italiano e inglese). Data l’importanza che l’Università attribuisce all’internazionalizzazione, è fondamentale che ogni parte del sito e delle diverse piattaforme siano interamente disponibili anche in lingua inglese, così da permettere alla popolazione studentesca straniera la facile comprensione delle varie informazioni ivi contenute.
  • LABORATORI: all’interno dell’Università va migliorata la condizione dei laboratori, vecchi e inadeguati, sui quali negli anni non è stato effettuato alcun tipo di investimento migliorativo. Riteniamo, dunque, necessario un incremento dei macchinari e delle strumentazioni presenti in questi, poiché spesso insufficienti rispetto il numero di studenti e studentesse che ne dovrebbero usufruire. Questa situazione risulta evidente soprattutto nella Facoltà di Medicina, che solo recentemente ha inserito delle aule laboratorio, le quali appaiono però vuote e spesso utilizzate soltanto per lezioni frontali.  Di conseguenza, oltre a miglioramenti strutturali, reputiamo necessario che tutti i corsi di studio di tutte le Facoltà prevedano un aumento delle ore di laboratorio, per incrementare l’utilizzo degli stessi.
  • WI-FI: negli ultimi anni l’Ateneo, anche grazie all’istituzione del Centro Servizi Informatici (CSI), ha dato avvio ad un processo di ammodernamento della rete Wi-Fi, che però non riesce ancora a soddisfare appieno i bisogni dell’utenza tutta. In aggiunta agli interventi dell’amministrazione per risolvere la problematica, reputiamo necessario un piano di investimento significativo per il potenziamento del servizio Wi-Fi, così da permettere a tutti gli studenti e le studentesse, alla docenza e al personale d’Ateneo di usufruire dei servizi informatici, sempre più necessari per garantire un percorso accademico, didattico e lavorativo completo.
  • PRESE ELETTRICHE:  chiediamo che all’interno di tutto l’Ateneo venga installato un numero maggiore di prese elettriche, non sono nelle aule studio, ma anche nelle aule in cui viene svolta attività didattica, in quanto il tasso di utilizzo di dispositivi informatici da parte della popolazione studentesca è nettamente aumentato, senza trovare un conseguente e adeguato supporto infrastrutturale negli edifici di Ateneo. Come lista, abbiamo già ottenuto l’inserimento di una voce in bilancio per l’aumento del numero di prese elettriche, tuttavia continueremo a monitorare e ad assicurarci che tale previsione trovi effettivamente riscontro fisico.
  • BAGNI: riguardo i servizi igienici, sussistono attualmente diverse problematiche che chiediamo siano risolte:
    • i rubinetti delle varie Facoltà spesso si presentano vecchi e malfunzionanti. Molti di questi perdono acqua risultando una fonte di spreco non indifferente di un bene primario, nonché di denaro;
    • si rende necessario un miglioramento dell’illuminazione, in particolare nell’edificio del Blocco Aule Sud. Vista l’attuale crisi energetica, crediamo sia quanto meno opportuno poter installare un sistema che riduca al minimo lo spreco di elettricità, evitando che la luce rimanga accesa successivamente l’utilizzo del bagno;
    • in quasi tutti i servizi dell’Ateneo, non sono presenti dispositivi automatizzati per l’erogazione di carta igienica. Gli stessi rotoli sono, molte volte, appoggiati a supporti di fortuna inidonei, che costringono ad una conservazione ed un utilizzo, di questi, decisamente antigienico.
  • TAMPON BOX E DISTRIBUTORI DI PRESERVATIVI: riteniamo sia fondamentale che all’interno dell’Ateneo tutto vengano erogati preservativi e dispositivi di igiene mestruale in maniera gratuita, in linea con un’ottica di progresso e sdoganamento di vecchi tabù, quali la sessualità e il ciclo mestruale, di cui l’Università, in quanto luogo di cultura, deve necessariamente farsi portavoce. Benché beni di prima necessità, insiste ancora su di essi un’ingiusta tassazione: la nostra proposta è volta a promuovere ampiamente la salute sessuale, anche attraverso l’accesso gratuito a questi beni.  Come Lista Gulliver – Sinistra Universitaria abbiamo installato delle Tampon Box all’interno dell’Ateneo, che rappresentano un atto di protesta contro la Tampon Tax, in attesa che l’Ateneo si muova per l’installazione di distributori di assorbenti e preservativi. In particolare, facendo riferimento agli assorbenti, questi risultano un bene di prima necessità ed il cui bisogno non è controllabile, pertanto in un luogo come quello delle strutture universitarie non può mancare la possibilità di accedervi.
    • É necessario, inoltre, che vengano predisposti dei distributori di dispositivi contraccettivi per la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili e che si vada a sensibilizzare la componente studentesca su tali tematiche.
  • BADGE UNICO D’ATENEO E SERVIZI ERDIS: in seguito al superamento del libretto cartaceo, l’Ateneo ha implementato un badge unico di identificazione per tutte le nuove matricole delle Facoltà e Dipartimenti. Tuttavia, risulta ancora necessaria la sostituzione del libretto con il badge per coloro che risultavano immatricolati dapprima di questa modifica garantendo la possibilità di utilizzo a tutti gli studenti e le studentesse dell’Ateneo garantendo così di fruirne anche per ulteriori servizi. Inoltre, si sottolinea come bisogna rendere maggiormente agevole la possibilità di ritiro del badge. 
    • Richiederemo che questo venga previsto anche per le sedi decentrate per le quali non è attualmente disponibile in modo da uniformare appieno i servizi erogati dall’Ateneo su tutto il territorio marchigiano. 
    • Ci impegneremo affinché il badge diventi effettivamente una “carta dei servizi” per la popolazione studentesca, quindi chiediamo che l’ateneo si adoperi affinché il badge unico di ateneo diventi un tesserino di riconoscimento, che permetta di accedere a tutti i servizi inerenti alla quotidianità della vita universitaria. Pertanto, chiederemo di renderla utilizzabile come identificazione per gli abbonamenti abbonamenti di trasporto pubblico, e mezzo di pagamento utilizzabile nelle attività commerciali e non presenti all’interno delle varie strutture del nostro Ateneo come ad esempio bar, copisterie, servizio stampe CAD (…) con lo scopo di renderlo effettivamente a misura degli studenti e delle studentesse.
    • Inoltre, visto il nuovo sistema di pagamento che prevede il solo utilizzo del tesserino ERDIS, si propone di riunire i servizi questo badge universitario, auspicando che si possa promuovere un’intesa tra l’Ateneo e l’Ente, al fine di facilitare le procedure burocratiche ad oggi richieste. Inoltre, chiederemo che l’accesso alle iniziative culturali delle sedi universitarie venga reso possibile esibendo il suddetto badge.
  • SPORTELLO ANTIVIOLENZA: apprezzando la presenza della figura della Consigliera di Fiducia, che riteniamo fondamentale nel contesto universitario-accademico, si reputa che questa non venga pubblicizzata adeguatamente. Inoltre, chiediamo venga istituito uno Sportello Antiviolenza, dandone ampia e adeguata pubblicità, volto a supportare la componente studentesca soggetta a bullismo, violenza o abusi. Pensiamo sia, inoltre, utile implementare un sistema di resoconto dell’attività del servizio stesso (ad esempio, attraverso l’elaborazione di statistiche sul numero di persone che vi si rivolgono o sugli interventi al fine di monitorare l’attività svolta e di avere un’analisi attuale della situazione sociale studentesca.
    • Contestualmente, riteniamo fondamentale che vengano realizzate campagne di sensibilizzazione in merito, oltre che cicli di eventi improntati alla trattazione di tali tematiche sotto tutti i punti di vista.
  • LIBRI E BIBLIOTECHE: il lavoro fatto negli ultimi anni, volto al miglioramento del servizio delle biblioteche, è sicuramente apprezzabile: siamo riusciti a far destinare fondi direttamente all’acquisto di libri di testo, aumentando così l’assortimento e, allo stesso tempo, ci siamo impegnati per snellire le pratiche relative al prestito e la visualizzazione delle disponibilità.
    • Riteniamo che l’inventario delle biblioteche di Ateneo possa, però, essere ampliato ulteriormente, ammodernando il catalogo e rendendolo il più possibile corrispondente ai testi adottati dagli insegnamenti. Reputiamo fondamentale la digitalizzazione del servizio e proponiamo la messa a punto di un portale di consultazione dei testi online, in modo da ovviare al problema della limitata disponibilità, in quanto, così facendo, più soggetti potranno fruire dello stesso manuale contemporaneamente.
    • Crediamo sia di vitale importanza coinvolgere, nel processo di acquisto dei libri, le singole Facoltà e i Dipartimenti, cosicché possano comunicare quali siano i testi in uso, al fine di poterli acquisire prima dell’inizio del semestre di riferimento.
  • BAR: in seguito agli avvenimenti socio-politici degli ultimi anni, si è riscontrato un generale rincaro dei prezzi di molti prodotti, tra cui molti beni di primaria necessità come alimenti e bevande. Tra i bar presenti all’interno delle diverse Facoltà e Dipartimenti, oltre all’aumento del prezzo subito da vari alimenti, è stata anche ristretta la stessa gamma di scelta.  In una struttura di ristorazione collocata all’interno di un Ateneo statale, il costo dei prodotti dovrebbe essere inferiore rispetto a quello dei locali esterni all’Università, proprio per permettere alla componente studentesca di poterne acquistare a prezzi accessibili e di qualità. Infatti, la teoria secondo la quale il prezzo di un prodotto sia direttamente proporzionale alla sua qualità, risulta ormai un falso mito su cui si fondano le strategie di marketing che hanno come unico scopo quello di arricchire le multinazionali e grandi produttori, a discapito delle piccole e medie imprese che, talvolta, si trovano costrette a vendere i propri prodotti sotto il nome di grandi cooperative. 
    • Pertanto, chiediamo vengano calmierati i prezzi dei prodotti offerti dalle strutture di ristorazione presenti all’interno degli edifici universitari e che venga effettivamente rispettato il listino prezzi con cui sono stati vinti i bandi di concessione del servizio stesso.
    • Sottolineiamo, la scarsa attenzione rivolta nei confronti delle diverse esigenze alimentari dell’utenza che vive le strutture universitarie, constatabile nella totale mancanza o scarsa scelta di prodotti che soddisfino diverse necessità. Riteniamo, dunque, necessario venga sempre garantita la possibilità di acquistare prodotti alternativi e attenti alle esigenze alimentari di tutti e tutte, predisponendo, ad esempio, un’opportuna gamma di alimenti privi di glutine e di lattosio, vegan, kosher, halal e privi dei vari allergeni indicati nei regolamenti inerenti alla ristorazione collettiva. 
    • Inoltre, considerata la crisi climatica che sta vivendo il nostro pianeta, riteniamo necessario che vengano messi in vendita sempre più prodotti biologici, alimenti la cui produzione abbia un limitato impatto ambientale ed il cui packaging sia biodegradabile ed ecosostenibile, senza che aumentino i relativi prezzi al pubblico.
  • STAMPE: l’implementazione del servizio di stampe gratuite garantito dall’Ateneo, ottenuto grazie al lavoro dei nostri e delle nostre Rappresentanti negli ultimi anni, risulta una grande opportunità per la componente studentesca, che in ogni Facoltà o Dipartimento, indipendentemente da quello di appartenenza, può usufruire di tale beneficio senza doversi più rivolgere, a proprie spese, a copisterie private per poter stampare. Tuttavia, questo vantaggio non risulta garantito in tutte le sedi decentrate, andando a creare discriminazione e disparità di servizi previsti a beneficio della componente studentesca iscritta al medesimo Ateneo. Continueremo, pertanto, a chiedere che questa possibilità venga prevista in tutte le sedi decentrate, che venga maggiormente pubblicizzata agli studenti e alle studentesse e che i dispositivi informatici messi a disposizione siano migliorati e potenziati, oltre che aumentati di numero.
    • Inoltre, considerando il cambio di rotta verso l’impiego di carta riciclata, da parte dell’Università, chiediamo che venga predisposto un incremento del numero di crediti rinnovabili ogni mese da 20 a 30.
    • Per quanto riguarda il servizio di copisteria a pagamento, chiediamo che venga effettivamente data la possibilità di effettuare pagamenti elettronici in tutte le copisterie presenti nelle varie strutture e sedi dell’Ateneo.
  • SEGRETERIA STUDENTI E PROCEDURE ONLINE: gli sportelli e le segreterie risultano tuttora poco accessibili alla componente studentesca a causa degli orari di apertura limitati, nonostante eventuali potenziamenti nei periodi di maggiore affluenza.
    • Riportiamo, oltre a ciò, la necessità di istituire un servizio completo di segreteria in tutte le decentrate, affinché studenti e studentesse di tali sedi non siano costretti a recarsi nella sede di Ancona per presentare la documentazione necessaria al proseguimento del proprio percorso di studi.
    • Chiediamo, infine, che tutti gli avvisi riguardanti la carriera accademica siano resi noti alla componente studentesca tramite e-mail istituzionale e che l’Università si impegni per una completa informatizzazione dei processi, nell’ottica di una vera transizione digitale che vada incontro alle esigenze del corpo studentesco.
  • COLLABORAZIONI PART-TIME (150 ORE): la possibilità di instaurare delle collaborazioni per attività a tempo parziale all’interno dell’Ateneo risulta un’ottima opportunità di guadagno per la componente studentesca, anche nell’ottica delle spesso ingenti spese universitarie.  Visto il gran numero di richieste, proponiamo sia un aumento dei posti disponibili, ampliando anche la tipologia di servizi che possono essere affidati alla componente studentesca, sia che la paga di tali ore venga uniformata al bando di attività di Tutorato. Riteniamo, inoltre, che i requisiti di merito per l’accesso al bando collaborazioni part-time debbano essere aboliti e che, conseguentemente, la partecipazione allo stesso debba essere estesa anche alla componente studentesca iscritta al primo anno. Chiediamo, soprattutto, che allo studente o alla studentessa che si renda disponibile a svolgere mansioni nelle sedi decentrate, venga rimborsata la spesa inerente alla trasferta.  Infine, per poter garantire una corretta scelta delle posizioni disponibili da ricoprire, chiediamo venga effettuato un orientamento in merito, al fine di fornire alla componente studentesca tutte le informazioni necessarie per svolgere il proprio compito.
  • CSAL – CENTRO SUPPORTO APPRENDIMENTO LINGUISTICO: attraverso il Centro si Supporto per l’Apprendimento delle Lingue (CSAL), l’Ateneo offre utili e numerosi servizi volti al miglioramento della conoscenza delle lingue, come l’opportunità di accedere gratuitamente ai corsi di lingua, anche in vista della preparazione alle certificazioni linguistiche.
    • Per un ulteriore miglioramento del servizio, oltre che una più opportuna organizzazione degli orari, in modo che questi non si sovrappongano con le altre attività didattiche, riteniamo che i corsi debbano essere organizzati in tutte quante le Facoltà.
    • Inoltre, chiediamo che il sito dello CSAL sia collegato ai siti delle diverse Facoltà, in modo che le informazioni siano sempre aggiornate e reperibili da tutto il corpo studentesco.
    • Per rendere il servizio efficiente e fruibile da tutti, crediamo sia necessario che l’Ateneo provveda ad affidare una stanza adibita al CSAL in qualsiasi Facoltà, sedi decentrate comprese. 
    • Ci impegneremo, infine, perché i corsi promossi dallo CSAL siano garantiti in presenza anche in tutte le sedi decentrate dell’Ateneo.
  • CUS – CENTRO UNIVERSITARIO SPORTIVO: I servizi del Centro Universitario Sportivo (CUS) potrebbero potenzialmente essere utilizzati da un numero di studenti e studentesse molto superiore rispetto quello attuale. Per andare in questa direzione, chiediamo sia la stipula di un numero maggiore di convenzioni con enti sportivi, in modo da ampliare l’offerta rivolta alla popolazione studentesca, sia una maggiore e più efficace pubblicità, anche attraverso la ristrutturazione del sito, che ad oggi risulta ancora poco chiaro.  Reputiamo necessario, inoltre, attivare convenzioni con medici della zona per poter effettuare le visite medico-sportive gratuitamente, cosicché più persone possano tesserarsi con il CUS e accedere ai relativi servizi.
    • Una problematica importante riguarda, tuttavia, la locazione del centro sportivo, inquanto in posizione sofferta e mal collegata: riteniamo necessario un aumento delle corse di trasporto urbano che colleghino il centro cittadino con la sede del CUS, soprattutto in orario serale. Spesso, infatti, quelle già esistenti non risultano adeguate agli orari dei corsi.Sempre in relazione agli impianti sportivi, proponiamo un aumento degli interventi di manutenzione straordinaria, affinché possa essere garantita sia un’adeguata sicurezza strutturale che un’efficiente erogazione dei servizi messi a disposizione degli atleti e delle atlete. 

ATENEO ACCESSIBILE

Come lista di rappresentanza, siamo da sempre sensibili alle tematiche della componente studentesca disabile, in quanto crediamo sia fondamentale garantire a tutti le stesse opportunità e gli stessi diritti senza alcuna distinzione. 

Abbiamo intenzione di impegnarci affinché vengano migliorati le strutture e gli spazi destinati alla popolazione studentesca disabile, in particolar modo riguardo ai servizi igienici (che, ad oggi, versano in cattive condizioni) e ai posti in aula (che, spesso, non permettono in maniera ottimale di seguire le lezioni). 

Su esplicita richiesta dello studente e della studentessa disabile, vogliamo proporre il mantenimento della didattica a distanza, la quale potrebbe dimostrarsi essenziale affinché le lezioni possano essere seguite anche da coloro che, per motivi di disabilità o per gravi malattie, non riescano a recarsi in aula.

Inoltre, riteniamo importante introdurre una figura che abbia le competenze e le capacità necessarie per poter seguire a 360° lo studente o la studentessa disabile in tutto il proprio percorso universitario (partendo dal seguire le lezioni insieme, passando per l’aspetto motivazionale, fino all’attività di ricerca del materiale e preparazione individuale all’esame). Attualmente, questo compito è assegnato a studenti e studentesse delle 150 ore che, tuttavia, non sempre possiedono la giusta preparazione per poterlo svolgere nel migliore dei modi.

Per questo motivo chiediamo l’istituzione di un nuovo bando che prenderà il nome di “Bando DSA”; la compagine studentesca interessata sarà chiamata ad impegnarsi in un percorso di formazione guidato, il cui scopo è volto all’acquisizione delle conoscenze e preparazione di base, necessarie per svolgere attività di assistenza nello studio di studenti e studentesse disabili in modo efficace.

Siamo convinti e convinte, inoltre, che questa figura debba accompagnare lo studente o la studentessa con disabilità nel percorso di studi per almeno un intero semestre, cosicché quest’ultimo o quest’ultima non soffra un cambiamento repentino nel metodo di studio e nei rapporti interpersonali.

ATENEO SOSTENIBILE

La tutela del nostro pianeta è oggi più che mai di fondamentale importanza. Siamo convinti debba realizzarsi anche a partire dalle Università, secondo un modello di sviluppo sostenibile. Le nostre richieste si concentreranno su:

  • Comitato Green: è necessario che l’Ateneo sia in prima linea nella lotta contro gli sprechi. Per questo motivo chiediamo che venga istituito un Comitato che coinvolga l’amministrazione e la Rappresentanza della comunità accademica, tra cui quella studentesca, con l’obiettivo di redigere e analizzare proposte di consumo sostenibile e stilare un report annuale sull’impatto dell’Università a 360° (energia, mobilità, rifiuti,etc);
  • Raccolta differenziata: nonostante la presenza di contenitori per la raccolta differenziata, abbiamo spesso riscontrato come le imprese incaricate del servizio pulizia siano solite gettare tutti i rifiuti nello stesso contenitore. Noi vigileremo affinché pratiche inammissibili come questa vengano segnalate ed eradicate; la raccolta differenziata deve essere eseguita al meglio, oltre che migliorata attraverso l’installazione di raccoglitori per materiale elettronico, materiale organico e farmaci scaduti;
  • Erogatori per l’acqua: nell’ultimo mandato è stata bloccata la proposta della nostra lista riguardante l’installazione di erogatori dell’acqua. Il nostro impegno continuerà a insistere sull’adozione di fontanelle ad uso gratuito in tutte le sedi, comprese quelle decentrate, dell’Università. In questa maniera vogliamo cercare di limitare il consumo di bottiglie di plastica, oltre a fare in modo che la componente studentesca possa usufruire gratuitamente di un bene primario;
  • Energie Rinnovabili: riteniamo che l’Ateneo debba prendere la strada verso un uso sempre maggiore di energie rinnovabili, nell’ottica di una reale transizione ecologica. Per questo motivo riteniamo necessaria l’installazione di pannelli fotovoltaici e solari termici, al fine di alimentare le strutture universitarie;
  • Mobilità sostenibile: la tematica ambientale è fondamentale, oltre che per ragioni di salvaguardia del nostro ecosistema nel lungo termine, anche per motivi di immediata necessità della componente studentesca. Chiediamo, a tal proposito, che l’Università, in ogni sede, si doti di rastrelliere per biciclette e di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici;
  • Efficientamento energetico: l’Università presenta alcune strutture datate che, per tale motivo, comportano scarsa sostenibilità e un eccessivo consumo energetico. Reputiamo opportuno, anche alla luce del recente aumento del costo dell’energia, che l’Ateneo vari un piano di ammodernamento ambizioso, con conseguente adattamento energetico delle strutture. In questo modo si garantirebbe un servizio migliore, in linea con i progetti di sostenibilità ambientale urbana e indirizzato verso un risparmio dei consumi sul lungo periodo;
  • Progetti green: chiediamo che l’Università, luogo di didattica che va al di là di uno sterile trasferimento di nozioni, istituisca sempre più progetti e attività incentrati sulla tematica ambientale, così da coinvolgere e sensibilizzare la popolazione studentesca, il corpo docente e i dipendenti tutti, promuovendo maggiore consapevolezza in tale ambito.

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Negli ultimi anni quello dell’internazionalizzazione è stato un tema centrale per il nostro Ateneo e fondamentale per il corpo studentesco, nell’ottica di una società in continuo cambiamento e sempre più globale. Molti sono i progetti presenti e i bandi a cui gli studenti e le studentesse possono partecipare, nei vari stadi del proprio percorso universitario. 

Crediamo sia necessario che la struttura in supporto a queste esperienze sia il più completa e solida possibile: perché tutta la componente studentesca possa sviluppare la giusta consapevolezza circa le proprie opportunità a riguardo, ci impegneremo per far in modo che le relative informazioni siano il più chiare possibile, facilmente reperibili, così come fluide dovranno essere rese le collegate procedure burocratiche.

  • STUDENTI STRANIERI: viste le difficoltà logistiche e burocratiche che ogni anno le studentesse e gli studenti stranieri si trovano a dover affrontare (pratiche e documentazione per l’immatricolazione, reperimento di un alloggio, rinnovo del permesso di soggiorno, reperimento dei documenti per la tassa personalizzata, materiale necessario all’immatricolazione, assistenza sanitaria…), crediamo sia necessario che la componente studentesca straniera della nostra Facoltà sia adeguatamente seguita e coadiuvata nel gestire queste pratiche, specie perché molte procedure riportano ancora esclusivamente diciture in lingua italiana. Pertanto, chiediamo che tutta la modulistica, le comunicazioni, i banner, le procedure pre-compilate vengano tradotte in lingua inglese al fine di assicurare lo svolgimento delle pratiche in modo agevole. Inoltre, è ormai evidente la necessità di garantire qualunque comunicazione, specie quelle urgenti, anche in lingua inglese, al fine di assicurare che l’informazione venga recepita da tutti. 
    • Ci impegneremo affinché vengano resi noti e comunicati contatti e nominativi del personale deputato a orientare la componente studentesca straniera. Chiederemo, inoltre, di destinare personale e spazi di ricevimento all’interno delle segreterie, per offrire un servizio di accoglienza e di accompagnamento alle varie procedure. Parallelamente, ove possibile, chiediamo che vi sia uno snellimento degli iter burocratici, affinché gli stessi studenti e studentesse stranieri siano incentivati ad iscriversi e a permanere presso il nostro Ateneo.
  • ERASMUS: reputiamo necessario ampliare le mete previste, riservando particolare attenzione alla qualità e all’attrattività di queste, in modo da permettere a coloro che partecipano al progetto di poter vivere un’esperienza di effettiva qualità. Vista la domanda elevata, riteniamo sia indispensabile aumentare il numero di borse disponibili e le convenzioni con gli Atenei, che attualmente non appaiono proporzionate al numero di iscritti agli specifici corsi di laurea. Per quanto riguarda le pratiche burocratiche obbligatorie per la partecipazione al bando, si sottolinea quanto queste risultino ancora macchinose e complesse, spesso creando ostacoli alla stessa partecipazione: chiediamo lo snellimento di questi iter e una maggiore formazione e disponibilità degli uffici amministrativi e dei referenti di Facoltà.
    • È necessario creare un servizio di supporto all’organizzazione della propria permanenza, sia attraverso gli uffici, che mettendo in contatto studenti e studentesse che hanno già vissuto l’esperienza Erasmus con coloro che si recheranno nelle sedi estere nell’anno di validità del bando. Risulta, secondo noi, fondamentale rendere il più trasparente possibile il sistema di valutazione e le tabelle di conversione dei voti, per permettere una completa comprensione e migliore organizzazione delle attività didattiche da sostenere all’estero.
  • CAMPUS WORLD E TRAINEESHIP: rappresentano delle possibilità di poter svolgere un periodo di tirocinio all’estero. Ritenendo rilevante, per la componente studentesca, la possibilità di ampliare il proprio bagaglio culturale e professionale attraverso esperienze di questo tipo, ci impegneremo affinché siano ulteriormente aumentati i finanziamenti, così da rendere sia disponibile un più ampio numero di borse, sia maggiormente cospicua la consistenza di ognuna. Chiediamo, inoltre, che l’implementazione del servizio di supporto alla stipula di nuovi accordi internazionali con Atenei ed Enti esteri, al fine di promuovere al meglio la cooperazione accademica in ambito didattico-scientifico. Fondamentale sarà estendere il bando a tutti i corsi di laurea, indistintamente dall’indirizzo.
  • DIPLOMA SUPPLEMENT: riteniamo necessario che l’Università garantisca, in tempi utili, il rilascio dei certificati previsti (certificato di iscrizione, esami sostenuti, ecc…) in lingua inglese, sempre più richiesti per poter partecipare a bandi o progetti internazionali (ad esempio, lo stesso progetto Erasmus).
  • DOUBLE DEGREE: è un doppio titolo che comporta il rilascio di un titolo di Laurea riferito sia alla propria Università italiana, sia ad Un’università straniera “associata”, disponibile attualmente solo per alcuni corsi in lingua. Chiediamo di estendere il servizio a tutti i corsi di laurea, attraverso l’adeguata stipula di convenzioni con le Università estere. Necessario è pubblicizzare questa opportunità in maniera completa nelle attività di orientamento in entrata.

ANCONA CITTÀ UNIVERSITARIA

La città di Ancona, nonostante abbia tutte le potenzialità per essere una vera e propria città universitaria, sia per quanto riguarda la posizione geografica, che per la densità demografica, risulta in realtà ancora molto indietro nel soddisfare le esigenze della popolazione studentesca che vi abita. Numerose, infatti, sono le problematiche a cui vanno incontro gli studenti e le studentesse fuori sede, a partire dalla carenza o mancanza di alcuni servizi, fino alle poche agevolazioni economiche su questi. Nonostante la creazione della University Card, gli sconti ad essa associati sono garantiti su un esiguo numero di beni e prestazioni, spesso non sufficienti alla componente studentesca. 

L’istituzione di un tavolo tecnico tra Comune, Università e Consiglio Studentesco è stato un primo passo importante verso l’effettiva apertura delle porte della città agli studenti e alle studentesse; tuttavia, risulta ancora oggi fortemente necessario continuare a lavorare per migliorare l’offerta della città rivolta ai e alle giovani. 

  • Continueremo a batterci affinché Ancona sia una cittadina sempre più a misura di studente, chiedendo che vengano implementati e garantiti diversi servizi, quali:
    • Un trasporto pubblico sempre più adeguato alle esigenze della componente studentesca;
    • L’istituzione di un’agenzia immobiliare all’interno del comune, che monitori la situazione abitativa e guidi gli studenti e le studentesse nel trovare alloggio, tramite lo svolgimento di attività di orientamento;
    • Il potenziamento della University Card, aprendo le convenzioni alle attività culturali, teatri, musei, ecc., oltre ad un sempre maggior numero di iniziative aggregative organizzate nella città. Inoltre, riteniamo questa debba essere maggiormente pubblicizzata e consegnata agli studenti e alle studentesse al momento dell’immatricolazione;
    • L’estensione dell’apertura delle strutture dell’Ateneo negli orari serali e durante il weekend, in modo che la componente studentesca possa studiare fuori dalla propria abitazione durante tutto il corso della giornata e della settimana. In alternativa, si potrebbe istituire una biblioteca o un’aula studio comunale che siano aperte durante il fine settimana o, in generale, nei giorni in cui le strutture Universitarie restano chiuse;
    • Nell’ottica di riformulare la città di Ancona a misura di studente, risulta evidente come agli studenti e alle studentesse siano concessi pochi spazi per vivere l’esperienza universitaria, al di là delle attività didattiche. In tal senso e al fine di integrare l’ambiente universitario con quello cittadino, chiediamo che vengano individuati dei luoghi dove gli studenti e le studentesse possano incontrarsi per poter interagire o partecipare ad eventi.
  • ASSISTENZA SANITARIA: Una delle vittorie della nostra lista, negli ultimi due anni, è stata quella dell’assistenza sanitaria per studenti e studentesse fuori sede in collaborazione con l’ERDIS. Questo ha permesso di avere un medico nella propria città universitaria, evitando di dover compiere spostamenti verso il proprio comune di residenza o verso il proprio paese.
    • Chiederemo che il servizio venga migliorato, andando ad aumentare il numero di medici convenzionati con l’ERDIS e che, soprattutto, venga garantito anche nelle sedi decentrate. Chiediamo, inoltre, che vengano stipulate convenzioni con il reparto di odontostomatologia, all’interno del quale svolgono tirocinio diversi studenti e studentesse dell’UnivPM: la salute odontoiatrica viene spesso trascurata dal corpo studentesco fuorisede, proprio perchè risulta molto gravoso spostarsi verso il comune o il paese di residenza solo per sottoporsi a cure o igiene dentale, preferendo rivolgersi a cliniche private del capoluogo, a prezzi proibitivi: chiediamo che l’Università si faccia portavoce della salute della compagine studentesca sotto ogni aspetto.
    • Riteniamo anche importante, al fine di promuovere la salute e la sicurezza di tutti e tutte, che vengano introdotti all’interno dell’Ateneo defibrillatori e kit di pronto soccorso accessibili a quanti abbiano svolto un corso che ne autorizzi l’utilizzo. Inoltre, crediamo sia opportuno che l’Università istituisca, per tutti coloro che lo desiderino, un corso base di primo soccorso, similmente a quanto avviene nel primo anno del corso di laurea in medicina e chirurgia all’interno del programma AFP, oltre ad un corso di sicurezza sul lavoro.
    • Ci impegneremo affinché venga stipulata una convenzione con Ancona Check Point per la promozione di giornate, a cadenza periodica, in cui vengano effettuati screening con test per MST, oltre che richiedere l’organizzazione di seminari volti ad informare e sensibilizzare la componente studentesca sulle malattie sessualmente trasmissibili.
  • SOSTEGNO PSICOLOGICO: con la pandemia ci siamo tutti e tutte resi conto di quanto sia importante la nostra salute mentale e quali gravi effetti possono ripercuotersi sulle persone. Riteniamo fondamentale la figura dello psicologo all’interno dell’università. Nonostante questo servizio sia già presente nel nostro Ateneo risulta inadeguato ed insufficiente il numero di psicologi e psicologhe operanti al suo interno. La nostra proposta si basa sulle esigenze della componente studentesca che quotidianamente si trova ad affrontare lezioni e studio che può portare ad un livello di stress psicologico deleterio per essa. Chiediamo che l’Ateneo si impegni ad aumentare il numero di psicologi e psicologhe all’interno dell’Università e che questo numero venga calcolato in base al numero di domande pervenute dalla componente studentesca in modo tale che lo studente o studentessa non debba aspettare tempi lunghi rischiando di peggiorare la propria condizione psicologica ma avendo supporto immediato dal personale predisposto. Inoltre, la figura dello psicologo nelle sedi decentrate risulta poco efficiente in quanto il servizio viene erogato solo in maniera telematica. Il supporto psicologico serve per dare supporto e sostegno alla persona che lo richiede ed effettuando la seduta in telematica si riscontra un peggioramento del servizio, solo di allontanare lo studente o studentessa dal vero aiuto di cui ha bisogno. Per cui chiediamo che, in base alle richieste che pervengono dalle sedi decentrate del nostro ateneo, garantendo così il servizio in presenza e favorendo il supporto reale di cui lo studente o studentessa ha bisogno. Si chiede inoltre che il numero di sedute sia calcolato in base al percorso di cui lo studente o studentessa necessità e che non venga limitato da un numero massimo in quanto un vero percorso psicologico cambia in base alla situazione personale in cui ognuno si trova. Come Gulliver ci siamo fatti promotori dell’importanza della salute mentale del corpo studentesco, perciò chiediamo che il servizio psicologico garantito dall’ateneo venga maggiormente pubblicizzato. Chiediamo, inoltre, che l’ateneo collabori con la regione per istituire la figura dello psicologo di base.
  • TRASPORTI: il tema dei trasporti è fondamentale per garantire il Diritto allo Studio, in quanto strettamente correlato con l’accessibilità quotidiana alla vita universitaria. Partendo dalle proposte della nostra lista che hanno evidenziato il problema del sovraffollamento della linea 46, che si prolunga anche oltre gli orari di ingresso dei luoghi di lavoro e delle scuole superiori, per cercare di risolvere tale criticità, siamo intervenuti con l’introduzione della linea 46/ che collega la stazione di Varano ed Ancona direttamente con il Polo Monte Dago, potendo garantire così, alla componente studentesca pendolare, una linea diretta con il polo universitario di Agraria, Ingegneria e Scienze e quindi andando a diminuire l’affluenza sui 46 già eccessivamente carichi. Pur permanendo alcune difficoltà nel raggiungimento della Facoltà di Medicina dal centro e dalla stazione, grazie al nostro lavoro, in questi ultimi due anni, è stata introdotta la linea 30/ che permette un collegamento ulteriore tra la stazione e la Facoltà suddetta. 
    • Continueremo a fare in modo che il servizio di trasporto pubblico venga migliorato e incrementato, così da far fronte alle reali esigenze dell’utenza. Per di più, siamo intenzionati a chiedere un prolungamento degli orari delle corse serali settimanali, l’avviamento di quelle notturne nel fine settimana e un potenziamento della linea 11 del servizio urbano, che collega Piazza Roma e Piazza Cavour alla Facoltà di Economia.
    • Intendiamo impegnarci anche al fine di ottenere una la gratuità degli abbonamenti annuali e dei biglietti. Continueremo a batterci affinché tutte le agevolazioni, ottenute e da ottenere, siano estese anche alla mobilità extraurbana e regionale.

COME SI VOTA

Il 29, 30 novembre e 1 dicembre si svolgeranno le elezioni per il rinnovo della Rappresentanza studentesca negli Organi di Ateneo e di Facoltà.

È importante che tutta la componente studentesca esprima il proprio voto: un’elevata affluenza al voto permette alla componente studentesca di esprimere il proprio pensiero riguardo a chi deve rappresentarla.

QUANDO SI VOTA?

-Martedì 29 novembre dalle 9:00 alle 18:00;

-Mercoledì 30 novembre dalle 9:00 alle 18:00;

– Giovedì 1 dicembre dalle 9:00 alle 15:00

COME SI VOTA?

Puoi votare dal tuo telefono o dal pc andando sul sito www.evote.univpm.it

Nella schermata iniziale selezionare ‘Voto’. Successivamente, inserire le credenziali utilizzate per esse3web (s+matricola e password), e compilare le schede elettorali selezionando la preferenza di lista e la preferenza di un massimo di 2 candidati per ogni Organo. Troverai le schede elettorali del Consiglio studentesco, Dipartimento di afferenza e Consiglio di Corso di Studio scorrendo verso il basso. È importante selezionare la preferenza di lista e la preferenza per un massimo di due candidati in ogni scheda! È possibile modificare le proprie preferenze scorrendo verso l’alto o il basso e selezionando le caselle corrette di fianco alla lista e ai candidati.

Ricorda di compilare tutte le schede e ricontrolla attentamente la scheda prima di confermare il voto. Leggi attentamente le avvertenze riportate in ogni sezione.

Cliccare sulla voce “registra tutte le preferenze indicate” per confermare il voto.

Leggi con attenzione le avvertenze riportate e successivamente su “sì, confermo” per completare la votazione. Apparirà la schermata “registrazione completata con successo”.

Ci teniamo a ricordarvi che il voto è anonimo, e che le credenziali servono solo per evitare che uno studente o studentessa voti più volte. Infatti, se dopo aver votato proverete a rifare l’accesso vi apparirà la scritta “hai già votato e non puoi votare nuovamente”.

Questo è  un breve video esplicativo per illustrarvi come votare da telefono, perché riteniamo fondamentale che la componente studentesca esprima la propria preferenza e che sia informata su come fare!

Martedì, Mercoledì e Giovedì con 2 minuti del tuo tempo avrai la possibilità di sostenere i prossimi due anni del nostro impegno. Vota e fai votare Gulliver LISTA 1 e anche tu, IMMAGINA, REALIZZA E MIGLIORA!

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