Programma per Ancona Città Universitaria

PREMESSA

Come Gulliver – Sinistra Universitaria, associazione e lista di rappresentanza che da 37 anni si batte per i diritti dellɜ studentɜ, da sempre reclamiamo il nostro spazio all’interno del contesto cittadino, come parte integrante di esso e non marginale.
Da ormai più di dieci anni portiamo all’attenzione delle amministrazioni comunali le proposte riassunte nel progetto “Ancona Città Universitaria”, che è diventato un nostro cavallo di battaglia quotidiano.
Un’università a misura di studentə si può creare solo con una città a misura di studentə, ed Ancona ancora non lo è.

La piena integrazione tra mondo universitario e realtà cittadina appare tutt’oggi ancora distante: lɜ studentɜ del nostro Ateneo continuano a percepire ostacoli e difficoltà nel partecipare attivamente alla vita sociale e culturale di Ancona. Una compagine studentesca composta da più di 16.000 individui non può e non deve rappresentare, per il nostro Capoluogo, soltanto una remunerativa risorsa economica. Lɜ studentɜ che animano i luoghi cittadini sono un patrimonio inestimabile su cui investire, per un Comune ed un’Università che vogliano fare della ricchezza socio culturale il punto di partenza per una crescita responsabile del benessere della città stessa e dei suoi abitanti. 

Un’effettiva trasformazione del contesto cittadino passa necessariamente per un’Università che assume un ruolo da protagonista, impiegando sforzi e risorse per ridisegnare il volto della città, modellandola sulle esigenze dellɜ studentɜ che la vivono. Forte della sua funzione aggregativa, ha il dovere, anzi l’imperativo, di favorire la creazione di spazi di socializzazione e di assicurare l’estensione di tutti quei servizi che permettono alla componente studentesca di sentirsi effettivamente inclusa nel tessuto sociale e realmente valorizzata.

Crediamo, pertanto, che l’Università non possa sottrarsi a questa responsabilità, in quanto parte integrante del contesto in cui è calata, e che debba influenzare il tessuto cittadino facendosi promotrice di cultura e aggregazione. Per fare ciò è necessaria una fitta collaborazione con il Comune, altro soggetto protagonista, improntata su azioni coordinate e mirate la cui finalità deve essere la creazione di una vera città universitaria.

Di fronte alla richiesta di una città viva, aperta e in fermento, la risposta delle amministrazioni locali che si sono susseguite in questi anni è consistita in un totale appiattimento su un modello repressivo, conservatore e anacronistico, che, cavalcando la retorica securitaria della tutela del “decoro pubblico”, ha, di fatto, compresso ogni possibilità di far fiorire nel Capoluogo iniziative culturali e ricreative.

E’ necessario sottolineare che tutte le amministrazioni, di tutti i colori, hanno attivamente contribuito allo smantellamento delle realtà locali promotrici di eventi, disincentivando l’espansione di queste ultime e provocando, di fatto, l’accentramento della maggior parte della vita notturna in Piazza del Plebiscito. 

Una politica miope, fatta a colpi di ordinanze dalla forte natura restrittiva, ha ridotto ai minimi termini le occasioni di svago e aggregazione, favorendo l’atomizzazione di una cittadinanza ormai rassegnata alla desolazione che tristemente caratterizza la città. In piena continuità con l’amministrazione precedente, anche quella attuale, guidata dal centrodestra, che si proponeva come fresca alternativa al centro, ha inaugurato il suo nuovo corso con un’ordinanza “per contrastare l’abuso di alcol”, che, tra l’altro, come evidenziato dagli esercenti, ricalca in tutto e per tutto quelle della giunta uscente. 

Anziché prendere spunto da realtà come Jesi, in cui festival, eventi e spazi per la musica alternativa creano un ambiente dinamico ed esuberante, si preferisce chiudere i locali che si affacciano su piazza del Plebiscito e nelle vie che vi accedono (ossia Pizzecolli, Bonda, Aranci, Gramsci, Orefici, Beccheria, Matteotti nel tratto compreso tra via Bernabei e via Zappata) già dalle ore 02.00, stroncando sul nascere una vita notturna che, per forza di cose, attualmente è Piazza del Plebiscito-centrica. A tutto ciò si aggiunge il divieto di somministrazione di bevande alcoliche nelle giornate prefestive, dopo le ore 24:00, per gli esercizi pubblici che si affacciano direttamente su piazza del Plebiscito e su via Gramsci, fatta eccezione per quegli esercizi che, fino ad un’ora successiva alla chiusura, sono dotati di personale addetto ai servizi di controllo.

Riteniamo queste misure gravemente controproducenti. La sicurezza si garantisce creando un contesto vivo, frequentato ed accessibile a tuttɜ e non incentivando lo svuotamento della città con vie buie, locali chiusi e militarizzazione delle strade.

Vogliamo una città diversa; una città aperta, animata, fluida nella capacità di intercettare le differenti necessità di coloro che la vivono e proattiva nel tramutarle in servizi, spazi o eventi.

SPAZI, TANTISSIMI SPAZI PER…

Allo stato attuale, nel centro della città di Ancona, non è possibile organizzare eventi di pubblico spettacolo che finiscano oltre mezzanotte nei giorni feriali e festivi, e oltre l’una nei giorni prefestivi. Questo limite ostacola fortemente lo sviluppo di un contesto cittadino vivace, costringendo gli organizzatori di eventi a spingersi nelle periferie o a doversi adattare ad orari improponibili. Pensiamo che il sano divertimento sia una componente fondamentale per garantire alla componente studentesca che abita il capoluogo di vivere una piacevole esperienza universitaria ricca di stimoli, che non si limiti esclusivamente allo studio e a qualche passeggiata notturna o a qualche serata in discoteca. 

Oltre agli orari fortemente limitanti, anche gli spazi messi a disposizione della cittadinanza per l’organizzazione di eventi risultano insufficienti. In particolare, scarsa se non inesistente è la disponibilità di posti al chiuso per organizzare eventi nei periodi più freddi dell’anno nel centro cittadino, costringendo inevitabilmente a spostarsi in periferia o in altri comuni limitrofi. Una città universitaria come Ancona dovrebbe dare la possibilità allɜ giovani di partecipare a eventi culturali e ricreativi durante tutto il corso dell’anno, in quanto grande parte della componente studentesca che vive la città non dispone di un mezzo di trasporto individuale e, di conseguenza, non può spostarsi agevolmente fuori dalle mura cittadine. Inoltre, anche il collegamento interno alla città risulta carente e disomogeneo, relegando interi quartieri ad una condizione di isolamento e marginalizzazione. Il capoluogo dorico ha tutte le potenzialità per essere una città accogliente per giovani, ma la forte dislocazione degli spazi di interesse per lɜ studentɜ universitarɜ rende impossibile la fruizione dei pochi presenti.

Chiediamo all’amministrazione comunale un deciso cambio di rotta, vogliamo più spazi e più eventi che diano voce a tutte le anime della città e chiediamo la fine della crociata contro la cosiddetta “movida notturna”, che altro non è se non l’ennesima manifestazione di una politica che penalizza lɜ giovanɜ e li considera un capro espiatorio per ogni problema.  

Attualmente sono presenti alcuni spazi all’interno della città di Ancona pensati per permettere alla componente studentesca di studiare individualmente o in compagnia. Tuttavia, questi non sono sufficientemente spaziosi per accogliere un numero rilevante di studentɜ e sono aperti in orari che combaciano con quelli dell’Università, pertanto poco fruiti. 

Riteniamo opportuno che vengano predisposti spazi dedicati allo studio nei diversi quartieri abitati da studentɜ universitarɜ, quindi in centro, a Torrette, a Tavernelle e nel quartiere del Piano. Questo permette infatti di far sentire partecipi e protagonistɜ della vita universitaria e cittadina tuttɜ lɜ studentɜ. Inoltre, reputiamo necessario rimodulare gli orari di apertura attualmente previsti per i pochi spazi studio presenti, garantendo la possibilità di studiare anche in orario notturno, quindi dalle 20:00 alle 8:00, offrendo un servizio attualmente non garantito dall’Università che è completamente chiusa dopo un certo orario.

Per permettere uno studio agevole anche in orario serale e notturno, è opportuno garantire un’efficiente connessione Wi-fi, alcune postazioni informatiche che consentano di usufruire di pc e stampanti in maniera gratuita (incluse nel servizio già offerto dall’UNIVPM), accedendo con le proprie credenziali di Ateneo. Anche la presenza di distributori di cibo e bevande è essenziale soprattutto in orario notturno, in quanto la maggior parte dei locali sono chiusi e quindi si negherebbe di fatto la possibilità di mangiare e bere in tale fascia oraria.

La città di Ancona risulta fortemente carente di spazi a disposizione delle associazioni culturali che la vivono. Prima di tutto, è completamente assente uno spazio polifunzionale totalmente gestito dalle associazioni all’interno del quale si possano organizzare eventi culturali, presentazioni di libri, eventi musicali, spettacoli teatrali e di danza, o qualsiasi forma di arte che si possa esprimere liberamente. Gli spazi attualmente presenti, infatti, sono spesso inaccessibili alle piccole associazioni cittadine, o l’iter burocratico per accedervi è troppo lungo e contorto.

È forte la mancanza di uno spazio grande ed informale, in cui giovani e non possano incontrarsi, confrontarsi e conoscersi. Risulta necessaria la creazione di uno spazio il cui accesso sia completamente gratuito, in cui le idee e i sogni possano realizzarsi.

All’interno di uno spazio polifunzionale non può mancare l’attrezzatura necessaria per l’organizzazione di eventi, quindi un piccolo service che permetta anche a chi non ha disponibilità economica di esibirsi in pubblico con uno spettacolo di diverso genere. 

La presenza di spazi dedicati strettamente alle associazioni del territorio, che allo stato attuale talvolta si ritrovano anche senza una vera e propria sede in cui riunirsi e raccogliere il materiale necessario alla propria attività.

Vogliamo un’Ancona viva, in cui le associazioni che operano senza scopo di lucro possano essere il motore di una città ricca di cultura e scambi.

Ancona è naturalmente ricca di spazi verdi e parchi, apprezzati particolarmente non solo dalla comunità locale, ma anche dalla componente studentesca che ne vive gli spazi durante il proprio percorso di studi, oltre che da visitatorɜ e turistɜ. 

Pensiamo che sia necessario promuovere ulteriormente l’utilizzo di questi spazi da parte della cittadinanza tutta, attraverso l’organizzazione di eventi culturali e di sensibilizzazione al loro interno. In particolare, iniziative che promuovano il rispetto per l’ambiente, per l’ecosistema e in generale per gli spazi pubblici dovrebbero essere organizzate con maggiore frequenza e coinvolgendo direttamente lɜ giovani.

Per consentire un maggiore utilizzo degli spazi da parte dellɜ studentɜ, proponiamo la creazione di aree attrezzate con postazioni per lo studio, in cui sia possibile anche usufruire di una connessione wi-fi e di prese elettriche, al fine di permettere di studiare all’aperto quando le condizioni metereologiche lo permettono. In particolare si citano spazi accessibili alla componente studentesca quali il Parco della Cittadella, il Parco del Cardeto, il Parco di Posatora, il Parco del Pincio e il Parco del Passetto.

AFFITTI E SITUAZIONE ABITATIVA

Ad Ancona, il numero dei posti letto gestiti dall’Ente Regionale per il Diritto allo Studio non copre l’intera domanda proveniente dagli iscritti all’UNIVPM in qualità di “fuorisede”.
Infatti, gli alloggi messi a disposizione dall’ERDIS non sono sufficienti nemmeno per garantire la copertura del totale dellɜ studentɜ borsistɜ che, per ovviare al problema, sono costrettɜ a stipulare contratti di affitto privati.

Tenuto conto di questo contesto, pur rimanendo fermamente convinti del fatto che tuttɜ abbiano diritto ad un alloggio gratuito fornito dall’ente, riteniamo necessaria una regolamentazione più stringente del mercato privato degli affitti, dato che rappresenta la principale alternativa per la componente studentesca.

La situazione degli affitti privati è sempre più critica, infatti ad una quantità sempre più esigua di alloggi disponibili corrispondono tariffe esorbitanti che rappresentano un vero e proprio ostacolo al diritto all’abitare dellɜ studentɜ.
Inoltre, sono sempre più frequenti affitti non dichiarati e contratti dalle clausole ambigue. La componente studentesca, quindi, si trova in una posizione di estrema vulnerabilità che la espone a ricatti e manovre speculative.

Crediamo che un monitoraggio puntuale, delle misure di calmierazione e degli interventi risoluti e tempestivi sulle situazioni di irregolarità rappresentino strumenti imprescindibili per contrastare la crisi abitativa.

La normativa sui canoni concordati è il principale strumento per la calmierazione dei prezzi degli affitti sul territorio comunale e limitrofo. Questo prevede regole precise in merito alla stipula del contratto, e dei diritti e doveri di locatore e conduttore. 

In particolare vi è normata la durata del contratto, l’importo del canone di locazione, l’indicazione analitica dei dati dell’immobile e le possibilità di locatore e conduttore.

Il comune di Ancona prevede un apposito accordo, pattuito tra enti e associazioni di categoria, che regola il contratto di affitto a canone concordato, anche per la componente studentesca. 

Chiediamo, e crediamo che sia di fondamentale importanza, la diffusione dei contratti a canone concordato, e una sempre maggiore implementazione dello strumento degli sgravi fiscali per incentivare lɜ proprietriɜ ad optare per tale tipo di contratto. 

In egual modo chiediamo che sia migliorata l’informazione verso la componente studentesca stessa, in modo da incentivarne la richiesta, al fine di disincentivare la stipula di contratti in nero e tutelare i diritti dellɜ inquilinɜ.

“Cerco Alloggio” è un portale per l’affitto a studentɜ e giovani fuori sede, che collabora con la nostra Università per agevolare coloro che sono alla ricerca di una casa nella sede universitaria di Ancona.
Nonostante il servizio risulti abbastanza utile a tutta la componente studentesca, inclusa quella internazionale, questo necessita di essere potenziato ulteriormente. Infatti, il numero complessivo di stanze e appartamenti messi a disposizione sulla piattaforma è ancora troppo basso e coloro che, per motivi personali, si ritrovano a cercare casa dopo settembre sono costretti ad affidarsi ad altri portali e ad annunci sui social network, spesso incompleti e inaffidabili.

Chiediamo che lɜ proprietariɜ che pubblicano annunci sul portale garantiscano la disponibilità di appartamenti accoglienti, con strutture in piena sicurezza e mobilio adeguato, a prezzi accessibili. 

Chiediamo l’istituzione di un monitoraggio permanente del mercato degli affitti destinati allɜ studentɜ. Questo monitoraggio avrà il compito di sorvegliare da vicino il fenomeno degli affitti non dichiarati, identificare le proprietà inutilizzate che possono essere ricollocate sul mercato, e, più in generale, di monitorare attentamente il settore immobiliare.

Chiediamo, inoltre, che, una volta raccolti i dati, venga prodotto un report annuale accessibile a tutta la cittadinanza, a partire dal quale il Comune dovrà definire linee di azione chiare con le quali intervenire sulle problematiche. Garantire condizioni di vita dignitose e un vero diritto all’abitare per tuttɜ lɜ studentɜ deve essere l’obiettivo principale di questo strumento.

L’esplosione della crisi abitativa e le manifestazioni sul tema che abbiamo lanciato in tutta Italia come Udu hanno ottenuto, per un lungo periodo, un ampio risalto sulle cronache nazionali, confermando la caratura di un’emergenza che assume sempre di più tinte drammatiche.

Anni di disinteresse e scarsa progettualità delle istituzioni locali hanno acuito lo scollamento di queste ultime dalle esigenze della componente studentesca, che, nella sostanza, è stata travolta dal prodotto di un sistema fatto di iniquità e speculazione. Rivendicando il nostro ruolo di interlocutori credibili e attenti alle necessità dellɜ studentɜ, chiediamo l’istituzione di un tavolo permanente tra Regione, Comune, Università e rappresentanze studentesche per tenere sotto controllo l’evoluzione della crisi abitativa,nell’ottica di individuare soluzioni rapide ed efficaci. 

TRASPORTI

La dislocazione dei Poli Universitari all’interno della città, fa sì che il Trasporto Pubblico Locale (TPL) sia un servizio fondamentale per tutta la componente studentesca universitaria: fuori sede, pendolare e in sede.

Con l’aggravarsi della crisi abitativa, inoltre, lɜ studentɜ si sono vistɜ costrettɜ a trovare alloggio in diverse parti della città, spesso in zone periferiche e poco collegate con le zone di interesse.

È necessario ripensare al trasporto pubblico locale in ottica studentesca e universitaria, andando a sopperire a quelle mancanze strutturali che inficiano la quotidianità dellɜ studentɜ, come ad esempio il mancato collegamento diretto tra il polo di Torrette e il centro città, la scarsità e limitatezza delle corse che collegano i poli alle strutture sportive del CUS di Posatora o la difficoltà nel raggiungere le periferie del capoluogo, specialmente in orari non centrali.

Crediamo che il miglioramento del servizio di Trasporto Pubblico Locale possa giovare all’intera cittadinanza e che un investimento strutturale su questo, nonché il miglioramento del servizio sotto il punto di vista del numero di corse e di linee, con ampliamento degli orari, sia un tassello fondamentale in ottica di “mobilità sostenibile”.

I collegamenti tra le varie zone della città e i diversi poli universitari presentano diverse problematiche di sovraffollamento e insufficienza delle corse garantite.
In particolare chiediamo il miglioramento delle seguenti tratte:  

Tratta centro – Polo Montedago (46): sia dal capolinea (piazza Cavour), nella fascia oraria 8:30-11:20, che dal Polo Montedago nella fascia oraria 13:00-14:00, 16:30-17:00 e 18:30-19:00, gli autobus sono decisamente sovraffollati e risulta impossibile allɜ studentɜ usufruire del servizio di trasporto pubblico, causando spesso ritardi che ostacolano la piena partecipazione delle attività didattiche.

Tratta centro – Polo Torrette: è evidente la mancanza di corse che arrivano al polo di Torrette partendo dal centro. E’ fondamentale intensificare le corse (per quanto riguarda il 30 e il 30/) e aumentare le navette che collegano la stazione di Torrette al polo universitario.

Lɜ studentɜ che non abitano nelle zone centrali della città sono totalmente isolatɜ dal contesto cittadino in orari serali e notturni.

Difatti, lɜ studentɜ che vivono nella zona di Brecce Bianche, Q2 e Q3, dove sono presenti anche degli studentati, hanno come ultimo collegamento possibile dal centro la corsa della linea 46 delle 20:35, che è comunque limitata alla fermata del Parcheggio Scambiatore di Brecce Bianche. Nel fine settimana le corse sono ancora più rare, e nulle la domenica.

Per coloro che vivono nella zona di Tavernelle l’ultima corsa disponibile, nei giorni feriali, è all’1:10 in partenza dal Centro, anche in questo caso la frequenza diminuisce o si annulla nel fine settimana.

I collegamenti con il quartiere di Torrette sono egualmente scarsi e poco frequenti in orari notturni, in cui l’ultima corsa della linea 30 in partenza dal Centro è alle ore 1:15, con ulteriori riduzioni nel weekend.

Le problematicità della linea 30 sono, non solo legate alla partecipazione alla vita notturna della città, bensì si estendono alla difficoltà del raggiungimento del Pronto Soccorso in caso di necessità e al raggiungimento delle sedi di tirocinio per chi svolge turni notturni o mattutini nelle strutture ospedaliere.

Un ulteriore disagio per lɜ studentɜ del capoluogo, è dato dal sovraffollamento degli autobus che coincidono con l’arrivo di treni regionali, che dalla stazione raggiungono le varie parti della città. Soprattutto la domenica sera, quando lɜ studentɜ usufruiscono dei treni per ritornare ad Ancona, gli autobus risultano inagibili a causa della troppa richiesta. Chiediamo che negli orari di arrivo dei treni regionali siano potenziate le corse degli autobus che permettono di raggiungere le proprie abitazioni.

Esigiamo l’aumento delle corse nel fine settimana, e soprattutto la continuità del servizio in tutte le fasce orarie notturne, in modo da collegare anche le zone più periferiche, ma comunque densamente abitate da studentɜ universitarɜ. Ciò permetterebbe di poter vivere la città liberamente, soprattutto se non si ha a disposizione un mezzo di trasporto privato. 

Al fine di contenere le ingenti spese che la componente studentesca è portata a sostenere, esigiamo che gli abbonamenti per lɜ immatricolatɜ all’Università Politecnica delle Marche siano gratuiti. Chiediamo che la quota a carico dell’Ateneo rimanga invariata e che la restante quota sia ripartita tra le varie aziende affidatarie del servizio di trasporto pubblico locale.
Crediamo, inoltre, indispensabile dare la possibilità di richiedere l’abbonamento anche in forma digitale per semplificare le procedure di richiesta dell’abbonamento.
In ultima istanza, riteniamo che tutte le tipologie di abbonamento debbano essere estese anche durante tutti i mesi estivi, in quanto le facoltà vengono ancora frequentate per studiare e per sostenere gli esami.

Così come per il contesto cittadino, è fondamentale permettere alla componente studentesca di viaggiare liberamente in tutta la regione, con tariffe convenzionate ed un trasporto ad hoc, sia per esigenze didattiche che personali.

Chiediamo che vengano previste delle agevolazioni specifiche per la componente studentesca per muoversi con facilità su tutto il territorio regionale. 

Ciò risulta fondamentale nel momento in cui lɜ studentɜ si vede costrettɜ a svolgere il tirocinio curriculare in un comune diverso da quello della propria sede universitaria, così come per raggiungere le proprie città di residenza o le altre sedi dell’Ateneo.

In egual modo, la vita dellɜ studentɜ deve andare al di là delle semplici corse casa-  università, per questo deve essere facilitato il coinvolgimento in tutte le occasioni culturali che la Regione offre. Riteniamo che non sia da sottovalutare, per la crescita culturale dellɜ studentɜ, la riscoperta del territorio in cui si vive, e questo può avvenire introducendo la calmierazione dei prezzi per il trasporto pubblico regionale.

Riteniamo utile l’istituzione di uno o più punti di bike sharing presso il centro cittadino; tale servizio rappresenterebbe un grande passo in avanti verso la mobilità sostenibile urbana, delineando un servizio flessibile particolarmente adeguato ai ritmi e alle esigenze di vita della componente studentesca. Tale modello di micromobilità segue i principi della sharing economy e potrebbe rappresentare un efficiente modo per abbattere le emissioni legate al trasporto dellɜ studentɜ.

Chiediamo che la convenzione stipulata fra Trenitalia e L’Università Politecnica delle Marche “Welfare Plus”, con la quale la componente studentesca può accedere a delle scontistiche per viaggi in treno, venga riconfermata ogni anno e soprattutto ampliata. Ad ora, infatti, permette di risparmiare soltanto per treni del servizio nazionale Frecce. Riteniamo opportuno che le agevolazioni vengano applicate anche alle altre tipologie di treno come Intercity e treni regionali, in quanto maggiormente utilizzati dallɜ studentɜ.

Come ben descritto, Ancona presenta un problema con il Trasporto Pubblico Locale e Regionale non indifferente. 

Questo costringe, inevitabilmente, lɜ studentɜ dotatɜ di mezzi privati, a preferirli rispetto ai mezzi di trasporto pubblico, andando a creare un’ulteriore difficoltà.

Soprattutto per quanto concerne la facoltà di Economia e le zone centrali, spesso il costo del parcheggio risulta oneroso, e va a gravare direttamente nelle tasche dellǝ studentǝ.

Chiediamo ulteriori agevolazioni per quanto riguarda le tariffe per le soste su parcheggi a raso (strisce blu), sugli abbonamenti di lungo periodo per li diversi settori cittadini e scontistiche nei parcheggi coperti multipiano presenti in città (Torrioni, Cialdini, Scosciacavalli, Scambiatore – Archi, Stamira, Umberto I, Traiano).

FISCHIA IL VENTO DELLA CULTURA

Nell’ottica dell’implementazione di un Badge Unico dei Servizi Universitari e Cittadini, chiediamo che vengano attivate agevolazioni e convenzioni nell’ambito della cultura e dei servizi erogati dalle varie realtà cittadine, nonché con gli esercenti privati. 

Al momento è presente una University Card, uno strumento fornito da InformaGiovani, che si pone l’obiettivo di facilitare l’accesso degli studenti universitari a prodotti e servizi utili alla loro vita all’interno della città. Le convenzioni ad essa legate sono però molto limiatete e, soprattutto, poco conosciute. 

Ci poniamo l’obiettivo del raggiungimento di un Badge Unico, nell’ottica di aumentare la comunicazione tra il nostro Ateneo, il Comune e tutti gli enti ed esercenti della città. 

Ad esso, infatti, devono essere collegate scontistiche e convenzioni, soprattutto nei settori alimentari, supermercati, esercizi paralleli al servizio sanitario, come farmacie e ottici, così come a tutto il settore culturale, quindi librerie, negozi di musica, arte e cinema. 

Infine crediamo che tale carta debba garantire la gratuità per alcuni servizi, quali il Trasporto Pubblico Locale, musei, teatri e  festival e rassegne culturali ospitati dalla città.

Il cinema è una forma espressiva che permette di gettare uno sguardo sul mondo da mille prospettive differenti. Ci consente di immergerci in storie che altrimenti potremmo solo immaginare, di viaggiare attraverso il tempo riflettendo su chi siamo e chi siamo stati, e, infine, di provare a leggere la realtà attraverso le lenti di un’altra cultura. Per questo riteniamo che vada incentivata l’organizzazione di festival cinematografici, corsi di cinema e rassegne che consentano di riflettere su tematiche di attualità prendendo spunto da documentari o lungometraggi. 

Riteniamo, inoltre, d’obbligo valorizzare realtà locali che ormai hanno acquisito una valore storico, come il Corto Dorico, e, allo stesso tempo, supportare quelle realtà in continua evoluzione che offrono esperienze variegate ed innovative, come colazioni al cinema, serate in cui seguire premiazioni e feste post proiezione.

In aggiunta, alle agevolazioni precedentemente suggerite per la University card, sollecitiamo la trasmissione di film che offrano uno sguardo su diverse culture, promuovendo così la diversità e l’inclusione. 

Proponiamo, infine, che vengano promosse proiezioni nelle Facoltà, negli alloggi dell’Ente e, soprattutto, in spazi all’aperto accessibili agli studenti, ampliando così l’accesso alla fruizione di opere cinematografiche culturalmente significative.

Proponiamo l’estensione degli orari di apertura dei musei anche al periodo serale, consentendo così a un pubblico più ampio di accedervi e di apprezzare le collezioni esposte.

Inoltre, durante i mesi estivi, quando le giornate sono più lunghe e il clima invita a trascorrere più tempo all’aperto, proponiamo di istituire spazi museali temporanei in luoghi all’aperto e accessibili a tutti, soprattutto alla componente studentesca. Questi spazi potrebbero essere allestiti in parchi, piazze o altri luoghi pubblici di interesse storico o culturale, offrendo agli studenti l’opportunità di arricchire la propria formazione accademica attraverso esperienze dirette e stimolanti.

Ci impegniamo a migliorare l’accesso alla conoscenza e alla cultura per lɜ studentɜ attraverso una serie di iniziative volte a ottimizzare l’utilizzo delle risorse bibliotecarie. Una delle proposte principali è quella di consentire allɜ studentɜ di prolungare il periodo di prestito dei libri dalle biblioteche oltre il normale periodo di locazione. Questo permetterebbe allɜ studentɜ di avere più tempo per esplorare approfonditamente il materiale di studio, di svolgere ricerche più dettagliate e di elaborare progetti accademici di qualità superiore.

Sollecitiamo agevolazioni riguardanti i diritti SIAE e LEA per i festival organizzati dall’ateneo e dalle associazioni studentesche, al fine di promuovere e incentivare attivamente la vita universitaria attraverso eventi culturali e artistici. Riconosciamo il ruolo significativo della musica nell’arricchire la vita sociale e culturale dellɜ studentɜ, pertanto chiediamo che vengano promossi festival musicali e concerti live durante le serate universitarie, in particolare durante il “mercoledì universitario”, in luoghi frequentati dalla comunità studentesca.

In aggiunta, riteniamo essenziale garantire spazi dedicati alla pratica e all’espressione artistica degli studenti nell’ambito musicale. Proponiamo quindi la creazione di appositi luoghi attrezzati dove lɜ studentɜ possano esercitare e sviluppare le proprie abilità musicali, favorendo così la partecipazione attiva e il coinvolgimento della comunità studentesca nel mondo della musica e delle arti performative.

Il nostro Ateneo prevede la possibilità, per lɜ studentɜ che abbiano intrapreso un percorso di transizione di genere, di richiedere l’attivazione della cosiddetta “carriera alias”. 

Questa prevede, infatti, che lɜ studentɜ richiedente possa utilizzare il proprio nome di elezione, andando a sostituire quello anagrafico nelle procedure interne all’Ateneo, così come in sede di attività didattiche. Questo resterà valido per tutta la durata degli studi oppure fino alla sentenza di cambio di genere, se avvenuta nell’arco del periodo di studi.

L’iter, tuttavia, richiede la presentazione di “adeguata documentazione attestante il percorso psicologico e/o medico finalizzato all’eventuale rettifica di attribuzione di genere”, il cui ottenimento risulta ancora lungo e macchinoso, nonché oneroso e spesso doloroso e traumatico per chi lo intraprende.

Riteniamo che la componente studentesca vada tutelata non solo all’interno degli spazi dell’Ateneo, ma anche nelle città che questa vive.

Chiediamo che a livello cittadino sia attivato un Registro Alias, che garantisca la privacy e che permetta l’utilizzo del nome di elezione per determinate pratiche nei servizi pubblici, ad esempio la biblioteca, l’abbonamento al TPL o l’accesso agli impianti sportivi.

Sulla scia di quanto richiesto all’interno dell’Ateneo, richiediamo che ciò possa avvenire con la sola presentazione di autocertificazione.

Crediamo che la possibilità di essere indicati sui documenti ufficiali con il nome di elezione, dovrebbe ottenere un assoluto via libera da parte delle istituzioni, in conseguenza della funzione di garanzia incarnata dal riconoscimento della carriera alias da parte dell’università, facilitando così la strada all’effettiva applicazione del principio di autodeterminazione delle persone transgender.

La componente studentesca deve essere parte integrante della vita della città, e deve poter fruire liberamente di tutte le possibilità che la città offre, come ogni cittadinɜ.

La pratica sportiva rappresenta senza dubbio un’opportunità di incontro tra popolazione studentesca e popolazione anconetana; a tal proposito, crediamo si renda necessaria una gestione organica degli impianti sportivi tra Comune e Centro Universitario Sportivo (CUS), con l’obiettivo di rendere accessibili alla cittadinanza gli spazi gestiti da quest’ultimo e, in concomitanza, rendere accessibili i centri sportivi comunali alla compagine studentesca, chiedendo che questa possa fruirne in maniera totalmente gratuita.

Un rilevante problema risulta ancora essere la scarsità e la limitatezza delle corse delle linee 1/3 e 3, specialmente in fascia notturna e nel fine settimana.

Chiediamo un miglioramento di queste, anche al fine di rendere fruibile al corpo studentesco anche quella zona della città.

Programma per il Diritto allo Studio Universitario

PREMESSA

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale […] E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (Art. 3)

“La scuola è aperta a tutti [..] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” (Art. 34).

L’accesso all’istruzione, fino ai suoi massimi livelli, deve essere garantito, costituzionalmente, a tuttɜ lɜ cittadinɜ, anche se privɜ di mezzi. Quelle per la gratuità dell’università, una didattica di qualità e un sistema DSU efficace ed efficiente sono battaglie che, come Gulliver – Sinistra Universitaria e Unione degli Universitari, portiamo avanti quotidianamente e capillarmente a livello nazionale e locale.

I sistematici tagli e il sottofinanziamento del diritto allo studio reso strutturale, sottintesi all’introduzione del concetto classista e fittizio del merito, hanno però reso quello “allo studio” un privilegio e un lusso, anziché un diritto. 

Come Lista Gulliver – SInistra Universitaria continueremo a lottare per un sistema di diritto allo studio reale che sostenga l’accesso all’istruzione universitaria e la prosecuzione degli studi, affinché tuttɜ abbiano la possibilità di studiare. Vogliamo un’università pubblica accessibile, gratuita ed inclusiva e un sistema di diritto allo studio reale in grado di rispondere alle esigenze, in continua evoluzione, della popolazione studentesca.

Lǝ studentǝ universitariǝ non è solo utente dei servizi offerti dall’università e dalla città in cui vive, bensì partecipa attivamente all’arricchimento culturale e allo sviluppo di queste ultime. 

Non può esistere Università senza studentɜ.

Pertanto, il compito della Regione e dell’Ente per il Diritto allo studio dell’istituzione universitaria deve essere quello di rimuovere ogni ostacolo economico e/o sociale e mettere chiunque nella condizione di beneficiare appieno del diritto allo studio.

Riteniamo che la Regione, l’ERDIS e l’Ateneo abbiano la responsabilità di riportare al centro del dibattito pubblico il tema del diritto allo studio ascoltando le nostre istanze e affinché nessunǝ venga lasciatǝ indietro.

La crisi abitativa è un’urgenza concreta che ha mobilitato lɜ studentɜ di tutta Italia. 

Anche noi, come Gulliver – Sinistra Universitaria, siamo scesɜ in piazza con le tende, portando alla luce i dati della situazione abitativa di Ancona, per chiedere affitti calmierati, la fine delle speculazioni e un deciso intervento della Regione, dell’Università, dell’ERDIS e del Comune per il diritto allo studio. 

Da un lato c’è stato un incremento della domanda di posti letto privati per studentз universitariз, anche internazionali, con conseguente aumento dei prezzi degli stessi, e, dall’altro, si è riconfermata la carenza strutturale di residenze universitarie pubbliche, sulla quale, negli anni, non si è intervenuto, consolidando una situazione odierna in cui regione, città e università risultano inadatte ad una consona accoglienza. 

Questo le rende ovviamente poco attrattive. 

Le residenze universitarie non devono essere dei vuoti contenitori di appartamenti: dovrebbero essere luogo anche di aggregazione e valore aggiunto per la loro rilevanza sociale, in quanto tantɜ studentз si trovano a vivere insieme all’interno di esse, rappresentando il potenziale cuore pulsante della città. 

Servono affitti a canoni accessibili e contratti che tutelino davvero la componente studentesca, soprattutto nelle città universitarie. Serve, inoltre, investire nella riqualificazione del patrimonio edilizio e nella creazione di spazi cittadini per l’aggregazione e la socialità.

Durante il Consiglio Regionale del 21 e 22 dicembre 2023, in sede di approvazione del Bilancio di Previsione per il triennio 2024-2026, sono stati tagliati 4.5 milioni di euro di finanziamenti per il Diritto allo Studio per l’anno 2024, rispetto a quanto precedentemente stanziato. 

Nella Regione Marche il Diritto allo Studio è sotto attacco e, come Gulliver – Sinistra Universitaria intendiamo lottare per far sì che vengano stanziati fondi in misura adeguata al fabbisogno regionale. Il Diritto allo Studio deve essere una priorità. 

Quattro milioni di tagli significano meno servizi essenziali, calo della qualità dei servizi, peggioramento di mense e alloggi e, di conseguenza, studentɜ a cui viene, di fatto, negato il diritto allo studio.

Nella Regione Marche mancano fondi sufficienti per coprire le Borse di studio: per la prima volta dopo cinque anni torna la figura dell’idoneo non beneficiario. Lɜ studentɜ che avrebbero diritto, secondo requisiti di merito e reddito, al sussidio erogato dall’Ente Regionale per il Diritto (ERDIS), lo scorso anno, hanno rischiato di non poterne beneficiare.

Si tratta di una situazione drammatica ed inaccettabile, che scaturisce da un cronico sottofinanziamento dell’Istruzione Pubblica Italiana, sempre tra gli ultimi posti nella scala di priorità delle istituzioni. La tutela del Diritto allo Studio, garantita dall’articolo 34 della costituzione italiana, è messa in seria discussione dalla mancanza di investimenti e politiche volte a rendere l’istruzione universitaria sempre più inaccessibile, con peraltro gravi conseguenze: sono tantɜ lɜ persone cui la Borsa di Studio rappresenta l’unica possibilità per proseguire gli studi, spesso anche in una regione diversa rispetto a quella di origine. 

Nelle graduatorie definitive, pubblicate in data 31 Ottobre 2023, la figura dellɜ studentɜ idoneɜ non beneficiariɜ non si è presentata a causa di fortuiti disguidi burocratici e grazie alla nostra attenzione e al nostro lavoro.

Nonostante ciò, non ci possiamo ritenere soddisfattɜ e ci muoveremo in ogni sede per garantire che la figura dellɜ idoneɜ non beneficiarɜ non si presenti come accaduto negli anni passati grazie al nostro lavoro di rappresentanza.

Vogliamo un finanziamento strutturale e continuativo delle borse di studio che consenta a tuttɜ lɜ studentɜ di poter intraprendere un percorso universitario, indipendentemente dall’estrazione sociale.

GRADUATORIE

Da troppi anni ormai, sussiste il problema delle tempistiche legate alla pubblicazione delle graduatorie provvisorie e di conseguenza l’accesso alle strutture abitative messe a disposizione dall’ente regionale per il diritto allo studio. Non è accettabile che la componente studentesca risultata idonea alla borsa di studio non possa usufruire del servizio mensa e del servizio alloggio quando l’attività didattica è già iniziata, costringendo lɜ studentɜ a pagare una stanza in attesa della consegna delle chiavi.

In quest’ultimo anno, nonostante il termine ultimo per la presentazione delle domande per le borse di studio sia stato anticipato e non sia stata fatta alcuna proroga per le domande, si è presentata, ancora una volta, la stessa situazione che da sempre caratterizza la pubblicazione delle graduatorie, ovvero la presenza di ritardi nella consegna delle chiavi. Faremo in modo che venga prevista un’ulteriore rateizzazione della borsa di studio anche per la componente studentesca borsista iscritta agli anni successivi al primo e ci assicureremo che sia in grado di rispondere alle esigenze espresse.

Chiediamo che le graduatorie definitive escano almeno due settimane prima dell’inizio delle lezioni e che la componente studentesca possa iniziare le lezioni con mensa e alloggio già garantiti. In particolare, si richiede che sia presa come riferimento la data di inizio delle attività didattiche. Al momento la quota monetaria è garantita a partire da Novembre in una tranche del 20% solo alla componente studentesca al primo anno, riteniamo, invece, che ciò debba essere garantito a tuttɜ lɜ studentɜ iscrittɜ anche agli anni successivi al primo in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche. 

Dal punto di vista della trasparenza, chiediamo che nelle graduatorie pubbliche venga indicata la fonte dei finanziamenti da cui si ricavano le risorse destinate alle borse di studio.

STUDENTATI

L’alloggio gratuito è un servizio fondamentale che, per gran parte della componente studentesca, traccia una linea netta tra la possibilità di intraprendere effettivamente il percorso universitario e la scelta obbligata di abbandonarlo o di farsi carico di enormi sforzi economici conditi da una condizione di stress permanente. 

Poter abitare nella sede universitaria nella quale si studia è un diritto che deve essere garantito.

Nonostante gli sforzi degli ultimi anni, è chiaro che le attuali strutture non riescano a soddisfare la sempre più crescente domanda di posti letto da parte della componente studentesca. Pur apprezzando l’apertura di nuove strutture abitative, risulta comunque insufficiente il numero di posti letto che l’ente mette a disposizione della componente studentesca che fa richiesta del posto alloggio.

Serve considerare che lɜ borsistɜ che frequentano la Facoltà di Medicina e Chirurgia non dispongono di uno studentato nei pressi della Facoltà a cui sono iscrittɜ. Risulta, quindi, fondamentale riaprire uno studentato nel quartiere di Torrette e consentire alla componente studentesca della Facoltà di Medicina di alloggiare nei pressi dell’università senza costringerla a risiedere in studentati distanti dalla propria sede.

Aprire strutture senza che al loro interno vengano garantiti tutti i servizi significa semplicemente aprire dormitori. Come Gulliver – Sinistra Universitaria crediamo che, insieme all’apertura di nuove strutture, debbano essere garantiti servizi che soddisfino le esigenze della componente studentesca. Riteniamo imprescindibile che vengano rispettati tutti gli standard minimi e che l’Ente intervenga proattivamente per sopperire a tutte le eventuali mancanze. La struttura tuttavia, non deve essere intesa come luogo in cui dormire e basta ma occorre che il mobilio sia adeguato al numero di persone che l’appartamento ospita; anche gli utensili basilari della casa come scope, palette, mocio e spazzoloni devono essere garantiti all’interno di ogni struttura abitativa.

Infine, crediamo che non debbano esserci differenze tra i servizi offerti all’interno di ciascuna struttura abitativa. Tuttɜ lɜ studentɜ hanno diritto a godere degli stessi servizi.

Il diritto ad un abitare sicuro e confortevole deve essere garantito dall’Ente in ogni sede, investendo tempo, energie, sforzi e fondi con forte determinazione, andando a garantire sempre di più un servizio adeguato 

La situazione attuale di spazi, dotazione stanze e mobilio è problematica.

Fra i problemi riportati si possono individuare mobili danneggiati, soprattutto sedie e coprilampade, scarsità di fornelli per poter cucinare, malfunzionamenti di elettrodomestici, carenza di cestini per lo smaltimento dei rifiuti e l’assenza parziale di kit di primo soccorso e l’assenza di defibrillatori. Le cucine, di fatto, risultano molto datate e poco sicure, in alcuni casi non funzionanti e causa di guasti elettrici.

Per quanto riguarda i bagni, spesso sono assenti serrature per poter chiudere la porta, bidet e finestre, condizione che favorisce il proliferare di muffa all’interno dei servizi igienici. In aggiunta, lo scarico delle docce è inefficiente e non permette un adeguato deflusso dell’acqua.

Riteniamo questo quadro complessivo non accettabile ed esigiamo che vengano effettuati interventi strutturali tempestivi che risolvano le svariate problematiche riscontrabili nelle differenti strutture.

Crediamo fortemente che l’esperienza universitaria non debba ridursi ad un alienante corsa ad ostacoli in cui a contare davvero è solo il traguardo. Pensiamo che gli spazi universitari e anche quelli garantiti dall’Ente debbano essere luoghi di aggregazione che promuovano la socialità, lo scambio e il divertimento. Tutta la componente studentesca, compresa quella borsista, ha il  diritto di rivendicare gli spazi che abita, riappropriandosene per esprimere sé stessa nelle forme che più trova stimolanti.

Proponiamo che vengano incentivate serate, progetti culturali, feste e che vengano valorizzati il più possibile gli spazi comuni.

Vogliamo una meticolosa sanificazione degli spazi abitati dallɜ studentɜ, date le condizioni indecorose degli stessi, con frequenti casi di muffa o sporcizia diffusa, come nel caso dello spazio destinato al servizio di lavanderia presente in alcuni studentati, che risulta sporco e non sanificato. Inoltre, chiediamo un potenziamento del servizio pulizie, prevedendo sopralluoghi per verificare le condizioni delle strutture abitative ed effettuare accertamenti sulla presenza di muffe, calcare e ruggine.

Attualmente il servizio lavanderia è totalmente assente nel plesso abitativo di Bartolo da Sassoferrato e carente nei plessi abitativi di Brecce Bianche e Buon Pastore. 

Vogliamo che il servizio venga implementato o istituito in quanto crediamo sia un servizio essenziale del quale la componente studentesca residente non può essere privata. Chiediamo, inoltre, un miglioramento del servizio di manutenzione, affinché, in caso di malfunzionamenti, il servizio possa essere tempestivamente ripristinato.

Inoltre, pretendiamo la rimozione del pagamento del servizio, il cui costo ammonta a 1.70€. Il servizio di lavanderia deve essere gratuito.

La mancanza di sicurezza è un problema che necessita di rapide soluzioni. 

Il plesso di Bartolo da Sassoferrato risulta non sicuro: si può entrare liberamente all’interno del plesso con libero accesso agli appartamenti, che presentano porte e/o finestre poco sicure. 


Inoltre, è assente un controllo adatto dell’area attraverso videocamere di sicurezza e cancelli. Proponiamo l’installazione di videocamere e l’introduzione di una chiave o carta di accesso agli spazi riservata unicamente allɜ studentɜ. 

Inoltre, in alcune strutture  risultano presenti citofoni non funzionanti, pertanto richiediamo che si provveda alle necessarie riparazioni.

Dal punto di vista dell’assistenza, riteniamo urgente l’istituzione di una portineria in tutti gli studentati per garantire un’interfaccia attiva, capace di sopperire alle difficoltà nel contattare l’ente e di raccogliere le segnalazioni che richiedono tempestività di intervento. 

Proponiamo, in un’ottica di contrasto alla crisi abitativa, di assegnare gli alloggi non occupati alla componente studentesca idonea per reddito, che non è però risultata vincitrice della borsa di studio per motivi di merito.

ULTERIORI SERVIZI

Il nostro obiettivo è e sarà sempre l’estensione dei servizi e una maggiore fruibilità di essi, pertanto riteniamo che sia necessario integrare altri strumenti con cui venire incontro alle necessità della componente studentesca borsista.

  • SERVIZIO STAMPE

Riteniamo debbano essere predisposti servizi stampe gratuite su carta riciclata all’interno dei locali dell’ente e, dove questo non risulti possibile, crediamo debba essere stipulata una convenzione con cartolerie o copisterie nei pressi di ogni polo universitario e sede decentrata. 

  • COMUNICAZIONE

Pur apprezzando molto il miglioramento a livello comunicativo nell’informare la componente studentesca, auspichiamo una comunicazione più agile e fruibile tra studentɜ borsisti ed Erdis, basata su un approccio più dinamico ed efficiente nell’utilizzo dei canali e account social ufficiali da parte dell’ente. 

  • PIÙ CULTURA  

La cultura è un potentissimo strumento di emancipazione e formazione personale che permette di acquisire libertà e nuove chiavi di lettura per interpretare il mondo circostante. Pertanto, chiediamo che, attraverso convenzioni o biglietti gratuiti erogati dall’ERDIS in convenzione con il Comune di Ancona, venga supportata ed incentivata la possibilità di prendere parte ad iniziative locali come concerti, spettacoli teatrali, musei, mostre ed altri eventi culturali.

  • TAMPON BOX 

Anche alla luce della recente campagna promossa ed attuata dall’ateneo, chiediamo che vengano installate delle tampon box in tutti gli studentati, insieme a distributori che eroghino preservativi, dental dams e contraccettivi barriera in maniera gratuita, nell’ottica di sensibilizzare sulla prevenzione delle MST e di sdoganare il tabù della sessualità.

BANDO

L’attuale concetto di merito è un contenitore creato ad hoc, plasmato in maniera strumentale in ottica classista per colpevolizzare chi non rientra in un aleatorio standard di perfezione tossico e svilente. 

Per questo, come Lista di rappresentanza studentesca che difende il Diritto allo Studio pensiamo che il bando per accedere alle borse di studio debba favorire i criteri di reddito rispetto ai criteri di merito. 

Riteniamo inaccettabile un sistema che, nella sostanza, elimina l’equità e, come abbiamo tristemente visto, uccide.

Quello del “merito” è un criterio che ancora pesa in maniera incisiva nell’assegnazione della borsa di studio, o nella conferma di questa per gli anni successivi al primo. Spesso il mancato conseguimento dei Crediti Formativi Universitari, per vari motivi, implica la restituzione della borsa, o l’esclusione dai benefici, inficiando pesantemente sulla prosecuzione degli studi.

Esigiamo pertanto un abbassamento dei criteri di merito, andando a garantire un ampliamento dell’accesso alla borsa di studio.

Chiediamo una maggiore chiarezza e pubblicizzazione del bando della borsa di studio nella convinzione che questo incentivi lɜ studentɜ ad intraprendere un percorso di studio, seppur partendo da condizioni economiche svantaggiate. Proprio per questo, chiediamo che il bando venga sponsorizzato maggiormente e che venga reso di facile comprensione. 

Con gli adeguamenti ministeriali alla variazione dell’indice generale Istat dei prezzi al consumo per le famiglie sono stati definiti i nuovi limiti ISEE ed ISPE per l’accesso al bando di borsa di studio, aumentandoli rispettivamente a 26.306,25 € e 57.187,53 €.

Chiediamo, in prima istanza, che anche l’Ente Regionale (ERDIS) innalzi le rispettive soglie, adeguandole al massimale definito dal Decreto Direttoriale n. 318 del 14-03-2024, e che, successivamente, si impegni a garantire la progressiva estensione dell’accesso alle borse studio nell’ottica di ampliare in maniera sempre maggiore la platea di coloro che vengono tutelati da questo fondamentale strumento.

In aggiunta, chiederemo che venga eliminato il parametro ISPE come requisito di accesso alla borsa in quanto, anche in in presenza di un ISEE sotto la soglia prevista per l’accesso, porta troppo spesso all’esclusione dal beneficio. 

Chiediamo che il servizio di alloggio sia concesso anche ad Agosto e Settembre, mese in cui sono previste sessioni di esame, attività laboratoriali e di stesura di tesi, per le quali è imprescindibile la presenza nella sede universitaria.

La durata attuale del servizio a 10 mesi causa non pochi problemi all’utenza, che si trova costretta a pagare cifre esorbitanti per poter rimanere nella sede universitaria nei mesi esclusi dal periodo di concessione del servizio alloggio o per sostenere costi inerenti al trasporto per raggiungerla. 

In merito all’erogazione della quota relativa al “contributo alloggio” per la componente studentesca che ne risulta vincitrice, chiediamo che questa venga erogata entro pochi giorni dalla registrazione presso l’Agenzia delle Entrate del contratto di locazione.

Questo permetterebbe di affrontare le prime spese necessarie all’avvio del contratto, quali anticipo della caparra e delle prime due mensilità.

Per la componente studentesca borsista iscritta al primo anno, invece, riteniamo che la quota debba essere erogata in due tranche: una alla presentazione del contratto e un’altra invece al raggiungimento dei 20 CFU necessari per non restituire la borsa di studio percepita.

Al momento il bando di borsa di studio prevede che, in caso di mancanza di posti liberi, i beneficiari di borsa di studio vincitori di posto alloggio, debbano presentare  un contratto di affitto non inferiore a 10 mesi entro il 15 Novembre affinchè venga erogato loro un contributo affitto spettante dalla borsa di studio di cui si è risultato vincitore.  Chiederemo una deroga rivolta al riconoscimento di contratti di affitto inferiori ai 10 mesi e conseguente erogazione di borsa di studio adeguata in proporzione ai mesi di durata del/dei contratti/o.

Riteniamo fondamentale introdurre l’azzeramento di carriera anche per studentɜ che effettuano un passaggio di corso e non solo per chi rinuncia agli studi.

Dato che la platea della componente studentesca internazionale che fa richiesta di borsa è in espansione, riteniamo che il bando debba essere tradotto, oltre che in inglese, anche in francese e cinese, e che debba essere introdotto un front office che, collaborando con l’ente, supporti lɜ studentɜ nella presentazione della domanda dando indicazioni chiare sulla documentazione. 

Proponiamo l’implementazione di un form nella domanda di borsa di studio in cui studentɜ richiedenti l’alloggio possano esprimere le loro esigenze e necessità di collocazione a livello di area della città.

Per quanto riguarda il servizio alloggio, si ritiene che lǝ studentǝ che dovrà alloggiare presso le strutture dell’ente debba essere opportunamente informatǝ sui beni non forniti ma necessari durante la propria permanenza, esplicitandoli nel bando o nella sezione apposita del sito ERDIS (ad esempio stoviglie, lenzuola…).

DIGITALIZZAZIONE 

Chiediamo che tutte le procedure inerenti al diritto allo studio vengano informatizzate, nell’ottica della digitalizzazione delle pratiche. In particolare si pone l’attenzione sulla componente studentesca straniera, la quale riscontra inevitabilmente enormi difficoltà nel dover spedire la documentazione cartacea dal proprio Paese di residenza. Inoltre, si chiede che anche per la modalità di autenticazione debole sia prevista la possibilità di inviare la documentazione richiesta in formato digitale. 

TRASPORTO

Il servizio di trasporto pubblico, che non a caso è garantito all’interno della definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, è un servizio essenziale a cui la componente studentesca ha necessità di accedere senza alcun ostacolo economico.

Per questo riteniamo che il servizio di Trasporto Pubblico Locale debba essere completamente gratuito, prioritariamente per la componente studentesca che rispetta i requisiti di reddito per la Borsa di Studio, fornendo a quest’ultima l’abbonamento annuale al momento dell’iscrizione all’anno di riferimento. 

L’accesso al trasporto pubblico risulta, infatti, fondamentale non solo per raggiungere agevolmente il proprio alloggio, la mensa o la propria sede universitaria, ma anche per potersi spostare all’interno della città e del territorio.

Per quanto riguarda la componente studentesca pendolare, è opportuno garantire la gratuità del servizio per l’intero percorso che collega la propria residenza alla sede universitaria di iscrizione. 

Una problematica che riguarda l’intera componente studentesca che vive gli spazi cittadini è quella relativa alla scarsa presenza o totale assenza di corse notturne. In particolare, facendo riferimento alla città di Ancona, durante la settimana è possibile usufruire del servizio di Trasporto Pubblico Locale limitatamente per le corse 1⁄4 /(Centro-Tavernelle) e 30 (Centro-Torrette) e non oltre l’1:30, escludendo dal servizio chi abita in zone diverse da quelle coperte da suddette linee, in particolare facendo riferimento agli studentati collocati in Via Brecce Bianche e in Via Miglioli, per i quali l’ultimo collegamento è previsto alle 20:30. Pertanto riteniamo fondamentale estendere la fascia oraria in cui è attiva la linea 46 al fine di permettere alla componente studentesca che abita nelle zone coperte dalla suddetta linea di tornare a casa in piena sicurezza anche in orari notturni.

Il servizio attualmente offerto è inoltre garantito solo nei giorni feriali, con una drastica riduzione nei festivi. Riteniamo inaccettabile l’esclusione dalla vita cittadina di parte della componente studentesca che non vive nel centro della città, pertanto continueremo a chiedere l’ampliamento del servizio attualmente offerto anche alle corse che collegano altri punti della città, e l’introduzione di corse notturne anche nei giorni festivi. Inoltre pensiamo che non debba esserci un orario limite per le corse notturne ma che queste debbano essere garantite durante l’intero orario notturno, dando la possibilità di tornare nella propria abitazione anche a chi per diverse ragioni non può farlo prima di un certo orario.

MENSE

Il servizio di ristorazione offerto dall’ERDIS rappresenta un mezzo fondamentale per permettere alla componente studentesca di vivere nella città in cui studia. Tuttavia la possibilità di accedervi non è la stessa per tutta la componente studentesca, in quanto orari e giorni di apertura differiscono per ogni struttura, e in alcune sedi dell’Ateneo la mensa è del tutto assente, con la sola possibilità di usufruire di un locale convenzionato spesso distante dal polo universitario.

Pertanto pensiamo che ogni polo universitario debba prevedere il servizio ristorazione con una mensa aperta tutti i giorni, a pranzo e cena, e che l’orario della cena debba essere prorogato fino alle 21 per dare la possibilità di cenare anche in orario più inoltrato, e che l’orario di apertura per il pranzo almeno per i poli di Medicina sia prorogato fino alle 15, per garantire il servizio anche a coloro che svolgono tirocinio.

Allo stato attuale, il servizio di asporto prevede l’impiego di contenitori usa e getta in materiale biodegradabile. Consapevoli delle ragioni relative alla sicurezza igienico sanitaria di tale scelta, riteniamo opportuno dare la possibilità a chi, anche con dichiarazione di responsabilità, volesse utilizzare il proprio contenitore per portare via il pasto, anche in ottica di un minor spreco di risorse.

In merito alla qualità dei pasti offerti, riteniamo che debba essere riposta sempre maggiore attenzione non solo nel rispetto delle norme igieniche, ma anche nella qualità della materia prima e dei metodi di preparazione, in quanto talvolta i cibi risultano non ben cotti o i frutti non maturi al punto giusto.

Le possibilità di scelta sono molto ridotte o addirittura assenti per la componente studentesca con determinate necessità alimentari (assenza di secondi vegani o privi di lattosio o di glutine). La componente studentesca celiaca risulta totalmente impossibilitata ad usufruire del servizio mensa, in quanto non è attualmente previsto uno spazio dedicato alla preparazione di pasti senza rischio di contaminazione, pertanto riteniamo che tale servizio debba essere garantito qualora richiesto.

Per garantire la massima sicurezza in termini igienici, crediamo che ogni mensa debba essere attrezzata con distributori di bevande touch free, per ogni tipologia di bevanda offerta.

Per quanto riguarda l’APP ERDIS.eat, riteniamo che la sua introduzione fosse necessaria al fine di permettere di accedere al servizio anche con l’utilizzo dello smartphone e non solo del tesserino ERDIS, ma anche per fornire altri servizi attualmente non garantiti. Tra questi pensiamo che debba essere introdotta la possibilità di ricaricare il proprio borsellino elettronico direttamente dall’applicazione, evitando di dover accedere ogni volta al sito dell’ente con autenticazione, e che sia possibile visualizzare costantemente il credito residuo del borsellino. In merito ai pagamenti effettuati, riteniamo che debbano essere completamente abbattuti i costi relativi alle commissioni. 

Considerando la sempre maggiore internazionalizzazione dei corsi di laurea dell’UNIVPM, riteniamo necessario introdurre la possibilità di scegliere la lingua con cui visualizzare l’app, tra cui primariamente italiano, inglese, francese e spagnolo.

La possibilità di ricaricare il proprio borsellino elettronico direttamente all’interno delle mense senza costi relativi a commissioni, è attualmente garantita solo nella struttura collocata in Via Petrarca (Ancona). Pensiamo che questa possibilità debba essere estesa a tutte le strutture che erogano il servizio ristorazione, in quanto permette di ricaricare il borsellino elettronico anche sul momento.

SEDI DECENTRATE

Tutti i servizi garantiti dall’ERDIS devono essere presenti in ciascuna delle sedi decentrate con standard qualitativi uniformi affinché non si creino differenze tra studentɜ. 

Nel caso si presentasse una sospensione temporanea di suddetti servizi, riteniamo opportuno stipulare convenzioni a vantaggio della componente studentesca con tutti gli enti in grado di sopperire ad essa. Riteniamo ugualmente fondamentale che i prezzi delle convenzioni vengano uniformati ai prezzi dell’ERDIS.

Ogni sede presenta necessità diverse di eguale importanza. Pertanto, le nostre proposte specifiche per ogni sede verranno sviluppate in un apposito documento.

DSU NELLE CARCERI

Il nostro Ateneo ha attivato, nel 2023, accordi con gli istituti penitenziari della città di Ancona per permettere l’accesso agli studi terziari anche ai detenuti. 

Riteniamo che lo studio e la cultura siano i mezzi primari per concretizzare lo scopo rieducativo della pena, sancito dall’articolo 27 della costituzione.

Anche all’interno dei Poli Penitenziari Universitari è necessario difendere lo studio come diritto, permettendo a chi ne ha volontà di accedere appieno ad esso, fornendo loro i mezzi e i servizi di cui fruisce la componente studentesca esterna. 

Crediamo sia fondamentale che vengano garantiti gli strumenti didattici che i corsi di laurea richiedono, ossia libri, materiale accessorio, dispositivi informatici e rete wifi stabile. Questo è indubbiamente un tema che necessita un dialogo costante tra il nostro Ateneo e gli Istituti.

Riteniamo fondamentale riportare la componente umana all’interno dei percorsi di studio dei detenuti, in tal senso chiediamo che sia prevista la partecipazione dellɜ studentɜ alle lezioni in aula e l’istituzione di tutor accademici che supportino, in telematica e presenza, i detenuti nell’affrontare la vita universitaria.

ASSISTENZA SANITARIA

Se quello allo studio è un diritto imprescindibile, in egual modo lo è quello alla salute. 

La componente studentesca, in primis quella fuorisede, ha limitato accesso a servizi basilari come il medico di base, e di conseguenza l’accesso gratuito a visite specialistiche, anche urgenti. 

È necessario fornire un servizio sanitario fruibile a tutta la componente studentesca, efficiente e di qualità.

La presenza di un unico medico convenzionato nella città di Ancona per le visite alla componente studentesca fuorisede comporta per essa svariati disagi. Visite affrettate e appuntamenti a lunga scadenza vanificano spesso lo scopo della visita stessa, magari richiesta con una certa urgenza. 

Altrettanto problematico è per la componente studentesca fuorisede raggiungere il Pronto Soccorso in orari notturni, data la scarsità, se non totale assenza, di mezzi di trasporto pubblico per l’Ospedale Riuniti Torrette. Chiediamo, pertanto, che venga esteso il numero di corse notturne del 30, e che questa linea copra non solo le attuali zone, ma anche quelle attualmente scoperte in orario notturno (Tavernelle, Piazza Ugo Bassi, il quartiere del Piano).

Per quanto riguarda la Guardia Medica, questa non risulta ancora gratuita per la componente studentesca fuorisede che proviene da fuori regione. E’, perciò, necessario renderla tale.

Chiediamo l’aumento dei medici di base convenzionati nel territorio cittadino anconetano, locati in diverse zone della città e fruibili dalla componente studentesca tutta. Riteniamo necessario, inoltre, garantire la possibilità sottoporsi a visite mediche senza appuntamento.

Al di fuori del capoluogo, nessuna sede dispone di un medico di base convenzionato. Riteniamo, quindi, doveroso sopperire a questa mancanza in maniera tempestiva. 

Chiediamo che vengano garantiti i servizi essenziali nell’ambito medico a titolo gratuito o ad un prezzo agevolato, per permettere di intraprendere il percorso di studi senza le incombenze delle spese di carattere medico-sanitario, che possono comportare ingenti  prese a carico dell’individuo, le quali potrebbero andare a gravare su un contesto economico precario.

Vogliamo che vengano stipulate convenzioni al fine di garantire, gratuitamente i seguenti esami e screening:

  • PAP test, che attualmente risulta offerto dal Sistema Sanitario Nazionale solo sopra i 25 anni di età. È infatti opportuno che questo venga effettuato già dall’età di 15 anni.
  • mappatura dei nei
  • una visita ginecologica/andrologica all’anno
  • una visita urologica all’anno
  • una visita odontoiatrica all’anno
  • una visita oftalmologica all’anno

Crediamo necessario, inoltre, che vengano stipulate delle convenzioni con professionisti dell’area di dermatologia, psichiatria, ginecologia, andrologia, urologia, fisioterapia, odontoiatria, oftalmologia, diagnostica per immagini (Radiologia, Ecografia, Risonanza Magnetica, TAC), dietistica e nutrizione.

Programma di Ateneo – Elezioni 2024

DIDATTICA

In qualità di lista di rappresentanza abbiamo sempre ritenuto fondamentale garantire il libero accesso agli studi universitari, ponendo come unici requisiti di accesso il diploma di scuola superiore per i corsi di laurea triennale o magistrale a ciclo unico, e il titolo di laurea triennale per i corsi di laurea magistrali. 

Pertanto, i test di accesso attualmente previsti dovrebbero essere esclusivamente strumento di autovalutazione, abolendo l’assegnazione degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) per chi non li supera, in ogni corso che attualmente li prevede. Consideriamo inoltre necessario rimuovere l’accesso programmato a livello locale dei Corsi in Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio e Sistemi Industriali e dell’Informazione della Facoltà di Ingegneria, in quanto l’accesso non è vincolato da normative nazionali.  Sottolineiamo che tale cambiamento deve essere supportato da un precedente adeguamento delle strutture universitarie e della rete di formazione, al fine di garantire comunque un percorso di studi realmente formativo e di qualità.

Abbiamo continuamente sottolineato l’importanza di garantire a tutta la componente studentesca tutto il materiale didattico necessario per favorire uno studio agevole (skill pills, materiale audio e video di supporto, presentazioni accompagnate da audio esplicativi, test di autovalutazione) e che in qualche modo permetta di accedere ai contenuti didattici da remoto e non strettamente attraverso la partecipazione alle lezioni in presenza. I mezzi precedentemente citati si configurano non soltanto come risorse utili, bensì come elementi imprescindibili per lɜ studentɜ che, per ragioni economiche, impegni lavorativi o questioni di salute, non sono in grado di partecipare alle lezioni in presenza.

Nel rispetto dell’anonimato della componente studentesca, è fondamentale tutelare la privacy di quest’ultima in fase di pubblicazione degli esami, facendo riferimento alla matricola e non ai dati anagrafici dellǝ studentǝ. In merito alla pubblicazione degli esiti delle prove scritte, si ritiene opportuno estendere il limite di pubblicazione degli esiti entro 20 giorni dalla prova scritta (già in vigore per i Dipartimenti di Scienze e Agraria) e almeno ɜ giorni prima della prova orale se prevista. Riteniamo, inoltre, opportuno inserire un limite massimo di 10 giorni per la verbalizzazione del voto dopo l’accettazione.

Chiediamo che l’Università si impegni a fornire licenze gratuite per software necessari allɜ studentɜ per svolgere le attività didattiche e gli esami in modo più accessibile. Attualmente, molti corsi della nostra Facoltà richiedono l’uso di software a pagamento per sfruttarne appieno le funzionalità, spesso con costi elevati. Per questo motivo, chiediamo all’Università di garantire un adeguato numero di licenze per i software più utilizzati nei vari corsi di laurea. Riteniamo che questo sia essenziale per consentire allɜ studentɜ di completare agevolmente i compiti assegnati durante il percorso di studi. Inoltre, riteniamo necessario organizzare brevi seminari formativi per illustrare le funzionalità dei software più utilizzati, in modo che lɜ studentɜ abbiano una base solida per ulteriori approfondimenti.

I questionari di valutazione della didattica e della prova di esame sono un elemento fondamentale per il monitoraggio della qualità della didattica offerta dall’Ateneo. Tuttavia, riteniamo che debba essere data la possibilità di compilare il questionario di valutazione della didattica anche in seguito all’anno di frequenza previsto, in quanto unǝ studentǝ possa seguire le lezioni dell’insegnamento in questione anche in seguito all’anno previsto. Al fine di incentivare la compilazione dei questionari si auspica un’informazione chiara e precisa da parte dell’Ateneo sulla tutela dell’anonimato, in quanto i risultati sono riportati nei Consigli di Corso solo alla fine dell’anno accademico. Chiediamo anche che l’Ateneo si faccia maggiormente carico dei questionari, in particolar modo degli insegnamenti che risultino a basso gradimento, imponendo misure per il loro miglioramento, che attualmente sono a discrezione dellǝ docente.

In seguito all’approvazione di modifiche riguardanti l’ordinamento di un corso di laurea, che comporta la disattivazione di quello precedente, si verificano inevitabilmente disagi per lɜ studentɜ. Coloro che devono affrontare esami relativi a corsi disattivati spesso incontrano difficoltà legate al numero limitato di appelli disponibili durante l’anno e alla disponibilità di docenti per la consulenza. Riteniamo essenziale garantire la tracciabilità dei programmi di questi insegnamenti e di tutto il materiale didattico necessario per preparare gli esami corrispondenti, e ci impegniamo affinché ciò venga attuato.

I tirocini sono un importante strumento di avvicinamento della componente studentesca al mondo del lavoro. Tuttavia, riteniamo necessario che questi siano pienamente accessibili sotto il punto di vista economico. Pertanto chiediamo che siano previsti dei rimborsi in caso di spese per il trasporto ed eventuale vitto e alloggio. Inoltre, auspichiamo in un continuo controllo sulle strutture ospitanti, affinché garantiscano la massima sicurezza sul luogo di lavoro e il rispetto nei confronti dellǝ studentǝ ospitatǝ. In merito alla domanda di tirocinio, riteniamo che questa debba essere effettuata in maniera totalmente digitale e che non ci siano finestre di presentazione ma questa possa essere effettuata nel corso dell’intero anno accademico.

Attualmente è in vigore nel nostro Ateneo un sistema di iscrizione che consente alla componente studentesca di acquisire la metà dei crediti formativi universitari nel corso dell’anno accademico, con una riduzione della tassazione relativa allo stesso. Chiediamo che questa opportunità sia estesa anche ai corsi ad accesso programmato del nostro Ateneo, inclusi quelli della Facoltà di Medicina, del Corso di Edile-Architettura, del Corso di Tecniche e Gestione del Territorio e del Corso di Sistemi Industriali e dell’Informazione. Inoltre, sosteniamo l’idea di un modello di iscrizione più personalizzato, che preveda piani di studio e quantità di crediti adattati alle esigenze dellɜ studentɜ.

Prima di tutto, riteniamo necessaria l’introduzione della figura di “studentǝ lavoratorǝ” e quella di “studentǝ in stato di gravidanza” all’interno del nostro Ateneo, in quanto totalmente assenti allo stato attuale. Infatti, queste fette di componente studentesca non dispongono attualmente di misure che consentano di affrontare il proprio percorso di studi in maniera agevole e compatibilmente con le proprie esigenze.  Crediamo che debba essere prevista la possibilità, per queste figure, di concordare con il docente una diversa data d’esame per motivi legati al loro status.  Inoltre, non deve essere conteggiata l’assenza nei casi di corsi o insegnamenti in cui sia previsto l’obbligo di frequenza. Per agevolare tale provvedimento, si propone l’introduzione di una percentuale di lezioni in modalità blended, contestualmente all’abbassamento della percentuale di lezioni obbligatorie.

Le opportunità offerte dai viaggi di istruzione arricchiscono notevolmente il percorso accademico, consentendo di unire teoria e pratica. Al fine di potenziare ulteriormente l’apprendimento pratico, sollecitiamo un aumento del sostegno finanziario dell’Università per le esperienze didattiche al di fuori dell’aula. È essenziale coinvolgere attivamente la componente studentesca nell’organizzazione e nella pianificazione di tali attività, in modo da adattarle alle loro esigenze. È fondamentale che queste iniziative siano regolamentate e comunicate chiaramente alla componente studentesca tutta, garantendo l’accessibilità a ognunǝ, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche o dal rendimento accademico. Per questo abbiamo già richiesto che siano previsti rimborsi per eventuali spese di trasporto, vitto e alloggio.

Riteniamo di vitale importanza che l’Ateneo si impegni nell’informare la componente studentesca sulle opportunità post-laurea e sull’inserimento nel mondo del lavoro. Continueremo a sostenere l’organizzazione di sessioni di orientamento specifiche, focalizzate sugli esami di stato per le professioni che lo richiedono, insieme a un aggiornamento dei contenuti e del design dei siti web dell’Ateneo, al fine di rendere trasparenti e accessibili tutte le procedure. Questa iniziativa permetterà allɜ studentɜ di acquisire una comprensione completa degli aspetti burocratici e delle prospettive relative agli esami di stato e all’affiliazione alle associazioni professionali.

La recente riforma in merito all’accesso all’insegnamento prevede il conseguimento di 60 CFU. Questi CFU possono essere acquisiti frequentando corsi che si concentrano principalmente su materie pedagogiche, psicologiche e didattiche, con un periodo di tirocinio diretto e indiretto. Una grossa problematica inerente alla frequenza di tali percorsi è quella economica, infatti a livello nazionale il costo massimo è fissato a €2500, che non sono adeguati alla condizione economica dellǝ singolǝ studentǝ. In seguito ad una nostra proposta, il nostro Ateneo aveva stipulato una convenzione con l’Università di Macerata che prevedeva una riduzione del 30% sul contributo di partecipazione ai 24 CFU. Auspichiamo che tale riduzione possa essere adottata anche per i 60 CFU.

Riteniamo che ogni studentǝ debba avere la possibilità di scegliere indipendentemente il proprio percorso di studi universitario. Per questo chiediamo che sia possibile modificare il piano di studi, e quindi i corsi a scelta se previsti, durante tutto l’anno e non solo in un periodo ristretto, e che ciò sia possibile in maniera totalmente gratuita, ossia senza il pagamento di more. Questo permetterebbe alla componente studentesca di frequentare corsi a scelta e cambiarli in corso d’opera, e per quanto riguarda quelli previsti nel secondo semestre consentirebbe di seguirli prima di doverli scegliere. Inoltre, riteniamo che debba essere abolita la necessità di presentare la domanda di modifica in modalità cartacea nelle diverse casistiche.

Esigiamo maggiore chiarezza nella compilazione del syllabus, sia per quanto riguarda le modalità d’esame che l’accuratezza dei programmi. Riteniamo utile esplicitare non solo se la prova è scritta oppure orale, ma anche il numero delle domande, se è a crocette o a domande aperte e, nel caso di prove pratiche, il numero e tipologia di esercizi.

TASSE

Crediamo che lo studio debba essere un diritto garantito a tuttɜ, senza barriere economiche, di merito e sociali. Chiediamo, pertanto, che l’attuale sistema di tassazione venga rivisto e che l’Università si impegni nell’ampliamento del livello di ISEE necessario per rientrare nella No Tax Area, attualmente fissato a 25.000 euro, introducendo inoltre un adeguamento della tassazione al livello di inflazione, dando così modo di adeguare le tasse all’effettivo potere d’acquisto delle famiglie, abolisca i criteri di merito e la differenza tra studentɜ in corso e fuoricorso.

L’Università deve farsi promotrice di un libero accesso agli studi, in quanto luogo cardine di promulgazione della cultura, nei confronti di tuttɜ lɜ studentɜ in modo equo. Chiediamo quindi che il coefficiente di corso riferito alle singole Facoltà e Dipartimenti venga uniformato al livello minimo, corrispondente a quello previsto per i corsi di laurea e laurea magistrale dei corsi afferenti alla Facoltà di Economia; l’ammontare e il relativo pagamento delle tasse deve, infatti, essere omogeneo tra i vari corsi di laurea.

Proponiamo, inoltre, in seguito all’istituzione del Fondo Carlo Urbani, destinato a studentɜ   che si siano trovati in situazioni di disagio personale e/o economico, di ampliare le casistiche ricomprese, le risorse stanziate e l’ammontare del contributo, dando così la possibilità di richiedere tale beneficio ad una più ampia platea di beneficiari e beneficiarie che si siano trovati in stato di difficoltà, di avere un supporto maggiore, garantendolo a tuttɜ.

In aggiunta, considerando che queste difficoltà sono spesso gravose dal punto di vista economico e perdurano nel tempo, chiediamo che coloro che hanno beneficiato del Fondo Carlo Urbani, dimostrando quindi le loro difficoltà, possano avere un accesso più agevole alle collaborazioni part-time con l’università, al fine di mitigare tali difficoltà nel lungo termine.

Un grande risultato ottenuto dalla nostra lista negli ultimi anni è stato il dimezzamento dell’ammontare della mora per i primi 60 giorni di ritardo. Crediamo, tuttavia, ciò non sia abbastanza.

Ci batteremo perché le more vengano definitivamente eliminate, in quanto né utili né eque.

Difatti, se il ritardo del pagamento delle tasse fosse legato alla difficoltà dellɜ studentɜ nel sostenere determinati pesi economici, risulterebbe controproducente un sovraccarico monetario ulteriore, considerando anche l’impatto della condizione sociale ed economica che ci troviamo attualmente a vivere.

STRUTTURE E SERVIZI: 

L’Università, in quanto presidio di cultura, non può e non deve in alcun modo sottrarsi al suo ruolo centrale di soggetto attivo nella promozione di spazi condivisi e momenti di socialità, attraverso i quali tuttɜ  lɜ  studentɜ  possano sentirsi parte di una comunità aperta, inclusiva e accogliente. Riteniamo che ridurre l’esperienza universitaria ad una asettica sequenza di prove di valutazione ne impoverisca e, di fatto, ne svuoti il valore culturale e soprattutto formativo. Il percorso universitario deve rappresentare un’occasione di arricchimento personale che valorizzi non solo l’acquisizione di conoscenze, ma anche l’importanza dei 

rapporti umani come perno di un processo di crescita e maturazione. Chiediamo, pertanto, che l’Ateneo si attivi in tal senso e si impegni a garantire aree ristoro adeguatamente fornite, spazi esterni per lo studio e aree di convivialità, distribuite all’interno di tutte le Facoltà e Dipartimenti, al fine di offrire degli effettivi luoghi di aggregazione.

La proroga dell’orario di apertura serale di tutti i poli universitari rappresenta un’opportunità significativa per soddisfare le esigenze della nostra comunità studentesca. L’apprezzamento manifestato per l’attuale servizio di apertura serale delle aule lettura nella Facoltà di Economia sottolinea la sua rilevanza. Tuttavia, vorremmo estendere ulteriormente l’orario di apertura attualmente previsto alle 22:30, così da permettere un utilizzo di tale servizio ancora maggiore. Infatti gli orari attuali non consentono alla componente studentesca di gestire al meglio la propria pausa cena e tale modifica consentirebbe un’organizzazione più conforme alle sue esigenze. Crediamo anche che gli spazi universitari non debbano essere impiegati solo per lo studio individuale negli orari serali, ma debba essere prevista anche saltuariamente l’organizzazione di eventi culturali o ludico-creativi, per promuovere l’Università come luogo di aggregazione e cultura a 360 gradi.

Nell’ambito scolastico è tornata al centro del dibattito pubblico la figura dell’infermierǝ all’interno delle scuole. Pensiamo che tale figura debba essere introdotta anche all’interno degli Atenei e quindi del nostro. L’infermierǝ  riveste non solo il ruolo di persona preparata professionalmente per la cura dell’utenza, ma ha anche un ruolo di promotore della salute e del benessere psico-sociale della componente studentesca all’interno dell’ambiente universitario. Riteniamo che la promozione della salute e la presenza di personale in grado di intervenire in caso di problemi sanitari debbano essere garantiti all’interno dell’Ateneo. Contestualmente alla presenza di personale sanitario, è necessario che siano individuate delle vere e proprie infermerie all’interno degli spazi di Ateneo, che siano attrezzate con tutto l’occorrente necessario in caso di emergenza.

I siti delle facoltà devono consentire a chiunque vi acceda di interfacciarsi con pagine chiare e comprensibili in modo tale che le informazioni possano essere consultate liberamente. L’alto grado di complessità di utilizzo dei siti può rappresentare un concreto ostacolo alla fruibilità di servizi che dovrebbero essere sponsorizzati e facilmente accessibili alla popolazione studentesca. Chiediamo con forza un drastico perfezionamento dell’area relativa ai tirocini didattici, che deve essere resa più chiara ed efficiente, garantendo la possibilità di accedere in maniera intuitiva e semplice alle indicazioni e alla modulistica necessarie allo svolgimento del tirocinio.

Arricchire il set di strumenti attraverso il quale viene erogata la didattica deve essere un impegno profuso con grande convinzione da parte dell’Ateneo. Tuttɜ lɜ studentɜ hanno diritto ad usufruire di spazi in cui confrontarsi con le applicazioni pratiche e sperimentali degli argomenti affrontati a lezione. In quest’ottica, oltre al miglioramento dei laboratori di ricerca, che sono spesso vecchi e inadeguati, chiediamo l’ampliamento e, dove sono assenti, l’introduzione di laboratori didattici moderni e ben attrezzati, che possano consentire allɜ studentɜ di mettersi in gioco e sperimentare le mille sfaccettature proprie dell’applicazione tecnica.

Di fronte alla crescente necessità di accedere a portali web per poter usufruire di appunti, contenuti multimediali e altri strumenti imprescindibili per la didattica, il potenziamento della rete Wi-Fi rappresenta un investimento strategico dal quale l’Ateneo non può astenersi. Gli sforzi degli ultimi anni non si sono rivelati sufficienti, infatti problematiche di rete sono state trasversalmente segnalate da tutti i poli universitari, dimostrandosi una delle principali fonti di disagio per la componente studentesca. 

Riteniamo, quindi, inderogabile il miglioramento del servizio così da permettere a tuttɜ di usufruire dei servizi informatici agevolmente. Si sottolinea, inoltre, che tale servizio è fondamentale anche per tutta la componente studentesca che non dispone di una connessione internet ottimale all’interno della propria abitazione e che, quindi, si reca in Università proprio per usufruirne.

Il sempre maggiore utilizzo di dispositivi informatici quali pc e tablet, congiuntamente ad un minore impiego di carta stampata, comporta la necessità di garantire approvvigionamento elettrico all’interno di tutti gli spazi dell’Ateneo. Riteniamo infatti che le prese elettriche debbano essere presenti non solo nelle aule studio ma anche nelle aule preposte alla didattica. Il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2023-2025 dell’UNIVPM include i lavori di elettrificazione delle aule nei diversi spazi dell’Ateneo. Allo stato attuale, solo il 45% delle postazioni all’interno delle aule dell’ateneo sono dotate di prese elettriche. L’obiettivo primario è quello di raggiungere il 75% entro la fine del 2025, dando priorità alle Facoltà e Dipartimenti in cui la copertura è più bassa. Continueremo a monitorare i lavori, comunicando all’Ateneo eventuali problematiche.

Allo stato attuale, è in corso d’opera la ristrutturazione dei bagni all’interno dell’Ateneo. Tuttavia riteniamo che debba essere potenziato il servizio di pulizia degli stessi e di rifornimento di sapone e carta igienica. Inoltre, molti asciugamani elettrici sono fuori uso e non vengono prontamente sostituiti e sarebbe opportuno che questi sostituissero completamente gli erogatori di carta assorbente, in quanto garantiscono una maggiore sicurezza in termini igienici. Infine, chiediamo con forza la presenza di bagni gender neutral opportunamente individuati e contrassegnati per ciascun edificio dell’Ateneo.

Riteniamo che l’Ateneo, in quanto luogo promotore di cultura e informazione, debba farsi carico di sensibilizzare la componente studentesca su tematiche quali l’educazione sessuale e la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili. Pertanto, proponiamo che all’interno dell’Ateneo vengano erogati preservativi, dental dams e contraccettivi barriera in maniera gratuita, in linea con un’ottica di progresso e sdoganamento di un vecchio tabù, quale la sessualità.

Riteniamo che la salute psicologica sia un diritto fondamentale a cui tuttɜ lɜ individuɜ dovrebbero poter accedere senza alcun ostacolo economico. Facendo riferimento al contesto universitario, il periodo degli studi accademici spesso risulta difficile da affrontare per dinamiche strettamente inerenti allo studio e non, in particolare in un ambiente caratterizzato da forte spirito di competizione come quello universitario. Per questo riteniamo necessario migliorare e ampliare costantemente il servizio di sostegno psicologico. Nell’ultimo anno abbiamo ottenuto l’ampliamento del personale preposto all’erogazione di tale servizio e la possibilità di usufruirne anche nelle sedi diverse da quella di Ancona, con una conseguente riduzione dei tempi di attesa. Tuttavia, la sempre maggiore richiesta del servizio, comporta la necessità di potenziare ulteriormente il servizio, pertanto chiediamo che l’Ateneo si impegni ad aumentare il numero di psicologɜ all’interno dell’Università. Si chiede, inoltre, che il numero di sedute sia calcolato in base al percorso di cui lǝ studentǝ necessità e che non venga limitato da un numero massimo, in quanto un vero percorso psicologico cambia in base alla situazione personale in cui ognuno si trova.

Il badge universitario rappresenta attualmente uno strumento di riconoscimento dellɜ studentɜ per accedere ad alcuni servizi dell’Ateneo. Tuttavia questo non è attualmente valido per accedere ad ogni servizio offerto, in quanto spesso è necessario effettuare richieste e prenotazioni tramite altre piattaforme digitali. Riteniamo che a tale badge debba essere associato anche l’eventuale abbonamento agevolato per il Trasporto Pubblico Locale. Inoltre, associando il badge fisico con un QRcode visualizzabile aprendo l’app MyUNIVPM, sarebbe possibile utilizzarlo anche per usufruire di altri servizi quali l’autenticazione per le fotocopie gratuite, l’identificazione per l’accesso alla biblioteca o per accedere al parcheggio delle facoltà. All’esterno delle mura universitarie, si potrebbe impiegare anche per l’accesso gratuito a iniziative culturali gratuite per la componente studentesca dell’Ateneo e, auspicando una proficua collaborazione con l’ERDIS, per usufruire anche dei servizi relativi al Diritto allo Studio.

Negli ultimi anni è stato ampliato l’elenco di libri e manuali accessibili digitalmente. Riteniamo che questo agevoli notevolmente l’utilizzo di tale materiale didattico, in quanto non è necessario prendere in prestito i libri e doverli restituire per permettere ad altrɜ di usufruirne. Continueremo a sostenere il lavoro dell’Ateneo sotto questo punto di vista e a promuovere la stipula di nuove convenzioni con le case editrici.

In merito al servizio Biblioteca come aula studio, pensiamo che l’accesso a questa non debba essere vincolato ad una precedente prenotazione, bensì sarebbe sufficiente l’identificazione mediante badge di Ateneo. La prenotazione, infatti, è attualmente una pratica poco utile soprattutto considerando l’ampiezza degli spazi interni alla biblioteca e al superamento dell’emergenza pandemica durante la quale era necessario contingentare gli ingressi.

Pensiamo che tutta la componente studentesca dell’Ateneo debba avere uguale accesso al servizio bar, pertanto riteniamo che debba essere reintrodotta la presenza del bar precedentemente collocato nel Blocco Aule Sud, evitando che la componente studentesca debba necessariamente spostarsi nel polo di Ingegneria. Secondo lo stesso principio, pensiamo che il servizio debba essere garantito in tutte le sedi dell’Ateneo.

Seppure ci sia stato un lieve miglioramento nel servizio offerto, crediamo che ci sia poca possibilità di scelta considerando anche le diverse esigenze alimentari dell’utenza. Infatti, è ancora molto ridotta l’offerta di prodotti vegetariani e vegani, privi di glutine o lattosio, kosher, halal e privi dei vari allergeni indicati nei regolamenti inerenti alla ristorazione collettiva. Riteniamo, dunque, necessario che venga sempre garantita la possibilità di acquistare prodotti alternativi e attenti alle esigenze alimentari di tuttɜ.

Inoltre, considerata l’emergenza ambientale nei confronti della quale è sempre più impellente applicare misure di contrasto, riteniamo necessaria la vendita di sempre più alimenti la cui produzione abbia un limitato impatto ambientale ed il cui packaging sia biodegradabile ed ecosostenibile, senza l’aumento dei relativi prezzi al pubblico. 

Riteniamo che il costo degli alimenti e delle bevande nei bar all’interno delle università dovrebbe essere più accessibile rispetto ai locali esterni, per consentire allɜ studentɜ di acquistare prodotti di qualità a prezzi convenienti. La convinzione che il prezzo sia direttamente correlato alla qualità è ormai superata, e spesso le strategie di marketing favoriscono le grandi aziende a scapito delle piccole imprese. Per questo, chiediamo un controllo sui prezzi all’interno delle strutture universitarie e il rispetto dei listini concordati nei bandi di concessione del servizio.

Come studentɜ attivɜ e membri della comunità universitaria, abbiamo riscontrato un crescente disagio relativo al servizio di ristorazione, dato dalla quantità ridotta di distributori automatici di cibo e dalla loro scarsa accessibilità durante l’orario di pranzo nella struttura del blocco aule sud. E’ evidente che il numero attuale di distributori automatici non è più sufficiente per soddisfare le esigenze di tuttɜ lɜ studentɜ durante i momenti di picco, come l’orario di pranzo. Questo porta spesso a lunghe code e disagi significativi per coloro che cercano di acquistare cibo o bevande in maniera rapida ed efficiente, soprattutto considerata la chiusura del bar in suddetta struttura. Queste lunghe attese influiscono negativamente sulla qualità del tempo di pausa dellɜ studentɜ. Inoltre, possono causare stress e frustrazione aggiuntivi, specialmente considerando il limitato tempo a disposizione per il pranzo. Per affrontare questa problematica e migliorare le condizioni per tuttɜ lɜ studentɜ, si propone un aumento del numero di distributori automatici disponibili all’interno della struttura. Un aumento di tali risorse sarebbe vantaggioso per la nostra comunità studentesca, consentendo una distribuzione più uniforme e rapida di cibo e bevande durante la pausa. Crediamo che un investimento in questa direzione possa favorire il benessere dellɜ studentɜ e contribuisca a migliorare il clima di classe complessivo.

Crediamo che sia di vitale importanza il servizio attualmente offerto riguardante il numero di stampe gratuite di cui la componente studentesca può usufruire presso gli atelier informatici dell’Ateneo. Tuttavia, pensiamo che gli orari di apertura degli Atelier debbano essere gli stessi per ogni polo o struttura dell’Università e che anche i servizi offerti debbano essere i medesimi. Inoltre, riteniamo opportuno aumentare il numero di crediti rinnovabili ogni mese da 20 a 30, in quanto per determinati Corsi o insegnamenti il numero di copie tuttora disponibili sono insufficienti e la componente studentesca deve usufruire del servizio di copisteria a pagamento anche per un servizio base come la stampa in bianco e nero.

Durante l’emergenza pandemica, è stato istituito il Bando per Contributo acquisto dispositivi informatici. Tale misura ha consentito alla componente studentesca che rispettasse i requisiti di reddito stabiliti di acquistare pc, tablet e strumenti necessari per seguire le lezioni in streaming. Riteniamo che tali strumenti siano necessari anche allo studio individuale e che spesso dispositivi adatti alle esigenze didattiche abbiano un costo elevato. Per questo proponiamo che l’Ateneo istituisca un bando per l’attribuzione di agevolazioni per l’acquisto dei dispositivi informatici, in quanto divenuti strumento essenziale per lo studio.

Le segreterie studentɜ ricoprono un ruolo primario di interfaccia tra la componente studentesca e l’istituzione universitaria. In quest’ottica spingiamo fortemente per il prolungamento dell’orario di apertura, così da garantire a tuttɜ la possibilità di usufruire dei servizi offerti in maniera agevole ed efficace. Inoltre, considerata l’importanza della segreteria nello svolgimento di pratiche burocratiche e reperimento di informazioni, riteniamo d’obbligo che ogni decentrata venga dotata di tale servizio.

Riteniamo che i requisiti di merito per l’accesso al bando collaborazioni part-time debbano essere aboliti e che, conseguentemente, la partecipazione allo stesso debba essere estesa anche alla componente studentesca iscritta al primo anno. Chiediamo inoltre che allɜ studentɜ si renda disponibile a svolgere mansioni in una sede diversa da quella di appartenenza, venga effettivamente comunicata la modalità di rimborso della spesa inerente alla trasferta. Per poter garantire una corretta scelta delle posizioni disponibili da ricoprire, si chiede che venga effettuato un orientamento in merito, al fine di fornire alla componente studentesca tutte le informazioni necessarie per svolgere il proprio compito. Pensiamo, inoltre, che vista l’ampia richiesta di accesso al bando debba essere aumentato il numero complessivo di ore finanziate con un conseguente aumento del numero di contratti. Questo permetterebbe di assegnare alla componente studentesca che ne fa richiesta mansioni attualmente non svolte (es. sorveglianza aule studio).

La suddivisione delle mansioni svolte dai tutor delle diverse facoltà permette una migliore organizzazione del lavoro. Tuttavia riteniamo necessario introdurre la figura di “tutor di supporto per componente studentesca internazionale”, che possa guidare la componente studentesca che riscontra difficoltà con la lingua italiana all’interno dell’Ateneo e che possa fungere da supporto per questa.

Il Centro di Supporto per l’Apprendimento delle Lingue è una risorsa indispensabile per il miglioramento delle conoscenze linguistiche. In un contesto globale in cui l’apprendimento delle lingue ha acquisito una centralità sempre maggiore, la possibilità di accedere gratuitamente a corsi di lingua rappresenta un passo importante per consentire a tuttɜ di sviluppare al meglio le proprie conoscenze. Oltre ad una distribuzione omogenea dei corsi e ad una riorganizzazione più ragionata degli orari, chiediamo che l’Ateneo provveda a fornire ogni decentrata di una stanza adibita allo CSAL.

Il Centro Universitario Sportivo promuove la pratica dell’attività sportiva, gestendo gli impianti sportivi dell’università. Riteniamo che il servizio offerto sia essenziale per il benessere fisico e psicologico della componente studentesca, e pertanto che questo debba essere accessibile a tuttɜ. In quest’ottica si propone la gratuità della visita medica sportiva necessaria allo svolgimento delle attività all’interno delle strutture predisposte. Inoltre, crediamo che il centro e le sue strutture debbano essere raggiungibili facilmente con mezzi pubblici anche negli orari serali, e che quindi debba essere potenziato il servizio di trasporto pubblico che colleghi le strutture alle altre zone della città. 

Per quanto riguarda le convenzioni stipulate con altri enti, crediamo che debbano essere abbassati i prezzi attualmente previsti per alcuni corsi in particolare, dando effettivamente una scelta più economica alla componente studentesca rispetto alle altre strutture cittadine.

Considerando che lo sport rappresenta un potente strumento per migliorare la salute fisica e mentale, di socializzazione e crescita, pensiamo che i servizi offerti dal CUS debbano essere maggiormente diffusi su tutti i canali di comunicazione dell’Ateneo.

ATENEO TRANSFEMMINISTA: 

In seguito all’istituzione dello Sportello Antiviolenza, volto ad assistere la componente studentesca soggetta a bullismo, violenza o abusi, riteniamo determinante ampliare il servizio, attualmente solo virtuale, anche in presenza, al fine di fornire un supporto maggiore. Contestualmente, riteniamo indispensabile che l’Ateneo realizzi e promuova con tutti i mezzi a sua disposizione campagne di sensibilizzazione in merito, oltre che cicli di eventi improntati alla trattazione di tali tematiche, così da poterne approfondire le varie sfumature.  E’ altresì necessaria una migliore pubblicizzazione di tutti questi servizi, prestando particolare attenzione alla figura della Consigliera di Fiducia.

In seguito all’installazione di erogatori di dispositivi di igiene mestruale gratuiti all’interno dei bagni dell’ateneo, ci impegniamo ad assicurare il mantenimento di tale servizio, e a premere per l’ampliamento anche in tutte le strutture in cui manca e in tutte le sedi decentrate.

Nel contesto universitario, come studentɜ, il congedo mestruale assume un valore diverso da quello che ha nell’ambiente lavorativo. 

Questa pratica, in sostanza, permette alle persone con cicli mestruali dolorosi, dismenorrea e malattie legate al ciclo mestruale di assentarsi dal lavoro fino a 3 o 5 giorni al mese, senza la richiesta di permessi di malattia. Difatti, con la presentazione di un certificato medico che attesti una patologia o dismenorrea, non è necessario fare richiesta ogni mese, a differenza di ciò che avviene con un permesso di malattia.

Crediamo che nel contesto universitario questa pratica risulti fondamentale nelle casistiche di corsi a frequenza obbligatoria, dove dunque le assenze saranno giustificate di default, nel caso dei tirocini e per la richiesta di posticipo di un esame.

Tale possibilità, già presente nel regolamento del nostro Ateneo, risulta ancora macchinosa e richiede la presentazione di innumerevoli certificati, soprattutto di natura medica, che spesso si rivelano difficili da reperire e richiedono tempistiche molto lunghe, oltre che prezzi elevati. Chiediamo all’Ateneo che queste pratiche vengano snellite, permettendo la presentazione di un’autocertificazione.

L’agevolazione di questa pratica permette inoltre un notevole alleggerimento emotivo in un contesto in cui non sempre lɜ studentɜ hanno il supporto della famiglia.

ATENEO ACCESSIBILE 

Per essere davvero a misura di studentɜ, l’Ateneo deve concentrare tutti i suoi sforzi affinché il principio di accessibilità sia concretamente garantito a tuttɜ. Come lista di rappresentanza, in questi anni ci siamo battuti per far sì che tutte le esigenze venissero ascoltate. Mantenendo fede a questo spirito, ci impegniamo a metterci al servizio della componente studentesca con disabilità al fine di fare da cassa di risonanza per le istanze che essa esprime.

La fruibilità delle strutture universitarie non può in alcun modo essere trascurata, pertanto proponiamo l’istituzione di un monitoraggio sulle condizioni di accessibilità che si concretizzi nella produzione di una documentazione accessibile a tuttɜ. Inoltre, sarebbe auspicabile creare strumenti attraverso i quali la popolazione studentesca con disabilità possa restituire feedback sul grado di accessibilità.

Chiediamo che, allo scopo di garantire strutture confortevoli e accessibili, vengano effettuati interventi mirati all’abbattimento di tutte quelle barriere che limitano l’esperienza universitaria dellɜ studentɜ con disabilità. In particolare risulta fondamentale prevedere rampe, percorsi tattili, targhe Braille per permettere uno spostamento agevole all’interno degli spazi universitari, e una maggiore attenzione all’effettiva accessibilità dei servizi igienici e delle postazioni presenti nelle aule e negli spazi studio.

Ribadendo l’importanza che riveste l’erogazione della didattica in presenza per garantire la massima qualità, riteniamo che in caso di disabilità o malattie che ostacolino la frequenza delle attività didattiche debba essere garantita la possibilità di accedere alle lezioni anche in modalità telematica asincrona. Il materiale didattico di supporto fornito digitalmente, fatto di skill pills, materiale di approfondimento, test di autovalutazione, lezioni registrate, deve essere garantito e aggiornato nell’ottica di fornire un servizio di qualità.

Vogliamo che la componente studentesca che si rende disponibile per il supporto allo studio della componente studentesca con DSA venga adeguatamente formata attraverso un percorso garantito dall’università mediante il quale acquisire le competenze necessarie per offrire un supporto efficace, tarato sull’individuo e consapevole. Crediamo che la formazione sia imprescindibile per offrire un supporto che parta dal seguire le lezioni insieme, passando per l’aspetto motivazionale, fino all’attività di ricerca del materiale e preparazione individuale all’esame.  In quest’ottica chiediamo l’istituzione di un apposito “Bando DSA”.

ATENEO SOSTENIBILE 

L’università ha un ruolo educativo cruciale nella sensibilizzazione e nella costruzione di una comunità orientata a un modello di vita più sostenibile, a partire dall’ambiente accademico e culturale. Ha inoltre il dovere di vivere concretamente gli impegni ambientali e sociali implementando scelte coerenti nei luoghi dell’ateneo. Il nostro impegno per rendere gli spazi universitari responsabili verso questi temi è costante e fondamentale. Chiediamo che l’ateneo rivesta un ruolo primario nella transizione verso uno sviluppo sostenibile per la comunità di riferimento, con l’obiettivo di promuovere consapevolezza e impegnarsi attraverso le azioni di mitigazione e adattamento praticabili.

L’Ateneo, come luogo del sapere, ha la responsabilità di integrare, ove possibile, sempre più la tematica della sostenibilità all’interno della didattica dei vari corsi di laurea e sensibilizzare con attività ed eventi aperti anche la cittadinanza su tale tema. Suggeriamo di monitorare tale obiettivo tracciando il numero di corsi di studio che trattano tali tematiche e quello degli eventi organizzati.

Si tratta di uno strumento che unifica e struttura l’impegno dell’ateneo in una strategia di sostenibilità di lungo termine. Contiene la pianificazione strategica pluriennale inerente alla sostenibilità ed è finalizzato ad esplicitare la propria:

  1. Strategia di sostenibilità
  2. Gli Obiettivi
  3. Il necessario alla realizzazione della strategia fissando target, timing e modalità di perseguimento di obiettivi misurabili .

Tale documento permette di unire l’aspetto economico, sociale e ambientale, tramite la gestione responsabile delle risorse, promozione della formazione sui temi della sostenibilità, promozione dell’attività di ricerca, coinvolgimento del territorio nelle azioni per la sostenibilità. Risulta, pertanto, assolutamente necessaria l’implementazione di questo strumento.

L’attuale rendicontazione sulla materia è inserita all’interno del Bilancio Integrato UNIVPM. Proponiamo la rendicontazione di un apposito bilancio di sostenibilità dell’ateneo per favorire la fruizione e la trasparenza delle informazioni inerenti i temi della sostenibilità. La sempre maggiore attenzione della popolazione verso questi temi deve muovere l’ateneo verso uno approccio comunicativo chiaro che garantisca documentazione reperibile e comprensibilità.

L’approvvigionamento energetico dell’ateneo deve sempre più muoversi verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e pulite. Muoversi verso una transizione energetica è prerogativa per vivere in maniera coerente gli impegni verso modelli di sviluppo sostenibile.

In qualità di rappresentanti della componente studentesca, negli ultimi anni abbiamo ribadito la necessità di installare erogatori d’acqua che consentano all’intera utenza universitaria di usufruire gratuitamente di acqua pulita, riducendo drasticamente l’utilizzo di bottiglie di plastica. Abbiamo, inoltre, chiesto all’Università di distribuire borracce a tuttɜ lɜ studentɜ, come già fatto negli anni precedenti. Dallo scorso anno l’UNIVPM sta lavorando per reintrodurre le fontanelle all’interno del nostro Ateneo e l’obiettivo è quello di installare gli erogatori d’acqua nei diversi spazi dell’Ateneo presenti nella sede di Ancona entro l’estate 2024. Ci impegneremo per richiedere l’installazione delle stesse anche nelle sedi decentrate.

Il tema delle problematiche legate alla sostenibilità ambientale e sociale richiede uno sforzo coordinato e mirato da parte dell’Ateneo al fine di concentrare sforzi e risorse in maniera efficiente ed efficace. Pertanto chiediamo l’istituzione di un apposita commissione ambiente, ossia un gruppo di lavoro che programmi e coordini le azioni dell’Ateneo sulle politiche di sostenibilità ambientale e sociale. Crediamo che all’interno di questa commissione vengano istituiti dei gruppi di lavoro tematici composti da docenti, personale amministrativo e di ricerca e studentɜ. Inoltre, dovrà essere garantita la possibilità di invitare a far parte di tale gruppo anche altrɜ componenti con competenze specifiche adatte alle singole iniziative promosse. Tale commissione rappresenterebbe anche l’interlocutore istituzionale principale con cui interfacciarsi per la tematica ambientale.

Laddove il sistema di raccolta differenziata all’interno delle strutture di Ateneo sia frammentario e inefficiente, abbiamo proposto con un documento in consiglio studentesco di intervenire attraverso la creazione di apposite “isole uniche di raccolta”, nelle quali sia possibile differenziare ogni tipologia di rifiuto. Tali punti raccolta risultano, allo stato attuale, essere necessari in tutte le strutture di Ateneo. Chiediamo di prevedere l’installazione in prossimità dei cestini, a livello di Ateneo, di cartelli informativi, in lingua italiana ed inglese, su pratiche di corretta raccolta differenziata e di cartelli informativi su casi particolari di corretta raccolta (es. scontrini, bicchieri per il caffè), al fine di sensibilizzare ad un corretto smaltimento dei rifiuti. Abbiamo inoltre proposto la previsione di un punto di raccolta pile all’interno di ogni Facoltà.

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Negli ultimi anni quello dell’internazionalizzazione è stato un tema centrale per il nostro Ateneo e fondamentale per il corpo studentesco, nell’ottica di una società in continuo cambiamento e sempre più globale. Molti sono i progetti presenti e i bandi a cui lɜ studentɜ e le possono partecipare nei vari stadi del proprio percorso universitario. 

Crediamo sia necessario che la struttura di supporto a queste esperienze sia il più completa e solida possibile: perché tutta la componente studentesca possa sviluppare la giusta consapevolezza circa le proprie opportunità a riguardo, ci impegneremo per fare in modo che le relative informazioni siano il più chiare possibile e facilmente reperibili. Allo stesso modo, le procedure burocratiche correlate dovranno essere rese più fluide.

Risulta fondamentale che il nostro Ateneo si impegni ad intraprendere collaborazioni e partnership internazionali con Università, Enti e strutture che si impegnino nell’abbattimento di ogni divario economico e sociale tra i paesi, che promuovano la collaborazione internazionale e l’autodeterminazione dei popoli. 

Riteniamo che la cultura debba essere strumento di equità, e ci impegniamo affinché il nostro Ateneo sia strumento di unione, e non delle politiche belliche che ogni giorno campeggiano nel dialogo pubblico.

Viste le difficoltà logistiche e burocratiche che ogni anno lɜ studentɜ stranierɜ si trovano a dover affrontare (pratiche e documentazione per l’immatricolazione, reperimento di un alloggio, rinnovo del permesso di soggiorno, reperimento dei documenti per la tassa personalizzata, materiale necessario all’immatricolazione, assistenza sanitaria…), crediamo sia necessario che la componente studentesca straniera dell’Ateneo sia adeguatamente seguita e coadiuvata nel gestire queste pratiche, specie perché molte procedure riportano ancora esclusivamente diciture in lingua italiana. 

Pertanto, chiediamo che tutta la modulistica, le comunicazioni, i banner, le procedure pre-compilate vengano tradotte in lingua inglese al fine di assicurare lo svolgimento delle pratiche in modo agevole.

Inoltre, è ormai evidente la necessità di garantire qualunque comunicazione, specie quelle  urgenti, e la segnaletica all’interno delle strutture, anche in lingua inglese, al fine di assicurare l’adeguata comprensione delle informazioni. Ci impegneremo affinché vengano resi noti e comunicati contatti e nominativi del personale deputato a orientare la componente studentesca straniera.

Chiederemo, inoltre, di destinare personale e spazi di ricevimento all’interno delle segreterie alla componente studentesca internazionale, per offrire un servizio di accoglienza e di accompagnamento alle varie procedure. Parallelamente, ove possibile, chiediamo che vi sia uno snellimento degli iter burocratici, affinché lɜ stessɜ studentɜ stranierɜ siano incentivatɜ ad iscriversi e a permanere presso il nostro Ateneo. Risulta essenziale che l’Ateneo si impegni a rafforzare i rapporti con le strutture e gli enti competenti, in maniera tale da proporre soluzioni efficaci e nel più breve tempo possibile in merito a quanto concerne la vita universitaria della componente studentesca internazionale ed extra-UE.

Reputiamo necessario ampliare le mete previste, riservando particolare attenzione alla qualità e all’attrattività di queste, in modo da permettere a coloro che partecipano al progetto di poter vivere un’esperienza di effettiva qualità. Vista la domanda elevata, riteniamo sia indispensabile aumentare il numero di borse disponibili e le convenzioni con gli Atenei, che attualmente non appaiono proporzionate al numero di iscrittɜ agli specifici corsi di laurea. Per quanto riguarda le pratiche burocratiche obbligatorie per la partecipazione al bando, si sottolinea quanto queste risultino ancora macchinose e complesse, spesso creando ostacoli alla stessa partecipazione: chiediamo lo snellimento di questi iter e una maggiore formazione e disponibilità degli uffici amministrativi e dellɜ referenti di Facoltà.

È necessario creare un servizio di supporto all’organizzazione della propria permanenza, sia attraverso gli uffici, che mettendo in contatto studentɜ che hanno già vissuto l’esperienza Erasmus con coloro che si recheranno nelle sedi estere nell’anno di validità del bando. È impellente la necessità di prevedere sportelli fisici afferenti all’International Relations Office per il supporto della componente studentesca, sia outgoing che incoming. In particolare, ciò risulta necessario nell’ottica di diminuire i tempi di risposta da parte degli uffici e mettere in contatto studentɜ e uffici, assicurando la veridicità delle informazioni fornite. In quest’ottica, non si può prescindere dall’istituzione di un bando di collaborazioni part-time riservato allɜ studentɜ che hanno svolto un periodo di mobilità, in modo da affiancarlɜ a coloro che stanno svolgendo le pratiche per la partecipazione al bando, per la partenza e per la convalida. In particolare, è necessario permettere alla componente studentesca outgoing di mettersi in contatto con studentɜ che già hanno svolto un periodo di modalità nella stessa sede.

Infine, esigiamo una maggiore trasparenza per quanto riguarda il sistema di valutazione e le tabelle di conversione dei voti, in modo tale da permettere una completa comprensione e migliore organizzazione delle attività didattiche da sostenere all’estero.

La possibilità di poter svolgere un periodo di tirocinio all’estero, durante il corso degli studi o post-laurea, consente alla componente studentesca di ampliare il proprio bagaglio culturale e professionale attraverso esperienze formative che permettano di confrontarsi con un mondo sempre più globalizzato. Ci impegneremo affinché siano ulteriormente aumentati i finanziamenti, così da accrescere il numero di borse ed aumentarne la consistenza . Chiediamo, inoltre, l’implementazione del servizio di supporto alla stipula di nuovi accordi internazionali con Atenei ed Enti esteri, al fine di promuovere al meglio la cooperazione accademica in ambito didattico-scientifico. Fondamentale sarà estendere il bando a tutti i corsi di laurea, indistintamente dall’indirizzo. Anche in questo caso risulta necessaria l’apertura di uno sportello fisico per il supporto a chi è interessatǝ a partecipare a questi progetti.

Alla luce della forte richiesta certificati in lingua inglese per poter partecipare a bandi o progetti internazionali (ad esempio, lo stesso progetto Erasmus) riteniamo doveroso che l’Università garantisca, in tempi utili, il rilascio di questi ultimi (alcuni esempi possono essere certificato di iscrizione, esami sostenuti, ecc…).

Nell’ambito dell’internazionalizzazione l’opportunità di ottenere un doppio titolo che comporta il rilascio di un titolo di Laurea riferito sia alla propria Università italiana, sia ad un’università straniera “associata” è sicuramente un buon punto di partenza. Attualmente però questa possibilità è appannaggio solo di alcuni corsi in lingua.

Chiediamo che l’Ateneo stipuli maggiori accordi, in modo da ampliare i corsi in cui è possibile ottenere il doppio titolo, affinché tuttɜ lɜ studentɜ possano fruire di questo servizio.

Contestualmente, è necessario pubblicizzare questa opportunità in maniera completa nelle attività di orientamento in entrata.

Elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca negli organi di Facoltà e di Ateneo

Il 14, 15 e 16 maggio si terranno le elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca negli organi di Facoltà e Ateneo.

Le elezioni della rappresentanza studentesca sono un momento di fondamentale importanza in cui lз studentз possono scegliere direttamente coloro che andranno a rappresentarlз per i due anni successivi.

Come lista Gulliver – Sinistra Universitaria, il nostro impegno è quello di continuare a lottare per permettere ad ogni singolə studentə di godere di un reale diritto allo studio sotto ogni punto di vista. Accessibilità e libertà di scelta del proprio percorso, didattica di qualità, spazi adeguati e sicuri su misura di studentə.

ALLE ELEZIONI DEL 14, 15 E 16 MAGGIO VOTA GULLIVER LISTA 1!

Kit dellə Studentə 2023/2024

“La corrente fa paura perché non sai dove ti porta. Ma almeno significa che non stai affogando.”

Anche quest’anno il Gulliver ha redatto il Kit dellə studentə, per semplificare la vita universitaria dellз studentз dell’UNIVPM, specialmente all’inizio del loro percorso di studi.

All’interno troverete una guida semplice per muoversi all’interno dell’università, con tutte le informazioni su: scadenze, piano di studio, mobilità internazionale, servizi dell’università e molto altro.
Il Kit è diviso in tre macro-aree: l’Università, la città di Ancona e il Gulliver.
Nella parte “Università” troverete tutte le informazioni riguardanti l’Ateneo, le Facoltà, i servizi per lз studentз, gli scadenzari e le agevolazioni previste.
Nella parte “Ancona città universitaria” troverete invece le agevolazioni per il Trasporto Pubblico, consigli su cosa fare e quali luoghi visitare nella città di Ancona.
Infine, l’ultima parte è dedicata alla presentazione della nostra associazione e ad un breve resoconto delle attività culturali e di politica universitaria che portiamo avanti nell’Ateneo dal 1987.

Cosa stai aspettando? Scarica subito il Kit dellə Studentə:

XXXVII ASSEMBLEA DELLЗ SOCЗ

Si è svolta nella serata di giovedì 29 febbraio la XXXVII Assemblea Annuale dellЗ SocЗ dell’Associazione Culturale Universitaria Gulliver.

L’assemblea ha avuto inizio alle ore 18:30 con la relazione della Presidente uscente, Marika Semeraro, che ha presentato un resoconto dell’anno associativo dal punto di vista culturale, presentando le attività svolte, e politico, riflettendo sulla situazione locale e nazionale.

Successivamente hanno preso parola: Antonella Bonanni portavoce ANPI , Michele Cantarini per l’ARCI, Stefania Zepponi per ARCI Hexperimenta, Giovanni Pozzari Direttore Generale ERDIS, Daria Raffaeli FILLEA CGIL, Vilma Bontempo SPI Marche CGIL, Niccolò Piras UDU, Silvana Amati per l’Istituto Gramsci Marche, Martina Gagliardi coordinatrice di Officina Universitaria, Isabella Mari per Amnesty, Matteo Marchegiani segretario generale Arcigay.

Tutti gli ospiti intervenuti hanno rinnovato la forte volontà di sviluppare ed incrementare la collaborazione e il sostegno reciproco in un’ottica di confronto fondamentale nell’attuale contesto sociale, culturale e politico, minato dalla complessa situazione nazionale e internazionale.

Al termine degli interventi degli invitati, hanno avuto inizio i lavori interni alla presenza dei soci aventi diritto al voto. Dalla discussione è emersa la volontà di continuare a restituire centralità ed efficacia alla rappresentanza studentesca come mezzo imprescindibile per venire incontro alle necessità di coloro che vivono gli spazi universitari e costruire un’università accogliente, inclusiva e di qualità. E’ stata ribadita anche la profonda importanza del Diritto allo Studio, che va tutelato in ogni sede e deve racchiudere tutti gli strumenti di tutela per le fasce più deboli della componente studentesca.

E’ stato rinnovato l’impegno a prendere sempre più centralità nel panorama culturale della città, con l’organizzazione di attività ed eventi volti a favorire l’aggregazione sociale, lo sviluppo del pensiero critico e l’integrazione tra la componente studentesca e la cittadinanza.
In ultima istanza, sono stati trattati temi politici estremamente attuali come la richiesta di spazi nel dibattito pubblico, il contrasto alla repressione del dissenso,la tutela dei diritti civili e sociali, l’antifascismo, la sostenibilità, la decostruzione della società patriarcale, l’attenzione alla salute mentale e, conseguentemente, la messa in discussione del concetto classista di merito.

L’assemblea è terminata con l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, la nomina della Presidente Veronica Barlassina, iscritta alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Coordinatrice Sabrina Brizzola, iscritta alla Facoltà di Ingegneria.

Tesseramento 2024

Da oggi parte ufficialmente la campagna tesseramento 2024 del Gulliver.

Perché dovresti tesserarti con noi? Con un contributo minimo di 5€, puoi aiutarci a sostenere le idee e le attività che portiamo avanti da 37 anni.

Vuoi approfondire le tematiche che ti stanno più cuore? Vuoi organizzare eventi, momenti di incontro e attività culturali? Ti interessano l’arte, la musica o il cinema? Vorresti vedere un cambiamento dentro e fuori le mura dell’università? Tesserati e sali sul veliero!

Diritto allo studio, cultura, diritti umani, sostenibilità ambientale, femminisimo intersezionale, antifascismo: il Gulliver è questo e molto altro.

La tessera, inoltre, ti permetterà di usufruire di alcune convenzioni stipulate con esercizi commerciali di Ancona e altre città delle Marche.

Per saperne di più vi rimandiamo al link in bio!

Abbiamo bisogno di spazio, moltissimo spazio! 🚀

Comunicato stampa – Idoneз non beneficiarз

Nell’ultimo mese sono state pubblicate le prime graduatorie provvisorie per l’assegnazione delle Borse di Studio ERDIS, seguite dall’esposizione delle prime graduatorie assestate risalente a pochi giorni fa. Proprio con la pubblicazione di queste ultime, si sta sempre più inquadrando e confermando un dato preoccupante: il ritorno della figura dello studente idoneo non beneficiario nelle Marche. Questa figura delinea una persona che possiede sia i requisiti di reddito che di merito per accedere alla Borsa di Studio, ma non la riceve per mancanza di fondi. 

Nella Regione Marche mancano fondi sufficienti per coprire le Borse di studio: per la prima volta dopo cinque anni torna la figura dell’idoneo non beneficiario. 1576 delle studentesse e degli studenti che avrebbero diritto, secondo requisiti di merito e reddito, al sussidio erogato dall’Ente Regionale per il Diritto (ERDIS) quest’anno non potranno beneficiarne. Di fatto, viene negato un diritto fondamentale a quasi 1 studente su 5, evidenziando una notevole carenza di fondi stanziati per il Diritto allo Studio.

Una situazione drammatica ed inaccettabile, che scaturisce da un cronico sottofinanziamento dell’Istruzione Pubblica Italiana, sempre tra gli ultimi posti nella scala di priorità delle istituzioni. 

La tutela del Diritto allo Studio, garantita dall’articolo 34 e dall’articolo 3 della costituzione italiana, è messa in seria discussione dalla mancanza di investimenti e politiche volte a rendere l’istruzione universitaria sempre più accessibile, con peraltro gravi conseguenze: sono tante le studentesse e gli studenti per cui la Borsa di Studio rappresenta l’unica possibilità per proseguire gli studi, spesso anche in una regione diversa rispetto a quella di origine. Mentre negli Atenei il numero di iscrizioni è in crescita, la Regione non si impegna nel garantire servizi e tutele a tutta la componente studentesca, non valorizzando studenti e studentesse provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo, scegliendo di fatto di non investire nel proprio futuro. 

Come Gulliver – UDU Ancona, sindacato studentesco e lista di rappresentanza che da 36 anni si batte per i diritti della componente studentesca, vogliamo denunciare con fermezza la gravità di questa situazione, chiedendo alle istituzioni di agire per evitare che moltissimi studentesse e studenti si trovino nella condizione di dover rinunciare alla formazione universitaria. Uno Stato che non garantisce la possibilità di studiare, l’emancipazione e il pieno sviluppo della persona, garantendo il superamento di qualsiasi ostacolo di natura economica e sociale, dimostra di non avere alcun interesse per i suoi più giovani cittadini e per il loro futuro. 

Nella Regione Marche è storico il lavoro svolto dal Gulliver per migliorare i servizi offerti dall’Ente Regionale per il Diritto allo Studio e per tutelare i diritti delle studentesse e degli studenti borsisti. Negli ultimi anni abbiamo conquistato numerose vittorie: l’inaugurazione di un nuovo studentato (il “Buon Pastore”) nel 2019, l’aumento della soglia ISEE e ISPE per la richiesta di Borsa di Studio, l’azzeramento dell’anzianità universitaria per la domanda di Borsa. Ma nonostante questi miglioramenti, ci sono ancora molte sfide da affrontare: sono ancora molte le criticità nei servizi offerti, ancora inadeguati e insufficienti nel rispondere alle necessità della componente studentesca, e obiettivi già considerati raggiunti – come l’assenza di idonei non beneficiari negli ultimi cinque anni – per cui dobbiamo continuare a batterci.

Non rimarremo a guardare: siamo già in contatto con le istituzioni per risolvere la situazione e per tutelare gli studenti idonei non beneficiari, ma per far sentire la nostra voce avremo bisogno del supporto di tutta la componente studentesca. Continueremo a batterci per difendere il Diritto allo Studio e per chiedere fondi per coprire tutte le Borse di Studio, come abbiamo fatto molte volte in passato.

Guida ERDIS 2023/24

Anche per quest’anno torna la Guida ai servizi ERDIS firmata Gulliver!

Da ormai 15 edizioni, decifriamo il Bando di Borsa di Studio ERDIS.

La Guida nasce proprio per aiutare ad orientarsi tra le contorte righe del Bando dei servizi del Diritto allo Studio offerti dall’ERDIS. La guida contiene scadenze, modalità per completare la domanda di Borsa di Studio, importi e servizi offerti. È possibile inoltre scaricare anche la versione in lingua inglese e francese.

Per scaricare i file in formato PDF basta scorrere la pagina verso il basso.

Trasporto pubblico locale

Di seguito elenchiamo le nostre proposte presentante al Consiglio Studentesco oggi 18 Luglio 2023.

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